BILANCIARE L’ITALICUM: PER UNA CAMERA MENO FASCISTA

Si potrebbe ancora riformare la Costituzione, prima di introdurre l’Italicum, stabilendo:

1- i deputati che sono eletti non per voto diretto ma per effetto del premio di maggioranza votano sui disegni di legge ordinaria e sulle  questioni di fiducia poste dal governo;

2-non possono votare sulle leggi costituzionali, le riforme costituzionali, il capo dello Stato, i membri della Consulta e del CSM;

3-non possono far parte delle commissioni di controllo.

Ciò perchè il premio di maggioranza è una deroga al principio di scelta diretta dei votati e di pari rappresentanza tra i votanti, una deroga che si giustifica col fine di assicurare la governabilità e la rapidità legislativa, ma questa giustificazione non vale per le altre funzioni della Camera, cioè per le funzioni di garanzia e di controllo: in esse deve prevalere il principio di rappresentanza e mandato popolare.

Con l’Italicum l’unica Camera politica diviene regno del segretario del partito di maggioranza relativa, il quale, grazie alla maggioranza assoluta dei seggi attribuitagli dal premio, nomina o controlla le altre istituzioni, neutralizzando i controlli e le garanzie.

Uno Stato in cui sono neutralizzati i controlli, i contrappesi, le garanzie e in cui sono sostanzialmente ridotti il principio di scelta diretta dei rappresentanti e il principio della parità tra i votanti è uno Stato tecnicamente dittatoriale.

14.07.14 Marco Della Luna

 

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7 risposte a BILANCIARE L’ITALICUM: PER UNA CAMERA MENO FASCISTA

  1. Lorenzo Zanellato scrive:

    Vorrei ringraziare l’Avv. Marco Dalla Luna per l’impegno profuso nei suoi libri e articoli tesi a divulgare il suo pensiero politico, economico e culturale.

  2. ahfesa scrive:

    Scusi avvocato sono un pochino confuso. Mi illumini p.f.

    Allora la Ruby (minorenne e di facili costumi per induzione altrui) litiga con la brasiliana anche lei di facili costumi e ruba. La brasiliana chiama la polizia che porta dentro la Ruby che ruba. Ora la Ruby trescava con il Papy in fini e dotti simposi detti “Bunga Bunga”. Il Papy che a tempo perso era pure capo del governo in carica per evitare un`evidente figuraccia chiama la questura ed in un certo modo fà liberare la Ruby e la consegna alla Minetti, anche lei igienista dentale a tempo perso e futura consigliera regionale nonchè suonatrice di flauti nei simposi di Arcore. Per colorire la vicenda si dice che la Ruby era la nipotina di Mubarak, allora capo in testa in Egitto. E la cosa doveva aver un senso perché il “nonno” non smentisce né si sbellica dalle risa, il parlamento (quello nostro mica gli egizi) a suo tempo vota compatto in tal senso e l`opposizione non erige le barricate ma abbozza.
    Ma i giudici che da noi non sono é vero dei portenti di acutezza, davvero questa non la bevono e rifilano 7 annetti al Papy ed altri annetti ad eteree, efebi e ruffiani connessi.

    Adesso però altri giudici ribaltano completamente il verdetto e il Papy era Babbo Natale.

    DOMANDA ALL`AVVOCATO:

    La Ruby allora era la nipote di Mubarak ed il parlamento ha visto giusto?
    Oppura la giustizia é un “bargain” dove vi é metamorfosi tra innocenti e colpevoli a seconda della situazione politica pro tempore? E naturalmente lo stato di diritto é morto.

  3. ahfesa scrive:

    Quasi in sintonia con i desideri dell`avvocato é arrivato addirittura il sig. Renzi.
    Difatti ier sera annoiato dai soliti programmi ho masochisticamente deciso di seguire lo speciale di Mentana sulla direzione PD.
    Già avevo lo stomaco un pochino appesantito dal secondo panegirico, da far diventar verde d`invidia un cortigiano rinascimentale, che la serpentesca Berlinguer ha dedicato alla nazionale tedesca. Ci mancava dicesse che alla fine sulla Brandenburger Tor era disceso Gesù, in persona, col braccio teso dicendo tre volte Sieg Heil ! – e poi c`era davvero tutto. Pensate che il servile, sperticato encomio mi stava rendendo simpatica persino la nostra nazionale, Balotelli e Cassano inclusi.
    Ma non divaghiamo. Il Mentana, credulo e speranzoso, con la brutta ma arguta Sardoni, imposta la trasmissione tipo « processo del lunedì » paventando dietrologicamente la « reazione » dei dissidenti PD (tipo Mineo e Chiti) al deciso incedere del Grande Premier sullo scassamento del senato. E su cotale assunto imposta un eterea discussione con gli altri giornalisti presenti. Davvero bel mestiere quello ! Non basta esser profumatamente pagati per vender chiacchiere, ma qui si riesce anche a vendere quelle degli altri. Anzi quelle che gli altri non hanno ancor detto. Formidabile !
    Ma, combattendo a chiacchiere, il Renzi frega tutti. Nemici e giornalisti. Difatti con piglio didattico sale sul balcone, pardon, quello non ancora, per adesso solo il podio, e comincia un ancor più sorprendente discorso. Il proprompente profluvio dialettico, farcito di sgrammaticature e neologismi, intacca seriamente lo scibile umano, novello incrocio tra Leon Battista Alberti ed il concittadino speziale Dante Alighieri. Omette solo due cose : il panegirico alla nazionale tedesca (non mancando però da toscanaccio di ironizzare) e naturalmente di parlare del tema del giorno, per il quale, salvo errore, la direzione del suo partito era convocata in trepidante attesa, ed io del popolo bue attendevo lumi ristoratori. Ovvero la riforma del senato. Su quello niente. Nacht un Nebel. Solo non fate ferie (tanto le farete dopo e poi il vostro lavoro é uno svago continuo, in ambienti lussuosi ed esentasse, rispetto al nostro, sempre che il lavoro (noi) ce lo si abbia) e votate giusto. E mica serviva dir altro. Difatti già in giornata la democraticissima Serrcchiani aveva detto papale e papale che la libertà di coscienza era abolita. Affermazione dirimente e curiosa nello stesso tempo. Difatti la rampante vice sembra ignorare che la vigente costituzione fa della libertà di coscienza (quella vera e seria, non alla Razzi/Scilipoti per capirci) dell`eletto un cardine essenziale ed evidente del suo mandato. Eh sì perchè altrimenti mica c`é differenza con gli eletti di Mussolini (quello col labbrone non la nipote già procace e con la tromba). Ma a parte ciò é curioso che quando i grilliti minacciavano di passare al PD « per libertà di coscienza » allora per la romana trapiantata in Friuli la cosa valeva eccome. E da qui si evince la serietà dei « riformatori ».
    Ma tornando al povero Mentana, anche lui in trepidante attesa per colorire lo scarso speciale, il discorso del capo l`ha lasciato basito. Altro che fuochi e fiamme. Silenzio tombale e corale degli oppositori (il Chiti evapora, il Mineo leva le tende e rogna per mail con la Sardoni) e composto, accordato, deferente assenso degli altri sceltissimi ed inquadrati ignoti oratori. Tanto che il Mentana, che é tutto meno che un leone del pensiero politico, un Emile Zola alla « J`accuse » si stufa davvero e chiama il « verbo » del premier « cazzole » alla Tognazzi.
    Ed allora la verità sottaciuta prorompe dal vaso occultato come un sottaceto acido : il Renzi ciurla nel manico e si impunta sulle « cazzole » perchè é nei paticci blu con l`economia i cui dati fondamentali (quelli nostri, quelli che ahimé appaiono tre volte al giorno come dice lui) sembrano il bollettino di guerra della Wehrmacht sul fronte orientale nell`aprile 45, con relativi attacchi e divisioni immaginarie.
    E quindi senza dubbio i soliti saranno ancora una volta spremuti a conferma del disastroso perseverare in una disastrosa e dolosa insistenza. Ma bisognerà metterci la faccia. E mentre il prof. Monti (che curiosamente aveva esternato poco prima in altra sede) basava le sue legnate a muso duro sulle baionette di Berlino/EU/FMI chiaro e tondo, il giullaresco Renzi invece si affida all`imbonimento mediatico, alla coglioneria rassegnata e collettiva. Non solo : sa benissimo di poter durare (e sfuggire alla vendetta dei suoi stessi amici di partito che ha defenstrato malamente) solo finché dura l`aura benigna verso il popolo bue. Poi saranno signori di Berlino a mandarlo per rane e gli amici a friggerlo a dovere.
    Ma questa é una magra consolazione perchè tutti vedono che cosa ci aspetta da questa gente. Traditori, venduti, guitti da avanspettacolo di provincia, cortigiani marci. Tutte persone da mandare a casa e magari anche altrove e non tenerle a rappresentare così male i nostri sciagurati destini.

  4. Enrico scrive:

    I paesi del BRICS stanno organizzandosi con una Loro Banca così da svincolarsi dal Dollaro .Spetta a Noi adesso Cittadini Europa del Sud di fare la Nostra parte e Ribellarci al Dominio Americano e riscoprire la Nostra indipendenza da Chiunque , ma trattare alla Pari con le altre Potenze .Non ci possiamo Solo Lamentare , diamo luogo a un Movimento Propositivo lontano dalla solita dicotomia Destra/ Sinistra che Ormai ha Stancato.

  5. ahfesa scrive:

    Caro avvocato

    e spettabili plurimboniti lettori, lei mi ricorda alcuni personaggi di un quasi recente passato.
    Uno di costoro, nelle sue memorie, chiamava « follie » le esorbitanti imposizioni applicate ai vinti dal trattato di Versailles. Noi, se pur per un concerto di fortunose e disinvolte circostanze, sedevamo dalla parte dei vincitori, poco profittammo delle favolose « follie » prendendoci in premio una sana dittatura, proprio per aver « un governo stabile » e tener in sella re sciaboletta che tanto aveva combattuto e sofferto in guerra, ma non con la sciaboletta, bensì con la sua macchina fotografica. Ma le lucrose pretese dei padroni del mondo hanno prodotto una cuccagna piuttosto breve, ripiombando il mondo dopo il 1929 in un durissimo e generale periodo di crisi. Noi, come al solito pur essendoci alzati con molta fame e poca mercede dal pantagruelico banchetto di Versailles, abbiamo dovuto tirar ancora di più la cinghia per la crisi ed anche senza sconti. E naturalmente la penuria, accompagnata da politiche squilibrate e socialmente inique, ha creato il proliferare di governi autoritari, che in breve tempo hanno soppresso la democrazia sostanziale ed i diritti civili e politici dei popoli. Essi vendevano l`illusione di sempre : ovvero la colpa della crisi e della penuria era di fantomatici nemici e traditori, che solo con capi monocratici, liberati dalle inutili pastoie della democrazia e stato di diritto, potevano essere sconfitti. Ma chi doveva tener a freno i prepotenti (avendone ancora la forza ed i mezzi), invece per avidità, ignavia, incapacità e corruzione, smodata gelosia dei propri privilegi e dei propri « diritti acquisiti » si é rifugiato in sicumere speciose illudendosi con le chiacchiere, con organismi sovranazionali decotti e privi di potere reale su chi non li riconosceva, ed appunto con la carta riciclata di tener a freno chi aveva forza bruta e mente alterata.
    E così a detta di illustri e pomposi ministri e capi di stato, delinquenti palesi del calibro dell`Omino coi baffetti, del dr. Göbbels, del grasso e drogato Göring, diventavano per incanto « illustri statisti » « reggitori di popoli ». Insomma personaggi con i quali seriamente intavolar discorsi e stipular seriosi trattati. Naturalmente sempre a vantaggio dei predetti signori ed a spese dei deboli nell`evidente buon diritto. In tema il simpatico Heydrich venne nominato capo dell`Interpol. E per beffa la conferenza di Wansee dove si decise la « soluzione finale » fu tenuta nella sede di quell`organismo. E tali tartufesche azioni erano così demenziali, così palesemente contrarie agli evidenti interessi di chi le avallava, che i prepotenti, diventando ancora più duri ed esigenti, ne ridevano. E non solo, li stracciavano a piacere esigendo ancora di più. E questa é storia non opinione.
    Solo pochissime voci enunciavano l`evidenza, dichiaravano la semplice verità. Ma esse erano soffocate, tacciate di razzismo, di vetero autoritarismo. E chi diceva chiaro ed onesto che al posto delle chiacchiere e dei cicisbei, ci sarebbe voluta gente decisa e mezzi decisi, diventava ovviamente guerrafondaio, populista (eh sì anche allora !) e criminale. E questa gente fu emarginata, punita, silenziata. Colpita ecomonicamente e politcamente. Salvo poi richiamarli in blocco quando, come era facile prevedere, si arrivò alla resa dei conti e gli « statisti » venivano chiamati « criminali contro l`umanità » come era da anni evidente.
    Ora io non voglio – per adesso e salvo verifica – paragonare il regime Berlino/EU/FMI alle dittature degli anni 30. Per fortuna, sempre per adesso, certi sistemi ancora non si usano. Ma la strada temo sia aperta. Basta pensare a quello che succede nell`est dell`Ucraina. Curiosamente dopo che l`EU ha fagocitato quel paese, quando sono arrivati i filorussi anche un petardo del Cremlino faceva notizia. Adesso corre voce che si bombardino con aerei, missili e carri i « separatisti » e ci siano « vittime » Ma stranamente non si vede nulla e par che tutti sian contenti, morti inclusi.
    E chi avvisa che il risorgere del conflitto tra pangermanesimo e panslavismo sia un male esiziale che ha provocato in quei luoghi grerre secolari, viene tacitato come « populista » o mentecatto.

    Quindi venendo al tema lei avvocato diceva bene prima quando distingueva tra senato di garanzia e camera di governo pro tempore, dice meno bene adesso, con la proposta in subordine. Ma temo che esse idee siano decisamente contro la volontà politica vigente. Volontà al momento ineluttabile, avendo i capi tutti gli assi in mano, ma che ci condurrà alla rovina. Difatti il risultato voluto é che si formino tre unici raggruppamenti, due europeisti ed asserviti, che alternandosi in consociativo tacito accordo, governino a tempo indefinito. Ed un terzo, minimale, senza reale potere e facilmente ricattabile e tacitabile, quello degli « euroscettici » ,che permetta lo sfogo « democratico » delle pulsioni dei dissidenti, senza però minimamente cambiare il quadro vigente.
    E naturalmente per i senza potere la conseguenza sarà l`assoluta sudditanza, senza alcuna garanzia, né civile, né economica, né politica, verso il governo vigente. Ecco perchè prima ho scritto che « pre adesso » non siamo ancora in regime anni 30, ma in futuro non lo so.

  6. Enrico scrive:

    E’ come mettere la Pezza , Non possiamo accettare questo e per questo dobbiamo Ribellarci .Non ci sono Soluzioni di aggiustamenti.

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