TARGET 2: NON ESISTE LA MONETA UNICA

TARGET 21: NON ESISTE LA MONETA UNICA

Il funzionamento e la stessa esistenza2 della piattaforma per pagamenti bancari internazionali detta Target23, dimostrano che tutto il denaro sui conti correnti bancari, anche se denominato “euro”, non è l’euro, e non è creato dalla BCE, ma dalle banche dei singoli paesi aderenti. “Euro” è solo l’etichetta applicata a realtà giuridico-monetarie diverse tra loro per indurre la gente a pensare che siano un’unica cosa.

Queste ragioni si aggiungono a quelle già comunemente addotte per negare che l’euro sia una moneta e che sia una moneta unica4.

Confermano inoltre la teoria, già ampiamente dimostrata5, che la liquidità, gli attivi dei conti correnti, siano generati dall’attività di prestito delle banche commerciali, e solo in minima parte dalle banche centrali.

Innanzitutto, dicevo, la moneta che si trova registrata sui conti correnti non è l’euro della BCE, ma un’altra cosa. Infatti, se fosse l’euro “vero”, l’euro-valuta legale della BCE, per fare un bonifico di 1.000 euro dal mio conto corrente italiano a quello del mio fornitore in Germania, la mia banca opererebbe esattamente come quando fa un bonifico a un altro conto corrente italiano, a un altro conto corrente ABI, anziché passare per Target2, cioè chiedere alla Banca d’Italia di prestarle 1.000 euro della BCE (e la Banca d’Italia lo fa indebitandosi verso la BCE), con cui viene eseguito l’accredito sul conto corrente tedesco.

Il che dimostra che gli “euro” segnati sui conti correnti italiani non sono euro veri (non sono cioè la valuta legale), non sono emessi dalla BCE, sono diversi anche dagli “euro” segnati sui conti correnti tedeschi (greci, spagnoli, finlandesi…): gli euro sui conti correnti italiani sono gli euro… dell’ABI, cioè creati dal sistema bancario italiano, e non sono accreditabili su conti correnti non italiani.

Abbiamo due riprove della veridicità di ciò.

La prima, diretta: se voglio pagare un debito estero usando gli “euro” che ho sul mio conto corrente, devo passare per il meccanismo suddescritto; se invece voglio pagarlo con euro-banconote o euro-spiccioli (cioè euro-valuta legale), posso pagarlo direttamente, versandoli sul conto corrente estero del mio creditore in una banca del suo paese. Ergo gli euro del cc sono una cosa diversa, per natura giuridica, dagli euro-valuta legale.

La seconda, indiretta: Target 2 è adoperato per i pagamenti anche da paesi che non usano l’euro, ergo Target 2 è strutturata per trattare valute anche diverse dall’euro.

Si conferma quindi che il grosso del money supply, circa il 97%, è generato con strumenti essenzialmente contabili dai vari sistemi delle banche commerciali. Vi sono tanti (pseudo) euro quanti sono i paesi partecipanti all’Eurozona, e ciascuno di essi ha circolazione limitata al paese del sistema bancario che lo ha generato; e in più vi è l’euro vero, la valuta legale, cioè quello creato dal Sistema Europeo delle Banche Centrali – l’unico che circoli, che sia accettabile, in tutta l’Eurozona, tanto in forma scritturale, che in forma cartacea o metallica.

Il che ha diverse implicazioni.

Innanzitutto, gli euro che ho sul mio conto corrente sono una cosa giuridicamente diversa dagli euro che si trovano sui conti correnti degli altri paesi dell’Eurozona, anche se hanno la medesima denominazione – imposta evidentemente per creare un’illusione di identità nell’opinione pubblica.

Dissolta tale illusione, appare evidente che non solo non esiste una moneta unica, ma siamo lontanissimi da un’unione monetaria e da un’integrazione bancaria europee, e che le tesi che essa si stia realizzando o si possa realizzare sono mistificazioni di mala fede.

In secondo luogo, Target 2 conferma che la massa monetaria non è creata dalla BCE, ma dai sistemi delle banche commerciali.

In terzo luogo, appare evidente anche che il money supply denominato in euro non è creato unico per l’intera Eurozona, ossia che non c’è un money supply unitario per la c.d. UEM, bensì paese per paese in forma di rilascio di prestiti di banche commerciali denominate “euro” sebbene, nella realtà giuridica, consistano non in euro (reali-legali), ma in promesse di euro reali-legali, emessi dalla BCE. Naturalmente, gli euro veri, oggetto delle promesse suddette, non esistono se non in minima parte, dato che, come già ricordato, il money supply consiste per il 97% circa in euro-promesse, e solo per il 3% in euro veri.

In quarto luogo, quelle cose che la banca ti presta (nel mutuo, nel fido, nello sconto, nell’anticipazione) non sono, giuridicamente, euro, anche se falsamente sono denominati “euro”, e tu quindi puoi chiedere al giudice di dichiarare che non sono euro, o perlomeno non sono il vero euro, la moneta legale, l’unica riconosciuta dalla Stato.

Ma che cosa sono, giuridicamente, gli “euro” sui conti correnti? Non sono il vero euro, la moneta legale, l’unica riconosciuta dalla Stato. Non sono soldi, sono saldi. Sono saldi attivi di un rapporto debito-credito: credito per il correntista, debito verso la banca. Debito di che cosa? Debito di euro veri. Se io ho un attivo di conto corrente di 1.000 euro, vuol dire che la banca, a mia richiesta, mi deve dare euro-banconote per 1.000 euro. E se io bonifico a te questi 1.000 trasferendoli sul tuo conto corrente, ciò che avviene è che  il rapporto debito-credito di 1.000 rimane, ma cambiano il debitore (che diventa la tua banca in luogo della mia) e il creditore (che diventi tu invece di me). Questa sostituzione può avvenire direttamente soltanto tra banche del medesimo sistema bancario. Evidentemente, le banche di un paese non accettano, senza la garanzia delle banche centrali e gli euro veri della BCE, di sostituirsi alla banca di un altro paese in questo rapporto di debenza. In sostanza, quindi, tutto questo discorso arriva a un approdo concettuale molto semplice: l’euro non esiste, se non come cartamoneta, conio e come moneta delle banche centrali; tutto il resto è promessa di euro emessa dalle banche ordinarie, che tra loro se la accreditano come se fosse euro, e ciascuna se la contabilizza come se fosse euro.

Corollario del fatto che l’euro vero è solo quello della Banca centrale europea e quindi la carta moneta, mentre sui conti correnti bancari un euro solo apparente, perché è illegittimo costringere allo uso del nome euro, cioè dell’euro apparente, proibendo quello dell’euro vero, cioè della carta moneta. È un costringere la gente a spogliarsi del vero e a darlo in cambio del falso. E’ un privarla del diritto all’uso dell’unica vera moneta, della moneta legale.

Analogamente è illegittimo istituire controlli e deterrenti al deposito e al ritiro o peggio all’uso, di euro veri, cartacei. Sono tutte operazioni nell’interesse dei banchieri privati quali creatori esclusivi dell’euro apparente – operazioni per rafforzare l’illusione e nascondere la realtà.

24.01.15 Marco Della Luna

P.S. Non affronto, in questo articolo, riservandola per altri, la problematica di come veramente funzioni Target2 e dei suoi effetti reali.

1Target” è l’acronimo di Trans-European Automated Real-time Gross settlement Express Transfer system

2Le basi legali di Target2 si trovano in https://www.ecb.europa.eu/ecb/legal/1003/1349/html/index.en.html

3Se io voglio pagare una fornitura che importo da un fornitore tedesco, devo chiedere alla mia banca di chiedere alla banca centrale italiana di chiedere in prestito la somma dalla BCE, e di metterla a disposizione della banca centrale tedesca in modo che questa la accrediti al conto corrente della banca commerciale del mio fornitore. Se l’Italia esposta consistentemente più di quanto esporta, succede che la banca centrale italiana accumula debiti crescenti verso la BCE, mentre le banche centrali dei paesi da cui importiamo aumentano corrispondentemente i propri crediti verso la BCE. Così è successo: alla fine del 2011 le banche centrali dei PIIGS avevano accumulato debiti verso la BCE per 600 miliardi, e la banca centrale tedesca un credito di 800 miliardi. Praticamente, la BCE finanzia le esportazioni della Germania e dell’Olanda, favorendo il progressivo indebitamento dei paesi meno competitivi; così ha creato una mina monetaria colossale. Per una descrizione del funzionamento, vedi: http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=817:il-meccanismo-target2&catid=39:politiche-economiche&Itemid=176

4Queste ragioni sono: l’euro è in essenza un sistema di blocco dei rapporti di cambio delle monete dei paesi aderenti; non esiste un bilancio comune, non esiste un sistema di trasferimenti nell’Eurozona per compensare gli squilibri delle bilance commerciali interstato, non esiste una comune banca centrale di emissione che faccia da prestatore di ultima istanza e garantisca l’acquisto dei titoli del debito pubblico; le varie monete nazionali esistono ancora, sebbene denominate tutte “euro”, perché ciascuna poggia sui titoli del debito pubblico nazionale, e ciascun debito pubblico nazionale riceve un suo proprio rating, paga un suo proprio rendimento, è soggetto a un possibile default separato dagli altri.

5 Tra gli altri, èstato dimostrato scientificamente dal prof. Richard Werner dell’Università di Southampton mediante un esperimento, che è stato filmato da una troupe televisiva. Su International Review of Financial Analysis – 36 (2014), Werner ha pubblicato un paper su questo esperimento, col titolo Can banks individually create money out of nothing? – The theories and the empirical evidence (Possono le banche creare denaro dal nulla? Teorie e prove empiriche.

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5 risposte a TARGET 2: NON ESISTE LA MONETA UNICA

  1. ahfesa scrive:

    Per sdrammatizzare l`atmosfera ho deciso di darmi al gioco d`azzardo.
    Tuttavia non ho soldi da buttare, né voglio finanziare la mafia o certi nostri politici che sono i padroni occulti (in paradisi fiscali che stranamanete per loro lo stato non considera tali) delle case da gioco reali e virtuali che rovinano tanti disperati deboli di spirito o che credono alla berlusconiana cuccagna del vivere senza lavoro e fatica.

    Allora ho deciso di fare scommesse politiche che nel gennerale marasma attuale non costano nulla, fanno guadagnare prestigio se ci si prende e non procurano danni se, come facilmente accade, non la si azzecca. Ed anche se la previsone é cosi follemente errata da far la figura del pirla (come si dice a Milano) ciò poco importa perchè i nostri capi e loro amici fanno giornalmente e pubblicamente figuracce tali che al confronto esser « pirla » é come aver la Legion d`Onore nella terra dei Galli.
    Dunque oggi ne propongo tre appetitosissime su cui ciascuno potrà dir la sua se gli pare.

    a) Presidente della Repubblica : pur sapendo che chi entra in conclave papa ne esce cardinale io propendo per l`Inossidabile Pluripensionato (Amato) oppure l`amico di famiglia dei Renzi prof Di Siervo. Non vedo per niente invece Topo Gigio Veltroni, anche se devo ammettere che essendo una nullità plurisconfitta ha delle grosse chances di riuscita. Nel caso indovinassi dovrei far incetta di olio di ricino e vasellina. Sul secondo specifico non servono commenti perchè ciascuno capisce al volo, sull`altro prodotto devo chiarire che mi servirebbe come rimedio omeopatico. Difatti il dover vedere quasi tutte le sera quella faccia mi procurerebbe, specialmente dopo cena, una fortissima nausea. Allora ingurgitando l`olio di ricino ne sarei distratto dal cattivissimo sapore e dal mal di pancia successivo che oltre a liberarmi la mente dal personaggio, mi obbligherebbe ad una liberatoria seduta che considererei una libagione in suo onore.
    b) I Greci. Sempre premesso che mi piacerebbe tanto che i capi di Bruxelles/Berlino/FMI prendessero – almeno per una volta – una sana fregatura alla greca, temo che il sig. Tsipras stia confondendo come il suo predecessore Metaxas la qualità dei nemici. Difatti finchè si trattava di combattere gli svogliatissimi (con ragione) e stracciati soldati di Mussolini (quello che doveva spezzare le reni) tutto andava benissimo, ma quando per altri e diversissimi motivi arrivò l`Omino coi Baffi quello che resisteva da un anno si squagliò in poche ore. Difatti a meno di 48 ore dall`insediamento del nuovo ministero la borsa ad Atene ha perso il 15% in due sedute ed i titoli di stato rendono il 18% (per adesso). Ovvero le panzerdivisionen delle sig.re Merkel e Lagarde. Temo quindi che per i poveracci andrà a finire molto male. Difatti l`euro é un peccato mortale e tutti i credenti sanno che il peccato é cosa manichea : o c`é o non c`é. Quindi dall`eurocapestro (quando si é perso tutto come i greci) o ce se ne libera del tutto, accollandosi però le conseguenze e spellandosi la mani per rinascere, o si deve tacere, obbedire al padrone tedesco e morire lentamente di fame. La via di mezzo non esiste.
    c) I nostri espertissimi banchieri ed economisti, quelli che da sempre dicono che la crisi é passata, adesso sbracano gabellandoci che da uno stiracchiato +0,4 di PIL quest`anno si passrà al favoloso +2,1% in causa della caduta del prezzo del petrolio e del QE di Supermario. Sarà verissimo ma io non ci credo. Almeno per quel che riguarda i comuni mortali senza potere. E ciò per la semplice ragione che chi é tassato al 70%, taglieggiato dalla mafia e dai politici (che poi sono la stessa cosa), umiliato da una burocrazia borbonica, sfruttato da un`immigrazione parssitaria incontrollata, temo abbia poco da riprendersi. Almeno nell`immediato o prossimo futuro.

    Ecco la schedina l`ho giocata vediamo se ci prendo.

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato, distinti lettori,

    Stavolta devo dissentire. Difatti voi sapete che io non amo I termini “folklorisitci” ed I ragionamenti contorti. In economia monetaria ed ancor di più in tecnica bancaria I concetti sono semplici e chiari, la complicazione é nella loro concatenazione e nel loro uso pratico.

    Quindi concordo con molte delle conclusioni esposte dall`avvocato, ma modestamente credo che ad esse si possa pervenire in modo molto più semplice e lineare, scevro da strane convinzioni esoteriche, tra l`altro con molto dubbie basi scientifiche.

    a) L`euro é un sistema di cambi fissi. La cosa é evidente per il solo semplice fatto che ex ante esisteva un “sistema monetario europeo” fatto di cambi fissi tra diverse valute. Ex post non si é cancellato il vecchio sistema sostituendolo con uno nuovo creato su diversi ed innovativi presupposti, al contrario si é soltanto stabilito un “cambio fisso rigido” tra la varie monete chiamato “euro” (anzi, prima ce n`era già uno esattamente eguale detto “ecu”) ed aggiunto un ulteriore banchiere centrale per altro privo di controllo. Se l`euro vale immutabilmente 1936,27 lire che io paghi con una monetina da un euro o con appunto 1936,27 delle vecchie lire é esattamente la stessa cosa. Temo non servano altri complicati ragionamenti, che poi fanno perdere la visione delle altrettanto semplici, prevedibili ma micidiali conseguenze. Difatti, non a caso, I vari sistemi monetari europei ed “occidentali” (ma seguiti anche dagli altri paesi esterni) venivano esattamente come l`euro, presentati come l`ULTIMA e definitiva sistemazione delle relazioni tra le varie divise e considerati immutabili a tempo indefinito. Ma con periodica frequenza, nonostante annunci opposti a beneficio del popolo bue, che in economia monetaria si chiama “parco buoi” (puntualmente poi fregato) si doveva procedere a repentini e punitivi aggiustamenti che come al solito premiavano I furbastri ed I diffidenti e segavano con danno e beffa gli onesti. Si pensi solo alla recentissima decisione della Banca N. Svizzera, che fino a poche ore prima considerava il cambio fisso di 1,2 con l`euro una granitica realtà difesa con mezzi illimitati, e poi di colpo ha calato le braghe mettendo moltissimi (svizzerotti soprattutto per fortuna) alla dispertazione. O il Nostro Futuro Grande Presidente prof. Dr. Giuliano Amato (pluripensionato di diamante al mitre degli Hobbit) che quando era in auge al governo disse la frase famosa “Noi non svaluteremo mai”. Chi ci ha creduto si é svenduto anche il cane, chi invece ne ha riso (papà della Marcegaglia) é diventato multimiliardario (esentasse sui favolosi utili dell`altrui fregatura) anche se lo era già prima. E pure é evidente che la ragione immediata (degli accademici del settore) del trattato di Maastricht sia una “pietra filosofale” monetaria. Ovvero creare un “nuovo” gold standard. In sintesi esso é il sistema di cambi fissi per eccellenza, legando ogni moneta al corso dell`oro. E dato che gli inventori della furbata, gli anglosassoni, detenevano il controllo della produzione e dell`accumulazione di detto metallo il gioco era fatto: I ricchi diventavano sempre più ricchi ed I poveri senza oro sempre più stracciaculi. Ma il diavolo é nel dettaglio: difatti l`oro é un bene fisico o c`é non c`é ed ha pure un prezzo di mercato dipendente dalla domanda ed offerta. E se per crisi economiche, guerre, catastrofi naturali, cupidigia, speculazioni folli, I vari governi (e governanti) per mantenere le loro esigenze continuano a stampare carta convertibile sense aver né riserve né produrre I beni necessari per acquisirle ecco che tutto il glorioso maeccanismo si sfascia. Magari non in un colpo solo, ma squagliandosi lentamente. La “furbata” dell`euro é il corso forzoso legato al monopolio di emissione sovranazionale che supera il problema della fisicità delle riserve, permettendo di crear moneta in quantità illimitata poichè non esiste nulla a garantir fisicamente la stessa., bastando la parola (e basta) dell`emittente sovranazionale che ne impone l`universale accettazione, facendo per altro sparire tutte le monete altrnative. E legandosi con patti di mutuo interesse con le pochissime altre esistenti, per quadrare il cerchio. La cuccagna é stata accettata dai ricchi con il proposito (per adesso realizzato) di mungere I paesi finanziariamente deboli, come pure anche I governanti degli stati “poveri” hanno accettato col miraggio di far pagare I loro debiti ai ricchi divenedo (in teoria) soci alla pari degli stessi. Le cose stanno andando a finire come tutti vedono per la semplice ragione che il cambio fisso blocca la legge di Ricardo (riequilibrio della bilancia dei pagamenti) avvantaggiando appunto I paesi forti e massacrando quelli deboli. E naturalmente chi ha vantaggi non si sogna lontanamente di rinunciarvi per il bene “comune”. Anzi continua a sostenere il sistema impossibile dove si mette in comune l`attivo ma non il passivo.
    Corollario: é parimenti evidente che per tenere in piedi il gioco si devono cambiare radicalmente le regole della tecnica bancaria. In sintesi le banche soprattutto quelle dei paesi puniti, non possono più far credito alle imprese, raccogliendo il risparmio e quindi immettere moneta nel sistema, perchè vincolate a sostenere il debito pubblico (che ha cessato di essere solvibile per definizione, non evendo gli stati emittenti sovranità monetaria) ed impedite nell`intermediazione dalla scarsità di risparmio, causa generale impoverimento, nonchè dalla dubbia solvibilità degli affidati oppressi da tasse e crisi. ED anche perchè sempre per tener in piedi il sistema si deve arrivare alla demenza del costo del denaro negativo, cosa che non permette più in nessun caso alle banche di generar utili e pagar costi con la semplice intermediazione. Ed allora per far campare le banche, indispensabili al meccanismo e funzionali ai grandi conglomerati economici sovranazionali, si convoglia nei soli mercati finanziari (diretti da pochi operatori privi di controllo politico ed obbligo di rendiconto) tutta la moneta in circolazione. E diventa diffcile porre limiti alle banche nella creazione di moneta (vedasi il fallimento dei vincoli di capitale proprio elusi con ricapitalizzazioni puramente cartolari) poichè la stessa serve per mantenerle attive nei mercati finanziari oramai ridotti ad un complicatissimo casinò, che genera al massimo utili fittizi del tutto slegati dai beni reali.
    E la scarsità di moneta deve essere obbligatoriamente mantenuta, pena il crollo del traballante e mastodontico edificio, perchè se accedesse all`economia reale invece che ai mercati finanziari ce ne sarebbe troppa rispetto ai beni reali circolanti con conseguenze inflattive devastanti, non tanto per il parco buoi, ma per quelli che adesso fan cuccagna dal presente sistema.

    b) È ovvio che l`euro sia trattato giuridicamente in modo differente da paese a paese. Ma ciò non é motivato da ragioni monetarie, bensì puramente fiscali. Difatti una delle bufale più grosse legate all`euro é la “libera circolazione” dei capitali. Ma se così fosse davvero il carrozzone si sarebbe già sfasciato da tempo.
    Difatti I paesi forti finanziariamente non hanno problemi perchè I loro operatori non hanno interesse a spostarsi, ma la cosa é diversa p.e. per stramannati come noialtri. Ora la giustizia tributaria e la V E R A libera circolazione dei capitali dovrebbe permettere a chiunque di aprire rapporti finaziari di ogni tipo col solo obbligo di trasparenza e di sottostare alle leggi del paese ospite indipendentemente dal luogo fisico in cui risiede il proprietario. Ma questo sarebbe troppo bello per il parco buoi che potrebbe così sfuggire alla cupidigia dei propri capi, soprattutto se affamati di soldi altrui per mantenerI loro vizi. Ed allora non potendo contraddire formalmente il principio di “libertà” ecco una pioggia di imposizioni, vincoli, balzelli, punizioni, ricatti ed intimidazioni tributarie, presunzioni ecc..che di fatto impediscano agli operatori senza potere di muovere ed investire a piacere I propri denari. Vi faccio un solo esempio di recente trovata: il taglio minimo. Ovvero certi nostri enti (es ENI) emettono perodicamente lucrosissime obbligazioni che curiosamente non pagano interessi da calcolo infinitesiamale ma sugli euri p.e. arrivano anche al 7/8 e persino 10% oviammente praticamente esentasse con qualche “legalissimo” giro che se lo facessimo noi finiremmo subito in una comoda galera. Il trucco é che il taglio minimo della meraviglia é un milione di euro o magari anche 10, salvo offerte popolari a 350 mila come un bond FIAT/FCA di qualche tempo fa. Tutte cose come vedete lontanissime dai comuni mortali. Altra bufala dello stsso genere é il divieto di uso del contante per cifre bassissime (va bene invece per importi elevati, diciamo sopra I 25 mila euro) che inceppa I traffici. La scusa é la “lotta all`evasione” (quella contro le nonnette che pagano in nero l`idraulico perchè se pagassero a fattura dovrebbero poi non mangiare per 10 giorni), in realtà é solo un espediente di controllo politico, affiinchè lo stato sappia ogni cosa (sapendo ogni spesa) di ogni cittadino senza potere e nessuno possa più avere una vita privata.

    Qui mi fermo anche se ci sarebbe ancora moltissimo da dire. Però vedete che ho espresso e comprovato con fatti reali verificabili le stesse cose dall`avvocato, senza ricorrere a strani (ma rispettabilissimi) accademici e a discorsi esoterici come quelli di altri stimati partecimanti.

  3. geppo scrive:

    Salve mi chiedevo, a proposito della nota nr. 5, per mia curiosità personale se ha conoscenza del sito http://www.positivemoney.org dove hanno dimostrato senza ombra di dubbio che le banche commerciali creano denaro dal nulla nel momento in cui fanno prestiti ai clienti. Complimenti per i suoi post sempre di alto livello.

    Saluti. Davide Ruini

  4. Giovanni V. scrive:

    Quanto illustrato magistralmente dall’Avvocato, in questo mirabile articolo, altro non è che il meccanismo infernale della RISERVA FRAZIONARIA, a seguito del quale solo il 3-5% del danaro in circolazione è stampato dalla BCE!

    Ma stesso discorso vale anche per gli US con riferimento alla FED:

    https://www.youtube.com/watch?v=iFDe5kUUyT0 (sottotitoli in Italiano available)

    Le banche europee oggi acquistano la moneta allo 0,50% dalla BCE per poi rivendere questa carta straccia, priva di qualsiasi controvalore aurifero, agli stati in virtù dell’articolo 123 del folle TRATTATO DI LISBONA, che in soldoni obbliga i singoli STATI a rifinanziarsi non presso il proprio MINISTERO DEL TESORO o presso la propria BANCA CENTRALE pubblica, bensì sui mercati internazionali.

    Questa operazione truffaldina, a cui vanno aggiunti i favori in termini monetari prodotti dall’ingannevole SPREAD (controllato in ultima istanza dalle stesse banche attraverso le AGENZIE DI RATING), genera dal nulla megaprofitti per i medesimi istituti di credito o meglio di debito.

    Ciò avviene grazie all’illegittimo vantaggio riconosciuto loro di esercitare il SIGNORAGGIO INTERNO da RISERVA FRAZIONARIA, ovvero dalla possibilità riconosciuta di prestare fino a 50 volte il denaro che effettivamente posseggono in cassa, guadagnando dal nulla interessi su interessi, alle spalle dei cittadini

    http://www.signoraggio.com/signoraggio_lariservafrazionaria.html

    Questi meccanismi stanno alla base dello scoppio incontrollato del DEBITO PUBBLICO dei singoli Stati.

    Per ogni Euro in circolazione vi sarà un Euro di debito, per cui con il truffaldino sistema monetario attuale diventa impossibile eliminare o ridurre il DEBITO PUBBLICO senza causare una recessione!

    E ora, come se non bastasse, l’eurocasta di Mr DRAGHI Goldman Sachs-Bilderberg, seguendo una strategia ben mirata con l’ausilio dei loro servi mainstream media, dopo aver creato l’attuale crisi recessiva insieme ai compari americani, ci vuol far credere dell’assoluta necessità di un’UNIONE BANCARIA in funzione scacciacrisi, ricorrendo all’ illusorio strumento del “Quantitative Easing”, il quale altro non è che una ulteriore misura di indebitamento pubblico a favore delle banche.

    Tralascio, per non infierire, il meccanismo fraudolento di salvataggio diretto delle banche tramite il MES o il Fondo “Salva Stati” metodo Cipro permanente.

    PRINCIPALI EFFETTI MACROECONOMICI DELLA RISERVA FRAZIONARIA SUL SITEMA ECONOMICO DI UN PAESE

    1) MONOPOLIO PRIVATO dell’OFFERTA DI MONETA da parte delle BANCHE COMMERCIALI tramite le Banche Centrali da loro controllate

    2) MEGAPROFITTI PER LE BANCHE, DEBITO PUBBLICO e POVERTA’

    3) CONTROLLO SULLA DOMANDA (USO) DELLA MONETA

    – INCENTIVO a PRESTARE SEMPRE PIU’ DANARO e ad INDEBITARE SEMPRE PIU’ PERSONE
    – INVESTIMENTI in ATTIVITA’ SPECULATIVE (Borsa, Attività Immobiliari) anziché PRODUTTIVE (imprese)

    4) MEGAREDISTRIBUZIONE DI RICCHEZZA E REDDITO in DUE DIREZIONI:

    – dall’ECONOMIA REALE (salari, profitto) al SETTORE FINANZIARIO (rendita)
    – dai MENO ABBIENTI (lavoratori dipendenti, pensionati) alla parte più RICCA della POPOLAZIONE (Proprietari Immobiliari)

    http://www.altrainformazione.it/wp/2015/01/21/a-lotta-di-classe-dell-1-ha-vinto-ed-e-insaziabile

    Ho capito bene il senso del suo articolo, Avvocato?

    ^_^

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