ALLARME SPUTTANAMENTO STATISTI

ALLARME SPUTTANAMENTO STATISTI

Attenti, compagni liberali! Allarmi, europeisti e democratici! A noi, magistrati antifascisti! Il crollo del ponte Morandi, col contratto di concessione ad Autostrade per l’Italia secretato (come quelli per i vaccini H1N1), rischia di trascinare con sé il nostro buon nome, perché ha messo in moto indagini sul passato, che vanno a rivangare i collegamenti di certi nostri statisti e grand commis con le privatizzazioni e soprattutto con un’operazione assai più ampia di esse e del contratto amico coi Benetton, un’operazione concordata a bordo del panfilo reale Britannia il 2 Giugno 1992: l’indebolimento pianificato dell’economia italiana per consentire alla finanza straniera, illuminata, liberale, di prendersi sottocosto i pezzi migliori di essa e di eliminarla come concorrente sleale, che allora si aiutava coi sussidi di Stato e con la svalutazione competitiva, ostacolando il grande progetto europeista. E per permettere ai nostri uomini migliori di gestire il Paese con tutti i crismi e gli appoggi.

State all’erta, perché potrebbe persino saltar fuori una pseudo-conferma della tesi complottista, ossia che questa operazione sarebbe stata facilitata e coperta con Mani Pulite, e che Mani Pulite, lungi dal risanare il Paese, aveva il compito di eliminare la sua classe dirigente un po’ ladra ma complessivamente fedele e benefica per l’Italia, per sostituirla con una europeista, compiacente al disegno di svendita dei gioielli nazionali ad interessi stranieri, gli unici culturalmente e moralmente qualificati per gestire l’economia italiana, sottraendola alla corruzione degli italiani stessi.

Per insegnare ai riottosi e gaudenti italiani la sobrietà esistenziale, indispensabile per il progetto di integrazione europea sotto la guida della grande Germania e dei banchieri, bisognava metterli a stecchetto, tenerli per sempre sulla corda. E Mani Pulite indusse, in tal senso, una necessaria contrazione della domanda interna e degli investimenti, che contribuirono all’indebolimento economico, assieme ai 70.000 miliardi di Lire sacrificati nel settembre di quell’anno per rinviare di poche settimane l’ormai certo deprezzamento della Lira (Amato premier, Ciampi governatore della Banca d’Italia). Di questa effusione di denaro dei contribuenti (tutti evasori, quindi non si lamentino) si avvantaggiarono finanzieri illuminati ed europeisti, che cambiarono Lire con Marchi lucrando – si stima – circa 30.000 miliardi. Tutto questo è stato un bene, come sapete, ma può facilmente essere rigirato e fatto percepire come un male. 

Che potrei dire di più? La correttezza morale e politica del nostro agire è testimoniata dagli stessi bambini denutriti dell’Africa, che si sono tolti il cibo di bocca per affidare ad alcuni fra i migliori dei nostri esponenti i soldi dell’Unicef, i fondi originariamente destinati alla loro alimentazione! Mi vengono le lacrime di commozione al solo pensarci.

Ho ricevuto il seguente, insolente rapporto anonimo, ma probabilmente opera del noto sovran-populista Maurizio Blondet o di qualche suo compare. Esso ripercorre e riannoda, con maligna abilità, le fila degli accordi internazionali e nazionali, che dovevano restare nascosti all’opinione pubblica. Lo riproduco con mere correzioni ortografiche, e censurando le espressioni più ingiuriose in esso contenute. Compagni, europeisti, magistrati col cuore democratico, cercate di bloccare indagini e agitatori di questo tipo, prima che sia troppo tardi!

18.08.18 Marco Della Luna

Giornalista d’inchiesta svela importanti retroscena su Autostrade per l’Italia:

Partiamo dall’inizio. Perché una società strategica per gli italiani, con un fatturato annuo di oltre 6 miliardi di euro e introiti certi – che sono aumentati vertiginosamente negli anni com’era prevedibile – è stata ceduta ad imprenditori privati ?

Facciamo un passo indietro: è il 1992; il Cartello finanziario internazionale mette gli occhi e le mani sul nostro Paese con la complicità e la sudditanza di una nuova classe politica imposta dal Cartello stesso. Il suo compito è quello di cedere le banche ed i gioielli di Stato italiani ai potentati finanziari internazionali anche attraverso il filtro di imprenditori nostrani.                       

E’ l’anno della riunione sul Britannia quando il Gotha della finanza internazionale attracca a Civitavecchia con lo yacht della Corona inglese. Sono venuti a ridisegnare il capitalismo in Italia a danno degli italiani, a fare incetta delle nostre migliori aziende e ad arruolare quelli che saranno i loro fedeli servitori al Governo del paese a cui garantiranno incarichi di prestigio: il maggior beneficiario sarà Mario Draghi ma tra i più xxxxxxx [benemeriti sono] Prodi, Andreatta, Ciampi, Amato, D’Alema. I primi 3 erano già entrati a pieno titolo nel Club Bilderberg, nella Commissione Trilaterale ed in altre organizzazioni del capitalismo speculativo anglo/americano che aveva deciso di attaccare e conquistare  il nostro Paese con l’appoggio di xxxxxxxx banche d’affari come la Goldman Sachs che favorirà gli incredibili scatti di carriera dei suoi ex dipendenti:  Prodi e Draghi prima e Mario Monti dopo. 

E’ l’anno in cui in soli 7 giorni cambiano il sistema monetario italiano, che viene sottratto dal controllo del Governo e messo nelle mani della finanza speculativa. Per farlo vengono privatizzati gli istituti di credito e gli enti pubblici compresi quelli azionisti della Banca D’Italia; è l’anno in cui viene impedito al Ministero del Tesoro di concordare con la Banca d’Italia il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro alla sua emissione) che viene quindi ceduto a privati. E’ l’anno della firma del Trattato di Maastricht e l’adesione ai vincoli europei. In pratica è l’anno in cui un manipolo di uomini palesemente al servizio del Cartello finanziario internazionale ha ceduto ogni nostra sovranità.

Bisognava passare alle aziende di Stato: l’attacco speculativo di Soros che aveva deprezzato la lira di quasi il 30% permetteva l’acquisto dei nostri gioielli di Stato a prezzi di saldo, e così arrivarono gli avvoltoi. 

La maggior parte delle nostre aziende statali strategiche passò in mano straniera o comunque fu privatizzata. Ma la cosa più eclatante fu che l’IRI (istituto di ricostruzione industriale) che nella pancia alla fine degli anni ’80 aveva circa 1000 società, fiore all’occhiello del nostro Paese, fu smembrato e svenduto con la cxxxxxxxxx del suo Presidente storico Romano Prodi (dal 1982 al 1989 e durante un periodo tra il 1993 ed il 1994), che fu premiato dal Cartello che favorì la sua ascesa alla Presidenza del Consiglio  in Italia e poi alla Commissione Europea. A sostituirlo come Presidente del Consiglio in Italia e a continuare il suo lavoro di smembramento delle aziende di Stato ci penserà Massimo D’Alema, che nel 1999 favorirà la cessione, tra le altre, di Autostrade per l’Italia e Autogrill alla famiglia Benetton, che di fatto hanno, così, assunto il monopolio assoluto nel settore del pedaggio e della ristorazione autostradale. Un’operazione che farà perdere allo Stato italiano miliardi di fatturato ogni anno.

Le carte ci dicono che in quegli anni il Presidente dell’IRI era tale Gian Maria Gros-Pietro.

Lo conoscevate ? Io credo di no. Invece il Cartello finanziario speculativo lo conosceva bene e nel 2001 lo convocò alla riunione del Bilderberg in Svezia, indovinate insieme a chi ? Insieme a Mario Draghi e ad un certo Mario Monti. Entrambi saranno ampiamente ripagati dal Cartello stesso che in futuro riuscì a piazzare Draghi alla Banca d’Italia e poi alla  BCE e Mario Monti dalla Goldman Sachs alla Commissione Europea e poi a capo del Governo (non eletto) in Italia.

 E che cosa ne è stato di Gian Maria Gros Pietro ? qui viene il bello. Qui arriviamo al tema di questo post.

Gian Maria Gros-Pietro, che già nel fatidico 1992 era Presidente della Commissione per le Strategie industriali nelle privatizzazioni del Ministero dell’Industria, nel 1994 diviene membro della Commissione per le Privatizzazioni istituita indovinate da chi ? da Mario Draghi. Ora capite come lavora il Cartello finanziario speculativo per mettere tentacoli ovunque e per far si che ci sia sempre un proprio esponente nei ruoli chiave. Ma non finisce qui. Come abbiamo visto nel 1997 Gros Pietro è Presidente dell’Iri mentre viene organizzata la cessione a prezzi di saldo di Autostrade per l’Italia, che avverrà nel 1999 col passaggio al Gruppo Atlantia s.p.a, controllata da Edizione srl, la holding di famiglia dei Benetton.

Gros-Pietro firma la cessione, la famiglia Benetton gli strizza l’occhio.

Cosa voleva dire metaforicamente quella strizzatina d’occhio ?

Ora immaginate l’inimmaginabile.

Cosa accade nel 2002? Gian Maria Gros-Pietro, dopo aver gestito la privatizzazione dell’Eni, andrà a presiedere per quasi 10 anni indovinate che cosa?… proprio la Atlantia S.p.a, la società alla quale solo tre anni prima, come dipendente pubblico, aveva svenduto la gestione dei servizi autostradali italiani.

Le jeux sont fait.

A questo punto proviamo a leggere i termini del contratto di concessione della rete autostradale. Mi dispiace, cari amici. Non si può. Sono stati coperti da segreto di Stato manco si trattasse di una riservatissima operazione militare. 

Ma com’è stato svolto in questi anni il servizio di manutenzione ordinaria da parte dei concessionari di Autostrade per l’Italia ?

La macabra risposta è descritta nei tragici eventi di Genova e non solo. 

Leggendo quanto emerge dalla relazione annuale (2017) sull’attività del settore autostradale in concessione pubblicata sul sito del Ministero e dei trasporti si evince una crescita esponenziale del fatturato (quasi 7 miliardi) e dei pedaggi. In calo solo gli investimenti (calati addirittura del 20%) e la spesa per manutenzioni in controtendenza, rispetto alla logica che dovrebbe prevedere un aumento dei costi della manutenzione contestualmente all’aumento del traffico. Ma la sicurezza degli automobilisti è stata messa in secondo piano rispetto alla massimizzazione dei profitti già di per se abnormi. 

E com’è andata invece con gli interventi straordinari ad opera dei Ministeri preposti ?

Non c’erano soldi da destinare ad interventi straordinari, seppur richiesti dagli esperti, a causa dei vincoli di bilancio da rispettare e imposti dal pareggio di bilancio. 

Quali vincoli ? Quelli europei. E da chi sono stati imposti questi vincoli? dal Trattato di Maastricht del 1992, da quello di Lisbona del 2007 e dal pareggio di bilancio in costituzione del 2011. E chi li ha voluti ? Indovinate ? Nell’ordine Romano Prodi, Massimo D’Alema, Mario Monti, con l’appoggio esterno di Mario Draghi. Torna la crxxxa al completo. 

Ma non erano quelli che insieme partecipavano alle organizzazioni del Cartello finanziario speculativo che voleva far crollare il nostro Paese ?

Esattamente. Il cerchio si chiude.

Solidarietà alle vittime di Genova. Per il crollo del ponte autostradale.

Solidarietà agli italiani per il crollo annunciato e pianificato del loro Paese. 

(Parte del testo è tratta dal libro/inchiesta La Matrix Europea di Francesco Amodeo.)

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3 risposte a ALLARME SPUTTANAMENTO STATISTI

  1. ahfesa scrive:

    Spigolature

    La sera di lunedì 27 ho parzialmente ascoltato ad una rete TV non populista (e che mai dice fake) il prof. Monti.
    Devo riconoscere che gli eurocapi scelgono come loro esecutori persone qualificatissime e di assoluta preparazione. Cosa purtroppo in stridente contrasto con le attitudini e le capacità dei loro oppositori. Come Davide contro Golia, ma con la differenza che pare il Padreterno tenga per Golia..

    I due giornalisti intervistatori, di solito esigenti ed irridenti verso i comnuni mortali e sovente strafottenti ai limiti della scortesia con i rozzi populisti, stavolta ascoltavano il professore in deferente e rapita acquiescenza, inercalando segni di doveroso assenso.

    Ma il prof. Monti era bravissimo, incontenibile : avrebbe convertito anche un agitarore padano in precoma etilico da taverna nebbiosa. Difatti, ascoltata una solita sparata del verdecornuto vicepremier Salvini, é riuscito a dire di essere « quasi » perfettamente d`accordo con lui sul fatto che l`Europa « debba essere urgentemente cambiata ». Peccato però che il Divino sottaccia che i suoi « cambiamenti » del siano di tenore molto differente da quelli proposti da capopopolo padano.
    Poi a doverosa precisazione aggiunge che l`attuale posizione di sudditanza dell`Italia – di cui i migranti sono solo un aspetto – non dipenda affatto dagli eurocapi (tutti buoni e capaci) ma dalla nostrana lazzaronite e mancanza di “riforme”, nonché « dai singoli stati ». peccato che però quei « singoli stati » siano quelli che poi di fatto dominano le istituzioni europee ed abbiano veramente voce in capitolo, nonché custodiscano gelosamente la macchina per fare i soldi senza costi.

    Ad euristico coronamento il professore esterna l`ammonizione distaccata (ma severa), e neppure tanto velata, diretta al popolo bue che da un po`di tempo vota male e capisce peggio : ovvero che « qualcuno » (neppure il professore saprebbe chi) tenta di cambiare la collocazione geopolitica dell`Italia allontandola dalla retta via di Bruxelles e spingendola nelle mani di non meglio precisati potentati stranieri. A planare evidenza cita le pericolose frequentazioni del Salvini con il truzzo magiaro Orbàn (laureato con lode al Pembroke College di Oxford) ed altri loschi soggetti del turbolento est europeo. Ovviamente tutti in odore di populismo, razzismo e sicuramente malversazione ed evasione fiscale.
    A riprova del dilettantismo e della incompetenza asssoluta dei nostri capi il professore ci ammonisce che i nostri « nuovi alleati » Orbàn in testa, sono in realtà nostri nemici, poichè sono proprio quei paesi che rifiutano di accettare le « risorse » che noi siamo invece obbligati ad importare a migliaia e naturalmente tenerci a nostre spese, poiché la legge, quella eguale per tutti, per noi in questo caso non vale.. Dunque sarebbe certamente illusorio aspettarsi aiuti dai recalcitranti mitteleuropei. Anzi il fallimento é sicuro, come testimoniano le intransigenti prese di posizione dei capi di Berlino e Bruxelles. Meglio invece andare sul sicuro ed appoggarsi ai potenti germanici e magari anche al novello « ASSE » (bruttissima parola questa per noi) franco-tedesco. Cosa evidente e che se disattesa porterà spaventose ed imminenti disgrazie sul popolo bue. Quindi attenzione perchè la resa dei conti incombe. E quanto capitato ai piantagrane greci é il bacio di una velina al confronto.
    Peccato che sempre al professore sfugga che l`evidente fine politico persino di un ignorante polentone come il Salvini non é quello di ottenere una equa ripartizione delle « risorse », ma al contrario proprio esattamente quello che Orbàn & Sodali esigono : ovvero che di risorse non ne arrivino proprio più. E se i tedeschi ed i loro alleati in subordine prorpio ne necessitassero, ebbene che se li importassero loro direttamente. Cosa questa che Merkel in testa, nessuno lessù vuol nemmeno sentir nominare.

    Quindi come vedete il professore é stato bravissimo a vender aria fritta e disnformazione gabellando nemici per amici e viceversa e confondendo molte menti semplici che l`indomani non vedranno l`ora di rimettere in sella i « nuovi » pidini e berluscones.

    Ma una cosa vera il professore ce l`ha detta ed anche ben chiara : la resa dei conti con Berlino é prossima e temo che i gialloverdi non vedranno l`anno nuovo prima di andare per rane.

  2. ahfesa scrive:

    Spigolature

    Apprendo che la Troika lascia la Grecia finalmente salvata dopo 8 anni di amorose cure.

    Certo oramai laggiù non c`é più niente da prendere e quindi i salvatori se ne tornano a casa.
    Ma ai Greci dopo le cure resta oltre alla tassazione esorbitante, alla spogliazione ed alle restrizioni, anche un debito pubblico che é il 180% del PIL e quindi superiore a quando si iniziò il salvataggio. Debito debordante che fu la ragione dichiarata per cui il paese fu messo sotto tutela. Proprio come da noi dopo le “cure” del prof. Monti & Degni Successori che facero veci e feci dell`eurosodalizio.
    Esattamente come quel debitore che é obbligato a liquidare il proprio patrimonio a prezzo vile per tacitare i creditori. Solo che dopo la liquidazione scopre di aver ovviamente più nulla, salvo i debit,i che però addirittura son più di prima.

    A questo punto mi accorgo che Collodi (Carlo Lorenzini, quello di Pinocchio) non era un romanziere, ma un fine docente di politica economica e monetaria. Difatti i grandi professionisti FMI/BCE/EU si sono certamente ispirati al “Gatto” ed alla “Volpe” nonchè naturalmente al “Campo dei Miracoli” per curare la Grecia. Difatti solo un “miracolo” spiega la sparizione del patrimonio nazionale dei Greci a fronte di un indebitamento maggiore di quello precente alla liquidazione.

    Ma il bello é che la “cura” continua: difatti i Greci (e noialtri) continuiamo a sotterarrare i nostri zecchini nel solito “Campo dei Miracoli” UE e regolaremente il giorno dopo invece del capitale raddoppiato non ci troviamo più niente. Ma a differenza di Pinocchio che pur con tutti i suoi difetti alla fine comprese, pare che invece il popolo bue continui imperterrito.

  3. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    Mi sono astenuto nel post precedente perchè l`unico commento possibile é l`avvertire il popolo bue superfluo (di cui faccio parte) che presto sperimenterà gli effetti dell`oligarchia, quando i gialloverdi arriveranno all`inevitabile resa dei conti. Esclusa la rivolta per le ragioni che ho già rappresentato altrove, non resta che l`appecoronamento. Ma temo che i tedeschi, vuoi per necessità, vuoi per virtù saranno molto meno teneri rispetto al precedente « intervento » del 2011. Per dirla alla milanese prima l`arciduca Ranieri usava lo Spielberg per ammazzare lentamente con la polmonite i recaltranti carbonari, poi é arrivato Radetzky che usava la forca e li strozzava subito e per sempre, tipo Belfiore o tipo il simpatico Haynau a Brescia che per proprietà transitiva fucilava pure i preti che seppellivano i morti (quelli fucilati prima).
    Vero che poi é giunto il Re Galantuomo da Torino, ma aveva Cavour per ministro e Napoleone III da spennare a Solferino. Invece oggi i grilliti/verdecornuti hanno molta galiardia (ed anche tante ragioni a dir il vero), ma denari niente, ministri del calibro del Conte meno ancora, ed alleati potenti che io sappia qualcuno a parole, ma nei fatti nessuno. Quindi si torna alla forca al posto dello Spielberg.

    Sugli statisti « sputtanati » devo essere ancora più parco. Difatti anche un subnormale senza potere non ha da decenni la minima fiducia nei capi nostrani o eurocratici che siano. Anzi a nessuno di quelli presterebbe neppure 100 delle vecchie lire o farebbe uscire con loro la sorellina piccola.
    Ed allora che questi siano « sputtanati » o meno non conta nulla per la semplice ragione che questi restano dove sono, prosperano nelle loro ruberie, ci spremoni e ci umiliano senza vergogna, sono impuniti e pure si rinominano tra loro senza il minimo problema. Anzi fra poco « per economia » o « per semplificazione » aboliranno gli oramai inutili riti della democrazia oramai svuotata di contenuto reale, e ritorneremo al sano autocrate a vita, con diritto di trasmissione ereditaria e tutto sarà più facile.
    Ed il popolo bue che farà : batterà le mani tutto contento come ha fatto negli ultimi 30 anni credendo di aver trovato quelli che lo fanno viver per sempre nell`agitezza, senza lavoro e senza fatica.

    PS. Solita profezia da bar : Volete vedere che come dico io la pugna diventa pugnetta e la faccenda del ponte finirà al solito modo ? Ovvero senza colpevoli, con i Benetton & loro sodali, ben saldi in sella e più ricchi di prima, i morti pomposamente sepolti con l`abbraccio (gratuito) del Notabile Siciliano e forse risarciti in Paradiso, ed i vivi con le solite elemosine per tacitazione.

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