ATTENTATO ALLA SOVRANITA’ TERRITORIALE

Ecco una semplice norma da aggiungere al Codice Penale per consentire l’arresto degli scafisti e dei falsi soccorritori come Carola Rackete e la confisca dei loro natanti:

CODICE PENALE, ART. 241 BIS – Attentato alla sovranità territoriale della Repubblica.

Chi partecipa ad attività dirette a raccogliere in mare persone non legittimate ad entrare nel territorio nazionale, che si pongono in situazione di emergenza al fine di essere ammesse sul territorio nazionale in forza di obbligo di legge o di convenzione internazionale, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da € 2.000 ad € 5.000.

Se l’ammissione avviene, la pena è della reclusione da tre a sei anni e della multa da € 5.000 ad € 10.000.

Le pene sono raddoppiate per i promotori, gli organizzatori e i finanziatori.

I mezzi usati per l’attuazione del reato sono confiscati.

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1 risposta a ATTENTATO ALLA SOVRANITA’ TERRITORIALE

  1. ahfesa scrive:

    Confezione famiglia : vale per entrambe i post

    Caro avvocato e stimati lettori,

    Come ho già scritto altrove sono anch`io convinto che esista un`oligarchia apolide, riunita in consessi le cui decisioni non sono rese note ai sudditi, autocooptata ed esentata da responsabilità politica, la quale avochi a sé il compito di « salvare » il pianeta (e le loro richezze smisurate) , mediante certi accorgimenti di ingegneria sociale, genetica, politica ed economica. Scopo ultimo é arrivare ad una massa di individui indistinti standardizzati, moralmente deboli, sottoposti a controllo totale, che agiscano in perfetta sintonia con i programmi dei reggitori supremi al fine di realizzare una « decrescita felice » dove naturalmente le élites dirigenti ed i loro amici saranno esentati dalle consguenze negative a spese dei sudditi.
    Dissento invece sul fatto che questo risultato sia effettivamente raggiungibile. Qui per non ripetermi mi limiterò a citare Ivo Andric (premio Nobel e ministro) il quale, parlando di un altro stato sovranazionale, l`impero austro-ungarico, scriveva che un governo ingiusto, che nella realtà non gode del consenso dei sudditi, per perdurare deve diventare oppressivo. Ma per opprimere si devono prendere decisioni, elaborare forme di controllo e formare istituti che sono non solo costosissimi e vulnerabili alla corruzione, ma anche dannosi ed illogici, non solo contro l`interesse evidente dei sudditi, ma anche alla lunga contro lo stesso governo. E tali necessità oppressive e conseguenti provvedimenti dannosi aumentano di intensità nel tempo, come aumenta l`opposizione dei sudditi e il disagio degli stessi capi. Il tutto fino a quando basta un semplice evento accidentale per far crollare l`intera costruzione che pare mastodontica, ma in realtà si regge sul nulla.
    Un esempio attuale é proprio la questione dell`immigrazione nell`UE. Il movimento di manodopera a basso costo e qualifiche é stato utilizzato ed avviato dalle élites sovranazionali come strumento atto a distruggere la classe media locale, fondamento della democrazia sostanziale (imperfetta) e degli stati nazionali. Mediante l`immisione di grosse masse di manodopera concorrenziale a basso costo, unitamente all`informatizzazione ed alla digitalizzazione della produzione, della distribuzione e dei servizi, si é facilmente privata la classe media della fonte principale di sostentamento, dei conseguenti diritti sindacali ed economici. Poi con il concomitante terrorismo fiscale e la tassazione indiretta predominante si é intaccato ulteriormente il reddito ed il patrimonio della stessa al fine di minare anche la sua importanza politica e contributiva. Infine l`immissione indiscriminata di « risorse » fornisce una comodissima manovalanza alla criminalità organizzata, che unita a forme di impunità giudiziale di fatto e paritetica punizione degli indigeni che in vario modo resistono, crea forte disagio e paura. Naturalmente l`immissione indiscriminata é limitata solo a certe aree, che fungono da pozzi di decantazione, restando in loco criminali ed indigenti, mentre agli idonei é permesso entrare nei paesi dominanti. Da qui il principio che noi italiani sudditi, dobbialmo accogliere perchè altrimenti siamo razzisti, mentre in Germania, Franci, Scandinavia, Benelux, invece possono respingere (e rinviare sempre da noi) perchè l`ingresso in quei paesi sarebbe illegale. Ovvero due pesi e due misure e faccia feroce per chi non si adegua.
    Ma quello che a Berlino/Bruxelles non hanno considerato é che le « risorse » nella stragrande maggioranza non sono immigranti nel senso tradizionale del termine (ovvero persone che lasciano il loro paese per trovare una nuova vita migliore nel paese ospite, dove vogliono assimilarsi, es gli italoamericani non mafiosi). Al contrario i nuovi arrivati, vuoi per indole ed educazione atavica, vuoi per nuove radicali convinzioni politiche e religiose, vogliono semplicemente sfruttare il paese ospite, possibilmente vivendo di assistenza e lavorando per lo stesso paese il meno possibile. Prova ne é che la maggioranza degli immigrati « regolari » che ha un`occupazione legale, cerca di averla in modo sconosciuto al fisco e nel contempo di lucrare ogni forma possibile di aiuto a nostre spese. Ed i proventi di detto lavoro raramente sono investiti sul nostro territorio, ma vengono inviati esentasse ed in forme molto opache al loro paese di origine.
    Di questa situazione noi sudditi italici ce ne siamo accorti da tempo, adesso se ne stanno accorgendo anche i soci di serie A (germanici, scandinavi, olandesi ecc..) e credono di risolvere il problema rispedendoci indietro quelli che prima incautamente hanno fatto arrivare. Inoltre le « risorse » lungi dal voler pagare col loro lavoro la nostra pensione e neppure quella dei tedeschi, una volta arrivati non si sognano assolutamente di ripartire pacificamente, anzi forti del numero avanzano sempre nuove pretese. Per adesso il problema é rappresentato dal contrasto con i paesi sudditi ai quali viene imposta l`accoglienza con mezzi oramai palesemente coercitivi, truffaldini e ricattatori. Ma nel prosieguo comincia a diventare evidente che il flusso creato incautamente sta diventando inarrestabile con mezzi pacifici e legislativi, indipendentemente dalla volontà dei capi di Berlino. Come pure é evidente che questa massa di persone vuole disporre anche con mezzi violenti ed illegali, se necessario, sempre di più beni di consumo, impipandosene di decrescite felici ed altre amenità. Da qui potrebbe anche presentarsi la necessità di ricorrere (i tedeschi non certo noialtri) nei loro riguardi a mezzi coercitivi, con però conseguenze esplosive, dato che questa gente é abituata per indole all`uso della violenza e ad uno stile di vita spartano.
    Quindi sono gli stessi provvedimenti delle élites apolidi, decisi per affermare il loro potere assoluto, che invece provocano a loro stesse effetti perversi e complicazioni imprevedibili.

    Quanto alla sorte dei sempre più inguaiati Gialloverdi, tanto per non passar per scemo, mi permetto alcune osservazioni.
    a) La procedura di infrazione é stata evitata, solo per adesso, mediante l`esatta obbedienza agli ordini di Berlino. Difatti quello che amenamente chiamano « aggiustamento di bilancio » é in realtà il pagamento di circa 7,5 miliardi derivanti da nuove tasse e minori spese a favore dei contribuenti, ai banchieri detentori dei nostri titoli di stato. Naturalmente con precedenza alla BCE e banche franco-tedesche, che per altro alla faccia delle elargizioni presentano guardacaso bilanci spaventosi tipo « banche di papà ». Solo che lì paghiamo sempre noi, mica i contribuenti germanici o franchi. Naturalmente questo é l`aperitivo, poichè ad ottobre nuove esosità usurarie ci verrano richiste. I rispanti diranno di no e poi noi pagheremo
    b) In questo quadro parlare di « riduzione VERA di tasse » é come ballare nudi al polo nord e pretendere di aver caldo. Difatti il lupesco Tria parla già candidamente di « ridurre l`IRPEF aumentando l`IVA ». Formidabile ! a parte la palese ingiustizia tributaria perchè le indirette colpiscono i poveri anche se fanno cassa subito, resta anche la beffa : ovvero il solito gioco delle tre carte dove si « riduce » di 10 per aumentare di 13.
    c) Il verdecornuto Salvini deve imparare da Tsipras. Difatti il novello Solone voleva con Varufakis far fuori i crucchi e « sganciarsi » come Re Sciaboletta l`8 settembre. Ma ha ricevuto una « proposta che non poteva rifiutare » ed il Varufakis é andato per rane ed il Tsipras é stato obbligato (ma ben pagato) a massacrare i suoi connazionali che da 5 anni vedono sorci verdi e si sono veduti anche gli Dei dell`Olimpo a prezzo vile , alla faccia del « salvataggio » Naturalmente il popolo bue erede di Pericle se ne é ricordato ed adesso ha mandato il Tsipras a bere Uzi ed a suonare il mandolino. In cambio ha votato (non c`era scelta) per il Mitsotakis, solido banchiere ed esattamente di quel partito che ha svenduto i greci ai tedeschi prima del Tsipras. E naturalmente tutti son contenti ed i media che non dicono fake spiegano che il Tspiras é « stato punito » per l`austerità. Non dicono invece che la stessa é stata imposta manu militari dai tedeschi e dalla sig.ra Lagarde (che oggi abbiamo alla BCE) altro che dal Tsipras che faceva il burattino ! Infine nessuno nota il 47% di astenuti, ma si sa che é colpa del caldo… . Impari il Salvini : adesso ha il 40% e forse di più dei voti : o riesce a smarcarsi ed a buttare per aria il tavolo, costi quel che costi, oppure se gli va bene finisce appecoronato come il Tsipras, se gli va male come il Bossi, sotterrato dalle paghette e da un governo PD-M5S. Difatti, come per Trump, già si parla di Russian/Italiangate, ovvero ben informati (sempre che non dicono fake) cominciano a parlare di visite dei verdecornuti a Mosca per batter cassa. Ora il Trump aveva gli attributi e sta in comando e quindi più o meno ne é uscito. Invece il Salvini forse comanda al 50% ed in quello é pure sabotato. Quindi la vedo male a meno che non si svegli e tiri la catena del cesso, tentando almeno di spedire certi soggetti che ci vogliono svendere definitivamente, nell`eurofogna. Tanto se gli va male non ha niente da perdere. E noi neppure.

    Infine non parliamo di « Sovranità Territoriale » perchè ce la siamo svenduta da tempo a partire dall`euro e per arrivare all`esilerante trattato di Dublino, alla Sofia alle ONG, ecc..
    Putroppo come accaduto ai nostri padri (e come ha sperimentato Re Sciaboletta e persino gli Alleati prima di lui) i crucchi non si fermano con le chiacchiere e la carta bollata.

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