USCIRE DALL’EURO

USCIRE DALL’EURO

PIUTTOSTO CHE LASCIARSI PRIMA  SVENARE E POI SVENDERE…

 

I rimedi ai problemi finanziari proposti dalle parti sociali e dai partiti sono meri palliativi, inutili, perché servono solo a tirare avanti di qualche settimana. La manovra governativa, anche la seconda, è iniqua e recessiva, sbilanciata sul lato delle entrate, e ha mobilitato resistenze insuperabili nel paese. Ora il governo, dopo che l’UE l’ha approvata, se la rimangia e ne fa un’altra, non migliore, ma semplicemente congegnata in modo da evitare che si coalizzi un’efficace resistenza, sia civile, che interna alla partitocrazia, la quale vuole conservare i suoi canali di spesa. La manovra alternativa del PD frutterebbe solo 1/10 dei 40 miliardi da recuperare (Tito Boeri su La Repubblica del 27 Agosto) e dimostra che l’opposizione non vale nulla, non ha capacità, non ha idee, non ha uomini. Il sistema partitico è oramai solo una zavorra senza capacità di soluzioni e senza valore di rappresentanza. Quindi senza legittimazione.

Sono decenni che in Italia si fanno sacrifici e manovre di risanamento e di adeguamento ai parametri europei, e siamo messi sempre peggio. Nessuno vuole ammetterlo, ma è palese che non funzionano. Il debito pubblico ha sempre continuato a crescere. Il motore del disastroso processo di indebitamento, su scala mondiale è il monopolio privato e irresponsabile della creazione e distruzione di moneta e credito, in mano a un pugno di banchieri, che controlla le banche centrali, BCE compresa, e ricatta i governi con minacce di declassamento e di non acquisto dei loro titoli del debito pubblico. Essenzialmente, li ricatta a trasferire al settore finanziario crescenti quote di reddito e risparmio dei cittadini e delle imprese.

 

Recenti dati mostrano che i paesi che hanno dichiarato di non potere o volere pagare il debito pubblico, dopo il default si sono ripresi bene.

 

Piuttosto che continuare con manovre depressive e socialmente laceranti, che non risolvono niente da decenni, sarebbe preferibile, per l’Italia, il seguente programma:

 

1-Uscire dall’Euro ritornando alla Lira;

2-Ripudiare il debito pubblico;

3-Nazionalizzare la Banca d’Italia e sottoporla a una commissione parlamentare;

4-Ripristinare i vincoli di portafoglio e di acquisto dei titoli di stato, come prima del divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro;

5-Porre un vincolo costituzionale di pareggio di bilancio;

6-Nazionalizzare le banche commerciali che, avendo nel portafoglio molti titoli del debiuto pubblico, entreranno in crisi .

 

In tal modo, si eviterebbe tagli depressivi e socialmente laceranti, si risparmierebbe il 22% della spesa pubblica, si azzererebbe il debito pubblico, si potrebbe svalutare e così rilanciare le esportazioni, gli investimenti, l’occupazione; non si avrebbe più bisogno di emettere titoli del debito pubblico, salvo il caso di emergenze; anche in tal caso, li comprerebbe la Banca d’Italia.

 

Ma continuare con gli inasprimenti fiscali, con la tassazione di redditi presunti, con i tagli allo stato sociale, ai diritti dei lavoratori – continuare con l’indebolimento del paese e l’incremento dell’insicurezza e della paura – tutto questo è utile a portare il paese e la gente in condizioni ottimali  per il capitale internazionale che aspira a rilevare dall’esterno l’economia e le risorse, compresi i lavoratori, di un paese in ginocchio, pronto a lavorare per bassi salari, senza garanzie e tutele, livellato al basso. Un paese dove la gente e le imprese devono svendere i propri beni per debiti, anche fiscali. A questo pare che mirino le politiche e i ricatti della c.d. Europa – BCE, UE –, del FMI, delle società di rating. Ma non è l’Europa, bensì la maschera della comunità finanziaria sovrannazionale.

 

Il processo integrativo europeo dell’Europa allargata a 27 membri è finito. La Commissione conta sempre meno. Le decisioni si prendono tra cancellerie di paesi forti, esclusi gli altri. Soprattutto quelle per decidere le mosse della BCE, in modo che salvaguardi innanzitutto la Germania. Questa, assieme ai suoi satelliti e alla sua imitatrice, la Francia, l’ha oramai detto e ripetuto: non accetterà mai di emettere gli eurobond, cioè di mettere in comune il debito pubblico proprio con quello italiano e degli altri paesi eurodeboli. I paesi euroforti non accetteranno mai l’integrazione politica con l’Italia non solo per il suo debito pubblico, ma anche perché la classe politica e dirigente italiana è troppo marcia e incompetente: all’estero hanno visto tutti abbastanza, oramai, dalla mafia, alle storie dei rifiuti di Napoli, al bunga bunga, alla giustizia a livelli di Africa Nera. Forse negli anni ’90 pensavano che l’Italia avrebbe eliminato questa classe dirigente e corretto i propri difetti grazie alla pressione dell’Euro, ma ciò non è avvenuto. All’estero sanno che l’Italia non riesce a riformarsi, a intervenire sui propri vizi strutturali, e che sta declinando da 20 anni incessantemente. Sanno che inevitabilmente uscirà dall’Euro. Sanno che integrarsi politicamente con un paese come l’Italia sarebbe come impiantarsi una grave malattia.  Nessun paese o azienda efficiente ha interesse a integrarsi con un paese o un’azienda inefficiente. Ha per contro interesse a sfruttarlo/a assumendone il controllo dall’esterno.

La Germania (seguita da altri paesi forti) è un paese molto più efficiente, corretto e serio dell’Italia. La sua politica è quindi quella di tenere l’Italia sotto la BCE e gli organismi comunitari, che la Germania può dirigere, al fine di neutralizzarla come paese concorrente sui mercati internazionali, e di costringerla, prima che finisca per lasciare l’Euro, a pagare i propri debiti in Euro verso le banche tedesche anche al costo di dissanguarsi.

E questa linea politica si sta confermando e irrigidendo nel progredire della crisi. Giulio Tremonti, il 27 Agosto, parlando ai Ciellini di Rimini, ha non senza ragioni ammonito la Germania ad accettare l’eurobond e a non ostinarsi nella sua politica solipsistica, perché potrebbe finire a suo danno. Ma ostinarsi nelle politiche solipsistiche è ciò che la Germania sta facendo da quando è nata, dal 1871. Non ha mai cambiato linea, nonostante due guerre rovinosamente perse. Il sistema-paese Germania capisce i fatti, non ragioni, moniti e minacce.

 

Il governo italiano impone al paese sacrifici durissimi e recessivi in nome dell’integrazione europea. Ma l’integrazione europea è finita, per noi. L’Italia non sarà mai integrata. Quindi sarebbe tempo di rovesciare il tavolo, prima che il governo di centro-destra adesso, e un governo di centro-sinistra domani, facciano qualche altra manovra di salasso, per poi annunciare che, inopinatamente, le manovre non sono sufficienti, e che bisogna alzare l’uva, mettere l’imposta patrimoniale, tagliare le pensioni, marchionnizzare tutto il paese immediatamente e senza discutere per pagare gli interessi sui debiti – in ossequio alla curiosa inversione dei ruoli, oramai dilagata in tutto il mondo libero, in virtù della quale lavoratori, imprenditori e consumatori  producono la ricchezza che dà valore alla carta prodotta dal settore finanziario, però si ritrovano di esso eternamente debitori, anzi devono sottomettersi alle sue regole e alla sua morale.

 

Ripudiare il debito pubblico, dunque, e uscire dall’Euro. Immediatamente, finché non siamo ancora dissanguati.

Alle lamentale di chi ha comperato titoli del debito pubblico italiani e farà l’indignato quando l’Italia non li pagherà, si replicherebbe che li ha comperati sapendo che erano a rischio, che per il rischio ha avuto un premio di maggior rendimento, e che in ogni caso poteva venderli nei mesi scorsi, vista l’aria che tirava; quindi se la prenda con se stesso;

A chi (banche, perlopiù) li ha ricevuti in garanzia in epoca non sospetta, per l’apertura di una linea di credito non speculativa, si offrirebbe una garanzia sostitutiva;

A Germania e soci, si replicherebbe che i benefici dall’Euro, e ancor prima dallo SME, e prima ancora dalla politica agricola comune, li hanno avuti proprio loro, e a spese e danno dell’Italia, soprattutto in fatto di competitività, di quote di mercato, di occupazione;

Alla BCE si replicherebbe che il suo comportamento è inaccettabile, in quanto non rende nota la quantità di denaro prodotta e la quantità di crediti erogati;

A Bruxelles si replicherebbe che il SEBC viola l’art. 1 e 11 Cost.  L’art. 11, perché questo autorizza limitazioni e non trasferimenti della sovranità; li autorizza per fini di tutela della pace e della giustizia, non finanziari, come fatto per la BCE; li autorizza in favore di altri paesi, non in favore di un organismo sovrannazionale, esente da controllo democratico, come è  la BCE; li autorizza a condizioni di parità, mentre la presenza nella BCE delle banche centrali di Regno Unito, Danimarca e Svezia, che non sono soggette a Euro e BCE ma partecipano ai suoi utili e alla sua sovranità monetaria anche sull’Italia, viola tale condizione. Inoltre viola la norma fondamentale, l’art. 1, sia in quanto toglie al popolo la sovranità monetaria ed economica, che è la principale componente della sovranità e del governo; sia  in quanto il fine della BCE non è la tutela del lavoro, ma del potere d’acquisto della moneta. L’art. 1 afferma per contro i due principi fondamentali: la sovranità appartiene al popolo, e l’Italia è fondata sul lavoro. Questi principi fondamentali sono limiti assoluti, o controlimiti, a quanto possono disporre trattati internazionali come quello di Maastricht che costituisce il sistema della BCE. Un trattato, quindi, illegittimo ed eversivo dell’ordine costituzionale, come tette le controparti dell’Italia dovevano sapere.

 

Ma che cosa si potrebbe spiegare a Washington e Londra? Potremmo dire loro che l’Italia ha oramai fatto quanto poteva fare, dall’interno dell’UE e dell’Euro, per ostacolare il costituirsi di una potenza europea concorrente degli USA, con una valuta concorrente al Dollaro. E che ora, per contrastare un’unificazione centro-europea sotto i Tedeschi, è indispensabile che riprenda una certa libertà di manovra.

 29.08.11

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26 risposte a USCIRE DALL’EURO

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  4. avocat scrive:

    io vorrei far riflettere sull’ultimo dei “danni” che è in procinto di provocare la manovra del governo d’emergenza: l’aumento del costo del carburante…un danno collaterale sarà dato dal conseguente aumento del costo di TUTTI I PRODOTTI OGGETTO DI CONSUMO: PANE,ACQUA,LATTE,MEDICINALI…elenco i prodotti indispensabili, TUTTO VIAGGIA SULLE RUOTE, e sappiamo benissimo che paghiamo il costo del trasporto di ogni prodotto che consumiamo…se ad oggi l’ITALIA si sente in GINOCCHIO per le difficoltà che incontra ad affrontare giorno per giorno le spese necessarie alla SOPRAVVIVENZA , io dico che da oggi SE NON DIMOSTRIAMO DISSENSO a questa manovra, l’ITALIA SARà SEPOLTA VIVA! i pensionati OGGI scavano nella spazzatura per trovare di che mangiare, ma domani non troveranno nemmeno quello! sono spaventatissima dal futuro, sono a pochi giorni dal mio ultimo esame di laurea in giurisprudenza,alla federico II di Napoli, e desideravo da tempo di vivere questo momento tanto atteso perchè FINALMENTE POTRò AFFACCIARMI SUL MONDO DEL LAVORO E DIRE: CI SONO ANCH’IO! ma oggi dò una sbirciatina al futuro e vedo un baratro oscuro senza via di fuga, per noi giovani è la tomba di tutte le aspettative! io vorrei fare un appello, mostriamo il nostro dissenso al più gravoso dettaglio della manovra: OVE POSSIBILE lasciamo le nostre macchinaìe nel garage e usiamo i mezzi pubblici! andiamo a scuola,a lavoro,a fare una passeggiata ma ripeto,ove possibile,riduciamo l’effetto serra che questa manovra vuole produrre!stiamo soffocando!

  5. toni scrive:

    Ragazzi e Ragazze,
    seguendo i vari giornali, telegiornali e i vari “talk show” di tutti i canali TV come Omnibus, Matrix, Piazzapulita, l’Infedele, Coffee break, l’aria che tira, eccetera … ci si accorge subito che siamo tornati alla vecchia dialettica comunista che spinge a tutt’oltranza le nostre emozioni e i nostri risentimenti contro i ricchi, i patrimoni, gli articoli di lusso, la proprietà, gli scandali di corruzione tra politici e imprenditori, gli evasori fiscali, eccetera … per farci approvare e accettare con rassegnazione e sacrifici questa manovra fiscale da 24 miliardi ideata dal genio “economico” ed “equo” dell’ on. Mario Monti e ministri, ma che non servirà né a pareggiare il bilancio, né a ridurre il debito pubblico, né a fermare la crisi e neppure a stimolare la crescita, ma solo a creare l’ennesima ondata d’inflazione imponendo ancora più controlli.
    Alla fine di tutti i dibattiti insulsi che si son tenuti nelle suddette medie, e alla fine della conferenza stampa tenuta il 4 dicembre dal nuovo governo, non una sola parola è stata detta né chiesta sul “Fractional Reserve Banking” e sull’emissione della “Moneta Debito” che sono le VERE cause di questa crisi artificiale disegnata dai padroni delle banche centrali e delle borse (vedi tutti gli articoli sul blog di Marco Della Luna).
    Vi invito a cercare anche sul blog “cosenostreacasanostra” di Nicoletta Forcheri , il suo articolo:
    http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2009/05/isole-caymane-sgabuzzini-delleuro.html
    per darci un idea della grandezza e complessità di questo sistema “bancario – corporativo” (monopoli) ESENTI da qualsiasi forma di TASSE e che quindi potrà essere smantellato SOLTANTO dalla eliminazione totale di tutte le tasse che lo alimentano e pagate dal sudore dei popoli.
    I popoli del mondo hanno un solo problema da risolvere:
    CHI E COME EMETTERE IL DENARO IN CIRCOLAZIONE, tutto il resto sono -effetti- di questo sistema monetario.

  6. toni scrive:

    Dagli articoli:
    MACELLERIA SOCIALE ED EVASIONE BANCARIA PERCHE’ DRAGHI DOVEVA TACERE
    LA MANOVRA CHE INSEGNA AD EMIGRARE
    Pubblicati in:
    http://marcodellaluna.info/sito/?page_id=48
    http://marcodellaluna.info/sito/?p=269
    http://marcodellaluna.info/sito/?p=614
    RAGAZZI e RAGAZZE
    cerchiamo di essere meno autocritici e nemici di noi stessi, e cerchiamo di espandere le nostre vedute anche fuori dall’Italia.
    Circa 35 fa, Douglas Christie, rinomato avvocato canadese, rispettato anche negli USA, e fondatore del Western Canada Concept (vedi Google) avocava la separazione del Quebec e la parte francofona dell’Ontario in Canada,
    non perché odiasse i francofoni, ma per cambiare lo statuto del Canada e annullare tutti i trattati che vincolavano l’intero paese alla schiavitù di questo sistema monetario basato sul debito e su l’usura.
    Fu negli anni 80 che per la prima volta sentii di un certo Bossi che voleva fare la stessa cosa in Italia.
    Tra gli anni 60-70 c’era anche un forte movimento in Texas e Louisiana che voleva separarsi dal resto degli Stati Uniti per le stesse ragioni. A quei tempi il Canada riportava 23 miliardi di debito oggi ne riporta 535,000 miliardi
    e gli USA hanno appena toccato i 15,000 miliardi.
    Sarebbe bello se la gente avesse un po’ più di memoria e un po’ più d’informazione vera !

    EMIGRARE DOVE? Quando le stesse “manovre politico-fiscali” sono spinte allo stesso tempo in tutti i paesi del mondo dalla stessa classe “politico-burocratica”, che deve per forza imporre le stesse leggi, che creano le stesse disparità, che poi creano gli stessi conflitti. Se avete la possibilità di viaggiare in altri paesi o persino in altre città, noterete le stesse identiche condizioni dovunque andiate; la stessa distinzione di caste; lo stesso divarico tra nord e sud di qualsiasi nazione; le stesse disparità tra est ed ovest di qualsiasi città; lo stesso divarico tra ricchi, meno ricchi, poveri ed emarginati.
    Anche se questa struttura fosse naturale, come riconosciuta da molti guru sociali e da molti politici, sarebbe ora di riconoscere che storicamente ci ha sempre portato agli stessi conflitti ed è sempre finita in disastri. Un recente esempio ce lo da la Libia dove una parte del popolo gode dei benefici a discapito dell’altra parte.
    Oggi stiamo arrivando al prossimo disastro in tutte le nazioni, ma si continua a discutere in tutte le nazioni di “pareggio di bilanci” e “riduzione dei debiti”.
    Adesso lasciamo stare tutte le polemiche insulse qui in ITALIA, e qualcuno mi spieghi come si fa a pareggiare il bilancio e a ridurre il debito pubblico quando due terremoti e quattro alluvioni hanno messo in ginocchio l’economia italiana a tal punto da dover elemosinare per “donazioni” per riparare i danni.
    E che cosa ci propongono? Un “assicurazione obbligatoria”. Che sarebbe un’altra tassa a carico di tutti e logicamente a vantaggio delle compagnie di assicurazioni che sono di proprietà privata e che prima di tutto dovranno coprire i loro costi di amministrazione e i loro profitti.
    Quindi “la vera stortura da tagliare” non è solo “la stessa classe politico-burocratica italiana” che sono solo strumenti, ma bisognerebbe prima tagliare chi usa questi strumenti.
    Come vedete è molto facile perdere il nesso tra causa-effetto e cadere nel dilemma dell’uovo e della gallina.
    Ma allora che dobbiamo fare?
    Emigrare? Ma questo mondo è un carcere aperto! ( lo scrisse persino Confucio 500 anni prima di Cristo).
    Cambiare la legge elettorale per eleggere altri leaders servili al sistema?
    Rispettare i trattati che ci sono stati imposti, che sarebbe come spararci un piede ?
    Rispettare le leggi che proteggono questo sistema, che sarebbe come spararci l’altro piede ?
    Ripagare il debito pubblico che è matematicamente impossibile ripagarlo ?
    Pareggiare i bilanci con più tasse e più svendite fino ad essere dissanguati ?
    Continuare a scioperare per chiedere più soldi e creare più inflazione ?
    Continuare a sbandierare e tamburellare per le strade e piazze, che da decenni non ha cambiato niente ?
    Continuare a credere in questa ennesima crisi artificiale, che sarebbe come spararci in testa ?
    Oggi forse Berlusconi se ne va e le Borse volano !
    Domani forse la Regina avrà l’indigestione e le Borse cadranno !
    Sembra che la Borsa italiana appartenga a quella inglese.
    Forse il signor Bossi avrà il coraggio di fare il passo e le Borse coleranno a picco e spariranno.
    Boh ! Non sapremo mai niente di sicuro o vero in questo sistema.

  7. Simone scrive:

    Sai quale è il problema. Che ci sono persone che avendo 4 risparmi investiti in titoli di stato, un appartamento e magari 4 soldi in borsa pensano di essere dall’altra parte della barricata, che il loro benessere sia tutelato da queste canaglie…

  8. toni scrive:

    Nel 2008 negli USA fu pubblicato un filmato http://www.Zeitgeistmovie.com in 6 capitoli (in inglese) non completi, ma molto interessanti. In uno di questi capitoli si riporta un libretto pubblicato dalla Federal Reserve Bank che come sapete è di proprietà privata e non dello Stato, col titolo “Modern Money Mechanics”. Seguendo le istruzioni della Federal Bank date sul libretto, gli autori del filmato, che ovviamente non sono professionisti nel fare filmati, descrivono passo per passo, ma chiaramente, come funziona il sistema monetario oggi usato in tutto il mondo.
    QUESTO FILMATO DEVE ESSERE CAPITO DA TUTTI, perché se non lo si capisce avremo sempre qualcuno che crederà che dobbiamo “rimboccarci le maniche”, “fare sacrifici”, “ingoiare il rospo” e “ripagare il Debito”, come diversi commentatori in questo sito credono di poter fare.
    La confusione sta nel fatto che questo “debito pubblico” non è come il debito personale che facciamo per l’auto o per la casa e che si può riscattare dopo tot anni di pagamenti.

    L’avv. Della Luna ci ha spiegato nella Denuncia che soltanto 8% del debito di 1900 miliardi circola in banconote e monete in tutta Italia. Il 92% sono COMPUTER BLIPS nei registri delle banche centrali che saltano di banca in banca.
    NON CI SONO 1900 MILIARDI IN BIGLIETTI E MONETE IN CIRCOLAZIONE IN ITALIA, non esistono.
    SE CI FOSSERO POTREMMO RIPAGARE IL DEBITO PUBBLICO, ma non ci sono.
    Nel filmato si capisce la pratica del “Fractional Reserve Banking” usata da tutte le banche, e spiega come si è creato questo gigantesco “92% debito virtuale” che è garantito con Titoli di Stato.
    E per aggravare le cose, la BCE e le altre banche centrali non creano i soldi per pagare gli INTERESSI sul debito; questi soldi non sono “liquidi”, non esistono in forma di banconote, né in monete.
    Questo è il trucco che dobbiamo capire o siamo fregati.

    Qualcuno ha tentato di condensare e tradurre in italiano il filmato di Zeitgeist nel sito:
    http://www.youtube.com/watch?v=MqKGF0v2OXQ&feature=player_detailpage
    guardatelo bene finché lo capirete, perché se non lo capiamo succederà qui in ITALIA la stessa cosa che successe due anni fa negli Stati Uniti quando ufficialmente si riportava che 20,000,000 (qualcuno stima 40 milioni) di famiglie non potendo ripagare i mutui dovettero abbandonare le loro case.
    Zeitgeist spiega che più si creano “soldi virtuali” più diminuisce il valore dei soldi in circolazione.
    Adesso leggiamo bene l’aforisma citato da FOTTIiBuilderberg sull’altra pagina di questo sito http://marcodellaluna.info/sito/?page_id=48 lo scorso 8 luglio 2011:
    “Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché I LORO FIGLI SI SVEGLIERANNO SENZA TETTO nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.” Thomas Jefferson, (presidente degli Stati Uniti) 1776.
    Thomas Jefferson non era un profeta e nemmeno un visionario, ma era un matematico, un semplice ragioniere che aveva capito il trucco usato dai banchieri. Questo è il trucco del sistema monetario.
    NON ESISTONO SACRIFICI NE MIRACOLI PER RISOLVERE QUESTO TRUCCO!! Qualcosa di veramente grave è accaduto nelle nostre scuole e università, non solo in Italia, ma nel mondo.

  9. toni scrive:

    Non vedo tante reazioni anche in questo sito, http://marcodellaluna.info/sito/?page_id=48
    il che mi convince che anche gli italiani non abbiano capito che la politica, intesa come \"policy = corso d\’azione\", sia la cosa più importante nella vita di tutti, senza avvederci che questo corso d\’azione in Italia e nell\’Europa è uguale a quello che affondò l\’Argentina. Di fatto la politica di oggi è il modo o tattica di celare lo scopo ulteriore da raggiungere all\’insaputa della vasta maggioranza dei cittadini.
    E\’ inutile proseguire a bocconi senza sapere o vedere qual\’ è il pranzo che ci hanno servito finora.
    Oggi più che mai abbiamo bisogno di gente che capisca e che sia CONVINTISSIMA di come sia stata ingannata e manipolata per anni se vogliamo veramente cambiare questo sistema.

    Ecco una lista da aggiungere ai commenti: “Dategli la corda e s’impiccheranno da sé” e “Risposta a un venditore di sogni” riportati nel sito lo scorso luglio 2011, e che sono veri e oggettivi, ma mancano di sottolineare che “dare la corda” significa INDURRE, ed è facile cadere in inganni, intrighi e truffe senza la vera informazione e la vera educazione.
    Ci si accorge di una trappola o inganno soltanto dopo che ci siamo caduti dentro.
    Per esempio: vediamo che tutte le medie hanno spostato l\’attenzione dei popoli dal \"debito\" al \"pareggio di bilancio\", che sono due cose completamente differenti.
    Vediamo lo stesso spostamento in tutte le nazioni; questo è dolo = indurre.
    Chi dubita che non esista una mafia o complotto internazionale è un \"politicamente corretto\".
    Ci hanno fatto dimenticare, con tanti intrighi politici, il PERCHE’ abbiamo inventato lo STATO, che doveva essere un istituto SENZA CORPO, che non sentisse né ricchezza né povertà come le abbiamo sentite e sofferte prima sotto le monarchie, ma abbiamo lasciato lo strumento che crea ricchezza e povertà -i soldi- in mano ai banchieri centrali che HANNO CORPO e che usano quello strumento a loro vantaggio personale, cioè la creazione del credito e della valuta, con le quali indebitano gli Stati e quindi i popoli di tutte le nazioni; questo è dolo e truffa.
    Questo è dolo psicologico, cioè -dare la corda-.
    Ecco altri esempi di induzione:
    1) a tutti i popoli non è stato detto che le banche centrali erano e sono private e non statali.
    Chiamarla \"Banca d\’Italia\" da ad intendere alla gente che sia statale; questo è dolo.
    Il popolo italiano non ha votato che la Banca d’Italia fosse privata o privatizzata; questo è dolo e truffa.
    2) a tutti i popoli non è stato detto che ogni singolo soldo in circolazione era preso in prestito dagli Stati ed emesso come debito sui popoli e garantito con Titoli di Stato alle banche centrali, e ai popoli non è stato detto che i Titoli di Stato sono pagati con le loro tasse.
    Il popolo italiano non ha votato per questo procedimento. Questo è dolo e truffa..
    3) a tutti i popoli non è stato detto che comprare i BOT o Titoli di Stato non è una forma di risparmio, ma è una forma di indebitamento degli Stati poiché gli Stati non creano né credito né soldi, e gli Stati debbono per forza trovare quei soldi o con tasse o con prestiti dalle banche per saldare i BOT.
    Gli italiani non hanno votato per questo procedimento; questo è dolo e truffa.
    4) a tutti i popoli è stato ripetuto continuamente che le tasse servono per costruire e mantenere le opere pubbliche e le infrastrutture; questo è dolo.
    5) a tutti i popoli non è stato detto di richiedere titoli commerciabili per le stesse opere pubbliche dopo ogni soldo pagato in tasse; esattamente come li richiedono le banche centrali per ogni soldo emesso in circolazione. Cioè, pagando le tasse, dovevamo divenire PADRONI legittimi con titoli e azioni commerciabili per la porzione di tutte le opere pubbliche per le quali gli Stati impongono le tasse.
    6) agli italiani è stato detto che bisognava ridurre le spese dello Stato privatizzando le infrastrutture,
    non c\’è stato un REFERENDUM per queste privatizzazioni. Dopo le privatizzazioni lo Stato non ci ha rimborsato le tasse che abbiamo pagato per le infrastrutture; questa è truffa, è inganno.
    7) l\’IVA non è stata votata, ma è stata un ricatto; o si aderiva o non si beccavano le licenze.
    Con l\’ iva siamo stati cambiati in esattori di tasse per lo Stato; persino le licenze sono truffa e dolo.
    Tenendoci all\’oscuro di questi fatti, siamo stati tutti ingannati, derubati, defraudati dato che dopo tutte le privatizzazioni, le tasse e il debito continuano a salire; questa è truffa aggravata, come la definì Auriti. Questo è -dare la corda-, cioè dolo psicologico, cioè -lavaggio del cervello- su scala nazionale, europea e addirittura mondiale.
    Definendo \"il denaro come il sangue delle nazioni”, Auriti avrebbe dovuto aggiungere che
    “le tasse sono il sangue dei vampiri”; siamo stati tenuti all\’oscuro di vere informazioni e ci dicono solo mezze verità e continueranno cosi finché gli individui e i popoli non romperanno il lavaggio del cervello.
    Le tasse servono, in ordine di priorità:
    1) a pagare il debito inestinguibile, cioè pagare per sempre i banchieri centrali;
    2) a pagare gli Stati, i partiti politici e tutte le medie che sono servili ai banchieri centrali;
    3) a pagare le magistrature e le forze armate principalmente per proteggere 1 e 2;
    4) a pagare la miriade di inciucci creati tra politici;
    5) poi, se avanza qualche euro, a pagare qualche servizio pubblico per tenerci abbindolati e calmi, con l’aiuto di decine di organizzazioni di carità -che sono un altra forma di tassa-.
    E non dimentichiamo che dopo tutte le tasse dobbiamo pagare di nuovo per l’uso di quelle stesse opere pubbliche. Quindi gli “evasori fiscali” o sono banchieri, o sono monopolisti, o sono coloro che hanno capito come vengono derubati sia dai banchieri, sia dai monopolisti, e sia dagli Stati (vedi Bastiat).
    Non iniziate mai l’argomento con le tasse, ma iniziatelo con la più alta funzione degli Stati che è quella di monetizzare le nazioni e non di tassarle. Iniziare l\’argomento con le tasse è psicologia inversa, è inganno.
    Ecco altre incongruenze mentecatte;
    notiamo che diversi beni demaniali e infrastrutture sono state vendute dallo Stato e poi prese in affitto dallo Stato stesso. Persino Montecitorio con la Camera dei Deputati sono stati venduti, e per la quale lo Stato paga 150,000 euro al giorno di affitto.
    Oppure privatizzate in modo parziale, dove lo Stato diventa socio parziale con entità private parziali:
    1) lo Stato non ci dice i nomi dei nuovi soci e il nome di chi detiene le azioni di maggioranza, data la legge sulla privacy (inganno nell’intrigo).
    2) l\’Istat non ci dice chi e come vengono verificati e spartiti i profitti e l’ammontare dei profitti.
    3) l\’Istat non ci dice chi e come vengono verificate e spartite le perdite e l’ammontare delle perdite.
    4) l\’Istat non ci dice chi e come vengono verificati e spartiti i costi di manutenzione e l’ammontare.
    Il popolo italiano non ha VOTATO per queste privatizzazioni delle infrastrutture pagate dai nostri bisnonni, nonni e padri. Ci sono state imposte.
    Il popolo italiano non ha idea di quante migliaia di ragionieri occorrano per verificare le entrate e le spese delle autostrade, delle ferrovie, degli aeroporti, dei porti, degli ospedali, e di tutte le opere pubbliche subappaltate e quelle lasciate incomplete, e parzialmente privatizzate, eccetera.
    Dove sono i resoconti di queste mezze spartizioni?
    Ma chi sono queste “commissioni di vigilanza”? Ma come operano? Ma quanto costano? Ma chi le paga?
    Ma chi le ha VOTATE? Si faccia avanti chi sa quante altre trappole sono state nascoste la fuori.
    L\’avv. Della Luna ci dovrebbe spiegare anche le leggi a doppio taglio che regolano gli azionisti di maggioranza e di minoranza in queste privatizzazioni o “fantasmi giuridici” come definiti da Auriti.
    E’ irrilevante sapere i motivi per cui alcune banche commerciali siano fallite o alcuni piccoli uffici di prestito siano falliti.
    E’ irrilevante sapere come le banche centrali vendono i Titoli di Stato tramite le Borse.
    Ma è molto rilevante sapere -perché e come- la più alta funzione di ogni Stato, che sarebbe quella di MONETIZZARE la sua nazione, sia nelle mani delle Banche Centrali che sono di proprietà privata e non statale. Invece oggi la più alta funzione di tutti gli Stati è quella di TASSARE le nazioni, cioè di togliere i soldi dalla circolazione; questo è dolo e truffa.

    Un altro punto non sottolineato nei suddetti commenti, è che siamo tutti sottomessi ad un continuo lavaggio del cervello (dolo) dalle medie e dai politici, che sono ben pagati, e che ci ripetono continuamente parole insulse ed offensive all’intelligenza come COMPETITIVITA’ e CRESCITA, pur sapendo che NESSUNA NAZIONE PUÒ AUMENTARE LE ESPORTAZIONI E DIMINUIRE LE IMPORTAZIONI ALLO STESSO TEMPO.
    Nemmeno il Brasile o la Russia o l’India o la Cina possono fare questo miracolo. Questi paesi stanno godendo di una crescita industriale voluta dallo spostamento di capitali e di industrie; gli stessi capitali che si spostarono verso il nord America 150 anni fa, affamando l\’Europa con rivoluzioni e guerre.
    Le industrie sono volutamente spostate dove le tasse e la manodopera costano meno, o chiuse dove costano di più. Abbiamo sofferto centinaia di tali spostamenti e chiusure qui in Italia negli ultimi 25 anni, basta ricordare la fine delle nostre industrie tessili, acciaierie, elettroniche, navali, meccaniche e alimentari.
    Prima di tutto, -conquistare un mercato estero- significa affondare quella nazione nel debito dato che anche lo Stato di quella nazione non controlla la creazione del credito e della sua valuta.
    Poi, la nazione che perde un mercato estero soffre una recessione economica e deve per forza abbassare il suo tenore di vita per tagliare sia i salari e sia i prezzi dei suoi prodotti per riconquistare il mercato perso; questo pure è dolo.
    Gli stessi politici e le medie pappagalle non ci diranno mai che gli Stati e le Banche vogliono sempre più tasse e più interessi sui prestiti, e che questi devono essere aggiunti ai costi di produzione se un’industria vuole evitare il fallimento. ECCO CHI E COME COMINCIA L’INFLAZIONE dei prezzi dei beni prodotti, e quindi la perdita della competitività e della crescita che sono continuamente decantate e inculcate nelle nostre fragili menti 24 ore al giorno; questo è dolo.
    Ecco come l’Alta Finanza ricicla intere nazioni (vedi Spengler ).
    Sono decenni che stiamo facendo il cane che si morde la coda con i regolari cicli d’inflazione e deflazione e le regolari svalutazioni delle valute, che non sono VOTATE dai popoli, ma imposte arbitrariamente sui popoli; queste sono truffe aggravate.
    E’ stato provato matematicamente che nel 1984 occorrevano cento (100) dollari per comprare le stesse cose che si compravano con un (1) dollaro nel 1912.
    Questo sistema monetario è contrapposto, è CONTRO -l’economia- , che significava risparmiare, non sprecare, usare con criterio. Invece, la competitività e la crescita possono essere indotte soltanto da un continuo CONSUMO senza criterio e senza qualità.
    E’ il consumo che genera la produzione. Non si può spingere la crescita e la competitività senza spingere il consumo, e non si può consumare di più imponendo più tasse e meno soldi in circolazione.
    Se uno Stato, che è la più alta istituzione della nazione, è in debito, non ci dovrebbero essere persone ricche in tutto il territorio di quello Stato; invece la fuori, nei nostri Stati indebitati, ci sono dei super- miliardari che ci danno l’esempio sfarzando ostentatamente le loro ricchezze senza mai chiedersi chi le paga. Come vedete stiamo vivendo in paradossi di psicologia inversa che ci sta portando lentamente al prossimo crollo della civiltà dove la vita stessa non avrà più senso e né valore (vedi Spengler sopra).
    Ma chi sono questi –guru- dell’economia che sparano idiozie in ogni telegiornale? Ma chi sono tutte queste -agenzie di rating-? Ma chi sono questi -investitori-? Ma a che servono le Borse?

    Mentre gli italiani erano in vacanza estiva, venne annunciato alla conferenza stampa del 5 agosto 2011, data dagli on. Berlusconi, Tremonti e Letta, che sarà emendato l’articolo 41 della Costituzione.
    L’on. Luigi Einaudi, che nel 1948 prima di essere nominato Presidente della Repubblica, era Ministro delle Finanze e del Tesoro e poi fu nominato anche Governatore della Banca d’Italia, propose di aggiungere il seguente comma all’Articolo 41:
    “La Legge non è strumento di formazione di monopoli economici; e ove questi esistano li sottopone al pubblico controllo a mezzo di amministrazione pubblica delegata o diretta”.
    Il comma non fu aggiunto.
    Einaudi non era un comunista o capitalista, ma doveva aver letto bene Bastiat e Spengler.
    Vedremo quale sarà la prossima trappola NON VOTATA dagli italiani !

    Le clausole di qualsiasi CONTRATTO devono essere elencate chiaramente da ambedue le parti contraenti o il contratto non è valido. I popoli non hanno mai visto tali contratti né con gli Stati e né con le banche centrali. Vedete gl’inganni? Vedete le truffe?

    Per esercitare una VERA democrazia dovremmo ritornare alla Carta Bianca (White Papers) dove tutte le leggi e tutti i trattati sono firmati da tutti i cittadini. Oppure, l’alternativa è di scrivere una VERA Costituzione dettagliata nelle mansioni che devono essere fornite da ciascun Ministero, dalle Regioni e dai Comuni perché la fuori ci saranno sempre dei bracconieri che nasconderanno trappole in questo sistema monetario basato sul debito, sull’usura e sulle tasse. Se leggete bene, la presente Costituzione rimette alle interpretazioni delle leggi molte cose necessarie al benessere del popolo e ci sono leggi che si contrappongono nelle interpretazioni.
    Ricordiamoci che più interpretazioni ci sono, più cresce la confusione.
    Nei suoi video clip Auriti fa accenno a “fattispecie giuridiche e fantasmi giuridici” come le Borse, le compagnie spa o srl, le corporazioni inc, trusts foundations, fondazioni onlus, eccetera.
    L’avv. Della Luna ci dovrebbe spiegare il doppio-taglio delle leggi inventate per proteggere tali organizzazioni. Come mai non ci sono leggi per arrestare gli “SPECULATORI” che minacciano gli Stati ed intere nazioni? Ma chi sono questi “legislatori”? Ma chi sono questi “investitori”?
    Leggete bene il compendio \"La Legge\" scritto da Frederic Bastiat 160 anni fa.
    Come vedete dobbiamo riguardare tutte le leggi spinte dai LOBBISTI che ovviamente hanno pagato i partiti o i leaders dei partiti per passare queste leggi (vedi Spengler sopra)(vedi \"L\’espresso\" del 4 gennaio 2007 pag. 22 e 144 per come funziona il lobbismo e come si affondano gli Stati nel debito).
    Ci ripetono continuamente che bisogna attivare l\’economia con le grandi opere come la TAV, le dighe di Venezia, il ponte di Messina, il nucleare, ecc. ma non ci dicono mai chi e come verranno pagate.
    La VERITA\’ è in vendita la fuori, ma sembra che nessuno la cerchi.

    Comunque sia; anche se la Banca Centrale Europea spa. dovesse dichiararsi ufficialmente padrona della valuta EURO, gli europei possono sempre rimborsare alla BCE i costi di stampa per le valute circolanti; 04 centesimi a biglietto e mandare il debito nel limbo delle falsità. Così facendo, gli Stati possono appropriarsi dell\’EURO e i banchieri centrali non potranno dimostrare legalmente né danni né perdite.

    Che intendeva Papa Pio XII con: “è tutto un mondo da rifare dalle fondamenta”? (discorso del 1952).
    Per trovare una risposta dobbiamo per forza leggere bene nel passato.
    Che succedeva con il -baratto di beni materiali ?
    Con il baratto ambedue le parti contraenti restavano soddisfatte della transazione, materia per materia.
    Ambedue le parti valutavano il valore dei beni materiali barattati senza alcuna interferenza altrui.
    Che si è perso con lo -scambio tra beni materiali e denaro-?
    In questa transazione tra beni e denari subentrarono altre persone a gravare sul contratto tra due parti.
    Alexander del Mar ci spiega che non c’è editto di coniazione, o editto di rapporto tra monete o tra valute che non nascondesse un intrigo fraudolento.
    Prima furono gli imperatori e poi i re che si prendevano subito il Quinto (20%) per diritto ‘divino’ di signoraggio. Poi partecipò alla spartizione anche la Chiesa imponendo la Decima (10%).
    Poi anche gli orefici e i banchieri entrarono a godere dello stesso vantaggio, finché vinsero i banchieri affiliati con la East India Company che si accaparrarono del monopolio sul signoraggio formando la Banca Centrale d’Inghilterra (vedi -A History of Monetary Crimes- di Alexander del Mar).
    Tutte queste scremate di speculazione che non producevano beni materiali crearono l\’inflazione dei prezzi dei beni materiali e quindi era più facile falsificare i rapporti tra le monete d’oro, argento e rame e i rapporti tra le valute, dato che non si poteva falsificare il valore dei beni materiali. Allora, gli stessi furboni dovettero creare le Borse, tramite le quali, pian piano, divenne facile anche accaparrarsi delle materie prime fissando su e giù, arbitrariamente e senza alcuna logica, sia i rapporti tra valute e sia i prezzi delle materie prime. Due semplici espedienti con i quali i banchieri centrali possono fare e disfare l’economia e la politica di intere nazioni in poco tempo e a loro arbitrio (vedi Spengler su citato il 30 giugno). Ecco perché oggi esistono monopoli industriali che controllano le materie prime e quindi la vita dell’intera umanità (vedi aforisma di Belloc sopra). Auriti stesso ci dice che svalutare il denaro è come cambiare il chilo o il metro o il litro. Verissimo !
    (NOTA: Nel Cattolicesimo ci sono stati Papi e Antipapi; cioè, insito in tutte le nostre istituzioni ci son sempre state delle personalità intellettuali oppure corporee. Tutte le religioni hanno sofferto queste contrapposizioni incluso il Buddismo, l\’Islamismo, il Giudaismo, eccetera).

    “IL POTERE CORROMPE, E IL POTERE ASSOLUTO CORROMPE ASSOLUTAMENTE”, questa è una malattia corporea organica, come un virus che si rigenera e si propaga, riconosciuta da lord J.D. Acton perché si ripete migliaia di volte nella Storia, ed è inutile discutere di ideologie, di massonerie, di illuminati, di sétte segrete, di virtù, di onestà, di moralità, di giustizia o del ritorno di Gesù Cristo che sarà assassinato di nuovo, come hanno assassinato sette presidenti americani che tentarono di risolvere questo problema monetario. Persino la Banca Centrale d’Inghilterra, la prima ad essere privatizzata, fu un complotto di corruzione istigato dai padroni della East India Company corrompendo il Parlamento e il re Carlo 2°, con gli aiuti sessuali di madame Barbara Villiers. Cercatela su Wikipedia.org (versione inglese) per rendervi conto di quanto fosse “nobile” la condotta delle aristocrazie europee, quasi tutte indebitate con gli usurai di allora e sofferta da milioni di \"sudditi\", schiavi delle aristocrazie.
    Thomas Robertson nel suo Human Ecology, ci spiega che l’emissione del denaro in forma negativa (debito) e le tasse, creano il Potere e invertono negativamente qualsiasi attività intrapresa dall’uomo riversandola contro l’uomo stesso. Incredibile, ma vero!
    Come vedete non c\’è niente di divino, nulla di massonico, nulla di magico o satanico, solo intrighi dopo intrighi, truffe dopo truffe, scandali dopo scandali, tutti pagati dallo sfruttamento di intere popolazioni tenute volutamente nell’ignoranza, come scrisse Bastiat 160 fa. Il Potere corrompe tutto e tutti.
    Se un secolo fa le Religioni e gli Stati avessero insegnato i compendi di Frederic Bastiat “La Legge” e “Lo Stato” in tutte le scuole medie del mondo, forse oggi non saremmo arrivati a questo degrado.
    Bastiat è sepolto nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. 2 o 3 volte mi sono fermato per 2 o 3 ore per contare quante persone si sarebbero soffermate a leggere la sua stele nel pavimento della chiesa; non una, su dozzine di comitive che andavano dritte a vedere i quadri del Caravaggio.
    E nemmeno vidi un sacerdote che guidasse le comitive sulla stele. Che strana cosa seppellirlo in una chiesa invece di un cimitero comune! Chi sa quale prelato gli riconobbe tale onore?
    Così pure dovremmo insegnare i compendi di Giacinto Auriti nelle scuole superiori per dare ai giovani una difesa dagli attacchi del Potere. Invece oggi si sono inventate delle “prestigiose università private” dove insegnano “management”, ma dove i giovani in realtà sono preparati a divenire schiavi, di schiavi, di schiavi senza mai incontrare i padroni. Una vera gerarchia inversa.
    Giacinto Auriti dovrebbe essere sepolto accanto a Raffaello Sanzio nel Panteon di Roma. Non abbiamo idea di quanti geni hanno tentato di dare una definizione scientifica ad una astrazione quale è il denaro.

    Non c’è spazio qui per fare uno studio tra industrie che producono beni e servizi che possiamo portare a casa come proprietà privata e che permettono a molti individui di concorrere nella produzione E tra industrie che producono beni e servizi che non possiamo portare a casa come proprietà privata e che NON permettono a molti individui di concorrere nella produzione.
    Anche Einaudi aveva capito questa importante differenza tra monopolio e libera intraprendenza.
    Concorrenza non è Competizione, sono contrapposte l’una all’altra. Per esempio: dato che l’ENEL è stata privatizzata, ognuno di noi commentatori avrebbe il diritto di andare in banca e chiedere i soldi per costruire 30 o 40 impianti elettrici accanto a quello di Civitavecchia, e concorrere con l’Enel nella produzione di elettricità. Dove pensereste che ci manderebbe la banca?
    Lo stesso ragionamento vale per il resto delle INFRASTRUTTURE che sono monopolistiche per natura.

    Lo studio per bilanciare la forza lavorativa tra settore pubblico e settore privato nelle nazioni era fattibile, bastava solo affidarlo a qualsiasi università e si poteva attuare con poche modifiche prima che le infrastrutture fossero privatizzate e prima che molte industrie italiane fossero vendute e chiuse.
    I parametri per raggiungere tale scopo sarebbero stati semplicissimi. Ci sono industrie e fabbriche che sono attrezzate solo per costruire locomotori e vagoni per treni, tram e metropolitane; o per autobus di linee urbane; o autostrade; o traghetti per trasporti civili; o apparati per impianti di elettricità; o trivelle per idrocarburi, o compressori per trasporti degli idrocarburi, eccetera. Tutte queste industrie potevano essere nazionalizzate e usate per bilanciare la forza lavorativa tra settore pubblico e settore privato. Ci servivano per emettere in circolazione un denaro POSITIVO che non creasse inflazione. E ci servivano per BARATTARE per le materie prime che non abbiamo. Invece sono state privatizzate e monopolizzate contro il benessere di ambedue i settori, pubblico e privato (intesi come forza lavorativa). E notiamo che dopo ogni privatizzazione seguì sempre un regolare aumento delle tariffe e un regolare degrado della qualità dei servizi e una regolare catena di scioperi dei lavoratori.
    Luigi Einaudi aveva visto le trappole nascoste dai bracconieri e dai legislatori.

    Molti studiosi non parlano di false ideologie come comunismo o capitalismo, eccetera, ma intendono L’USO DEL DENARO COME ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSE.
    Ogni anno milioni di persone vengono indotte o sradicate dalle loro case o dai loro paesi.
    Nel 1997 si riportava ufficialmente che in Europa c’erano già 54 milioni di non europei.
    I danni che sono stati fatti VOLUTAMENTE all\’Africa ed Asia sono incommensurabili.
    E\’ stato provato che per oltre il 90% dei crimini commessi ogni giorno il movente è il DENARO.
    Oggi il lavoro viene penalizzato dalle tasse in denaro.
    Oggi la proprietà viene penalizzata dalle tasse in denaro.
    Oggi i nostri ministri eletti hanno aumentato diverse tasse di nuovo.
    Nel \"comunismo\" dell’ex Unione Sovietica lo Stato confiscò tutta la proprietà, infrastrutture, industrie, terre, case, appartamenti, negozi, automobili, macchine da cucire, torni, forni, TUTTO.
    In questa “democrazia” gli Stati applicano una miriade di tasse progressive non solo su tutto ciò che prima produciamo, ma poi ancora quando le consumiamo, ed anche sul lavoro stesso. Agli operai e impiegati vengono immediatamente detratte dalla busta paga le tasse sul reddito; questa è truffa.
    Se una persona si rifiutasse di pagare le tasse, lo Stato la perseguita fino alla perdita o alla confisca delle sue proprietà. Si faccia avanti chi vede la differenza tra quel comunismo e questa democrazia.
    Possiamo facilmente estendere le stesse condizioni di “civilizzazione” a tutte le altre forme di governi finora provati, imperialismo, monarchie, fascismo, nazismo, eccetera; il fatto rimane che non siamo mai usciti dall\’oligarchia dai tempi dei faraoni ad oggi, semplicemente perché nelle nostre scuole, università e collegi religiosi è tabù insegnare che cos’è il denaro e gli effetti dell’usura.
    In tutte le nazioni del mondo la scienza della numismatica con tutti i suoi editti, cioè la scienza dei soldi, è senza dubbio la scienza più coperta dal segreto, evitata dalle medie, protetta dai servizi segreti, imbrogliata dagli intrighi politici, e difesa da forze armate completamente ignare di quel che fanno e obbedienti agli ordini senza contestarli. .
    Ogni mese di ogni anno in Italia ci sono migliaia di fallimenti e bancarotte. In Canada, forse il paese più ricco nel mondo, ne riportavano per anni una media di 4000 al mese.
    Marco Saba scrive che Auriti decise di denunciare la Banca d’Italia spa perché nel suo paesino di Guardiagrele ritornavano a mani vuote decine di famiglie di emigranti italiani dopo aver lavorato mezzo secolo all’estero (io stesso sono uno di loro).
    Giacinto Auriti fece denuncia contro la Banca d’Italia spa per truffa aggravata nel 1993.
    Auriti perse la causa e fu condannato a pagare le spese processuali.
    Finita la causa, Auriti nel suo paesino di Guardiagrele e altri paesi nei dintorni, stampò i SIMEC una valuta parallela all’Euro, ma di proprietà del portatore e senza signoraggio.
    Il che irritò qualche potente nelle banche e nello Stato, e la Guardia di Finanza ed altre polizie armate sequestrarono i SIMEC dalla circolazione, anche contro l’ordinanza del Tribunale di Chieti.
    Come mai la Chiesa e le medie non aiutarono a sopportare Auriti ?
    L’emerito Giacinto Auriti, 4 cattedre di giurisprudenza, cofondatore dell’università di Teramo, definisce i soldi come IL SANGUE DELLA NAZIONE, e chiese formalmente alla Banca d’Italia e alla Banca Centrale Europea a chi appartenesse l’euro, ma senza ottenere risposta.
    Altri onorevoli ministri fecero la stessa domanda, ma senza risposta.
    Sono stati presentati diversi Disegni di Legge per passare la creazione dei soldi allo Stato; tutti cestinati. Cioè, noi peones non siamo degni di sapere né di decidere, noi dobbiamo solo pagare.
    La vicenda e la denuncia che fece Auriti contro la Banca d’Italia spa nel 1993 è ben documentata con nomi e cognomi, in un libro di Marco Saba intitolato appropriatamente “Bankenstein” della Nexus Edizioni, 2006, isbn 88-89983-00-0 (insieme ad altre informazioni interessanti).
    Se ho capito bene il caso fu dismesso perché mancava l’elemento psicologico del dolo = induzione da parte della Banca d’Italia spa.
    Ma il dolo, l’induzione viene dalle leggi che lo Stato applica, e le applica con forze armate se non si pagano le tasse, o se non si ripagano i debiti con le banche. Vedete l\’inganno? Vedete la truffa?
    Saba riporta una \’Lettera Aperta\’ che Auriti scrisse all’on. Berlusconi dopo che perse la causa, quindi Berlusconi e Tremonti e molti altri dei nostri politici sanno quel che fanno.
    Siamo noi che continuiamo a credere in quel che ci dicono i nostri “leaders” che mentre parlano, allo stesso tempo fanno i loro inciucci e ci svuotano le tasche e ci rovinano la vita.
    Il libro di Saba è buono per la maggior parte dell’informazione che contiene, ma finisce fiacco nella solita idea che una moneta parallela a quella ufficiale possa alleviare il signoraggio. Idea che è fallita decine di volte in altri paesi del mondo appunto perché le banche di altri paesi non accettano una valuta non ufficialmente approvata ed emessa dalle -banche centrali-. Questo dovrebbe dimostrare senza alcun dubbio una “collusione mafiosa” sottintesa in questa Denuncia. A questo punto dovremmo tutti riguardare bene la Storia, da Napoleone, Lincoln, Hitler, Mussolini, Kennedy, Moro, eccetera, fino all\’attacco alle torri gemelle del World Trade Center nel 9, 11, 2001, per dare un significato VERO a questi eventi.
    E’ in vigore qui, come in tutto il mondo, uno strabiliante meccanismo di riciclaggio di lavoranti, imprenditori, industrie e nazioni operato dalle banche e dagli Stati per mantenere questo sistema.
    Thomas Robertson scrive che i dipartimenti della finanza capovolgono tutto quel che c’è di buono e costruttivo nel resto dei dipartimenti statali che vengono messi a carico sul settore privato. Persino le tasse che pagano gli impiegati dei tre livelli di governo (quattro livelli con quello bancario) provengono maggiormente dai lavoranti nel settore privato. Ci ripetono continuamente che le casse dello Stato sono vuote; ma allora da dove provengono i soldi per mantenerlo? Di certo non dai padroni delle banche e dei grandi monopoli internazionali che ogni giorno muovono miliardi di euro e di dollari da un continente all’altro e non possono essere controllati da nessun istituto di controllo, o commissione di vigilanza, o guardie di finanza.
    Pensateci bene e vedrete l’inversione escogitata da questo sistema \"umanitario\" che sta volutamente affamando a lenta morte oltre un miliardo di persone nel mondo.

    Nel giugno 2005 l’Istat riportava un debito di 1542 miliardi di euro, dopo tutte le privatizzazioni delle opere e servizi pubblici, oggi siamo a 1900 miliardi; QUALCOSA NON QUADRA.
    Addizioniamo un po’ i debiti che riportano le altre nazioni: gli USA riportano 14000 miliardi, il Canada 535000 miliardi, la Grecia 440000, l’Irlanda 210000, non so la Spagna e il Portogallo, l’Islanda fallì, l’Argentina pure, il Brasile fu già salvato, oggi pure il Belgio è messo male; senza parlare dei debiti in Asia e Africa. Ma quanti soldi hanno queste banche centrali?
    E che cosa suggeriscono i nostri leaders? Un\" FONDO SALVA STATI\", che nel 5 Ottobre scorso si è anche tradotto in \" RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE\" e che ovviamente sarà di nuovo emesso come debito sui popoli. Questo Debito universale puzza di fiction organizzato, puzza di induzione tramite lavaggio del cervello, purtroppo gli Stati e le medie lo sopportano e troveranno mille altre scuse per varare sempre più leggi e più maniere per tassare i popoli.
    Che significa -ricapitalizzare le banche-, quando le banche possono creare i soldi dal nulla??
    Auriti denunciò la Banca d’Italia spa. perché aveva capito, dopo 20 anni di ricerche, che la CAUSA di tutte le dimostrazioni, di tutte le rivoluzioni, di tutte le guerre civili e internazionali, di tutti i monopoli industriali, di tutti gli scandali di corruzione e quindi del degrado sociale erano e sono tutti “EFFETTI” generati dalla struttura del sistema monetario sia con l’oro e sia con la carta-moneta.
    Auriti aveva persino capito che con “la rarità monetaria” (mancanza di soldi liquidi) il Debito
    NON POTRA’ MAI ESSERE RIPAGATO (vedi l’aritmetica data sopra).
    Quindi, tagliare le spese statali, privatizzare le opere e servizi pubblici, tagliare le pensioni, aumentare l’irpef, aumentare la tassa sulla benzina, cambiare il bollo auto in tassa di proprietà, ridurre le auto blu, vendere i beni demaniali, eccetera; sono idiozie per farci \"fessi\" di nuovo, e per creare un\’altra ondata d’inflazione dei costi, e per riciclare un po’ più d’italiani, e per concentrare ancora più ricchezza ai monopoli e ai super ricchi, come hanno fatto tutti gli Stati e tutti i Governi in Europa e nel mondo da Frederic Bastiat ad oggi, con altre 6 generazioni sprecate, mandate al macello di 4 grandi rivoluzioni e due guerre mondiali e un susseguirsi di altre guerre, per ottenere cosa? Questo sistema di usura globale. Ecco cosa intendono per \"GLOBALIZZAZIONE\".
    Oggi non dovremmo aver alcun dubbio che il denaro è usato come arma di distruzione di masse.
    Fu Auriti stesso ad ammonirci che:
    “Se non si sostituirà alla moneta nominale, debito del portatore e proprietà della banca, la moneta reale, proprietà del portatore e debito della banca, le nuove generazioni, con l’arbitraria pianificazione dei debiti non dovuti e della rarità monetaria, non avranno altra scelta che quella tra il suicidio e la disperazione”. http://www.abruzzopress.it/newsletter.htm

    Solo un popolo unito dalla verità storica potrà risolvere questo problema.
    Come vedete c’è da ripensare e rifare tutto dalle fondamenta, come disse Pio XII, cominciando con l’educazione, l’informazione e le vere funzioni delle nostre istituzioni.
    Fin qui abbiamo toccato soltanto l\’asse su cui rotea tutto il resto della perversione e del degrado nelle nostre istituzioni. Occorrerebbero altre 1000 pagine per descrivere la corruzione nei monopoli industriali (vedi http://www.Zeitgeistmovie.com ).
    Dunque:
    abbiamo visto che il Potere viene dal denaro e dalla concentramento della ricchezza (materia).
    Abbiamo visto come il Potere fu stabilito accaparrandosi del signoraggio con intrighi e corruzioni.
    Abbiamo visto che il Potere continua a corrompere e pervertire per mantenersi in vita.
    Abbiamo visto alcuni dei tanti mezzi usati dal Potere per corrompere e pervertire.
    Abbiamo visto il crescere di entità prettamente speculative che non producono alcun bene materiale eccetto per gli speculatori.
    Abbiamo visto i danni che il Potere ha apportato e continua ad apportare a tutte le nazioni del mondo, inclusa la tanto decantata e propagandata democrazia degli Stati Uniti d’America che sta per collassare sotto il più alto debito mai registrato nella storia, logicamente creato dalla più alta corruzione nella storia. Quando un presidente degli Stati Uniti chiede alla Federal Reserve (che è privata) di aumentare il limite di credito da 14000 miliardi a 16000 miliardi di dollari significa -prolungare l\’agonia-, e che loro stessi non sanno come uscire dal casino che hanno creato.

    Quindi dovrebbe essere chiaro a tutti che la soluzione sta solo nell’impedire la formazione del POTERE.

    Finora molti studiosi hanno avanzato diverse soluzioni non fattibili senza esercitare enormi sistemi di contabilità e di controlli, come Smith, Douglas, Von Mises et org, Aubauer, Hoskins, eccetera, nessuno dei quali è chiaramente esplicito sulle mansioni delle Banche e degli Stati.

    Clifford H. Douglas, fondatore del Social Credit Party in Irlanda, Australia e Canada predisse negli anni 1920 questa \"dittatura delle tasse\", e tentò di contrastarla emettendo gli -Scripts-, una moneta parallela a quelle ufficiali, purtroppo gli Stati in cui il Social Credit operava esigevano le tasse in moneta ufficiale e il suo tentativo creò una insostenibile doppia contabilità che in pochi anni fece crollare il concetto del Credito Sociale. Nel 1936 egli tenne un discorso in Belfast, registrato in un libretto “Dictatorship by Taxation” isbn 0-920392-00-8, dove provò che i banchieri sono i dittatori dei governi, ambedue pagati dalle tasse sui popoli. (Oggi Mario Draghi \"suggerisce\" di ripristinare l\’ICI sulla prima casa).

    Bastiat, membro dell’Assemblea Legislativa francese, non offrì soluzione, ma riconobbe solo il -doppio taglio- (dualismo) nelle Leggi e negli Stati di allora (e di oggi).
    Alexander Del Mar deprecò veementemente qualsiasi forma di TRIBUTO che deificava gli imperatori, poi i re, poi i banchieri e oggi anche i leaders. Egli è propenso alla “valuta fiat= valuta creata” dai bisogni interni delle nazioni e non limitata dalle quantità d’oro o argento disponibili nei territori delle nazioni, e considera il valore di questi minerali un’astrazione simile alla valuta cartacea.
    Infatti poca gente baratterebbe con oro o argento dato che il prezzo di questi metalli è stabilito artificialmente dalle Borse che appartengono agli stessi bracconieri, e inoltre non si sa ufficialmente a chi appartiene l\’oro già depositato nelle banche centrali spa.
    Del Mar, ingegnere minerario, non propone alcuna soluzione. Tra il 1886 ed il 1900 scrisse una trilogia “Money and Civilization”; “The Worship of Augustus Caesar” and “Middle Ages Revisited” dove descrive le guerre, i saccheggi, le devastazioni subite o intraprese da diversi popoli per conquistare le miniere d’oro, argento e rame che sostenevano il sistema monetario. Descrive inoltre gli editti di coniazione; gli intrighi politici; le quantità pure ed impure dei metalli nelle monete per defraudare lo scambio tra popoli; la pratica di limare le monete; gli interessi sui prestiti nel corso dei secoli.
    I reami d\’Europa si sono massacrati a vicenda per l\’oro; gli spagnoli e portoghesi arrivarono persino in sud America a rubare l\’oro.
    Insomma, la riserva aurea è stata la più disastrosa IDIOZIA che l’uomo abbia mai commesso.
    Oggi c\’è di nuovo una spinta verso l\’oro, mai quotato dalle Borse a prezzi così alti.
    Chi sa che altra trappola stanno preparando i bracconieri si faccia avanti !
    Anche Belloc e Spengler riconoscono che gli Stati sono servili al sistema bancario centrale e non offrono soluzioni.
    Due soli studiosi, Thomas Robertson e Giacinto Auriti avanzano pressappoco la stessa soluzione accusando le Banche Centrali e gli Stati come strutturati oggi
    Auriti ci da tre scelte, o cambiare il sistema monetario, o scegliere il suicidio o scegliere la disperazione.
    Robertson ce ne da una sola: “NON PAGATELI”, e gli Stati saranno forzati a riprendere la creazione del credito e delle valute e ritornare ad un commercio di beni materiali e non un commercio di capitali.
    Ci dà anche uno schema comparativo dell’ordine corretto contro l’ordine invertito nelle funzioni delle nostre istituzioni: religione, educazione, politica, amministrazione, sanzioni, industria, e finanza. E stressa il fatto che l’uomo e la donna sono \"esseri integri\", che non fanno parte della “catena alimentare animale” semplicemente perché possono allevare, coltivare e cambiare intelligentemente qualsiasi cosa a loro necessaria per fronteggiare gli attacchi della Natura. Robertson descrive questa democrazia come \"lo Stato di Polizia che è l\’ultimo passo prima del crollo della civiltà\"; questo lo vediamo in tutti i popoli nel mondo che da tempo stanno vomitando questo sistema.
    Perciò non credo che abbiamo altra scelta ma di stabilire un “sistema rigido” ma pratico, come suggerito da Auriti nei suoi filmati. Un sistema dove gli Stati monetizzano le nazioni tramite i lavori e servizi pubblici (materia e industrie che non permettono concorrenza) senza bisogno di tassare i popoli e stabilendo i sette punti elencati il 30 giugno sopra.
    Si faccia avanti chi vede un altro sistema che possa risolvere il problema.

    Detti questi fatti, il problema più incombente è quello della comunicazione.
    Come si fa a dire a tutti coloro che \’votano\’ che sono stati ingannati?
    Come si fa a convincere coloro che si credono liberi, che invece sono schiavi manipolati?
    Forse creare un sito dove radunare tutti gli emigranti, tutti i falliti, tutti i disoccupati, tutti i precari, tutti i pensionati, tutti i lavoranti in nero e tutti i giovani già delusi dall’eredità che stanno per ricevere .
    Oppure creare un nuovo movimento politico chiamandolo proprio così.
    Ci deve essere una stazione radio -televisiva che sia disposta a trattare questo argomento.
    Voi giovani che sapete navigare il Web, mandate questa Denuncia a tutte le scuole, a tutte le parrocchie, a tutti i deputati, a tutti i partiti, a tutte le medie, a tutti i sindacati, a tutte le polizie e tutte le banche nelle vostre zone. Non abbiate paura di firmarla perché questa è la verità che tutti dovremo confrontare, anche i super-ricchi che hanno ereditato questo sistema e hanno una visione della vita limitata nell’immediato presente e se ne fregano della sofferenza e della disperazione generata da questo sistema.
    Avanti con le idee, e cerchiamo di mantenere sempre un approccio costruttivo.
    Ricordiamoci che non c’è riforma senza, prima di tutto, stabilire uno scopo economico da raggiungere (Bastiat). Niente violenza, solo logica. Con la violenza perderemo sempre.

    ATTENZIONE ! Gli Idignados sono sinceri nel manifestare l\’indignazione in tutte le città del mondo, ma allo stesso tempo debbono anche RICHIEDERE che cosa si deve cambiare, e questa richiesta deve avvenire prima che le Borse vendano Titoli di Stato alla Cina o altri paesi, aizzandoci di nuovo uno contro l\’altro e preparando così la via per la Terza Guerra Mondiale già predetta mezzo secolo fa.
    Non basta nazionalizzare le banche centrali, ma dobbiamo allo stesso tempo nazionalizzare quelle industrie monopolistiche che sono state privatizzate e per fare questo dobbiamo per forza sapere chi le ha comprate e quanto le hanno pagate.
    Grazie a Marco Della Luna per l\’insegnamento contenuto nella Denuncia.
    E onore a Giacinto Auriti, che presto sarà riconosciuto tra i giganti della terra.
    Auriti è un\’altra prova che Dio è la somma totale di tutta l’intelligenza, passata, presente e futura.

  10. toni scrive:

    Non vedo tante reazioni anche in questo sito, http://marcodellaluna.info/sito/?page_id=48
    il che mi convince che anche gli italiani non abbiano capito che la politica, intesa come “policy = corso d’azione”, sia la cosa più importante nella vita di tutti, senza avvederci che questo corso d’azione in Italia e nell’Europa è uguale a quello che affondò l’Argentina. Di fatto la politica di oggi è il modo o tattica di celare lo scopo ulteriore da raggiungere all’insaputa della vasta maggioranza dei cittadini.
    E’ inutile proseguire a bocconi senza sapere o vedere qual’ è il pranzo che ci hanno servito finora.
    Oggi più che mai abbiamo bisogno di gente che capisca e che sia CONVINTISSIMA di come sia stata ingannata e manipolata per anni se vogliamo veramente cambiare questo sistema.

    Ecco una lista da aggiungere ai commenti: “Dategli la corda e s’impiccheranno da sé” e “Risposta a un venditore di sogni” riportati nel sito lo scorso luglio 2011, e che sono veri e oggettivi, ma mancano di sottolineare che “dare la corda” significa INDURRE, ed è facile cadere in inganni, intrighi e truffe senza la vera informazione e la vera educazione.
    Ci si accorge di una trappola o inganno soltanto dopo che ci siamo caduti dentro.
    Per esempio: vediamo che tutte le medie hanno spostato l’attenzione dei popoli dal “debito” al “pareggio di bilancio”, che sono due cose completamente differenti.
    Vediamo lo stesso spostamento in tutte le nazioni; questo è dolo = indurre.
    Chi dubita che non esista una mafia o complotto internazionale è un “politicamente corretto”.
    Ci hanno fatto dimenticare, con tanti intrighi politici, il PERCHE’ abbiamo inventato lo STATO, che doveva essere un istituto SENZA CORPO, che non sentisse né ricchezza né povertà come le abbiamo sentite e sofferte prima sotto le monarchie, ma abbiamo lasciato lo strumento che crea ricchezza e povertà -i soldi- in mano ai banchieri centrali che HANNO CORPO e che usano quello strumento a loro vantaggio personale, cioè la creazione del credito e della valuta, con le quali indebitano gli Stati e quindi i popoli di tutte le nazioni; questo è dolo e truffa.
    Questo è dolo psicologico, cioè -dare la corda-.
    Ecco altri esempi di induzione:
    1) a tutti i popoli non è stato detto che le banche centrali erano e sono private e non statali.
    Chiamarla “Banca d’Italia” da ad intendere alla gente che sia statale; questo è dolo.
    Il popolo italiano non ha votato che la Banca d’Italia fosse privata o privatizzata; questo è dolo e truffa.
    2) a tutti i popoli non è stato detto che ogni singolo soldo in circolazione era preso in prestito dagli Stati ed emesso come debito sui popoli e garantito con Titoli di Stato alle banche centrali, e ai popoli non è stato detto che i Titoli di Stato sono pagati con le loro tasse.
    Il popolo italiano non ha votato per questo procedimento. Questo è dolo e truffa..
    3) a tutti i popoli non è stato detto che comprare i BOT o Titoli di Stato non è una forma di risparmio, ma è una forma di indebitamento degli Stati poiché gli Stati non creano né credito né soldi, e gli Stati debbono per forza trovare quei soldi o con tasse o con prestiti dalle banche per saldare i BOT.
    Gli italiani non hanno votato per questo procedimento; questo è dolo e truffa.
    4) a tutti i popoli è stato ripetuto continuamente che le tasse servono per costruire e mantenere le opere pubbliche e le infrastrutture; questo è dolo.
    5) a tutti i popoli non è stato detto di richiedere titoli commerciabili per le stesse opere pubbliche dopo ogni soldo pagato in tasse; esattamente come li richiedono le banche centrali per ogni soldo emesso in circolazione. Cioè, pagando le tasse, dovevamo divenire PADRONI legittimi con titoli e azioni commerciabili per la porzione di tutte le opere pubbliche per le quali gli Stati impongono le tasse.
    6) agli italiani è stato detto che bisognava ridurre le spese dello Stato privatizzando le infrastrutture,
    non c’è stato un REFERENDUM per queste privatizzazioni. Dopo le privatizzazioni lo Stato non ci ha rimborsato le tasse che abbiamo pagato per le infrastrutture; questa è truffa, è inganno.
    7) l’IVA non è stata votata, ma è stata un ricatto; o si aderiva o non si beccavano le licenze.
    Con l’ iva siamo stati cambiati in esattori di tasse per lo Stato; persino le licenze sono truffa e dolo.
    Tenendoci all’oscuro di questi fatti, siamo stati tutti ingannati, derubati, defraudati dato che dopo tutte le privatizzazioni, le tasse e il debito continuano a salire; questa è truffa aggravata, come la definì Auriti. Questo è -dare la corda-, cioè dolo psicologico, cioè -lavaggio del cervello- su scala nazionale, europea e addirittura mondiale.
    Definendo “il denaro come il sangue delle nazioni”, Auriti avrebbe dovuto aggiungere che
    “le tasse sono il sangue dei vampiri”; siamo stati tenuti all’oscuro di vere informazioni e ci dicono solo mezze verità e continueranno cosi finché gli individui e i popoli non romperanno il lavaggio del cervello.
    Le tasse servono, in ordine di priorità:
    1) a pagare il debito inestinguibile, cioè pagare per sempre i banchieri centrali;
    2) a pagare gli Stati, i partiti politici e tutte le medie che sono servili ai banchieri centrali;
    3) a pagare le magistrature e le forze armate principalmente per proteggere 1 e 2;
    4) a pagare la miriade di inciucci creati tra politici;
    5) poi, se avanza qualche euro, a pagare qualche servizio pubblico per tenerci abbindolati e calmi, con l’aiuto di decine di organizzazioni di carità -che sono un altra forma di tassa-.
    E non dimentichiamo che dopo tutte le tasse dobbiamo pagare di nuovo per l’uso di quelle stesse opere pubbliche. Quindi gli “evasori fiscali” o sono banchieri, o sono monopolisti, o sono coloro che hanno capito come vengono derubati sia dai banchieri, sia dai monopolisti, e sia dagli Stati (vedi Bastiat).
    Non iniziate mai l’argomento con le tasse, ma iniziatelo con la più alta funzione degli Stati che è quella di monetizzare le nazioni e non di tassarle. Iniziare l’argomento con le tasse è psicologia inversa, è inganno.
    Ecco altre incongruenze mentecatte;
    notiamo che diversi beni demaniali e infrastrutture sono state vendute dallo Stato e poi prese in affitto dallo Stato stesso. Persino Montecitorio con la Camera dei Deputati sono stati venduti, e per la quale lo Stato paga 150,000 euro al giorno di affitto.
    Oppure privatizzate in modo parziale, dove lo Stato diventa socio parziale con entità private parziali:
    1) lo Stato non ci dice i nomi dei nuovi soci e il nome di chi detiene le azioni di maggioranza, data la legge sulla privacy (inganno nell’intrigo).
    2) l’Istat non ci dice chi e come vengono verificati e spartiti i profitti e l’ammontare dei profitti.
    3) l’Istat non ci dice chi e come vengono verificate e spartite le perdite e l’ammontare delle perdite.
    4) l’Istat non ci dice chi e come vengono verificati e spartiti i costi di manutenzione e l’ammontare.
    Il popolo italiano non ha VOTATO per queste privatizzazioni delle infrastrutture pagate dai nostri bisnonni, nonni e padri. Ci sono state imposte.
    Il popolo italiano non ha idea di quante migliaia di ragionieri occorrano per verificare le entrate e le spese delle autostrade, delle ferrovie, degli aeroporti, dei porti, degli ospedali, e di tutte le opere pubbliche subappaltate e quelle lasciate incomplete, e parzialmente privatizzate, eccetera.
    Dove sono i resoconti di queste mezze spartizioni?
    Ma chi sono queste “commissioni di vigilanza”? Ma come operano? Ma quanto costano? Ma chi le paga?
    Ma chi le ha VOTATE? Si faccia avanti chi sa quante altre trappole sono state nascoste la fuori.
    L’avv. Della Luna ci dovrebbe spiegare anche le leggi a doppio taglio che regolano gli azionisti di maggioranza e di minoranza in queste privatizzazioni o “fantasmi giuridici” come definiti da Auriti.
    E’ irrilevante sapere i motivi per cui alcune banche commerciali siano fallite o alcuni piccoli uffici di prestito siano falliti.
    E’ irrilevante sapere come le banche centrali vendono i Titoli di Stato tramite le Borse.
    Ma è molto rilevante sapere -perché e come- la più alta funzione di ogni Stato, che sarebbe quella di MONETIZZARE la sua nazione, sia nelle mani delle Banche Centrali che sono di proprietà privata e non statale. Invece oggi la più alta funzione di tutti gli Stati è quella di TASSARE le nazioni, cioè di togliere i soldi dalla circolazione; questo è dolo e truffa.

    Un altro punto non sottolineato nei suddetti commenti, è che siamo tutti sottomessi ad un continuo lavaggio del cervello (dolo) dalle medie e dai politici, che sono ben pagati, e che ci ripetono continuamente parole insulse ed offensive all’intelligenza come COMPETITIVITA’ e CRESCITA, pur sapendo che NESSUNA NAZIONE PUÒ AUMENTARE LE ESPORTAZIONI E DIMINUIRE LE IMPORTAZIONI ALLO STESSO TEMPO.
    Nemmeno il Brasile o la Russia o l’India o la Cina possono fare questo miracolo. Questi paesi stanno godendo di una crescita industriale voluta dallo spostamento di capitali e di industrie; gli stessi capitali che si spostarono verso il nord America 150 anni fa, affamando l’Europa con rivoluzioni e guerre.
    Le industrie sono volutamente spostate dove le tasse e la manodopera costano meno, o chiuse dove costano di più. Abbiamo sofferto centinaia di tali spostamenti e chiusure qui in Italia negli ultimi 25 anni, basta ricordare la fine delle nostre industrie tessili, acciaierie, elettroniche, navali, meccaniche e alimentari.
    Prima di tutto, -conquistare un mercato estero- significa affondare quella nazione nel debito dato che anche lo Stato di quella nazione non controlla la creazione del credito e della sua valuta.
    Poi, la nazione che perde un mercato estero soffre una recessione economica e deve per forza abbassare il suo tenore di vita per tagliare sia i salari e sia i prezzi dei suoi prodotti per riconquistare il mercato perso; questo pure è dolo.
    Gli stessi politici e le medie pappagalle non ci diranno mai che gli Stati e le Banche vogliono sempre più tasse e più interessi sui prestiti, e che questi devono essere aggiunti ai costi di produzione se un’industria vuole evitare il fallimento. ECCO CHI E COME COMINCIA L’INFLAZIONE dei prezzi dei beni prodotti, e quindi la perdita della competitività e della crescita che sono continuamente decantate e inculcate nelle nostre fragili menti 24 ore al giorno; questo è dolo.
    Ecco come l’Alta Finanza ricicla intere nazioni (vedi Spengler ).
    Sono decenni che stiamo facendo il cane che si morde la coda con i regolari cicli d’inflazione e deflazione e le regolari svalutazioni delle valute, che non sono VOTATE dai popoli, ma imposte arbitrariamente sui popoli; queste sono truffe aggravate.
    E’ stato provato matematicamente che nel 1984 occorrevano cento (100) dollari per comprare le stesse cose che si compravano con un (1) dollaro nel 1912.
    Questo sistema monetario è contrapposto, è CONTRO -l’economia- , che significava risparmiare, non sprecare, usare con criterio. Invece, la competitività e la crescita possono essere indotte soltanto da un continuo CONSUMO senza criterio e senza qualità.
    E’ il consumo che genera la produzione. Non si può spingere la crescita e la competitività senza spingere il consumo, e non si può consumare di più imponendo più tasse e meno soldi in circolazione.
    Se uno Stato, che è la più alta istituzione della nazione, è in debito, non ci dovrebbero essere persone ricche in tutto il territorio di quello Stato; invece la fuori, nei nostri Stati indebitati, ci sono dei super- miliardari che ci danno l’esempio sfarzando ostentatamente le loro ricchezze senza mai chiedersi chi le paga. Come vedete stiamo vivendo in paradossi di psicologia inversa che ci sta portando lentamente al prossimo crollo della civiltà dove la vita stessa non avrà più senso e né valore (vedi Spengler sopra).
    Ma chi sono questi –guru- dell’economia che sparano idiozie in ogni telegiornale? Ma chi sono tutte queste -agenzie di rating-? Ma chi sono questi -investitori-? Ma a che servono le Borse?

    Mentre gli italiani erano in vacanza estiva, venne annunciato alla conferenza stampa del 5 agosto 2011, data dagli on. Berlusconi, Tremonti e Letta, che sarà emendato l’articolo 41 della Costituzione.
    L’on. Luigi Einaudi, che nel 1948 prima di essere nominato Presidente della Repubblica, era Ministro delle Finanze e del Tesoro e poi fu nominato anche Governatore della Banca d’Italia, propose di aggiungere il seguente comma all’Articolo 41:
    “La Legge non è strumento di formazione di monopoli economici; e ove questi esistano li sottopone al pubblico controllo a mezzo di amministrazione pubblica delegata o diretta”.
    Il comma non fu aggiunto.
    Einaudi non era un comunista o capitalista, ma doveva aver letto bene Bastiat e Spengler.
    Vedremo quale sarà la prossima trappola NON VOTATA dagli italiani !

    Le clausole di qualsiasi CONTRATTO devono essere elencate chiaramente da ambedue le parti contraenti o il contratto non è valido. I popoli non hanno mai visto tali contratti né con gli Stati e né con le banche centrali. Vedete gl’inganni? Vedete le truffe?

    Per esercitare una VERA democrazia dovremmo ritornare alla Carta Bianca (White Papers) dove tutte le leggi e tutti i trattati sono firmati da tutti i cittadini. Oppure, l’alternativa è di scrivere una VERA Costituzione dettagliata nelle mansioni che devono essere fornite da ciascun Ministero, dalle Regioni e dai Comuni perché la fuori ci saranno sempre dei bracconieri che nasconderanno trappole in questo sistema monetario basato sul debito, sull’usura e sulle tasse. Se leggete bene, la presente Costituzione rimette alle interpretazioni delle leggi molte cose necessarie al benessere del popolo e ci sono leggi che si contrappongono nelle interpretazioni.
    Ricordiamoci che più interpretazioni ci sono, più cresce la confusione.
    Nei suoi video clip Auriti fa accenno a “fattispecie giuridiche e fantasmi giuridici” come le Borse, le compagnie spa o srl, le corporazioni inc, trusts foundations, fondazioni onlus, eccetera.
    L’avv. Della Luna ci dovrebbe spiegare il doppio-taglio delle leggi inventate per proteggere tali organizzazioni. Come mai non ci sono leggi per arrestare gli “SPECULATORI” che minacciano gli Stati ed intere nazioni? Ma chi sono questi “legislatori”? Ma chi sono questi “investitori”?
    Leggete bene il compendio “La Legge” scritto da Frederic Bastiat 160 anni fa.
    Come vedete dobbiamo riguardare tutte le leggi spinte dai LOBBISTI che ovviamente hanno pagato i partiti o i leaders dei partiti per passare queste leggi (vedi Spengler sopra)(vedi “L’espresso” del 4 gennaio 2007 pag. 22 e 144 per come funziona il lobbismo e come si affondano gli Stati nel debito).
    Ci ripetono continuamente che bisogna attivare l’economia con le grandi opere come la TAV, le dighe di Venezia, il ponte di Messina, il nucleare, ecc. ma non ci dicono mai chi e come verranno pagate.
    La VERITA’ è in vendita la fuori, ma sembra che nessuno la cerchi.

    Comunque sia; anche se la Banca Centrale Europea spa. dovesse dichiararsi ufficialmente padrona della valuta EURO, gli europei possono sempre rimborsare alla BCE i costi di stampa per le valute circolanti; 04 centesimi a biglietto e mandare il debito nel limbo delle falsità. Così facendo, gli Stati possono appropriarsi dell’EURO e i banchieri centrali non potranno dimostrare legalmente né danni né perdite.

    Che intendeva Papa Pio XII con: “è tutto un mondo da rifare dalle fondamenta”? (discorso del 1952).
    Per trovare una risposta dobbiamo per forza leggere bene nel passato.
    Che succedeva con il -baratto di beni materiali ?
    Con il baratto ambedue le parti contraenti restavano soddisfatte della transazione, materia per materia.
    Ambedue le parti valutavano il valore dei beni materiali barattati senza alcuna interferenza altrui.
    Che si è perso con lo -scambio tra beni materiali e denaro-?
    In questa transazione tra beni e denari subentrarono altre persone a gravare sul contratto tra due parti.
    Alexander del Mar ci spiega che non c’è editto di coniazione, o editto di rapporto tra monete o tra valute che non nascondesse un intrigo fraudolento.
    Prima furono gli imperatori e poi i re che si prendevano subito il Quinto (20%) per diritto ‘divino’ di signoraggio. Poi partecipò alla spartizione anche la Chiesa imponendo la Decima (10%).
    Poi anche gli orefici e i banchieri entrarono a godere dello stesso vantaggio, finché vinsero i banchieri affiliati con la East India Company che si accaparrarono del monopolio sul signoraggio formando la Banca Centrale d’Inghilterra (vedi -A History of Monetary Crimes- di Alexander del Mar).
    Tutte queste scremate di speculazione che non producevano beni materiali crearono l’inflazione dei prezzi dei beni materiali e quindi era più facile falsificare i rapporti tra le monete d’oro, argento e rame e i rapporti tra le valute, dato che non si poteva falsificare il valore dei beni materiali. Allora, gli stessi furboni dovettero creare le Borse, tramite le quali, pian piano, divenne facile anche accaparrarsi delle materie prime fissando su e giù, arbitrariamente e senza alcuna logica, sia i rapporti tra valute e sia i prezzi delle materie prime. Due semplici espedienti con i quali i banchieri centrali possono fare e disfare l’economia e la politica di intere nazioni in poco tempo e a loro arbitrio (vedi Spengler su citato il 30 giugno). Ecco perché oggi esistono monopoli industriali che controllano le materie prime e quindi la vita dell’intera umanità (vedi aforisma di Belloc sopra). Auriti stesso ci dice che svalutare il denaro è come cambiare il chilo o il metro o il litro. Verissimo !
    (NOTA: Nel Cattolicesimo ci sono stati Papi e Antipapi; cioè, insito in tutte le nostre istituzioni ci son sempre state delle personalità intellettuali oppure corporee. Tutte le religioni hanno sofferto queste contrapposizioni incluso il Buddismo, l’Islamismo, il Giudaismo, eccetera).

    “IL POTERE CORROMPE, E IL POTERE ASSOLUTO CORROMPE ASSOLUTAMENTE”, questa è una malattia corporea organica, come un virus che si rigenera e si propaga, riconosciuta da lord J.D. Acton perché si ripete migliaia di volte nella Storia, ed è inutile discutere di ideologie, di massonerie, di illuminati, di sétte segrete, di virtù, di onestà, di moralità, di giustizia o del ritorno di Gesù Cristo che sarà assassinato di nuovo, come hanno assassinato sette presidenti americani che tentarono di risolvere questo problema monetario. Persino la Banca Centrale d’Inghilterra, la prima ad essere privatizzata, fu un complotto di corruzione istigato dai padroni della East India Company corrompendo il Parlamento e il re Carlo 2°, con gli aiuti sessuali di madame Barbara Villiers. Cercatela su Wikipedia.org (versione inglese) per rendervi conto di quanto fosse “nobile” la condotta delle aristocrazie europee, quasi tutte indebitate con gli usurai di allora e sofferta da milioni di “sudditi”, schiavi delle aristocrazie.
    Thomas Robertson nel suo Human Ecology, ci spiega che l’emissione del denaro in forma negativa (debito) e le tasse, creano il Potere e invertono negativamente qualsiasi attività intrapresa dall’uomo riversandola contro l’uomo stesso. Incredibile, ma vero!
    Come vedete non c’è niente di divino, nulla di massonico, nulla di magico o satanico, solo intrighi dopo intrighi, truffe dopo truffe, scandali dopo scandali, tutti pagati dallo sfruttamento di intere popolazioni tenute volutamente nell’ignoranza, come scrisse Bastiat 160 fa. Il Potere corrompe tutto e tutti.
    Se un secolo fa le Religioni e gli Stati avessero insegnato i compendi di Frederic Bastiat “La Legge” e “Lo Stato” in tutte le scuole medie del mondo, forse oggi non saremmo arrivati a questo degrado.
    Bastiat è sepolto nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. 2 o 3 volte mi sono fermato per 2 o 3 ore per contare quante persone si sarebbero soffermate a leggere la sua stele nel pavimento della chiesa; non una, su dozzine di comitive che andavano dritte a vedere i quadri del Caravaggio.
    E nemmeno vidi un sacerdote che guidasse le comitive sulla stele. Che strana cosa seppellirlo in una chiesa invece di un cimitero comune! Chi sa quale prelato gli riconobbe tale onore?
    Così pure dovremmo insegnare i compendi di Giacinto Auriti nelle scuole superiori per dare ai giovani una difesa dagli attacchi del Potere. Invece oggi si sono inventate delle “prestigiose università private” dove insegnano “management”, ma dove i giovani in realtà sono preparati a divenire schiavi, di schiavi, di schiavi senza mai incontrare i padroni. Una vera gerarchia inversa.
    Giacinto Auriti dovrebbe essere sepolto accanto a Raffaello Sanzio nel Panteon di Roma. Non abbiamo idea di quanti geni hanno tentato di dare una definizione scientifica ad una astrazione quale è il denaro.

    Non c’è spazio qui per fare uno studio tra industrie che producono beni e servizi che possiamo portare a casa come proprietà privata e che permettono a molti individui di concorrere nella produzione E tra industrie che producono beni e servizi che non possiamo portare a casa come proprietà privata e che NON permettono a molti individui di concorrere nella produzione.
    Anche Einaudi aveva capito questa importante differenza tra monopolio e libera intraprendenza.
    Concorrenza non è Competizione, sono contrapposte l’una all’altra. Per esempio: dato che l’ENEL è stata privatizzata, ognuno di noi commentatori avrebbe il diritto di andare in banca e chiedere i soldi per costruire 30 o 40 impianti elettrici accanto a quello di Civitavecchia, e concorrere con l’Enel nella produzione di elettricità. Dove pensereste che ci manderebbe la banca?
    Lo stesso ragionamento vale per il resto delle INFRASTRUTTURE che sono monopolistiche per natura.

    Lo studio per bilanciare la forza lavorativa tra settore pubblico e settore privato nelle nazioni era fattibile, bastava solo affidarlo a qualsiasi università e si poteva attuare con poche modifiche prima che le infrastrutture fossero privatizzate e prima che molte industrie italiane fossero vendute e chiuse.
    I parametri per raggiungere tale scopo sarebbero stati semplicissimi. Ci sono industrie e fabbriche che sono attrezzate solo per costruire locomotori e vagoni per treni, tram e metropolitane; o per autobus di linee urbane; o autostrade; o traghetti per trasporti civili; o apparati per impianti di elettricità; o trivelle per idrocarburi, o compressori per trasporti degli idrocarburi, eccetera. Tutte queste industrie potevano essere nazionalizzate e usate per bilanciare la forza lavorativa tra settore pubblico e settore privato. Ci servivano per emettere in circolazione un denaro POSITIVO che non creasse inflazione. E ci servivano per BARATTARE per le materie prime che non abbiamo. Invece sono state privatizzate e monopolizzate contro il benessere di ambedue i settori, pubblico e privato (intesi come forza lavorativa). E notiamo che dopo ogni privatizzazione seguì sempre un regolare aumento delle tariffe e un regolare degrado della qualità dei servizi e una regolare catena di scioperi dei lavoratori.
    Luigi Einaudi aveva visto le trappole nascoste dai bracconieri e dai legislatori.

    Molti studiosi non parlano di false ideologie come comunismo o capitalismo, eccetera, ma intendono L’USO DEL DENARO COME ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSE.
    Ogni anno milioni di persone vengono indotte o sradicate dalle loro case o dai loro paesi.
    Nel 1997 si riportava ufficialmente che in Europa c’erano già 54 milioni di non europei.
    I danni che sono stati fatti VOLUTAMENTE all’Africa ed Asia sono incommensurabili.
    E’ stato provato che per oltre il 90% dei crimini commessi ogni giorno il movente è il DENARO.
    Oggi il lavoro viene penalizzato dalle tasse in denaro.
    Oggi la proprietà viene penalizzata dalle tasse in denaro.
    Oggi i nostri ministri eletti hanno aumentato diverse tasse di nuovo.
    Nel “comunismo” dell’ex Unione Sovietica lo Stato confiscò tutta la proprietà, infrastrutture, industrie, terre, case, appartamenti, negozi, automobili, macchine da cucire, torni, forni, TUTTO.
    In questa “democrazia” gli Stati applicano una miriade di tasse progressive non solo su tutto ciò che prima produciamo, ma poi ancora quando le consumiamo, ed anche sul lavoro stesso. Agli operai e impiegati vengono immediatamente detratte dalla busta paga le tasse sul reddito; questa è truffa.
    Se una persona si rifiutasse di pagare le tasse, lo Stato la perseguita fino alla perdita o alla confisca delle sue proprietà. Si faccia avanti chi vede la differenza tra quel comunismo e questa democrazia.
    Possiamo facilmente estendere le stesse condizioni di “civilizzazione” a tutte le altre forme di governi finora provati, imperialismo, monarchie, fascismo, nazismo, eccetera; il fatto rimane che non siamo mai usciti dall’oligarchia dai tempi dei faraoni ad oggi, semplicemente perché nelle nostre scuole, università e collegi religiosi è tabù insegnare che cos’è il denaro e gli effetti dell’usura.
    In tutte le nazioni del mondo la scienza della numismatica con tutti i suoi editti, cioè la scienza dei soldi, è senza dubbio la scienza più coperta dal segreto, evitata dalle medie, protetta dai servizi segreti, imbrogliata dagli intrighi politici, e difesa da forze armate completamente ignare di quel che fanno e obbedienti agli ordini senza contestarli. .
    Ogni mese di ogni anno in Italia ci sono migliaia di fallimenti e bancarotte. In Canada, forse il paese più ricco nel mondo, ne riportavano per anni una media di 4000 al mese.
    Marco Saba scrive che Auriti decise di denunciare la Banca d’Italia spa perché nel suo paesino di Guardiagrele ritornavano a mani vuote decine di famiglie di emigranti italiani dopo aver lavorato mezzo secolo all’estero (io stesso sono uno di loro).
    Giacinto Auriti fece denuncia contro la Banca d’Italia spa per truffa aggravata nel 1993.
    Auriti perse la causa e fu condannato a pagare le spese processuali.
    Finita la causa, Auriti nel suo paesino di Guardiagrele e altri paesi nei dintorni, stampò i SIMEC una valuta parallela all’Euro, ma di proprietà del portatore e senza signoraggio.
    Il che irritò qualche potente nelle banche e nello Stato, e la Guardia di Finanza ed altre polizie armate sequestrarono i SIMEC dalla circolazione, anche contro l’ordinanza del Tribunale di Chieti.
    Come mai la Chiesa e le medie non aiutarono a sopportare Auriti ?
    L’emerito Giacinto Auriti, 4 cattedre di giurisprudenza, cofondatore dell’università di Teramo, definisce i soldi come IL SANGUE DELLA NAZIONE, e chiese formalmente alla Banca d’Italia e alla Banca Centrale Europea a chi appartenesse l’euro, ma senza ottenere risposta.
    Altri onorevoli ministri fecero la stessa domanda, ma senza risposta.
    Sono stati presentati diversi Disegni di Legge per passare la creazione dei soldi allo Stato; tutti cestinati. Cioè, noi peones non siamo degni di sapere né di decidere, noi dobbiamo solo pagare.
    La vicenda e la denuncia che fece Auriti contro la Banca d’Italia spa nel 1993 è ben documentata con nomi e cognomi, in un libro di Marco Saba intitolato appropriatamente “Bankenstein” della Nexus Edizioni, 2006, isbn 88-89983-00-0 (insieme ad altre informazioni interessanti).
    Se ho capito bene il caso fu dismesso perché mancava l’elemento psicologico del dolo = induzione da parte della Banca d’Italia spa.
    Ma il dolo, l’induzione viene dalle leggi che lo Stato applica, e le applica con forze armate se non si pagano le tasse, o se non si ripagano i debiti con le banche. Vedete l’inganno? Vedete la truffa?
    Saba riporta una ‘Lettera Aperta’ che Auriti scrisse all’on. Berlusconi dopo che perse la causa, quindi Berlusconi e Tremonti e molti altri dei nostri politici sanno quel che fanno.
    Siamo noi che continuiamo a credere in quel che ci dicono i nostri “leaders” che mentre parlano, allo stesso tempo fanno i loro inciucci e ci svuotano le tasche e ci rovinano la vita.
    Il libro di Saba è buono per la maggior parte dell’informazione che contiene, ma finisce fiacco nella solita idea che una moneta parallela a quella ufficiale possa alleviare il signoraggio. Idea che è fallita decine di volte in altri paesi del mondo appunto perché le banche di altri paesi non accettano una valuta non ufficialmente approvata ed emessa dalle -banche centrali-. Questo dovrebbe dimostrare senza alcun dubbio una “collusione mafiosa” sottintesa in questa Denuncia. A questo punto dovremmo tutti riguardare bene la Storia, da Napoleone, Lincoln, Hitler, Mussolini, Kennedy, Moro, eccetera, fino all’attacco alle torri gemelle del World Trade Center nel 9, 11, 2001, per dare un significato VERO a questi eventi.
    E’ in vigore qui, come in tutto il mondo, uno strabiliante meccanismo di riciclaggio di lavoranti, imprenditori, industrie e nazioni operato dalle banche e dagli Stati per mantenere questo sistema.
    Thomas Robertson scrive che i dipartimenti della finanza capovolgono tutto quel che c’è di buono e costruttivo nel resto dei dipartimenti statali che vengono messi a carico sul settore privato. Persino le tasse che pagano gli impiegati dei tre livelli di governo (quattro livelli con quello bancario) provengono maggiormente dai lavoranti nel settore privato. Ci ripetono continuamente che le casse dello Stato sono vuote; ma allora da dove provengono i soldi per mantenerlo? Di certo non dai padroni delle banche e dei grandi monopoli internazionali che ogni giorno muovono miliardi di euro e di dollari da un continente all’altro e non possono essere controllati da nessun istituto di controllo, o commissione di vigilanza, o guardie di finanza.
    Pensateci bene e vedrete l’inversione escogitata da questo sistema “umanitario” che sta volutamente affamando a lenta morte oltre un miliardo di persone nel mondo.

    Nel giugno 2005 l’Istat riportava un debito di 1542 miliardi di euro, dopo tutte le privatizzazioni delle opere e servizi pubblici, oggi siamo a 1900 miliardi; QUALCOSA NON QUADRA.
    Addizioniamo un po’ i debiti che riportano le altre nazioni: gli USA riportano 14000 miliardi, il Canada 535000 miliardi, la Grecia 440000, l’Irlanda 210000, non so la Spagna e il Portogallo, l’Islanda fallì, l’Argentina pure, il Brasile fu già salvato, oggi pure il Belgio è messo male; senza parlare dei debiti in Asia e Africa. Ma quanti soldi hanno queste banche centrali?
    E che cosa suggeriscono i nostri leaders? Un” FONDO SALVA STATI”, che nel 5 Ottobre scorso si è anche tradotto in ” RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE” e che ovviamente sarà di nuovo emesso come debito sui popoli. Questo Debito universale puzza di fiction organizzato, puzza di induzione tramite lavaggio del cervello, purtroppo gli Stati e le medie lo sopportano e troveranno mille altre scuse per varare sempre più leggi e più maniere per tassare i popoli.
    Che significa -ricapitalizzare le banche-, quando le banche possono creare i soldi dal nulla??
    Auriti denunciò la Banca d’Italia spa. perché aveva capito, dopo 20 anni di ricerche, che la CAUSA di tutte le dimostrazioni, di tutte le rivoluzioni, di tutte le guerre civili e internazionali, di tutti i monopoli industriali, di tutti gli scandali di corruzione e quindi del degrado sociale erano e sono tutti “EFFETTI” generati dalla struttura del sistema monetario sia con l’oro e sia con la carta-moneta.
    Auriti aveva persino capito che con “la rarità monetaria” (mancanza di soldi liquidi) il Debito
    NON POTRA’ MAI ESSERE RIPAGATO (vedi l’aritmetica data sopra).
    Quindi, tagliare le spese statali, privatizzare le opere e servizi pubblici, tagliare le pensioni, aumentare l’irpef, aumentare la tassa sulla benzina, cambiare il bollo auto in tassa di proprietà, ridurre le auto blu, vendere i beni demaniali, eccetera; sono idiozie per farci “fessi” di nuovo, e per creare un’altra ondata d’inflazione dei costi, e per riciclare un po’ più d’italiani, e per concentrare ancora più ricchezza ai monopoli e ai super ricchi, come hanno fatto tutti gli Stati e tutti i Governi in Europa e nel mondo da Frederic Bastiat ad oggi, con altre 6 generazioni sprecate, mandate al macello di 4 grandi rivoluzioni e due guerre mondiali e un susseguirsi di altre guerre, per ottenere cosa? Questo sistema di usura globale. Ecco cosa intendono per “GLOBALIZZAZIONE”.
    Oggi non dovremmo aver alcun dubbio che il denaro è usato come arma di distruzione di masse.
    Fu Auriti stesso ad ammonirci che:
    “Se non si sostituirà alla moneta nominale, debito del portatore e proprietà della banca, la moneta reale, proprietà del portatore e debito della banca, le nuove generazioni, con l’arbitraria pianificazione dei debiti non dovuti e della rarità monetaria, non avranno altra scelta che quella tra il suicidio e la disperazione”. http://www.abruzzopress.it/newsletter.htm

    Solo un popolo unito dalla verità storica potrà risolvere questo problema.
    Come vedete c’è da ripensare e rifare tutto dalle fondamenta, come disse Pio XII, cominciando con l’educazione, l’informazione e le vere funzioni delle nostre istituzioni.
    Fin qui abbiamo toccato soltanto l’asse su cui rotea tutto il resto della perversione e del degrado nelle nostre istituzioni. Occorrerebbero altre 1000 pagine per descrivere la corruzione nei monopoli industriali (vedi http://www.Zeitgeistmovie.com ).
    Dunque:
    abbiamo visto che il Potere viene dal denaro e dalla concentramento della ricchezza (materia).
    Abbiamo visto come il Potere fu stabilito accaparrandosi del signoraggio con intrighi e corruzioni.
    Abbiamo visto che il Potere continua a corrompere e pervertire per mantenersi in vita.
    Abbiamo visto alcuni dei tanti mezzi usati dal Potere per corrompere e pervertire.
    Abbiamo visto il crescere di entità prettamente speculative che non producono alcun bene materiale eccetto per gli speculatori.
    Abbiamo visto i danni che il Potere ha apportato e continua ad apportare a tutte le nazioni del mondo, inclusa la tanto decantata e propagandata democrazia degli Stati Uniti d’America che sta per collassare sotto il più alto debito mai registrato nella storia, logicamente creato dalla più alta corruzione nella storia. Quando un presidente degli Stati Uniti chiede alla Federal Reserve (che è privata) di aumentare il limite di credito da 14000 miliardi a 16000 miliardi di dollari significa -prolungare l’agonia-, e che loro stessi non sanno come uscire dal casino che hanno creato.

    Quindi dovrebbe essere chiaro a tutti che la soluzione sta solo nell’impedire la formazione del POTERE.

    Finora molti studiosi hanno avanzato diverse soluzioni non fattibili senza esercitare enormi sistemi di contabilità e di controlli, come Smith, Douglas, Von Mises et org, Aubauer, Hoskins, eccetera, nessuno dei quali è chiaramente esplicito sulle mansioni delle Banche e degli Stati.

    Clifford H. Douglas, fondatore del Social Credit Party in Irlanda, Australia e Canada predisse negli anni 1920 questa “dittatura delle tasse”, e tentò di contrastarla emettendo gli -Scripts-, una moneta parallela a quelle ufficiali, purtroppo gli Stati in cui il Social Credit operava esigevano le tasse in moneta ufficiale e il suo tentativo creò una insostenibile doppia contabilità che in pochi anni fece crollare il concetto del Credito Sociale. Nel 1936 egli tenne un discorso in Belfast, registrato in un libretto “Dictatorship by Taxation” isbn 0-920392-00-8, dove provò che i banchieri sono i dittatori dei governi, ambedue pagati dalle tasse sui popoli. (Oggi Mario Draghi “suggerisce” di ripristinare l’ICI sulla prima casa).

    Bastiat, membro dell’Assemblea Legislativa francese, non offrì soluzione, ma riconobbe solo il -doppio taglio- (dualismo) nelle Leggi e negli Stati di allora (e di oggi).
    Alexander Del Mar deprecò veementemente qualsiasi forma di TRIBUTO che deificava gli imperatori, poi i re, poi i banchieri e oggi anche i leaders. Egli è propenso alla “valuta fiat= valuta creata” dai bisogni interni delle nazioni e non limitata dalle quantità d’oro o argento disponibili nei territori delle nazioni, e considera il valore di questi minerali un’astrazione simile alla valuta cartacea.
    Infatti poca gente baratterebbe con oro o argento dato che il prezzo di questi metalli è stabilito artificialmente dalle Borse che appartengono agli stessi bracconieri, e inoltre non si sa ufficialmente a chi appartiene l’oro già depositato nelle banche centrali spa.
    Del Mar, ingegnere minerario, non propone alcuna soluzione. Tra il 1886 ed il 1900 scrisse una trilogia “Money and Civilization”; “The Worship of Augustus Caesar” and “Middle Ages Revisited” dove descrive le guerre, i saccheggi, le devastazioni subite o intraprese da diversi popoli per conquistare le miniere d’oro, argento e rame che sostenevano il sistema monetario. Descrive inoltre gli editti di coniazione; gli intrighi politici; le quantità pure ed impure dei metalli nelle monete per defraudare lo scambio tra popoli; la pratica di limare le monete; gli interessi sui prestiti nel corso dei secoli.
    I reami d’Europa si sono massacrati a vicenda per l’oro; gli spagnoli e portoghesi arrivarono persino in sud America a rubare l’oro.
    Insomma, la riserva aurea è stata la più disastrosa IDIOZIA che l’uomo abbia mai commesso.
    Oggi c’è di nuovo una spinta verso l’oro, mai quotato dalle Borse a prezzi così alti.
    Chi sa che altra trappola stanno preparando i bracconieri si faccia avanti !
    Anche Belloc e Spengler riconoscono che gli Stati sono servili al sistema bancario centrale e non offrono soluzioni.
    Due soli studiosi, Thomas Robertson e Giacinto Auriti avanzano pressappoco la stessa soluzione accusando le Banche Centrali e gli Stati come strutturati oggi
    Auriti ci da tre scelte, o cambiare il sistema monetario, o scegliere il suicidio o scegliere la disperazione.
    Robertson ce ne da una sola: “NON PAGATELI”, e gli Stati saranno forzati a riprendere la creazione del credito e delle valute e ritornare ad un commercio di beni materiali e non un commercio di capitali.
    Ci dà anche uno schema comparativo dell’ordine corretto contro l’ordine invertito nelle funzioni delle nostre istituzioni: religione, educazione, politica, amministrazione, sanzioni, industria, e finanza. E stressa il fatto che l’uomo e la donna sono “esseri integri”, che non fanno parte della “catena alimentare animale” semplicemente perché possono allevare, coltivare e cambiare intelligentemente qualsiasi cosa a loro necessaria per fronteggiare gli attacchi della Natura. Robertson descrive questa democrazia come “lo Stato di Polizia che è l’ultimo passo prima del crollo della civiltà”; questo lo vediamo in tutti i popoli nel mondo che da tempo stanno vomitando questo sistema.
    Perciò non credo che abbiamo altra scelta ma di stabilire un “sistema rigido” ma pratico, come suggerito da Auriti nei suoi filmati. Un sistema dove gli Stati monetizzano le nazioni tramite i lavori e servizi pubblici (materia e industrie che non permettono concorrenza) senza bisogno di tassare i popoli e stabilendo i sette punti elencati il 30 giugno sopra.
    Si faccia avanti chi vede un altro sistema che possa risolvere il problema.

    Detti questi fatti, il problema più incombente è quello della comunicazione.
    Come si fa a dire a tutti coloro che ‘votano’ che sono stati ingannati?
    Come si fa a convincere coloro che si credono liberi, che invece sono schiavi manipolati?
    Forse creare un sito dove radunare tutti gli emigranti, tutti i falliti, tutti i disoccupati, tutti i precari, tutti i pensionati, tutti i lavoranti in nero e tutti i giovani già delusi dall’eredità che stanno per ricevere .
    Oppure creare un nuovo movimento politico chiamandolo proprio così.
    Ci deve essere una stazione radio -televisiva che sia disposta a trattare questo argomento.
    Voi giovani che sapete navigare il Web, mandate questa Denuncia a tutte le scuole, a tutte le parrocchie, a tutti i deputati, a tutti i partiti, a tutte le medie, a tutti i sindacati, a tutte le polizie e tutte le banche nelle vostre zone. Non abbiate paura di firmarla perché questa è la verità che tutti dovremo confrontare, anche i super-ricchi che hanno ereditato questo sistema e hanno una visione della vita limitata nell’immediato presente e se ne fregano della sofferenza e della disperazione generata da questo sistema.
    Avanti con le idee, e cerchiamo di mantenere sempre un approccio costruttivo.
    Ricordiamoci che non c’è riforma senza, prima di tutto, stabilire uno scopo economico da raggiungere (Bastiat). Niente violenza, solo logica. Con la violenza perderemo sempre.

    ATTENZIONE ! Gli Idignados sono sinceri nel manifestare l’indignazione in tutte le città del mondo, ma allo stesso tempo debbono anche RICHIEDERE che cosa si deve cambiare, e questa richiesta deve avvenire prima che le Borse vendano Titoli di Stato alla Cina o altri paesi, aizzandoci di nuovo uno contro l’altro e preparando così la via per la Terza Guerra Mondiale già predetta mezzo secolo fa.
    Non basta nazionalizzare le banche centrali, ma dobbiamo allo stesso tempo nazionalizzare quelle industrie monopolistiche che sono state privatizzate e per fare questo dobbiamo per forza sapere chi le ha comprate e quanto le hanno pagate.
    Grazie a Marco Della Luna per l’insegnamento contenuto nella Denuncia.
    E onore a Giacinto Auriti, che presto sarà riconosciuto tra i giganti della terra.
    Auriti è un’altra prova che Dio è la somma totale di tutta l’intelligenza, passata, presente e futura.

  11. Rossi Gianfranco scrive:

    Premetto che non sono un esperto di finanza, però sono convinto che tornando alla nostra vecchia lira non si avrebbe nulla da rimetterci, siamo andati avanti per oltre cento anni e diciamolo pure abbastanza bene, se oggi L’ottasette % possiede una casa di sua proprietà non è certo in virtù dell’euro, inoltre noi in Italia abbiamo un costo del lavoro piu alto del mondo e qui andrebbe aperto un’altra parentesi, comunque lasciamo perdere, pertanto non possiamo essere competitivi con nessuno, non potendo esportare L’economia si ferma. fermandosi i consumi la gente perde il lavoro consuma ancora meno, consumando meno ci sarà meno mano d’opera e più disoccupati. ora ditemi la vostra.
    Rossi Gianfranco

  12. Pingback: Uscire dall’Euro | perterra

  13. LordBB scrive:

    Soluzioni pratiche e scenario probabile per l’Italia:

    Per gli imprenditori e le imprese:
    – spostare il centro degli affari e finanziari all’estero, non conviene piu’ avere una sede in Italia, le aziende medio-grandi, ma anche quelle piccole devono pensare a pianificare con un certa velocita’ entro l’anno di spostarsi il centro finanziario all’estero, altrimenti venite prosciugati dalla inefficenza della pubblica amm. italiana

    Per i dipendenti
    – studiare l’inglese, prima di muoversi, e poi spostarsi all’estero. Le opportunita’ professionali non mancano. Guardate all’Asia, ai paesi dell’est, al Canada, all’Australia, alla Svizzera. Uscita dall’Italia, se parlate l’inglese e avete una specialita’ professionale.

    Per le famiglie
    – mandata i vostri figli a studiare all’estero, non ha senso ed inutile farli laureare in Italia, in poco tempo all’estero con borse di studio e lavorando finiscono gli studi con un certa velocita’ ed inoltre imparano ‘inglese.
    Spostate le vs. proprieta’ all’estero con procedure di asset protection, parlate con i vs. notaio o consulente finanziario o con il commercialista di fiducia. Agite, non subite!
    Acquistate oro, cercate di restare liquidi per i prossimi 3 anni.
    Per chi resta in Italia investite in terreni agricoli e nel turismo.

    Scenario
    L’Italia nel progetto globale non vale niente, non avra’ piu’ un funzione industriale, ma solo di scarico merci in aluci porti e diventera’ sopratutto una economia fondata sulle imprese agricole e sul turismo di qualita’.

    LordBB

  14. alessandro.ricchi scrive:

    Il problema di fondo, in questo momento di stagnazione/depressione dell’economia reale, è costitutito dal rallentamento/diminuzione della domanda di beni e servizi,

    che si riflette successivamente in:

    minore attività manifatturiera/commerciale -> minore occupazione -> minore sviluppo -> minore gettito fiscale (entrate statali) -> minore possibilità di risparmio -> minori possibilità di investimenti per il futuro (sia da parte delle imprese, che da parte dello Stato)

    e, come un gatto che si morde la coda, determina inoltre :

    peggioramento del rapporto Debito/Pil ( che impone la necessità di ricorrere a misure di finanza straordinaria = TASSE, per coprire i disavanzi di bilancio -> ulteriore impoverimento -> aggravamento della situazione sociale (che implica ulteriori aumenti di spesa) -> – conflitti sociali.

    L’economia (per lo meno nel modello di sviluppo che stiamo adottando) è come un motore, che gira finchè c’è carburante (ricchezza), e gira sempre più forte in rapporto alla quantità di carburante fornito. Inoltre ( se non altro fino al successivo momento di crisi) è in grado di auto-sostenersi essendo in grado di auto-produrre ulteriore carburante (ricchezza =>domanda => acquisti => produzione di beni => lavoro => profitti => ricchezza).

    Ma perché rallenta la domanda di beni e servizi?
    Semplice. Perché la gente, in un momento di crisi, o stringe la cinghia (la maggior parte per obiettive necessità dettate dalle condizioni economiche, che si sono ridotte, ma anche per l’incertezza generale del momento che suggerisce maggiore cautela ) o, addirittura non ha più neanche la cinghia da stringere (giovani – disoccupati – gente che ha perso il posto di lavoro ), vedendo azzerata la propria capacità di acquisto.

    La diminuita capacità di acquisto dei soggetti di cui sopra (sostanzialmente le classi meno abbienti) ne è la causa principale.

    E allora come fare per rilanciare la domanda?
    Semplice anche questo. Aumentandone la capacità di acquisto.

    E come farlo (senza un aumento degli stipendi che provocherebbe un’escalation dell’inflazione e problemi di competitività alle imprese) ?
    Ancora abbastanza Semplice.
    Ad esempio diminuendo il carico fiscale a carico dei redditi bassi, rimodulando le aliquote Irpef in modo che la parte tolta alle classi più misere venga recuperata da quelle più abbienti.
    Questa operazione consentirebbe, a saldi invariati per lo Stato, di aumentare il potere di acquisto generale della popolazione, ributterebbe sul mercato la “benzina” necessaria a riaccendere la spinta propulsiva a favore dell’industria e del commercio, potrebbe portare ad un aumento dell’occupazione, stimolerebbe ulteriormente le entrate fiscali (riduzione debito/pil) e la propensione all’investimento da parte dell’imprenditoria, contribuirebbe a placare i conflitti sociali latenti anziché inasprirli.
    Rimetterebbe in moto, in sintesi, la macchina dell’economia.

  15. Brumik scrive:

    Questo articolo di MDL offre diversi spunti di discussione, ma anche alcune leggende metropolitane, care ai moderni economisti, da sfatare.

    Cominciamo dal suggerimento: “ripudiare il debito pubblico”. Questa proposta rispecchia appieno il comportamento e la mentalità truffaldina degli Italiani, sempre pronti a contrarre debiti per vivere da nababbi e poi trovare ogni pretesto per evitare di pagarli.

    Poiché la metà del debito da “ripudiare” è nelle mani degli stessi italiani, possiamo anche ipotizzare che qualche governo suicida possa rifiutarsi di restituire i soldi ricevuti dai sottoscrittori.
    Ma l’altra metà è in mano straniera e con questi filibustieri diventa assai pericoloso fare i furbi. In ogni caso è possibile ripudiare anche la parte estera del debito, mettendo però in conto che per almeno venti o trenta anni dobbiamo organizzarci con una economia autosufficiente. Considerando l’atavica disorganizzazione dei nostri compaesani mi sembra assai improbabile che la faccenda si possa impostare in modo indolore …

    Ma la leggenda metropolitana più ricorrente non è tanto il “ripudiare il debito”, quanto il “ritorno alla Lira per poterla svalutare allo scopo di rilanciare le esportazioni”. Questa idea è talmente semplice e bambinesca che si incunea con facilità nella mente pigra e anestetizzata del disattento uomo della strada.

    Per dimostrare la superficialità e la dabbenaggine di chi propone tale soluzione possiamo subito dire che per mantenere artificiosamente basso il valore della propria moneta bisogna possedere uno straordinario potere ricattatorio verso lo stato o gli stati contro la cui divisa si intende svalutare (es.: yuan v/s dollaro, dollaro v/s euro). Questo risulta evidente per il solo fatto che nessuna nazione è così sprovveduta da accettare in sudditanza uno squilibrio nella sua bilancia dei pagamenti per favorire il “furbetto del quartierino”.

    Ma la fallacia del ragionamento dello “svalutatore da esportazione” si può dimostrare in modo razionale semplicemente seguendo le ferree leggi dell’economia enunciate in maniera esemplare dalla Scuola Austriaca.

    Per questioni di sola esemplificazione, ma non di banalizzazione, immaginiamo due brave massaie che sappiano produrre delle golosità culinarie con ricetta personalizzata e che ognuna di esse sia desiderosa di consumare i prodotti dell’altra.

    La signora Italia chiama “Lira” la sua moneta e sa produrre i “tripolini” al prezzo di 10 unità per 1-Lira. (Ricordo che i tripolini sono delle caramelline vendute sfuse a base di zucchero, grandi non più dell’unghia del dito mignolo, aventi forma di stellina, mezzaluna o tonda e colorati con delicate tinte pastello, molto ambite dai rampolli del baby boom post bellico.)

    La signora Foresta, al di là del confine, usa il “Fores” come divisa e sa confezionare delle ghiotte praline composte da mandorle abbrustolite e ricoperte da zucchero cotto, al prezzo di 1-pralina per 1-Fores.

    Dopo aver consolidato le loro produzioni, le due signore si accordano sul cambio delle rispettive valute in modo da porre 1-Lira uguale a 1-Fores. Nel loro commercio ciò significa che 1-pralina vale 10-tripolini.

    Ad un certo punto la signora Italia scopre che per rilanciare l’economia domestica le conviene incrementare l’esportazione dei tripolini rendendo più conveniente il loro acquisto da parte della signora Foresta. A tal proposito si reca presso il club degli “svalutatori”, quelli che si qualificano come i veri esperti nelle scienze economiche, vantando tra i loro adepti anche dei rinomati premi Nobel. La ricetta di questi soloni consiste, appunto, nel deprezzare la Lira rispetto al Fores attraverso una forzatura indotta sul naturale rapporto di cambio stabilito dal mercato.

    Trovato l’espediente, la signora Italia manovra in maniera tale da dimezzare il valore della Lira nei riguardi del Fores, portando così il cambio a 1-Fores per 2-Lire. La signora Foresta che normalmente importava 100 tripolini con 10-Fores per la stessa cifra ora ne può acquistare 200.

    Vedendo raddoppiata l’esportazione dei suoi tripolini la signora Italia non manca di dare la bella notizia ai soci del “club” i quali, contenti come pasque, decidono di recarsi all’osteria per dovuti festeggiamenti. A sentir loro la vicenda finisce qui perché sono convinti che così si possa andare avanti in eterno. Ma per quanto riguarda la signora Italia invece, col passar del tempo, quella decisione strategica perde vieppiù i primitivi toni entusiastici.

    Avendo portato in attivo la bilancia dei pagamenti, nelle sue casse si è accumulato un notevole quantitativo di Fores, frutto del puntuale pagamento della signora Foresta ad ogni ordinazione di tripolini. Se per un attimo trascuriamo il parere dei soci del “club” che stanno ancora esultando sull’accumulo di “valuta pregiata”, noi alieni possiamo capire che la signora Italia non può ritenersi più ricca con i Fores sotto il materasso o incollati su un album come delle figurine Panini, perché, per concretizzare il guadagno, un bel giorno dovrà spenderli presso la tenutaria ufficiale di quella divisa.

    La signora Italia fa i suoi conti e s’accorge che, col deprezzamento della Lira, per ogni 10-Fores ricevuti dalla signora Foresta ha corrisposto 200 tripolini, mentre con gli stessi 10-Fores in suo possesso continua ad importare le consuete 10 praline. E questo per il semplice fatto che la signora Foresta non ha mai pensato di snaturare proditoriamente il valore della sua divisa.

    Insomma, in soldoni, la signora Italia ora sta scambiano 200 tripolini con 10 praline, mentre prima dei consigli del “club” gliene bastavano 100. Consapevole della sua bravata valutaria, corre immediatamente all’osteria dove sa di trovare i “nostri esperti” ancora in preda ai festeggiamenti, e spiega loro la sopravvenuta perdita di convenienza negli scambi oltre frontiera.

    Poiché gli “svalutatori” sanno applicare il loro metodo a tutto tondo, non mancano di suggerirle che il rimedio esiste, ed è quello di andare dalla sua parente acquisita di nome Banca (che dopo l’acquisizione ha ripreso il suo vecchio nome di “Banca d’Italia”) dicendole di mettere in moto le rotative per stampare tante Lire quante ce ne sono attualmente in circolazione. Loro sanno, ma non lo ammettono, che in questo modo, trascorso il tempo necessario perché la nuova liquidità possa entrare in circolo (tipicamente tramite clientelismi e favoritismi), il prezzo di 10 tripolini salirà inesorabilmente a 2-Lire, adeguandosi a sua volta ai costi di produzione. E la signora Foresta coi suoi 10-Fores tornerà a comprare 100 tripolini come una volta.

    Dopo questa idea geniale di ispirazione keynesiana, i soci del “club” sono convinti che la vicenda sia finita qui perché, seguendo i loro dettami, la signora Italia è riuscita a ripristinare uno scambio sostenibile con la sua confinante.

    Ma in realtà la storia continua perché la legge dell’economia può essere aggirata anche a lungo, ma non per sempre. Infatti, tra i familiari e i parenti della signora Italia ci sono dei lavoratori a reddito fisso, così come dei pensionati e dei risparmiatori che hanno accantonato i loro gruzzoli nel vezzoso porcellino-salvadanaio, convinti che la loro adorata moneta conservasse negli anni il suo originario valore. Essendo anch’essi golosi di tripolini, si sono accorti che con una Lira dei loro proventi non possono più comprarne 10 come avevano sempre fatto, ma solo 5.

    Nella tormentosa ricerca di una spiegazione plausibile, apprendono che da più di un secolo esiste una scuola seria di economia, gli “Austrians”, alternativa a quella del famigerato club degli “svalutatori” (ora diventati pure keynesiani), la quale fornisce loro i dovuti chiarimenti. Vengono a sapere che la signora Foresta, confidando sul fatto che poteva importare 200 tripolini al prezzo di 100, si era organizzata l’economia domestica facendo degli investimenti di una certa rilevanza. Ma ora, perduta la convenienza, si trova con un surplus di attrezzature inutilizzate che ogni giorno le ricordano la sua dabbenaggine nell’aver voluto intraprendere gli scambi con una megera tanto scorretta quanto inaffidabile.

    Seguendo il suo naturale istinto, la signora Foresta dapprima pensa di radunare le truppe sul confine e marciare sulla capitale nemica, ma poi, essendo lei una sovrana “politicamente corretta”, fa tesoro della lezione ricevuta e si rivolge ad un’altra produttrice di tripolini che, anche se un po’ più cara, offre tuttavia maggiori garanzie di cooperazione.

    E la (non più) signora Italia? Avendo applicato le direttive del “club”, ora si trova a dover comprare le praline ad un prezzo più alto, con una reputazione internazionale ampiamente compromessa (ma a questo si è già abituata da tempo), con degli impianti sovradimensionati per produrre i tripolini in quantità doppia, e con una rivoluzione intestina da sedare.

    E così succede che in questa situazione di crisi e di recessione gli “svalutatori-keynesiani”, resi refrattari all’evidenza dei fatti dalla loro ideologia interventista sul mercato, recitano la solita litania proponendo l’ennesima iniezione di liquidità per “risollevare l’economia” e per “creare occupazione”.

    I salariati e i risparmiatori mugugnano disorientati dal repentino aggravarsi della loro situazione finanziaria e il ciclo perverso, a loro insaputa, ricomincia.

    —- Michele

    *** AFORISMI ***

    “The modern floating exchange rate system is identical to floating exchanges between the currency units of two rival gangs of counterfeiters” (Gary North)

    “The real gain of foreign trade to any country lies not in its exports but in its imports” (John Stuart Mill)

  16. Antonello scrive:

    La soluzione è pagare i nostri debiti, andando a farli pagare a quelli che fino ad oggi hanno evaso le tasse. Tanto per essere chiari, in Italia almeno il 50% dei liberi professionisti non emette fattura o scontrino. Inoltre sarebbe bene controllare e tassare la prostituzione. Uscire dall’Euro per non pagare i debiti?!? Vogliamo fare la fine dell’Argentina? Sono d’accordo con “poldo alias marco”, è ora che paghi chi ha fatto la bella vita fino ad oggi.

  17. LordBB scrive:

    Iniziate a spostare con una certa velocita’ i vostri assets all’estero, o iniziate procedure di asset protection legali per proprieta’, immobili e aziende.
    Non aspettate “la fine” per agire…consigliatevi con i vs. consulenti finanziari di fiducia
    LordBB

  18. Alex-G scrive:

    “Piccola” al programma di exit-strategy

    1-Uscire dall’Euro ritornando alla Lira;

    2-Ripudiare il debito pubblico;

    3-Nazionalizzare la Banca d’Italia e sottoporla a una commissione parlamentare;

    4-Ripristinare i vincoli di portafoglio e di acquisto dei titoli di stato, come prima del divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro;

    5-Porre un vincolo costituzionale di pareggio di bilancio;

    6-Nazionalizzare le banche commerciali che, avendo nel portafoglio molti titoli del debiuto pubblico, entreranno in crisi .
    ———————————————————————–
    7- (ma lo metterei al primo posto): riprendersi il DOVUTO dopo il disastro dello scudo fiscale al 5% per i capitali esportati nei paradisi fiscali, riprendersi quei 98Mld di euro *CONDONATI* alle società di gioco d’ azzardo, fare una politica fiscale veramente equa tartassando gli(inutili) speculatori e tassando meno chi veramente produce ricchezza. POI possiamo anche uscire dall’ Euro ma almeno a testa alta.

    8 -Fare una bella legge sui conflitti di interesse (non solo quellodi S.B.)
    9 -Riformare veramente il sistema giudiziario (e carcerario)
    10 -Riformare in senso più democratico le leggi che regolano il sistema mediatico.

    Detto questo secondo me il nostro problema non è solo quello dei nostri politicanti incapaci ma anche e soprattutto della gente comune, degli “aventi diritto” che non si rendono conto dei diritti che hanno e che potrebbero avere; che non si rendono conto che le altre democrazie sono più efficenti perchè la gente ha (perchè lo vuole avere) più controllo sull’ operato deip politici, degli eletti, degli amministratori pubblici, perchè ha voglia di *partecipare* e pretende trasparenza, non si rnde contoche questi sono contemporaneamente nostri diritti e nostri doveri.
    SEnon faremo questo cambiamento sarà il disastro (forse solo un po’rimandato) anche una volta fuori dall’ UE. Chi delega troppo fa esattamente questa fine.

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  20. stefano scrive:

    cosa succedere a chi ha debiti in euro (ad es. mutui) al momento dell’uscita dell’italia dall’euro? saranno convertiti in lire? con che cambio? rimarranno in euro?

  21. risotruce scrive:

    concordo pienamente,non c’è altra soluzione,che uscire da questa europa delle banche fallite.
    finalmente caro avvocato ha messo il dito nella piaga.
    tanto più ,che non solo l’italia ,ma anche tutto l’occidente è pieno di debiti impagabili,e che è solo questione di tempo prima che scoppi tutto.
    credito di stato, e banche nazionalizzate,con poteri sovrani al parlamento e al goveno nazionale,il rimedio di mussolini .
    non esiste altro ,tutte illusioni.

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  24. cumino scrive:

    Se qualcuno prospettasse quel che Lei dice, che condivido al 99%, e sul quale mi sgolo da 20 anni, e tralasciando il fatto che è un esercizio puramente teorico, in quanto questo signore non starebbe seduto su una qualsivoglia sedia da cui poterlo effetivamente prospettare, io penso che aprirebbero tutte le TV e i giornali che costui ammazza i civili, scava le fosse comuni. In un mesetto avremmo la delibera ONU e un altro
    intervento “umanitario”.

  25. poldo alias marco scrive:

    La ragione mi dice che ci sbatteranno fuori dall’euro quandio non ne potranno più (non temono la nostra vocazione industriale ed il vantaggio di operare con una moneta svalutata, sempre meno competitivi di cinesi ed indiani con cui si confrontano da anni saremo).
    Il cuore invece mi fa sperare che riusciremo ad ingoiare questo e tutti gli altri rospi che verranno, con le buone o con le cattive, fino al pagamento completo del debito pubblico e con una moneta non inflazionata.
    E’ tempo che chi è andato in vacanza a sbafo per anni facendo i debiti con il solo scopo di farsi invidiare adesso faccia la fame, lui ed i suoi figli.

  26. Tom scrive:

    Che questa sia l’unica opzione ragionevole non ho dubbi. Dubito molto invece che si realizzera’ a meno di qualche “forza maggiore” di cui non vedo ancora traccia se non nei conti in profondo rosso.
    Finira’ che ingoieremo pure questo ennesimo rospo austeritario a costo di strozzarci una buona volta.

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