JIHAD, MOSSAD, AL BANQAIDA: CHI E’ IL MANDANTE?

JIHAD, MOSSAD, AL BANQAIDA: CHI E’ IL MANDANTE?

Circolano tre differenti interpretazioni della ripugnante strage compiuta a Parigi nella sede di Charlie Hebdo il giorno 07.01.15, più o meno in contemporanea con un’altra strage islamica di qualche decina di persone perpetrata a Sanaa:

Strage jihadista: è la tesi ufficiale e mainstream: sono stati fanatici islamici addestrati e organizzati da altri islamici, miranti a eliminare persone che offendevano Allà e il Profeta con le loro vignette. Questa ipotesi ci fa riflettere che, se è vero che il Corano prescrive in molti passi (sura 27, ad esempio) di combattere gli infedeli e sterminarli col jihad senza pietà se non si convertono; se è vero che  l’islam, di fatto o di diritto, non accetta laicità né libertà nella religione; se è vero che le vittime del jihad islamico nel mondo, perlopiù cristiani, sono circa 100.000 all’anno; se è vero che praticamente il 95% del terrorismo nel mondo è islamico; se è vero che il terrorismo islamico è capace di dotarsi di uno Stato vero e proprio, come il Califfato; se è vero che l’Islam  stermina gli infedeli da quando esiste, fino ad oggi (il cristianesimo ha smesso secoli fa); se è vero che il Corano dichiara se stesso indiscutibile e immodificabile; se è vero che la distinzione tra islamici moderati e islamici radicali è perlomeno dubbia, come è vero che molti assassini islamisti fino al giorno prima apparivano integrati; allora per gli europei la scelta è chiara e netta:
-o si lasciano islamizzare (cioè lasciano che gli islamici diventino maggioranza e vadano al potere, con tutte le conseguenze sociali e politiche), rinunciando in prospettiva ai principi e alle caratteristiche europei e occidentali, alla laicità, alla libertà, al pluralismo, alla parità uomo-donna, etc., acquisendo in cambio “valori” molto precisi e risolvendo del relativismo assieme a quello del pluralismo;
-oppure bandiscono radicalmente l’Islam dall’Europa, proibendone l’apologia e la predicazione analogamente a come è proibita l’apologia e la predicazione del nazismo, espellendo tutti gli islamici immigrati (previa revoca della cittadinanza, se concessa) e confinando quelli che sono cittadini europei per nascita e perciò non possono essere espulsi. Cioè, se vogliamo conservare le libertà e i diritti tipicamente europei per noi e i nostri discendenti, allora bisogna fare quella cosa radicale, e presto;

-la terza opzione è emigrare in America Latina od Oceania (opzione che io consiglio).

Strage sionista: è la principale tesi alternativa: è stato il Mossad, magari diretto dalla manina della CIA, sotto false flag, con la complicità dei servizi segreti francesi che conoscevano gli assassini e non li hanno fermati. Invero, Charlie Hebdo è posseduto e finanziato da sionisti che lo hanno reso un credibile bersaglio per gli islamisti e ora lo hanno fatto attaccare perché vogliono suscitare una guerra contro l’Islam per alleggerire la schiacciante pressione terroristico-demografica dei popoli islamici che accerchiano il minuscolo territorio di Israele, mettendone in serio pericolo la sopravvivenza; vogliono inoltre aprire gli occhi agli occidentali affinché riconoscano il pericolo di islamizzazione; vogliono creare occasioni di profitto per l’industria bellica e per rafforzare le leggi limitative della libertà. Del resto, è un dato di fatto che l’élite plutocratica del dollaro (comprensiva delle monarchie petrolifere del Golfo) ha sempre finanziato, sostenuto, armato (salvo poi fargli guerra e distruggerli quando le è convenuto) regimi e leaders estremistici islamici: i talebani, Osama Bin Laden, l’Irak di Saddam Hussein, i jihadisti siriani ribelli e quelli dell’Isis, e ha consegnato la Libia alla guerra (in)civile. La realtà non è una contrapposizione dualistica Islam verso Occidente, bensì un trinomio: a)popolazioni islamiche, b)popolazioni di mentalità occidentale, c)élite globale, che si serve anche dal fanatismo armato degli islamici per i suoi fini di governance e profitto (sostenere il prezzo del petrolio, la domanda di dollari, il fatturato dell’industria bellica).  A suffragio della tesi che gli assassini non siano veri fanatici ma sicari tecnici, stanno diversi elementi oggettivi, citati dagli esperti; oltre alle censure sui filmati dell’episodio, eseguiti dalle “autorità”, si sottolinea che gli assassini hanno pianificato la fuga e la hanno eseguita senza completare la distruzione-strage, anziché restare a uccidere e distruggere sino all’ultimo, immolandosi alla loro fede, come fanno di solito. Insomma, ad agire sarebbe stato un commando Muhammad al-Mossadi.

Strage  al-banqaidista: cioè strage compiuta come bank aid, come soccorso alle banche, avente come bersaglio effettivo l’economista nonché dirigente generale della Banca di Francia prof. Bernard Maris, che mai aveva offeso Allà o il Profeta, ma, con le sue ricerche e pubblicazioni, minacciava gli interessi dei creditori-usurai (soprattutto franco-tedeschi, e l’imperialismo finanziario di Berlino in Europa) spiegando che i debiti pubblici sono ingiusti, insostenibili e vanno parzialmente condonati; e soprattutto aveva confutato e ridicolizzato i dogmi della falsa fede su cui si regge il potere e il profitto dei grandi banchieri: il globalismo, il neoliberismo, la creazione privata del de danaro bancario, e la mancata registrazione contabile di questa creazione da parte delle banche e alla conseguente evasione fiscale per centinaia di miliardi l’anno, in linea con ciò che, per primo a quanto mi risulta, avevo spiegato in Euroschiavi (iniziando dalla prima edizione, del 2005, e meglio nelle tre successive) e in Cimiteuro (2013), oltre che in diversi articoli pubblicati in questo sito.
Ricordo che, in Italia, da circa un anno Marco Saba, Carlo Sibilia, Elman Rosario, Nino Galloni, Nicoletta Forcheri, sempre su questa linea, insistentemente stanno denunciando in diverse sedi, i primi tre anche nelle assemblee annuali dei soci, la falsità dei bilanci di primarie banche italiane in quanto non registrano all’attivo del conto economico la creazione monetaria, che allunga il lato destro dei loro bilanci, come dimostrato sperimentalmente dal prof. Richard Werner e spiegato da un recente paper ufficiale della Bank of England.
In Can banks individually create money out of nothing? — The theories and the empirical evidence, apparso in International Review of Financial Analysis 36 (2014) 1–19,  scaricabile da
c.els-cdn.com/S1057521914001070/1-s2.0-S1057521914001070-main.pdf?_tid=077966da-9662-11e4-b087-00000aacb360&acdnat=1420631030_d75cc632b899eb31c147ff9a866e34b2,
il prof. Richard Werner dell’Università di Southampton descrive un suo recente esperimento che ha fornito la riprova empirico-scientifica che i prestiti bancari avvengono esattamente come sopra descritto, ossia con la banca che crea il credito (mezzo monetario) ex nihilo e individualmente (ossia non come sistema), e non come sostiene la banca, ossia di operare semplicemente come intermediaria del credito, attingendo al 100% la somma “mutuanda” dalla raccolta (la massa dei depositi e dei prestiti incamerati dalla banca); né come sostenuto dall’altra dottrina, quella della riserva frazionaria o moltiplicatore bancario, ossia che la banca, per prestare, attingerebbe alle proprie riserve presso la banca centrale di emissione applicando il moltiplicatore.
Che le banche creino ex nihilo come sopra descritto il grosso del money supply era stato anticipato il 26.03.2014 da un paper della Bank of England, che ha spiegato come le banche creino la moneta bancaria con l’atto e nell’atto del prestarla, by lending it into existence, non preesistendo quanto prestato all’atto del prestare. Trattasi Money creation in the modern economy, di Michael McLeay, Amar Radia and Ryland Thomas of the Bank’s Monetary Analysis Directorate (www.bankofengland.co.uk/…/2014/qb14q1prereleasemoneycreation.pdf ):
Money creation in practice differs from some popular misconceptions — banks do not act simply as intermediaries, lending out deposits that savers place with them, and nor do they ‘multiply up’ central bank money to create new loans and deposits… … Two misconceptions about money creation:
The vast majority of money held by the public takes the form of bank deposits. But where the stock of bank deposits comes from is often misunderstood. One common misconception is that banks act simply as intermediaries, lending out the deposits that savers place with them. In this view deposits are typically ‘created’ by the saving decisions of households, and banks then ‘lend out’ those existing deposits to borrowers, for example to companies looking to finance investment or individuals wanting to purchase houses. In fact, when households choose to save more money in bank accounts, those deposits come simply at the expense of deposits that would have otherwise gone to companies in payment for goods and services. Saving does not by itself increase the deposits or ‘funds available’ for banks to lend. Indeed, viewing banks simply as intermediaries ignores the fact that, in reality in the modern economy, commercial banks are the creators of deposit money. This article explains how, rather than banks lending out deposits that are placed with them, the act of lending creates deposits — the reverse of the sequence typically described in textbooks. …
Money creation in reality – Lending creates deposits — broad money determination at the aggregate level
As explained in ‘Money in the modern economy: an introduction’, broad money is a measure of the total amount of money held by households and companies in the  economy. Broad money is made up of bank deposits — which are essentially IOUs from commercial banks to households and companies — and currency — mostly IOUs from the central bank-1. Of the two types of broad money, bank deposits make up the vast majority — 97% of the amount currently in circulation. And in the modern economy, those bank deposits are mostly created by commercial banks themselves. … …”.
09.01.15 Marco Della Luna

1-Questo non è vero: le banconote della banca centrale come quelle dell’Euro o del Dollaro odierno, non sono IOUs, cioè promesse di pagamento (pagherò) né altro titolo di credito (quindi non costituiscono un passivo). Erano titoli di credito quelle convertibili, cioè che davano al portatore il diritto di esigere dalla banca emittente la loro conversione in oro; incorporando debiti della banca emittente, dovevano essere registrate al passivo patrimoniale.

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10 risposte a JIHAD, MOSSAD, AL BANQAIDA: CHI E’ IL MANDANTE?

  1. giusavvo scrive:

    Non so chi siano i mandanti né i motivi del cui prodest, sono ragionevolmente certo, tuttavia, che qualche falso in tutta la vicenda c’è.
    Mi riferisco al filmato che riprende la presunta uccisione del poliziotto e che si può vedere in versione non censurata
    http://www.youreporter.it/video_Attentato_Charlie_Hebdo_il_video_in_versione_non_censurata.
    A mio avviso è del tutto evidente che se il poliziotto è morto, di certo ciò non è avvenuto nelle circostanze rappresentate del video.
    In disparte ogni considerazione fatta già da altri acuti osservatori in altri siti, qui è dirimente una questione, ossia che il poliziotto non è stato colpito alla testa, anzi, non è stato colpito proprio.
    Si prenda il filmato, lo si scarichi e riproduca con VLC (un comune programma video), poi si avanzi fotogramma per fotogramma dal momento dello sparo (uno solo) alla testa dell’attore (poliziotto).
    Se si considera la velocità di una pallottola al vivo di volata (circa 800/900 ms) e la vicinanza con la quale è stato sparato il proiettile (meno di un metro), le conclusioni sono alla portata di chiunque abbia un po’ di buon senso ed un comune spirito di osservazione.
    Non bisogna essere degli specialisti in balistica per capire quali possano essere gli effetti dell’impatto del proiettile.
    Quanto si viene attinti da un proietto, inoltre, specie a quella distanza, tra lo sparo e lo spostamento della parte colpita c’è contemporaneità (peraltro, non percepibile all’occhio umano); nel caso del nostro poliziotto/attore tale contemporaneità, tra sparo e spostamento della presunta parte colpita, è assente.

  2. Giovanni V. scrive:

    E questa? La sapeva Avvocato?

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/03/23/la-fabbrica-dei-dollari.html

    CIA…di tutto di più…

    … il CIAliffo più che Califfo….LOL!

    ^_^

  3. ahfesa scrive:

    Popolo bue ! Esodati pluritrombati ! Contribuenti cornuti e concussi !
    Presenti e futuri pezzenti ! Giovani debosciati senza futuro ! Imprenditori fallendi e spremuti ! Laureati ed insegnanti precari ! Proprietari di case schiacciati dall`Imposta Unica che é Trina ! Tutti quelli che lo stato fà fessi !

    A S C O L T A T E

    Oggi é un gran giorno, intitolato alla Storia Patria come il 10 gennaio 1859 !

    Per i debolucci nella scienza di Clio (che non é la consorte del Nostro Grande Presidente ma la prima delle Muse) ricordo che quel giorno Vittorio Em II Re di Sardegna pronunciò a Torino in Palazzo Madama davanti al Parlamento Subalpino un celebre discorso che cominciava nel seguente modo :
    « Signori Senatori, signori Deputati. La nuova legislatura, inaugurata or fa un anno, non ha fallito alle speranze del paese, alla mia aspettazione. Mediante il suo illuminato e leale concorso Noi abbiamo superate le difficoltà della politica interna ed esterna rendendo così più saldi…………

    e parlava anche di tasse : « La crisi commerciale di cui non andò immune il nostro paese, e la calamità che colpì ripetutamente la principale nostra industria scemarono i proventi dello Stato, ci tolsero di vedere sin d`ora realizzate le concepite speranze di un compiuto pareggio tra le spese e le entrate Pubbliche… »

    ed il Gran Re (che dall`alto, mentre declamava, guardava la cucuzza rossastra e spelacchiata del suo Grande Ministro, che poi era quello che gli aveva scritto il discorso) continuava – lisciandosi i baffoni e tenendosi le medaglie – pronunciando quella frase che é entrata in tutti i libri di storia e che per quasi un secolo la sua memoria é stata usata per far impiombare gli italici petti e spremere i nostrani portafogli per le più disparate cause perse :

    « Questa condizione non é scevra di pericoli, giacchè nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d`Italia si leva verso di Noi »

    Caspita ha 156 anni ed é validissima oggi !

    Solo che l`incipit e parecchio del seguito del dire del dr. Renzi che anche lui oggi ha appunto pronunciato il suo storico discorso davanti al parlamento europeo é quasi esattamente eguale (chissà che magari il suo pennivendolo non abbia copiato dagli atti parlamentari come me) ma il « grido di dolore » non c`é. Anzi per lui siamo tutti eurocontenti.
    E mica é la sola differenza. Difatti per prima cosa ai tempi del Gran Re che si diceva « galantuomo » si aveva il pudore di chiamare i parlamentari « signori » e pure con la minuscola e giammai « onorevoli » Poi é verissimo che anche al dr. Renzi piacciono le belle e procaci signore, come pure anche lui ha un atteggiamento guascone, un pochino sbiadito dalla mancanza di altezza e maestà, mutata per lui in corpulenza, che invece al Gran Re non facevano affatto difetto. Ma quanto ad esser « galantuomo » quello proprio io del dr. Renzi non posso scriverlo perchè altrimenti sarei non comico ma ridicolo. Invece il nostro Sfrontato Signore ha in comune con il Savoia la cultura grossolana, l`astuzia predatoria da potentato di second`ordine, il parlar sboccato, il tratto popolano, non però improntato alla bonarietà come nel Savoia, quanto alla sfraffottenza.
    Ma la differenza essenziale é che il Gran Re, anche perchè supportato dal suo Grande Ministro, credeva veramente in quel che diceva anche se si stava giocando il posto. E difatti che – prima – qualche dubbio l`avesse é provato da un tempestossimo colloquio di poche ore antecedente dove Re Vittorio rampognava (a parolacce, metà in francese e metà in dialetto) Cavour, dicendogli che se le cose fossero andate male Monsù il Conte sarebbe sempre rimasto tale nelle sue terre, mentre lui, il Re, ci avrebbe come il padre rimesso la corona ed avrebbe dovuto far fagotto se non peggio.
    Ma che volete anche con duri battibecchi quei due ci sapevano fare (o almeno il Ministro di sicuro) e portarono quasi a buon esito i loro affari. E dire che avevano di fronte nemici potentissimi ed alleati estrememente esigenti ed infidi.

    Non così il dr. Renzi il quale, esattamente al contrario, con la solita boria del servo spalleggiato dal padrone, ha raccontato in chiave trionfalistica la solita marea prorompente di chiacchiere inutili e tanto false da sconfinare nel ridicolo.
    Tanto che ciascuno può misurare facilmente i « grandi » vantaggi della « presidenza » italiana. Ma consoliamoci perchè i Lettoni che ci succedono contano ancor meno davanti ai padroni tedeschi, che invece giusto oggi festeggiano il pareggio del bilancio, solida conquista fatta anche con i nostri soldi. Di noi contribuenti cornuti ecc.. mica certo del sig. Renzi ed amici.

    Ma il vero valore del dr. Renzi ahimé lo si é visto nei fatti reali anche oggi, nonostante le chiacchiere mediatiche. Difatti il Gran Re parlava ad un`assemblea gremita in ogni scanno, con contorno massimo di pubblico, il quale si assiepava anche fuori dal palazzo. Invece il nostro povero Renzi leggeva il suo discorso in un aula vuota, presente solo qualche caporione per obbligo di firma, pubblico zero, salvo la nostra stampa. E quanto ad applausi meglio lasciar perdere. Per contro qualcuno (ovviamente dimenticato dai media nostrani, ma curiosamente affatto da quelli germanici) lo ha preso a pernacchie.
    Ma qualcuno (prontamente inquadrato, ciascuno é soggetto a sbagliare) c`era. La Signora ex Ministra Kyenge. Sempre altezzosa, arcigna, impettita, rimirate il prossimo come l`avesse fatto lei coi piedi per sbaglio, col busto eretto e lo sguardo sdegnato come se avesse un oggetto fetitido fissato sotto ilo naso e con un ridicolissimo cartello fuori ordinanza « Je suis Charlie » Io non commento, ma credo se fosse stata a casa sua, tutti, lei per prima, ci avremmo guadagnato.

    E quindi per finire, corroborato dall`ennesima manifestazione di gloria inconcussa del Nostro Grande Primo Ministro, fatti i debiti raffronti con il Gran Re, comincio a credere che l`avvocato abbia quasi ragione.
    Dico « quasi » poichè io non emigrerei, ma semplicemente applicando il consiglio di un altro grande fiornetino, Niccolò Machiavelli (provvedi star sempre dalla parte del più forte, soli ivi vi é onore gloria e denari), bensì mi farei musulmano.
    Ma ahimé sono impedito alla cuccagna dalla paura e dalla pigrizia. Difatti la ciconcisione all mia età mi spaventa e non reggerei il pellegrinaggio alla Mecca. Difatti nei pochi paesi arabi dove ho soggiornato, persino in quelli pochissimo popolati, vi é decisa carenza di igiene. Figuriamoci alla Mecca con migliaia di pellegrini tutti assieme. No, anche sfidando l`estinzione resto dove sono e magari mi difendo.

  4. giusavvo scrive:

    Io, a differenza di altri che prediligono l’inglese, lo detesto.
    Chiedo, pertanto, all’Autore, se è a conoscenza di un eventuale link in italiano dell’articolo da lui segnalato.

  5. Giovanni V. scrive:

    SECONDA GUERRA MONDIALE: chi è stato il MANDANTE?

    http://www.alloccopoli.it/tek/politica/america_e_hittler.pdf

    PROFITTO UBER ALLES!

    Che ne direbbe, Avvocato, di riscrivere con me anche la STORIA che ci insegnano nelle nostre corrotte scuole e università?

    Della serie…io finanzio il NEMICO dietro le quinte e poi sai che faccio?

    Lo combatto alla luce del sole con una GUERRA e/o con LEGGI LIBERTICIDE, passando poi per salvatore della patria, facendo anche molti soldi of course!

    Diabolico, no??? And it’s always the same old story (SADDAM, AL QAEDA, TALEBANI, ISIS etc..)!

    Non si è un pò stufato del solito cliché, Avvocato? Io sì…

    ^_^

  6. Giovanni V. scrive:

    Lei Avvocato è un grande!

    Visto che ha citato delle frasi in English, lingua a me cara, io rispondo con questo mirabile articolo di controinformazione americana:

    http://www.globalresearch.ca/the-first-question-to-ask-after-any-terror-attack-was-it-a-false-flag/5423463

    Prossima tappa Vaticano?

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/mossad-e-cia-avvertono-papa-francesco-vaticano-prossimo-1081884.html

    MOSSAD e CIA lo sanno già….ma guarda un pò il caso…

    … dei veggenti…chapeau!

    G.V.

    P.S. L’Oceania? Dove? Ci vuole una fortuna per andarci, oltre che il visto a tempo determinato….poi una volta lì che si fa senza conoscenze? Magari trovando una sposa…ma devi avere i quattrini altrimenti l’unica donna che puoi incontrare è una selvaggia nella jungla….LOL!

  7. ahfesa scrive:

    Ho dimenticato di dirvi alcune cose tanto semplici ed evidenti che curiosamente i notri capi di ogni paese e colore hanno scordato.

    Io credo che l`odierna manifestazione non abbia alcun valore reale se non quello di rappresentare una comoda scusante per i nostri capi che pretendono oggi di difendere con le chiacchiere davanti al popolo bue, quello che non hanno – come era loro obbligo – saputo difendere con i fatti.

    Diventa davvero curioso il decidere arbitrariamente di ammettere certuni ed escludere altri da questo colossale rito catartico, soprattutto quando molti di questi altri « silenziati » erano proprio quelli che paventavano quanto accaduto. Si potrà dissentire, come faccio anch`io, da loro altre idee, ma questa verità evidente a mio avviso é demenziale il misconoscerla. E proprio per preservare la libertà.

    Quanti milioni di euri costa, ovviamente al contribuente, tutto il tartufesco teatro ? Che danno reale, quali perdite infligge ai rei, ai loro fiancheggiatori ed ai loro finanziatori ? E non vi sembra anche una insperata pubblicità e celebrazione proprio dei criminali e delle loro motivazioni ? Esattamente come quando si sono mandate in diretta ed in mondovisione le prodezze del simpatico e brevissimo Atta & Soci.

    E la brutta e spaventosa malafede si comprova con una semplice constatazione : e se ciascuno dei nostri reggitori, già in palese difetto, non per umiltà ma per vergogna ed autorispetto, se ne stesse a casa propria a pensare ai rimedi finchè in tempo, e tutta questa colossale somma di denaro invece di spenderla per poliziotti per la personale sicurezza dei reggitori (e dei loro cari ed accompagnatori) in simposi lussuosi ed altre inutilità, fosse devoluta a ristoro delle povere vittime innocenti, che tutti sanno oggi celebrate a chiacchiere e magari premiati con patacche in similoro, e domani abbandonate nell`indigenza e nell`oblio. Come quelle della mafia del resto, tanto per capirci.

  8. enrico scrive:

    Bravo Sig. Ahfesa ,mi è piaciuto il Suo Commento

  9. enrico scrive:

    Bravo Sig Ahfesa mi è’ piaciuto il Suo Commento.

  10. ahfesa scrive:

    Perdoni avvocato,

    Pur consapevole che il problema terroristico-geopolitico sia strettamente connesso con quello della moneta e del credito, vorrei trattarli in separatamente ed in ordine inverso.

    Moneta & banche. Senza pretese accademiche noi abbiamo subito, senza volerlo, la transizione tra due mondi opposti. Ovvero ex ante (fino alla fine degli anni 80) esisteva un sistema finanziario mondiale (I paesi a socialismo reale di fatto vi si adeguavano) basato su alcuni semplici postulati:
    a) Ogni nazione indipendente aveva un proprio isitituto di emissione in regime di monopolio. Scopo basilare del banchiere centrale era assicurare la stabilità dei prezzi, l`accettabilità all`estero della moneta nazionale, la solvibilità assoluta del debito pubblico e dello stato.
    b) I conseguenza: l`offerta di moneta era strettamente connessa (sia pure con vari e differenti principi) con la quantità fisica dei beni e servizi reali prodotti nel sistema
    c) II conseguenza la banche dovevano per forza essere strettamente vincolate nell`erogazione dei propri mezzi. Ovvero il credito era specializzato sia per durata che per tipo di banca e doveva essere strettamente legato al volume dei depositi raccolti dai vari istituti. Le banche (termine qui impreciso) potevano nel comlesso aumentare l`offerta di moneta mediante il moltiplicatore, ma la creazione diretta di base monetaria (quindi di nuova moneta scritturale) era strettamente regolamentata. Quindi non esisteva o non DOVEVA esistere il problema lamentato dall`avvocato ovvero la creazione di moneta bancaria e scritturale in cambio di niente. E ciò non per l`effetto sui bilanci delle banche, bensì per la più ovvia ragione che essendo l`offerta di moneta legata alla quantità dei beni e servizi prodotti nel sistema, l`eccesso provocava inflazione e deprezzamento del potere d`acquisto della moneta, con pesanti conseguenze fiscali, di debito pubblico e sociali.
    d) III conseguenza. Esistendo una pluralità di monete si forma un mercato mondiale ove queste sono trattate in modo libero e fondamentalmente equo. Difatti un singolo o pochi operatori possono disporre di quantità illimitate di una singola moneta, ma mai di tutte.
    e) IV conseguenza. La legge di Ricardo riequilibra mediante I movimenti del cambio le bilance dei pagamenti dei singoli stati

    Da questo meccanismo, proprio nato per controllare gli eccessi della crisi del 1929, siamo passati ad un sistema che ahimé é molto simile concettualmente a quello disintegratosi in qull`anno.
    a) esistono solo pochissime monete scambiabili e di queste solo il dollaro l`euro e lo yuan hanno una reale importanza.
    b) Scopo dei pochi banchieri centrali rimasti é soltanto quello di controllare la soggezione degli stati a loro soggetti in quanto privi della sovranità monetaria. Il tutto senza alcun obbligo di rendiconto, né controllo politico.
    c) Gli stati e le consorterie potenti ed introdotte hanno voce in capitolo nei consigli di sorveglianza dei pochi banchieri centrali che contano e ne condizionano a loro vantaggio l`operato. Gli stati ed I popoli deboli non hanno più reale rappresentanza.
    d) Conseguenza la moneta diventa un`entità imposta forzosamente in regime di monopolio da un`autorità diversa da quella leggittima sul territorio e quindi anche slegata dal flusso dei beni reali
    e) Chi dirige I banchieri centrali ha mezzi illimitati e quindi é in grado di stabilire a piacere il prezzo di ogni bene o servizio
    f) Chi dirige I banchieri centrali stabilisce arbitrariamente chi é solvibile e chi no.
    g) Per dare forma istituzionale al punto precedente si sono create “agenzie” di valutazione, che però sono entità private, controllate da gruppi privati (a volte pure in valutazione da parte delle stesse agenzie) e che decidono in forma arbitraria, senza obbligo di rendiconto, responsabilità e controllo esterno.
    h) Quindi le istituzioni finanziarie, assolutamente non regolamentate, tanto che molte agiscono come “banche” senza averne né I requisiti né I controlli, possono a loro piacere creare moneta senza nessuna correlazione con la raccolta o il loro capitale. I vincoli che prima il banchiere centrale doveva imporre obbligatoriamente per salvaguardare il valore della moneta circolante non sono più necessari, vigendo la moneta stessa autonomamente in forza di monopolio e coercizione legale.
    i) Quest creazione di moneta si dirige però sui mercati finanziari, volendo le istituzioni finanziarie stesse controllare gli operatori produttivi imponendo loro a priori la scarsità della moneta che loro creano a piacere. (E questa pratica deve essere vietata, non tanto per ragioni contabili e/o fiscali, ma smplicemente perchè distrugge I sistemi produttivi in teoria validi e reali.)
    j) Il vantaggio della “globalizzazione” e del governo “sovranazionale” é evidente in termini di decisive facilità di controllo ed elusione dei vincoli imposti dalle varie legislazioni nazionali.
    k) È diventato dogma il fatale postulato secondo il quale se vi é la finanza si può creare qualsiasi altra entità nel mondo reale. Esattamente lo stesso principio che ha fatto esplodere la crisi del 1929

    Ora ben chiaro il precedente temo che le isitutzioni finanziarie ed I banchieri centrali non abbiano in primis bisogno di eliminare economisiti scomodi dei quali si impipano altamente ignorando il loro dire. Come pure il disordine terroristico mi pare indifferente al nuovo mondo finanziario. Tanto che le stesse organizzazioni eversive, di ogni credo e colore, partecipano attivamente e si giovano di questo sistema, per loro infinitamente molto più libero, lucroso e permissivo di quello scomparso. Non a caso Bin Laden era banchiere prima di far il terrorista per sport o fede.

    Quanto ai mandanti dei bravi e ben preparati ragazzi che hanno organizzato il divertente spettacolo pirotecnico a Parigi e dintorni, mi sembra di leggere una trasposizione delle cronache degli anni 30 sulle malefatte dei simpatici giovanotti in camicia bruna. Ovvero quando stendevano qualche ebreo o avversario politico, o magari si limitavano a bruciar libri e spaccar vetrine, si diceva che trattavasi di pochi energumeni esagitati, nati ed indottrinati in ambienti arretrati e degradati, la cui pericolosità si esauriva con la loro inevitabile scomparsa. Mentre I capi, gentiluomini del calibro dell`omino coi baffi, del corpulento Göring, del sottile Dr. Göbbels, per non parlare del nostro duce di cartapesta, erano considerati stimati ed oculati statisti, che sia pure con mezzi un tantino decisi stavano rimediando ai mortali torti inflitti ai loro felici popoli dai biechi vincitori. I quali erano curiosamente gli stessi a sostenere quelle idee autocalunniandosi ai limiti del ridicolo.

    Cara la mia gente non facciamo tante parole e tante balle. Per qualificare quei personaggi basta una semplice e banalissima constatazione: la reciprocità. Come mai questi cosi hanno diritto a far prevalere I loro costumi ed idee politiche e religiose anche in casa nostra, non solo, anche ad imporle forzatamente a chi di noi preferisce le sue proprie? Come mai se noi ci azzardiamo solo a pretendere di professare la nostra religione, oppure vivere secondo I nostri costumi nei loro paesi di colpo si dice che essendo stranieri non abbiamo questo diritto, ed anzi siamo passibili di essere legalmente puniti ed insultati?
    Non é possible dialogare e convivere con chi in principio non ti riconosce, non dico le tue idee, ma neppure il semplice diritto di esistere.

    Ma con I capi che ci ritroviamo abbiamo poco da sperare, anche perchè all`ignavia ed alla viltà si aggiunge la stoltezza. Difatti I nostri reggitori, Renzi e Boldrini in testa son convinti come lo erano I sigg. Chamberlain e Daladier di poter poi trattare e piacere ed imbonire questi bravi giovanotti ed I loro mentori, semplicemente facendo balenare qualche chiacchiera e soldino e qualche collanina di vetro. Accipicchia che disllusione li attende. Ma essa purtroppo sarà sulla nostra pelle, perchè I giovanotti, avendo molto spirito pratico – per adesso – I nostri caporioni li lasciano stare esercitandosi solo con con noi al tiro al piccione. Su soggetti rigorosamente inermi ovviamente.

    Altro che manifestazione pigolante a Parigi, con magari contorno di lauti pranzi e lussuosi divertimenti a spese del solito popolo bue! Ci vogliono provvedimenti chiari e spediti che comincino se non altro ad inaugurare che questi soggetti ed I loro degni compari sono almeno eguali a noi nella soggezione fiscale, amministrativa, economica e politica. E chi non ha le carte in regola torna a casa sua, come del resto si fa con noi ai loro spettabili paesi. E se si arrivasse solo lÌ già molto si sarebbe fatto e molti facinorosi e lavativi tornerebbero da dove son venuti, non amando la legge (vera) ed il lavoro (vero e sudato), né quello del Signore Jahvé e neppure quello di Allah.

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