IL VERO SCOPO DEL GOVERNO LETTA-NAPOLITANO:

IL VERO SCOPO DEL GOVERNO LETTA-NAPOLITANO:

PERPETUARE LA PARTITOCRAZIA ATTRAVERSO LA CRISI

Il paradosso del governo Letta è che esso non reagisce al collasso economico, non fa quasi nulla, limitandosi a temporeggiare, rinviare e farsi difendere,  mentre è stato formato e giustificato come governo trasversale imposto dall’esigenza di fronteggiare l’emergenza mediante interventi pronti forti  e risolutivi sull’economia, sulla costituzione, sulla legge elettorale. Debito pubblico, disoccupazione, insolvenze, fallimenti salgono, sale anche lo spread, la recessione porta a sforare il tetto del 3% di deficit (quindi a riaprire la procedura di infrazione), e il governo se ne sta a guardare, al massimo impetra l’autorizzazione tedesca a spendere qualche miliardo di soldi italiani spalmato sui prossimi anni, un ,niente rispetto alle dimensioni del male. Che cosa sta ad aspettare? Perché non ce lo dice?

Questa è una contraddizione vistosissima, da cui si esce chiamando il bluff: il vero scopo del governo Letta e della blindatura Napolitano non è salvare l’Italia, ma  proteggere l’establishment consolidato, la partitocrazia, impedendo che perda il potere sul Paese e i suoi privilegi e rendite per effetto della crisi, della lotta tra le sue fazioni,  dello sputtanamento reciproco totale, del discredito delle istituzioni, della possibile reazione sociale al tracollo economico, da una possibile avanzata di movimenti sbaraccatori antisistema. A tale scopo, l’importante, per i partiti, è stare insieme qualsiasi cosa accada,  votarsi insieme la conferma del finanziamento pubblico, mantenere gli introiti fiscali che si spartiscono, gli enti inutili, le 35.000 poltrone nelle società partecipate, l’esercito degli alti burocrati superstipendiati, gestire insieme il giorno per giorno, galleggiare, aspettando gli eventi e le decisioni che contano, che vengono da fuori: le elezioni tedesche, le mosse della BCE, della Fed, di Obama, un possibile schock di mercato sul debito pubblico. Per poi riciclarsi. Più che un governo, quello di Letta e Napolitano è un’arca di Noè in cui la casta cerca di sopravvivere al diluvio. Essendo un’arca di Noè, non ha una rotta, non ha neppure le vele. Ecco perché non fa nulla, sta insieme e viene nondimeno protetto come una cosa preziosa.

Mettere assieme i grandi avversari (PD, Pdl, Montiani, Casiniani)e blindare tale coalizione rieleggendo Napolitano non è stato fatto al fine di avere la forza e la coesione necessarie per riformare e rilanciare il Paese e tutelarlo in sede comunitaria – da anni nessuno più tenta di riformare il Paese o di tutelarlo rispetto a Germania, Francia e soci -, bensì al fine di realizzare una solidarietà partitocratica nell’interesse del potere e dei profitti e delle poltrone. Al fine di corresponsabilizzarsi del disastro socio-economico, ma anche del collasso funzionale dell’apparato pubblico, che sta rapidamente avanzando, e che in autunno esploderà quando molte imprese non riapriranno e bisognerà fare ulteriori tagli e tasse, e non si potranno mantenere le promesse di partenza su imu, iva, cuneo fiscale. E forse arriverà lo schock economico che Grillo e Casaleggio stanno vigorosamente preannunciando. Al fine di corresponsabilizzare tutti nel fallimento e nelle misure che a quel punto si adotteranno per fronteggiare la protesta sociale: misure sicuramente dure, autoritarie, repressive. Le porcate grosse si fanno, ma si fanno insieme, ci si mette tutti la faccia! Non si vuole che, in quello scenario, vi sia un’opposizione forte e organizzata che possa approfittare del fallimento delle politiche economiche impostate sul modello imposto da Berlino e del ricorso alla forza contro il popolo, per prendere il potere e togliere poltrone e cordini della spesa pubblica e le leve di comando anche burocratiche e giudiziarie dalle lunghe mani di chi li detiene stabilmente. Forse, per averlo in coalizione, a B. è stata offerta anche una soluzione per i problemi legali suoi personali e del suo gruppo industriale, anche in relazione al problema della dubbia legittimità del duopolio televisivo e  delle sue frequenze di trasmissione.

In un’intervista del 18.07.13 sul Sole 24 Ore, http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2013/7/18/ATTACCO-A-LETTA-Sapelli-i-poteri-forti-contro-l-Italia/413057/

il prof. Giulio Sapelli afferma che il governo Letta sia stato formato tra le forze che, sostenute da Napolitano, vogliono un’integrazione economica europea  dell’Italia paritaria alla Germania;  mentre per contro gli attacchi diretti e indiretti al governo Letta verrebbero dalle forze che, capeggiate da Renzi, Saccomanni (Bankitalia) e da La Repubblica, nell’interesse dell’egemonismo tedesco, vorrebbero un’integrazione subalterna, ancillare, dell’Italia alla Germania.

A me pare invece che tutte le forze politiche e bancarie al governo (e qualcun’altra) siano da lungo tempo al servizio dell’egemone capitalismo tedesco, che tutte abbiano cooperato nell’asservire l’Italia alla Germania, e che oggi competano tra di loro per ottenere dai poteri forti stranieri, in cambio della preservazione dei loro privilegi inveterati, l’incarico fiduciario per pilotare, sfruttare, saccheggiare e riformattare l’Italia nell’interesse straniero, normalizzandola come appendice del sistema economico euroforte, nella fase che si aprirà dopo  la prossima emergenza, la prossima rottura dell’attuale pseudo-equilibrio su cui si regge il funzionamento del sistema-paese e il mantenimento di condizioni di vita accettabili per la gran parte della popolazione. E’ una sorta di gara di appalto per avere il mandato dal paese occupante di turno: con la Franza o con la spagna, purché se magna. In questi giorni viene preannunciata l’imminente operazione di revisione delle rendite catastali, che dovrebbe portare a moltiplicazioni fino al 500%: una delle missioni fiduciarie che il capitalismo conquistatore europeo ha affidato alla nostra casta, è appunto di depredarli dei risparmi, di fargli rastrellare per quattro soldi i beni immobili degli italiani, costringendoli a svendere, e a mettere nelle banche quanto ricaveranno.

Su una cosa invece sono d’accordissimo con Sapelli: l’Italia non ha futuro senza e fuori dal rapporto con gli Stati Uniti. A dire il vero, neanche questi hanno ricette economiche valide e sostenibili: tali non sono i quantitative easings che finanziano impieghi improduttivi e speculativi anziché l’economia reale, e alla fine ri-producono crisi finanziarie e monetarie sempre più difficilmente gestibili. Purtuttavia solo gli USA  possono salvare l’Italia dal ferale modello economico-finanziario imposto egoisticamente da Berlino, e che prescrive prima di risanare i conti interni ed esterni, e poi di stimolare lo sviluppo. Un modello che va bene alla Germania, la quale ha già i conti sani – o meglio la forza di nascondere i loro buchi – e può quindi sostenere sviluppo, investimenti, occupazione a bassi tassi perché li finanzia coi denari che attrae-sottrae dai paesi periferici. Un modello che, al contempo, condanna l’Italia alla recessione e al continuo aumento del debito pubblico. E ricordiamo che l’elettorato tedesco, complessivamente, guarda agli italiani con disprezzo e diffidenza (razzismo?), quindi non accetterà mai l’integrazione politica e di bilancio, e invece approverà l’imposizione agli italiani di sofferenze, umiliazioni e privazioni di ogni sorta. Mentre, al contrario, l’elettorato americano non è razzista né ostile né orientato al sadismo verso di noi.

20.07.13 Marco Della Luna

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11 risposte a IL VERO SCOPO DEL GOVERNO LETTA-NAPOLITANO:

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  2. ahfesa scrive:

    Veda Albertoluigi,

    Mr. Obama é certamente espressione dei poteri che hanno voluto las ua riconferma e lo sostengono nel suo lavoro, ovviamente in cambio di certi vantaggi. Io non credo ad una cospirazione cosmica formata da centri di potere occulti e coordinati che vogliano condurre il mondo a certe mete per noi oscure. Penso invece che vi siano poteri forti che cerchino di condizionare i governi, ma non in modo coordinato ed ineluttabile. Ed i politici mediocri sono espressione di questi condizionamenti, non potendo permettersi chi vuole influenzare di avere capi politici che godano di un reale e solido credito popolare. Quindi i mediocri sono effetto dell`influenza non causa. Quanto agli USA credo oggi prevalga la sciagurata strategia politica degli anni 30. Ovvero gli USa hanno una severa crisi interna da affrontare e ad essa vogliono dedicare tutto il loro impegno e risorse, fidando sul fatto di avere mezzi e poteri illimitati, tali da poter far a meno del resto del mondo. Ecco perchè in cambio della salvaguardia dei loro diretti interessi, per risparmiare risorse, hanno affidato ai tedeschi il controllo dell`Europa (salvo il mondo anglosassone) in loro vece. Errore fatale dato il DNA della politica tedesca che inevitabilmente tende al pangermanesimo ed alla conquista lebensraum prima economico e poi politico. Purtroppo però ha ragione l`avv: in questo gioco noi siamo solo pedine, non potendo (ed ora meno che mai) il nostro governo pro tempore metter becco in simili affari.

  3. silver price scrive:

    13.15 – Grasso: servono calma e risposte concrete – “Dobbiamo non farci impressionare dal clima di tensione e capire al più presto le origini di questo fatto e cominciare a dare risposte concrete. In questo senso è importante l’inizio del lavoro del nuovo governo. Ieri un carabiniere ucciso, oggi due feriti, la mia gratitudine va a loro. Manteniamo la calma”. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso.

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  5. ahfesa scrive:

    Permetta, sono parzialmente in disaccordo. Almeno negli ultimi 40 anni gli italiani hanno applaudito chi predicava le cose che loro stessi volevano sentirsi dire, persino accettando con entusiasmo decisioni palesemente demenziali. Vedasi il seguaci del CAF prima e di Berlusconi poi, che si sono autoillusi di poter vivere per sempre senza lavorare, facendo debiti, rubando nel piatto comune e mangiando le cospicue briciole lasciate dai potenti intenti a depredare lo stato.

    O se preferite hanno preso in parola la massima sbagliatissima del Gran Re che soleva dire “L`état c`est moi!” Niente di meno vero anche ai suoi tempi. Difatti lo stato siamo noi e noi i capi, men che meno quello autocratici, e per la semplice ragione che se qualcuno lo manda in malora siamo noi e solo noi contribuenti senza potere a dover pagare, subito, duro e di tasca nostra.

    Grillo adesso e la lega prima di essere comprata da Berlusconi semplicemente dicevano in piazze gremite quello che tutti noi sapevamo: ovvero che eravamo governati da ladri impuniti e spudorati.

    Non li abbiamo né fermati ed ancor meno cacciati coi forconi ed eccoci qua governati da un pesce lesso (anzi neppure, dato che neppure lui sa se sia carne o pesce o che cosa gli convenga) e ad ascoltare il Grillo.

  6. Ora che Bersani ha le spalle al muro quale pensate siano le mosse successive?. Esiste la possibilità di portare a casa qualche risultato in questa legislatura oppure la totale mancanza di ogni opportunità, causata dal governo tecnocrate, espressione delle peggiori lobby, alimenterà ancora di più la profonda convinzione nelle persone che nulla può cambiare. Non attenueremo così il vento del cambiamento che finalmente sta spirando nel vecchiume italiano? Se si chiedesse a Bersani, come discriminante per un’astensione al suo governo l’immediata incandidabilità di chi ha già trascorso due legislature in parlamento non metterebbe forse fuori gioco lo stesso Bersani ed il nano malefico? O è forse meglio, secondo voi lasciarli ad un “inciucio” di larghe intese in cui sua emittenza approfitterà della migliore possibile occasione (per esempio una campagna sulla paura), per tornare lancia in resta e magari propinarci Marina per un altro Ventennio.

  7. Willie G. Vance scrive:

    quando la gente applaude Grillo non applaude il contenuto applaude la foga. I cani pastore e Mario Monti obbediscono a chi dà ordini in tedesco, gli italiani invece danno ragione a chi urla di più, deve essere una specie di riflesso genetico. Qualsiasi cazzata detta con convinzione e movimento delle mani sufficientemente concitato fa nascere nell’italiano il sospetto che diventa in fretta una certezza che quello che sta ascoltando abbia un senso.

  8. michele scrive:

    Resteranno sempre delle briciole per il popolo….

  9. una lucidissima analisi sulla quale concordo in toto

  10. ahfesa scrive:

    Caro avvocato,

    lei é gradevolmente prolisso. Concordo con lei nel merito. Difatti basta solo invitare i connazionali a ricordare la storia patria degli ultimi 200 anni. Tutte le volte che abbiamo dato credito ai tedeschi ci siamo sempre ritrovati fregati e condussi. Anzi, l`ultima volta pure occupati e depredati. Ci siamo salvati invece solo quando, con dubbia moralità in vero, abbiamo voltato gabbana senza tanti complimenti. Invece gli anglosassoni, certo sono sempre dei padroni esigenti, ma sanno che essere signori di un deserto poco gratifica anche il piû avido conquistatore. Quindi ci hanno sempre munti con moderazione e ci hanno lasciato vivere e progredire. Meno di loro ovviamente, ma ci si é campato benino. I crucchi no, questi vogliono il ferro ed il sangue, come diceva un certo loro grande ministro.

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