L’ORACOLO DELLE URNE

L’ORACOLO DELLE URNE

 Il dato fondamentale, confermato da questa tornata elettorale, è che l’Italia è un paese tanto diviso al suo interno, che può essere governato solo dal suo esterno, come un protettorato – e probabilmente gli architetti della City che progettarono e guidarono la costituzione del Regno d’Italia (e che poi assemblarono altri stati-arlecchino come Iraq, Siria, Cipro, Libano, Sudan, Jugoslavia…) avevano proprio questo intendimento: creare un paese le cui divisioni interne consentissero di manipolarlo dall’esterno, e insieme incapace di una politica di interesse nazionale. L’Italia unificata è un artefatto dell’imperialismo britannico.

Non si può nemmeno dire che  si sia realizzata una maggioranza in forma di convergenza antisistema tra M5S e Lega: infatti il primo ha raccolto soprattutto voti di meridionali desiderosi di assistenza pubblica, intervento statale, reddito di cittadinanza a spese del Nord; mentre la seconda ha raccolto soprattutto voti di settentrionali desiderosi di meno tasse, meno stato, meno trasferimenti dal Nord al Sud, e più autonomia (vedi i recenti referendum di Veneto e Lombardia). Qualora il M5S vada al governo (con parte della sinistra – è possibile) dovrà aumentare le tasse patrimoniali e successorie  per finanziare il “reddito di cittadinanza” e altre generosità promesse al suo elettorato – e ciò produrrà una fortissima, forse dirompente tensione con il Nord, e un ulteriore decrescita economica.

Nell’attuale parlamento non si può formare alcuna maggioranza che non sia frutto di un inciucio in beffa alle promesse fatte agli elettori e che non risulti in una coalizione anomala e intrinsecamente instabile. Il Capo dello Stato che dirigerà le operazioni per formare un nuovo governo è egli stesso in contraddizione con se medesimo, perché eletto da un parlamento a sua volta eletto con una legge che egli stesso, come giudice costituzionale, giudicò incostituzionale.

In un corpo elettorale tanto profondamente diviso sia negli interessi pratici che sul piano ideologico, cioè diviso sia perché vi sono grosse masse di elettori con interessi oggettivamente contrapporti (Nord-Sud), sia perché le forze politiche si negano reciprocamente la legittimazione politica e morale (“Berlusconi è un mafioso, il M5S è una setta pericolosa, la Lega e FdI sono razzisti-fascisti, il PD è servo di banchieri delinquenti”, etc.), il premio di maggioranza, anche via ballottaggio, non funzionerebbe come fattore di unificazione, anzi sarebbe pericoloso, perché porterebbe una forza minoritaria (rappresentante il 35-40% dell’elettorato) nonché illegittima agli occhi di almeno metà dell’elettorato, a una posizione di potere autosufficiente  non solo per l’attività di governo e di ordinaria legislazione, fisco compreso, ma anche per cambiare le regole del gioco (legge elettorale, cittadinanza, costituzione) e per fare le nomine degli organi di garanzia (presidenti della Repubblica, delle Camere, delle autorità garanti, etc.). E siccome questa forza maggioritaria dovrebbe gestire periodi duri per la popolazione, avrebbe presto una forte maggioranza popolare contro di sé.

L’unica via di uscita sarebbe una riforma costituzionale che affidasse le funzioni di garanzia e regole comuni a un Senato eletto col metodo proporzionale puro, e le funzioni di legislazione ordinaria e fiducia al governo a una Camera eletta con un premio di maggioranza al ballottaggio, stabilendo che il Senato non possa essere sciolto ma si sciolga solo alla scadenza ogni 5 anni, e che la Camera invece si sciolga ogni 4 anni e possa essere sciolta anticipatamente come avviene ora.

In tal modo, il premio di maggioranza non comporterebbe che il partito o la coalizione che lo ottiene possa cambiare le regole di fondo a sua convenienza e nominarsi alle cariche di garanzia i personaggi che gli fanno comodo per coprire le trame dei suoi interessi.

Ma persino una tale riforma non risolverebbe il difetto fondamentale del Paese: le divisioni e contrapposizioni storiche, consolidate, oggettive, soprattutto tra Nord e Sud.

L’ideale sarebbe quindi cogliere l’opportunità offerta da questo risultato elettorale, con la divisione del Paese in un Sud stellato, in un Nord centroleghista e in un’Etruria (per ora) di centrosinistra, per sciogliere l’artificiosa unificazione delle nazioni italiane nelle tre suddette parti, facendone tre repubbliche indipendenti, corrispondenti ciascuna alle rispettive caratteristiche sia politiche che economiche (Aree Monetarie Ottimali).

Ancora più semplice sarebbe se il M5S e il PD si alleassero per governare: allora basterebbe fare due repubbliche e il confine potrebbe correre sul crinale appenninico, se non lungo il Po.

05.03.18  Marco Della Luna

 

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5 risposte a L’ORACOLO DELLE URNE

  1. ahfesa scrive:

    Chiedo umilmente scusa ai lettori: non ho riletto il testo ed ho scritto un obbrobrio:
    bestia! innocui senza la q come scuola, non innoqui!!!!

    scusatemi ancora.

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    siamo in periodo prepasquale e giustamente i nostri politici parlano di venturi Messia, di Zeloti (i populisti), di Farisei (i berluscones) di Pilato (il PD), di minacciosi Vespasiani venturi (non i cessi, ma la Trojika) e naturalmente della Resurrezione che puntualmente avverrà il terzo giorno, senza però dirci da quando si inizia la conta. Intanto si segue con ilare deferenza a pagare il sempre più esoso tributo all`Imperatore inverato dagli eurocapi.

    Quindi, corroborato da cotale attitudine, anch`io voglio azzardare ulteriori fideistici pronostici. Ovvero vi voglio raccontare che cosa farei io se fossi nei panni del verdecornuto Salvini e del ruspante, ma euromimetizzato Di Maio.

    Io credo che Salvini di certo, e Di Maio probabilmente, capiscano benissimo che il programma dei « non preoccupati » eurocapi consiste nel cercare di bruciarli possibilmente nel tentativo di formare una coalizione di governo, e nel deprecato caso essi riuscissero a tanto, di strangolarli alla greca (e/o alla catalana) impedendo loro di governare sia in coppia che con una propria coalizione. E come dico da tempo già i berluscones cercano di distinguere sempre piu decisamente le loro sorti da quelle dei verdecornuti colleghi, per l`evidente ragione che abbisognano per continuare ad esistere dell`imprimatur di Berlino. Quindi temo che entrambi i « leaders » in pectore comprendano che l`idea di governare veramente (salvo che appecoronandosi a Berlino, che equivarrebbe al loro suicidio politico come Tsipras) sia una fantasia autolesionista.

    Ed allora parrebbe che esistano solo due soluzioni : a) far parte (a seconda del caso) di un governo « di responsabilità » ovviamente telecomandato da Berlino e diretto da una personalità lassù gradita. Ipotesi nefasta codesta perchè oltre al già citato suicidio politico, ci sarebbe anche il rischio di essere coinvolti come il rintronato Bossi, il di lui figlio pluribocciato ed altri ingenui compari, in storie di « paghette » ed altre amenità che potrebbero poi essere prontamente eccepite da solerti inquisitori in caso di diniego di appecoronamenti più che deferenti.
    b) ritirarsi in dignitoso Aventino (entrambi i partiti) sperando in tempi migliori, mantenendo la verginità programmatica e sperando che l`altrui conseguente traballante carrozzone governativo cappotti da solo. Io però temo che ferma la verginità, il cappottamento sia illusione, pensandoci Berlino a tenere in piedi qualunque funambolismo governativo a tempo indefinito, poichè appunto lassù sta l`unica macchina per fare i soldi (senza costi) e distribuire prebende.

    Parrebbe dunque che per i « vincitori » non ci sia via d`uscita. Ed invece no. Difatti se io fosso uno dei due ruspanti antagonisti per prima cosa farei presente in via riservatissima al mio collega/avversario quanto sopra e gli direi quanto al contrario dell`evidenza ci convenga essere alleati invece che nemici. Ovvero manifestando esteriormente la negazione assoluta di posibili alleanze, suggerirei di creare due commissioni formate dai massimi esperti dei due partiti in materia per elaborare un progetto di legge di bilancio e di legge elettorale. La prima deve essere il più compiacente possibile verso Berlino, salvo il procrastinare ancora per una anno le esplosive clausole capestro-iva. La seconda deve essere un maggioritario tipo francese, per arrivare invariabilmente ad una coalizione di stabile di governo. Raggiunto l`accordo scritto alla tedesca si forma un governo politico M5S-Lega considerandolo « politico » ed esternando un programma moderato, sempre in funambolico equilibrio tra i desiderata del popolo bue e quelli di Berlino. Cosa difficile nei fatti, ma relativamente semplice da rappresentare a parole. Poi disponendo di autonoma maggioranza parlamentare approvare con iter parallelo e contemporaneo legge di bilancio ed elettorale e quindi andare a votare con la stessa. Salvo eventi eccezionali e strani riciclaggi con cambio di maglietta in corsa, si avrebbe una polarizzazione attorno ai due partiti facendo sparire come forze predominanti l`estrema sinistra, il PD e FI, con le relative cariatidi decotte.

    Già vedo chi inorridito mi eccepisce che questo significherebbe con ogni probabilità consegnare il paese al M5S, anche se la cosa non sarebbe certa.
    Ora io, anche facendomi carico di questa ipotesi peggiore, non posso ignorare i vantaggi che questo darebbe anche ad un`eventuale opposizione euroscettica.
    Difatti si avrebbe finalmente un governo nel bene e nel male responsabile e con un chiaro mandato, ed un`opposizione forte , leggittimata da un palese ed inequivocabile voto popolare che potrebbe davvero controllare l`esecutivo e con forza reale impedire manovre autoritarie.

    Certo, una tale situazione dubito che farebbe contenti Berlino e Bruxelles, mentre potrebbe non dispiacere a Mr Trump che vedrebbe incrinato il monolite eurotedesco, con possibili divertenti sviluppi.
    Ora Berlino potrebbe per evitare l`incresciosa evenienza soltanto applicare i seguenti accorgimenti :
    a) comprare i grilliti (cosa che sta già tentando di fare). Evento possibile ma molto costoso ed incerto una volta che questi sono da soli nella stanza dei bottoni e con piena leggittimazione popolare. Persino a Tzipras/Varufakis si dovette lasciar fare.
    b) Creare dal nulla un`altro Macron in sei mesi. Possibile nella realtà francese (anche se ci si mise tre anni), ma assai diffcile da noi dove Berlusconi e Renzi sono fulgido esempio di come il popolo bue oramai plurisodomizzato preferisca gli antiestetici mutandoni di latta alla lingerie magari sexy, ma facilmente penetrabile.
    c) Strangolare il nuovo governo grillita alla greca. Possibile, ma anche questo assai complicato e costoso sia perché noi, benchè impoveriti, non siamo la Grecia o la Catalogna. Sia perché esisterebbe una forte ed organizzata opposizione euroscettica spece al nord e sia perchè presino il popolo bue ha capito che cosa vuol dire avere « salvatori » tipo Monti e dubito che se ne prenderebbe un altro equivalente se non peggiore senza fiatare come nel 2011.

    Quindi questo potrebbe aprire una consistente breccia nell`autocratico regime di Bruxelles, esattamente come accadde all`inizio degli anni 80 con Solidarnosc, che in principio si prese il simapatico Jaruselsky e qualche legnata, ma inesorabilmente nel giro di 8 anni sbancò il banco, causando il crollo totale del colosso sovietico che si credeva (anch`io ero tra quelli) dovesse durare ancora dei decenni.

    Ma queste sono considerazioni da bar, poichè tempo che la realizzazione di questo programma richieda una capacità politca che temo sia molto distante da quella producibile dai due ruspanti e dai loro sodali e quindi temo che se ci giuoca al meglio ci beccheremo l`inciucione che lascerà i due « vincitori » a bocca asciutta.

    Infine, mi scusi Sibilla, ma io non credo, salvo errore, sia nelle intenzioni, né nell`interesse degli eurocapi il dividere il nostro paese politicamente. E ciò se non altro per la semplice ragione che tutti i regimi autocratici, soprattutto quelli in difficoltà, hanno assoluto interesse ad evitare ogni forma di cambiamenti (sostanziali ovviamente) che pur se apparentemente innoqui normalmente portano poi situazioni impreviste che non di rado mettono in seria difficoltà le classi dirigenti autoreferenziate. Vedasi la Catalogna e la separazione tra Fiamminghi e Valloni che apparentemente non dovrebbe cambiare niente per Bruxelles/Berlino poichè i nuovi stati si dichiarano già in partenza aderenti alla pari alla vigente Unione. Ciononostante si é ricorso (Madrid per conto di Berlino) alle legnate in pubblico ed alla galera politica per fermare il meccanismo.

  3. Sibilla Tiburtina scrive:

    Caro Avvocato e stimati lettori
    vi giro un articolo di Mitt Dolcino, pubblicato sul sito Scenari Economici di Antonio Maria Rinaldi, dove si spiega che francesi e tedeschi hanno deciso di dividere L‘Italia in due e spartirsela. Nord e Salvini da una parte, sud e Di Maio dall’altra.

    https://scenarieconomici.it/rottura-itaglia/
    “Qualcuno ancora non ha capito che l’EU franco-tedesca sta tramando per rompere l’Unità d’Italia, per comandare il Continente. Ossia per mettere all’angolo gli anglosassoni”.

    Il che corrisponde più o meno a quanto scrive il signor Ahfesa. Sempre il solito banchetto di sciacalli, mai sazi, sempre più avidi.
    Mentre si aprono le trattative per trovare i “responsabili”, l’Europa e Moody iniziano già a dirci cosa dobbiamo fare, guai abbandonare le ‘riforme strutturali’ che hanno prodotto tanto nuovo evidente benessere e prodigiosa ripresa. A marzo vi sarà l’insediamento della nuova Casta, poi andranno avanti per mesi con gli incarichi esplorativi, tanto avere un governo non serve, anzi, senza si sta meglio.
    Certo, il popolo bue ha scompigliato le carte, non ha votato i due vecchi inciuciatori, Renzi e Berlusconi, che continuano imperterriti a credere di essere l’ago della bilancia.
    Ci sarà da divertirsi, difficile fare profezie anche per la Sibilla…. temo che Cicerone vedesse giusto.

    Riassumo (vedere nel link sopra l’articolo originale in versione integrale):
    « l’Europa franco-tedesca ritiene, all’alba del III. millennio, di essere pronta per sfidare gli anglosassoni, e per fare questo bisogna prima di tutto neutralizzare l’Italia (…) prima economicamente, poi politicamente ed in ultimo geostrategicamente, ossia per arrivare a dividere l’Italia in varie sotto-parti.
    Il golpe del 2011 deriva precisamente da tale indirizzo, personalmente ho visto documenti che, nel periodo clintoniano, ipotizzavano la suddivisione in due parti della Penisola preservando il sud come riserva USA affacciata al Medio Oriente ed al nord Africa, ed il nord verso l’EUropa (…).
    (…) Arriviamo ad una elezione 2018 in cui i confini italiani del voto del M5S praticamente ed incredibilmente coincidono con quelli del Regno delle Due Sicilie. Dove ci porterà tutto questo? Semplice, alla divisione dell’Italia non solo in due ma in tre, per interesse straniero (NON americano).

    (…) un potente ministro degli esteri italofono in Svizzera dopo quasi 20 anni di assenza degli italiani nel governo elvetico: forse stanno agendo per conto della Germania per accaparrarsi un pezzo di Italia in caso di vittoria francese al banchetto della Penisola?
    Che sia chiaro, chi dovesse essere aggregato alla Confederazione dovrebbe solo esultare, ma il punto non è questo: oggi tutti noi stiamo discutendo su Grillo e Di Maio, su Salvini e Berlusconi, su Renzi  ed il PD sconfitto a morte ecc. senza fermarci a pensare alla sostanza delle cose: l’Italia si sta disgregando e chi vuole questo sta a Parigi e Berlino. E usa come traccia operativa quella sopra indicata, prima crisi economica, poi politica ed infine geostrategica.

    (…) In fondo la riposta spetta gli italiani: che iniziassero a fare i propri interessi dimenticando chi era al governo nel 1999 e dopo ma ricordandosi invece di quanto ricchi loro fossero in quel periodo in rapporto a coloro che oggi vorrebbero l’Italia conquistata, ossia Francia e Germania.
    (…) Quanto meno se tutti – nordisti e sudisti italiani – non volete che, con la separazione dell’Italia, il debito magari venga perso non sapendo come suddividerlo…. ma anche le pensioni ed i capitali/risparmi privati faranno la stessa fine. E senza dovermi sforzare per prevedere un aumento delle tasse o confische varie da parte del nuovo colono.
    Ossia, cari italiani (tutti) se proprio non riuscite a fare i vostri interessi oggi, almeno cercate da capire se i paesi che vogliono colonizzare l’Italia saranno davvero interessati a pagare la vostra lauta pensione e/o a mantenere integri i vostri risparmi privati…
    Senza fare gli Illusi, la storia è matrigna coi suoi duri insegnamenti
    Mitt Dolcino

  4. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    per degnamente commentare i temi proposti devo ricordare un mio articolo pubblicato tempo fa in cui narravo di un informato giornalista de IL Sole 24 Ore il quale in prima pagina ci magnificava le strabilianti eurocuccagne, come ci ammoniva sui mortali rischi derivanti dal rifiuto di tanti lauti « mercati unici » « riduzioni » « semplificazioni » « riforme » e via dicendo. Ma lo stesso esegeta non si preoccupava assolutamente di cotale rischio perchè – come in Germania – sarebbero sicuramente intervenuti « gli illuminati che non hanno bisogno di essere eletti per comandare » al fine di adeguare con autorevole ed autoritario intervento la sgradevole volontà dell`ignorante popolo bue. E naturalmente il tutto per il bene dello stesso. (oltre al loro proprio ovviamente)

    E mi avvedo che il distinto signore era facile profeta. Difatti già tutti gli opinionisti « che contano » stanno battendo la grancassa mediatica per avvelenare la testa del bovino contribuente paventando i soliti spaventosi cataclismi populisti ed incominciando a presentare come «taumaturgici portenti di acutezza » i più incestuosi accoppiamenti tra i vari partiti, ovviamente pensando solo al loro gaudente coito, scordandosi delle mostruose creature che lo stesso andrà a generare. E fin qui niente di strano.
    Ma quello che mi preoccupa é la strana posizione dei nostri europadroni. Ovvero tedeschi e francesi. I primi hanno un atteggiamento di arrogante indifferenza, quasi parlassero come nei bei tempi andati dei repubblichini di Salò loro burattini, ovvero per bocca di un loro navigato corrispondente in Italia, semplicemente ci avvisano che é inutile agitarsi, tanto o si formerà un governo ossequiente (quale non frega nulla) oppure l`Italia farà la fine della Grecia. Chiaro tondo e definitivo. I francesi invece ignorano le nostre vicende, magnificando le loro « riforme » macroniane (ovvero una illusoria riduzione fiscale, semplicemente ottenuta privatizzando presso monopolisti amici le funzioni dello stato quali trasporti, sanità, istruzione, previdenza, viabilità, assistenza, grandi opere ed edilizia pubblica) e spingono per la riedizione del trattatto franco tedesco di De Gaulle. Ovvero un`altra stangata per noialtri, cioé il miraggio di allontanarci da un padrone lontano (gli USA del puzzolente Trump) per ben legarci a due padroni vicini. Ed a noi la storia insegna che quei padroni ci hanno portato solo rapine e disgrazie. (vedi per esser generosi il Louvre dove c`é molto di nostro, ma di proprietà francese).
    Quindi per gli eurocapi oramai le elezioni del popolo bue sono sicumere prive di effetto reale. E temo che questa arrogante ed umiliante (per noi) convinzione sia ben corroborata, perchè oramai in Italia di italiano ci sono rimasti solo i debiti, i collaborazionisti ladri, qualche mafioso ed i migranti.

    Quindi Salvini farnetica di ministeri e Berlusconi vaneggia di « garanzie » sullo stesso. E temo che la via che il notabile sicilano seguirà per contentare chi l`ha messo ad hoc a quel posto sarà poi non tanto difficile :

    a) Possibile incarico al Salvini (ma forse neppure quello) con la precisa convinzione di bruciarlo, anche facendo capire sottobanco che solo dopo si farà sul serio
    b) Impiombato (o semplicemente ignorato perché populista e/o magari già inquisito da solerti giudici per paghette e molestie alle compagne delle elementari) il Salvini si avanza il rombante di Maio
    c) E qui il bellimbusto convertitto all`Europa dalla ciccina buona, o ce la fà con i pidini, boninastri, grassotti/bassotti, lupetti e via contando, oppure deve anche lui (cero a S. Rosalia) gettare la spugna.
    d) Ed allora ecco che arrivano i « responsabili » ed « illuminati sulla via del gruppo parlamentare » e si giunge al bell`inciucione con appunto coito generale e perverso che vedrà proprio i due « vincitori » di oggi darsi all`onanismo ed i pidini & soci che parevano evirati, darsi invece ad un insperato godimento epicureo, con ampia estroflessione di attributi.

    Naturalmente tale processo sarà degnamente accompagnato dai media « che contano » ed il popolo bue sarà tutto contento e poi piangerà forte. Anzi fortissimo se l`ipotesi b) dovesse per somma iattura realizzarsi.

    Io accenderei una candela a S. Giuda (quello delle cause perse) se ci arrivasse l`inciucione che sarebbe il male minore.

    Le bellissime idee dell`avvocato sono fantasie distanti oceani siderali se non altro per la semplice ragione che presupporrebero appunto un governo del nord, che però mai sarà permesso da Berlino (ed anche dalle consorterie clientelari meridionali) a costo di trattarci come greci e catalani messi assieme.
    Eh sì, perchè un serio governo che avesse una maggioranza ottenuta sia pure con un premio, ma bilanciato da un senato che lo lega alla vigente costituzione e con conseguenti seri organi di garanzia, non potrebbe ignorare la spaventose risultanze delle demenziali imposizioni e requisizioni europee e dovrebbe rifiutarle. Ma l`eurocarrozzone é si mostruoso e velenoso, ma anche assai traballante e di certo un governo di una certa importanza che con successo si opponesse a Berlino potrebbe mandare in crisi tutto il mastodontico meccanismo. Non dimentichiamo infatti che la dissoluzione dell`URSS é cominciata in Polonia con Solidarnosc (per altro graziosamente finanziato dai risparmiatori del Banco Ambrosiano)

    Quanto alle tre repubbliche guardi avvocato che l`idea é giusta, mi vede d`accordo, ma mica é originale, poichè la pensava così anche Cavour 160 anni fa. Difatti la furbata era quella di imbonire l`ambizioso Napoleone, dandogli Nizza, Savoia ed appunto un regno vassallo nell`Italia Centrale da investire al cugino detto Plon Plon, mettendo anche il Papa-Re a bagnomaria nell`acquasanta. Gli inglesi si tenessero pure i Borboni con i relativi porti al centro del Mediterraneo e le preziosisisme solfare siciliane, allora fornitrici di materia prima vitale per ogni armata. Il re Galantuomo si sarebbe invece pappato il nord in barba agli austriaci e mercé gli eserciti francesi. Ma il Galantuomo era sì una brava persona, ma come tutti i potentati di second`ordine era ingordo. E quindi da imbonitore (tramite il suo astuto ministro) divenne imbonito e cedette Nizza e La Savoia per Napoli e Palermo illudendosi che con le leggi ed i generali di Torino il sud sarebbe diventato un Piemonte più grande. Come é finita é storia di oggi, ovvero é successo esattamente il contrario ovvero Torino e Milano sono diventate Napoli e Palermo e magari anche Rabat e quello che ne segue.

    Adesso che i potenti di Berlino hanno paura degli insignificanti svizzerotti, della secessione dei catalani, dei baschi, dei fiamminghi e persino dei lapponi, pensate voi se permetterebbero al nord di affrancarsi dal centro/sud, col rischio che in pochi anni diventi una nuova e più fastidiosa Svizzera. E, naturalmente con l`onere di dovere di tasca loro – gli europadroni – mantenere, tra gli altri, i gaudenti siculi con amministrazioni e costi degni del governo USA, armate e corpo diplomatico incluso.

    No cara la mia gente con l`attitudine furbastra e da servi infingardi e lazzaroni che ci ritroviamo (anch`io ovviamente) ci andrà già benissimo se ci regaleranno il sano euroincesto a sesso pervertito che partorirà mostri deformi che ci dovremo poi sopportare e che a loro volta figlieranno in coiti orribili altri mostri.
    Con queste facce e con l`eurocapestro non c`é storia fino a quando (e con grave incomodo) non avremo il coraggio di dire di no ed accollarci i costi che ci spettano. La libertà é il bene più prezioso perchè senza di essa non vi é prosperità e sicurezza per nessuno: ma non é né certa, né perpetua né gratuita.

  5. ahfesa scrive:

    NB : pubblico egualmente il presente post che ho scritto senza leggere prima il thread dell`avvocato poichè presenta interessanti coincidenze :

    Caro avvocato e stimati lettori,

    Reduce dal letargo pre-elettorale vi propongo alcune riflessioni.
    In primis l`avvocato é il solito ottimista parlandoci di « trappole » per il nuovo governo, trascurando, però il fatto che non abbiamo ancora detta istituzione e quella vigente pare decotta.
    E poi neppure di « trappola » propriamente si tratta, poichè se il nuovo governo sarà come credo « ortodosso » esso ennesimo capestro verrà considerato come un`altra « benedizione » dell`UE ed il popolo bue pagherà e batterà le mani. Se invece sarà da « terza repubblica » e magari proporrà qualche pigolio più forte del consentito, saranno i soliti « amici ed alleati » a far intendere ragione a suon di « spread » « riforme » « giri fiscali » ed altre note amenità. Tsipras docet.

    Ma vediamo da profani di far qualche inferenza sulle punizioni che ci aspettano.
    Dunque il risultato delle urne si é avverato : difatti come era nelle intenzioni dei furbastri che l`hanno pensato, il complicato meccanismo ha sortito 3 blocchi con identici suffragi (salvo un 6% di l`arretramento del csx a vantaggio dei grilliti, curiosamente proprio il contrario di quello che si voleva) e naturalmente nessuno di queste coalizioni nominali può governare autonomamente. Ma cotale iattura era nelle previsioni, pensando sempre i furbastri (magari con degno aiutino, sia pure molto malfidente, degli spin doctor di Berlino) che bene o male le due Arabe Fenici (quelle che abitualmente risorgevano dalle proprie ceneri), ovvvero PD e FI avrebbero inverato ancora il miracolo ed ottenuto, una percentuale complessiva vicina al (e magari oltre) al 40% così da poter fare un bell`europolpettone (di avanzi stantii) ed ammannirlo al popolo bue. Naturalmente per quadrare si sarebbero imbarcati i soliti parassiti furbetti postalfanini, a partire dai Grasso-Boldrini ed inossidabile Bonino, per finire con i Lupi-Lorenzin. Ed il gioco era fatto : tutti gli eurocollaborazionisti avevano pappa e ciccia e Berlino era contento e continuava a mungere senza incresciose remore.
    E su questo anch`io pur dispiaciutissimo avevo pochi dubbi.

    Ma sembra mi sia sbagliato perchè i furbastri hanno fatto come il bracconiere che per predare poveri animali e fregare i guardiacaccia semina trappole ovunque e poi lui stesso ci cade dentro, come diceva Kipling.
    Difatti pare che :
    a) il popolo bue sia stato meno bovino del solito e non abbia creduto alla fanfaluche dei berluscones
    b) che il giullare toscano come diceva l`Honest Abe abbia ingannato alcuni per sempre, ma non sia riuscito ad ingannare tutti per sempre
    c) che le consorterie clientelari meridionali (ma oramai di attinenza e dimensioni globali) abbiano deciso di scaricare i due decotti optando per i Grilliti. Difatti sembra che in Sicilia i grilliti abbiano preso 48 seggi su 48, cosa impossibile senza l`assenso dell`Onorata Società.
    d) che le disperate e pluriconcusse genti del nord abbiano deciso invece di credere al neoverdecornuto Salvini

    Conseguenze aritmetiche sono l`euro inciucione PS-FI é impossibile, i grilliti da soli non hanno i numeri per rovinarci, il fantasista di Arcore non é risorto ed il verdecornuto Salvini crede di essere in pole position per palazzo Chigi, dimenticando di non aver i numeri e di non avere neppure una coalizione vera che lo sostenga. Difatti il « Cavaliere » si sta già smarcando a tempo di record.

    E qui azzardo una prima considerazione : mai il Salvini enterà nella stanza dei bottoni con veri poteri dispositivi, salvo colpi di stato manu militari. Quindi temo che la farneticata coalizione cdx con a capo l`erede di Bossi e Berlusconi gregario sia inattuabile. E mica perchè lo dico io o Mattarella, perchè se lo si facesse sarebbe strangolata in sei mesi dagli « amici ed alleati » come accadde alla marionetta Tzipras.

    Ed allora potrebbe essere che i famelici grilliti (che sono considerati artatamente populisti, ma che nella realtà per la buona ciccina hanno già tempo cambiato bandiera) fagocitassero i relitti del PD & Imitazioni e mettessero in piedi un eurogovernissimo. Cosa che penso non dispiaccia affatto a Berlino, perchè ci metterebbe nella stessa condizione dei greci, ma senza l`increscioso intervento della trojika. Ovviamente per i poveri sarebbe elemosina, disoccupazione ed emigrazione e per la classe media vendetta sociale e fame. Nuova Unione Sovietica insomma.
    Ma questa euromeraviglia se é certamente costituzionalmente possibile, presenta alcuni difetti esiziali, che magari potrebbero sfuggire al nostro navigatissimo e lupigno Presidente, ma non agli spin doctor di Berlino. Ovvero spaccherebbe ancora di più il paese avendo il nord votato diversissimamente ed essendo i grilliti espressione del voto del solo sud con tutte le problematiche collegate. Pure essendo palesemente contrario alla grande maggioranza della volontà popolare lascerebbe troppi scontenti e non solo tra i poveri senza potere. Quindi con conseguenze imprevedibili in futuro. In Germania si é fatto lo stesso, ma i tedeschi son ricchi e pasciuti e quindi basta continui la cuccagna non sottilizzano più di tanto, ma noi siamo adesso alla miseria e poi saremo alla fame fisica e persino il bovino se affamato diventa pericoloso.
    Inoltre dubito che i berluscones, famiglia, amici e parassiti, accettini di sparire e dichiarare bancarotta senza fiatare.

    Dunque si prospetta un`ulteriore alternativa, non facile, ma alla fine inevitabile soprattutto se forzata da Berlino. Difatti non a caso si é scelto un riservatissimo, astutissimo notabile siciliano per decidere e negoziare in queste delicatissime evenienze.
    Ovvero verrà posta in essere una « moral suasion » anzi no einer Gewissenszwang al fine di creare un bel governo di « arco costituzionale » in versione europea (antifascista e non populista) che raccolga tutti salvo grilliti, meloniti e verdecornuti, salvando così le prebende dell`establishment, tacitando i grilliti con lauti salari (a nostre spese) e speciose sicumere, ma salvaguardando gli eurointeressi e le mungiture connesse. Naturalmente i leghisti & soci saranno oggetto di una pesante campagna di stampa e giudiziaria a base di paghette, molestie e molto altro ancora. Come in Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo per capirci. Certo ci saranno molte operazioni necessariamente poco costituzionali e molti “acquisti” ed “illuminazioni responsabili”, ma il risultato é certamente raggiungibile. E per meglio imbonire si dirà che é solo una soluzione “transitoria” in attesa di una “nuova” legge elettortale. esattamente come nel 2013 dopo il suppostone che prese Bersani quando doveva andare a fare il capo e fu trombato.

    E questa eventualità che ci può parer incestuosa e mostruosa é invece una meraviglia (si fà per dire) in confronto a quello che ci aspetterebbe con un governo Grasso-Boldrini-Bonino-Cuperlo-Bersani-Di Maio & Grilliti Vari

    Vorrei tanto ancora sbagliarmi, ma temo che abbia ragione il compianto Cicerone : male tempora currunt sed peiora parantur
    E difatti chi ha scritto le regole lo ha fatto per truffare e con regole sbagliate nascono situazioni negative, a volte tali che non si possono poi più correggere.

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