IMBECILLITA’ ELETT0RALE

IMBECILLITA’ ELETTORALE

Fedele alle sue tradizioni, la partitocrazia, mentre ancora difende gli autori delle frodi bancarie, ha prodotto una legge elettorale che non può dar luogo a una maggioranza uscita dalle urne e che quindi negherà agli elettori la possibilità di scegliersi il governo e persino la maggioranza, per lasciare invece man salva ai gestori dei partiti politici per lottizzare, consociarsi e inciuciare le intese più o meno larghe che fan comodo a loro e ai loro padrini banchieri nazionali ed esteri.

Per evitare queste situazioni, senza dar luogo a un regime autoritario come voleva la riforma Renzi-Bischi, bastava e basterebbe riformare il bicameralismo nel senso di una camera eletta con doppio turno maggioritario che vota la fiducia al governo e le leggi “normali”, e un senato eletto con sistema proporzionale che vota le leggi costituzionali, elettorali, sulla cittadinanza, oltre ad eleggere il capo dello Stato e gli altri organi di garanzia e controllo.

Sempre come al solito, i leaders dei partiti politici chiedono di essere votati, affermando ciascuno di avere la capacità – se vincerà le elezioni – di risolvere i guai del Paese e di rilanciarlo.

Ovviamente, siffatte affermazioni sono vuote millanterie, perché i guai del Paese derivano, in sostanza, da fattori completamente al di fuori della capacità di azione di qualsiasi forza politica (perlomeno nazionale):

-la composizione del paese Italia, fatta di aree funzionalmente troppo diverse per ragioni storiche per legare tra loro, e che infatti non hanno legato se non nelle prassi più disfunzionali, ormai diffusesi a tutte le aree attraverso la burocrazia, la politica e l’emigrazione interna (dopo 150 di unità anni vi sono regioni che funzionano meglio di altre con 1/9 del personale e della spesa);

-la storicamente sempre ribadita sottomissione gerarchica dell’Italia a potenze straniere, che ne abbattono la concorrenzialità e ne prelevano le risorse, e, per far ciò, le impongono indirizzi economici, finanziari, politici e persino colpi di Stato (come quello Napolimonti);

-le dinamiche planetarie produttrici di crescenti diseguaglianze, miserie e oppressioni (processi di concentrazione oligarchica-apolide-irresponsabile di reddito-ricchezza-potere; di globalizzazione distruttiva del rapporto territori-cittadini-potere e parallela sostituzione etnica; privatizzazione delle funzioni e dei poteri statuali nelle mani di organismi sovrannazionali insindacabili, detentori di strumenti tecnologici di tracciamento-condizionamento delle persone al disopra di ogni controbilanciamento giudiziario e democratico):

.Su questi fattori, cioè sulle cose che contano, sull’essenziale, politica e mass media fanno silenzio, salvo insorgere per bollare di marxismo, populismo o razzismo chiunque ardisca menzionarli. Ciò assicura l’innocuità, ossia l’imbecillità, del dibattito elettorale.

12.11.17 Marco Della Luna

Informazioni su admin

Avvocato, autore, scrittore
Questa voce è stata pubblicata in GENERALI. Contrassegna il permalink.

2 risposte a IMBECILLITA’ ELETT0RALE

  1. Sibilla Tiburtina scrive:

    Caro Avvocato
    le sembra possibile che si sia già in campagna elettorale senza sapere ancora quando si voterà?
    L’impressione, confermata dal suo articolo, è che sia tutta una commedia, un facimmo ammuina per distrarre la gente dalla vera realtà delle cose. Ad esempio lo ius soli, nato per procurare nuovi elettori al PD; la criminalità fuori controllo, la depredazione degli asset nazionali.

    Come sempre i media (tv e giornali) sono totalmente asserviti al pensiero unico: di colpo, chissà come mai, va tutto bene (!), c’è la crescita (!), le cose migliorano (!). Quadro roseo fino alle elezioni, cioè carota per i pochi (sempre meno) che andranno a votare. E subito dopo si tornerà sicuramente al bastone: non per nulla l’europa ha già mandato la solita letterina di richiamo, tanto per tenerci in allenamento.

    L’unica cosa certa ed evidente è che l’europa è alla canna del gas, anche se i poteri finanziari fanno di tutto per tenerlo nascosto. Ma la verità riluce lo stesso, basta guardare la Polonia, l’Austria, la Catalogna e persino la Germania. La gente è stufa ma si sente impotente, e non va a votare (per quel che serve…).

    Come andrà a finire non si sa; come sempre c’è poco da stare allegri.
    Alla base di tutto resta il fatto che chiunque andrà al governo dovrà obbedire alle direttive europee, oppure stracciare i trattati di Maastricht e Schengen. Crede che glielo lasceranno fare? Oppure monteranno su qualche scandalo (preferibilmente sessuale) per mantenere lo status quo? Situazione senza via d’uscita…
    E poi siamo alla macchina del tempo! Di nuovo Berlusconi, Prodi, D’Alema… hanno riportato indietro l’orologio di vent’anni. Mancano solo Andreotti, Scalfaro e Berlinguer.
    Ma quando avranno distrutto tutto e cancellato gli Italiani, cosa sperano di ottenere?

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    temevo che il nostro molto etereo sodalizio fosse stato silenziato in un euristico oblio. Meglio così, ma temo che il nostro dire, pure assai veritiero, sia condannato alla stessa irrilevanza pratica del nostro « dibattito politico ».

    Partirò da un odierno fatto di cronaca oramai ripetitvo, ovvero la solita « pagella » intimidatoria che gli usurai di Bruxelles ci hanno assegnato. Ma a parte il normale pressing per mungere più quattrini ai soliti, mediante i più creativi artifizi, adesso diventa palese la malafede. Difatti si contestano i crapulanti sprechi dei pensionati a 500 euro (da ridurre) e la scarsa produttività del relitto ceto produttivo nazionale, ovviamente da punire con nuova costosa euroburocrazia « semplificatoria » e da legnare con nuovi prelievi, ora sul patrimonio non essendoci più reddito. Al contrario non si dice verbo degli oramai quotidiani scandali che sbugiardano miriadi di emeriti lazzaroni, furfanti e venditori di fumo, che invece godono di smodate prebende ed occupano con esiti palesemente nefasti importantissime cariche.

    Quanto al « dibattito » temo che non sia neppure più « politico ». Infatti si disquisisce di pallonari giustamente mandati a casa con ignomina (ma sempre – stranamente lautamente pagati a spese del solito contribuente). In prima pagina anche di seriosi media si parla di « signorine » avvenenti (o un tempo tali) che dopo decenni si ricordano di essere state « molestate » da famosi personaggi, diversi per età, professione e ceto, ma tutti accomunati dall`esser ben foderati a quattrini. E naturalmente cotali « ricordi » trovano prontissimo eco nel « web » distruggendo irrimediabilmente la reputazione degli accusati, prontamente esclusi e cassati da tutti gli eventi che contano.

    Come pure si attenziona il popolo bue sulle intricate vicende dei decotti leaders politici « di sinistra » che sbracano per cercare di mantenere le smodate prebende creandosi pretestuose verginità mediante « nuove » e mirabolanti aggregazioni al fine di imbonire il solito e costosissimo nulla.

    Si parla anche di solidissime banche « miracolosamente » salvate coi soldi dei contribuenti e dei risparmiatori, le quali – naturalmente dopo esser state « ricapitalizzate » – sono generosamente donate per un euro proprio ai potenti signori che giusto prima le avevano spogliate, con l`esilerante scusa del divieto « degli aiuti di stato ». Ed oramai la spudoratezza é istituzionale tanta che p.e. una banca, (di fatto strafallita) dopo aver perso in dieci giorni il 70% del suo valore di borsa (che era già stato per altro ancora duramente decurtato in passato) per la felicità dei soci chiede « per prudenza » un aumento di capitale pari a OTTO volte il suo valore di mercato attuale. Come se io per ristrutturare casa mia che vale (a nuovo) 300 mila euro ne domando al finaziatore 2 milioni 400 mila. Altro che la « finanza creativa » del prof. Tremonti ! – e Sindona era un`educanda vergine ai suoi tempi.

    Ed oramai liberato l`estro affabulatorio seriosi esegeti onusti di titoli e prebende ci chiosano le vicende dei « nuovi » leaders che ci rovineranno ancor peggio nel prossimo futuro, ovvero il Renzi ed il Berlusconi. E la gara a chi la spara più grossa (sempre a spese dei soliti) é appena cominciata. Ovvero uno promette mirabolanti riforme « leopoldesche » ovviamente basate sulla « riduzione » illusoria del carico fiscale e sul lavoro (precario ed a salario da fame) per tutti. L`altro farnetica di pensioni sociali da 1000 euro esentasse anche per le casalinghe e di flat tax al 25%. Stiamo veramente scadendo perchè almeno una volta i preti (col massimo rispetto e di tutte le confessioni) almeno ci promettevano, se si obbediva ai potenti, la vita eterna nell`aldilà. Ma si prometteva qualcosa di ragionevole ed attaente ed appunto eterno.

    Intanto ovviamente il Conte Gentiloni, con papalina silenziosa doppiezza, manda avanti nel silenzio generale le sue leggine liberticide (come il divertente obbligo di memorizzare ogni nostra esternazione telefonica e mediatica per sei anni, magari anche con la scatola nera che traccia in tempo reale e memorizza ogni nostro movimento in auto) e le sue leggi fiscali che con la scusa di « ridurre e semplificare » ci caricano sempre di nuovi oneri e balzelli. Senza contare il demenziale e suicida « jui soli » cioé la romanesca « sola » per antonomasia.

    O anche la divertente « web tax » o « l`eurostangata sulle multinazionali » che il popolo bue imbecilmente adora perchè così « anche Apple pagherà le tasse ». Errore mortale cara la mia gente ! E per la semplice ragione che le multinazionali ed i fornitori di energia e comunicazioni globali sono dei monopolisti di fatto che operano in sintonia sempre mediante cartelli di fatto che nessuno si sogna di colpire. Ed allora pagheranno le nuove tasse, ma le ribalteranno con gli interessi sui soliti (noilatri) che non potendo far a meno del servizio dovremo pagare, striger la cinghia ed in più esser contenti.

    E quando non si sa più che cosa contare si tirano in ballo i soliti taxisti che ormai da decenni devono essere « regolamentati e riformati », ma curiosamente nessun governo di ogni colore (neppure il potentissimo prof. Monti) ci é mai riuscito.
    E se i nostri capi non la spuntano coi taxisti come faranno a Bruxelles ed a Berlino ?

    Ma il popolo bue spera nei Grilliti. Bene, nel generale marasma almeno questi, certo saggiamente diretti, si limitano a sbugiardare le sparate degli avversari, ma a parte l`aver acquisito il look dei potenti, unitamente alla ferma volontà di imbullonarsi all`acquisito prebendato scanno, temo che se per avventura fossero messi alla prova dei fatti, sempre per durare e mungere, si appecoroneranno meglio e prima degli altri agli ordini di Berlino/Bruxelles. E noi pagheremo e saremo contenti.

    E questi, oltre a naturalmente il femminicidio ed i diritti degli omossessuali, sempre presenti nel dibattito giornaliero, sono i temi che ci vengono ordinariamente serviti. Quindi vedete voi se si può parlare di « dibattito politico ».

    Ho tralasciato « i migranti » « i richiedenti asilo » « le risorse » che in questo momento – dato il clima elettorale – sono meno celebrati anche se esistono e costano. Ma non temete questi torneranno sicuramente ai fasti della cronaca (e non come i pericolosi attentatori di S. Colombano al Lambro che volevano accoltellare i venditori – magari in nero – di grana padano e di cotechini) . Eh sì perchè un giorno non lontano tutta questa gente ben abituata viver a spese altrui ed alla violenza come mezzo di affermazione, temo vorrà dir la sua ed allora tutto il formidabile castello di fanfaluche di cui ho parlato purtroppo per noi si scioglierà come neve al sole. E non saranno di certo i gauleiter di Berlino o le varie « polizie » ed « eserciti comuni » di Bruxelles a salvarci.

Lascia un commento