ALLAH E’ GRANDE, IL JIHAD E’ INVINCIBILE

Allah è grande, il jihad è invincibile, gli infedeli porgono la gola alla spada del Profeta come capretti colpevoli, spinti dai loro vizi e guidati dai loro capi politici e religiosi, che abbiamo comperato come prostitute figlie di prostitute.

(Sura dell’Accoglienza, 1-2)

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1 risposta a ALLAH E’ GRANDE, IL JIHAD E’ INVINCIBILE

  1. ahfesa scrive:

    Caro avvocato ed immagimari lettori,

    Tutti sanno che una cosa é ragionare di un concetto astratto, soprattutto se attinente a rivelazioni ultraterrene, altra cosa molto diversa é la sua trasposizione dottrinale ed altra ancor più differente ed aleatoria é la sua applicazione pratica nella vita reale.

    Un bonario e non esaustivo esempio in tempi recenti sono I Testimoni di Geova, eredi apocrifi dei Mennoniti, I quali facendo letterali comparazioni tra I vari testi de Vecchio e Nuovo Testamento, anche usando strane traduzioni, riescono (magari con qualche piccola dimenticanza e forzatura) a proclamare solenni corbellerie che – scontata pure la buona fede – urtano contro il comune buon senso.

    Ma l`applicazione acritica e pedissequa di concetti appresi sia pure da indiscusso Maestro non é solo materia religiosa. Sovente entra persino nell`arte militare. Basti pensare a Balaklava, dove lord Raglan, atteggiandosi a dotto stratega, applicando letteralmente un principio di Clausewitz, manda il subordinato lord Cardigan (che per altro odiava) con la sua brigata di cavalleria leggera frontalmente contro un gruppo di artiglieria russo provocando un macello di uomini e cavalli, davanti al quale persino gli artiglieri russi restarono increduli.

    E la giustificazione di lord Raglan era inappuntabile: difatti Clausewitz scriveva che un generale mediocre attacca il nemico di fronte. Invece un generale intelligente lo attacca di fianco. Ma un generale MOLTO intelligente, sapendo che il nemico benchè schierato di fronte si aspetta l`attacco sul fianco, ebbene per sorpresa lo attacca proprio di fronte. E concludeva il Grande affermando che sovente la strategia di un generale mediocre é poi eguale a quella di uno molto intelligente. Ovviamente Clausewitz voleva ammonire I lettori sui rischi di strategie e tattiche troppo complicate, ma Raglan lo prese alla lettera e molti cocchi di mamma finirono fatti a pezzi da mitraglie chiodate sparate a zero.

    Ciò premesso che il Corano sia piuttosto spiccio con gli “infedeli” mica é un segreto. Anzi il Profeta lascia chiaramente intendere che il dovere del Vero Credente, non é solo quello di vivere secondo I precetti di Allah, ma anche e soprattutto far in modo che tali prescrizioni siano applicate nell`intero creato. Ed ovviamente se a ciò si arrivi con la persuasione o con la fisica eliminazione dei dissenzienti poco importa. Difatti Allah é misericordioso e nella sua infinita saggezza sa appunto punire e premiare anche chi ha subito un diverso giudizio terreno.

    Ma questo assomiglia pericolosamente a quanto affermava e poi puntualmente faceva eseguire uno che I seguaci di Allah quando poteva li bruciava vivi, non senza averli prima fatti accecare, perchè non vedessero in vita le fiamme dell`inferno che li attendeva. Era questi il pio Arnaud Amalric (Amaury), abate cistercense e poi vescovo di Narbonne. IL Prode incaricato di bonificare la città di Béziers infestata dagli eretici catari albigesi, vista l`ottusa renitenza degli stessi, il 22 luglio 1209 prese Béziers d`assalto (mica con l`acqua santa ma con il mazzapicchio) e spedito al creatore ogni resistente trovato in armi, I suoi comandanti gli chiesero che cosa dovessero fare con gli abitanti inermi, che però avrebbero potuto essere anche eretici. Il vescovo (che per un pelo Jacques Fournier (poi Benedetto XII) non fece santo, non ebbe dubbi e disse semplicemente di ammazzarli tutti che tanto Dio avrebbe poi trovato I suoi.

    Quindi non é difficile capire che il male non é tanto nel Corano o nel Talmud o persino in “Mein Kampf” ma nell`uso che il lettore degli stessi potrebbe fare. E se chi legge é mente debole, magari fuorviata da altri “maestri” che però hanno credi molto più prosaici ed utilitaristici, temo che il risultato sia sicuro.

    Quindi le soluzioni vere al problema (se si é ancora in tempo) sono le solite.
    Non certamente le leggi restrittive e capestro che punicono poi chi é nella legalità, né le mobilitazioni da sturmtruppen che necessitano di 100 mila militari per trovare 10 sospetti (di cui magari 4 si devono rimandare a casa perchè estranei). Occorre solamente applicare agli stranieri ed ai sospetti esattamente le stesse leggi che vengono tanto volentieri imposte a noi contribuenti. Ovvero per esempio controllare con occhiuta precisione da dove vengono I mezzi di sostentamento di certi personaggi o di certe “associazioni” o “centri di culto”. Oppure semplicemente rispedire al mittente chi svolge attività chiaramente iregolari, clandestine e fraudolente, anche se a scopi puramente economici. E naturalmente bisogna cessare la demenziale pratica dell`accoglienza illimitata ed indiscriminata. Non fosse solo per il semplice motivo che se I capi dei,luoghi di provenienza invece di scaricarci (e pure guadagnandoci in proprio) tutti gli indigenti, I criminali ed I piantagrane, dovessero invece tenerseli e magari anche contentarli, vedrete che sarebbero poi molto meno aperti a certe comode teorie che oggi passano per la maggiore.

    Ma non mi dilungo su questo discorso perchè I nostri capi non ci sentono, anzi fanno l`opposto. Si sveglieranno quando cominceranno ad essere toccati I loro personali interessi ed I loro cari. Ma allora sarà per tutti troppo tardi.

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