LOTTA POLITICA E INGEGNERIA SOCIALE

LOTTA POLITICA E INGEGNERIA SOCIALE

Le innovazioni importanti, le strategie di lungo termine, le grandi operazioni di ingegneria sociale, sono deliberate a porte chiuse dall’oligarchia, in isolamento tecno-burocratico, indi calate sulla popolazione generale sotto il manto di nobili scopi di interesse comune, ma senza che ne sia rivelata la natura, gli effetti e gli obiettivi ultimi. Così è avvenuto, ad esempio, con il processo di integrazione europea, con le cessioni di sovranità, con l’Euro, con le riforme della banca centrale e del sistema bancario.

Mentre in epoche passate, e nei paesi culturalmente tuttora nel passato (come quelli islamici) si ricorre alla mobilitazione ideologica delle masse per fare i rivolgimenti (vedi primavere islamiche), nel vigente sistema di potere liberale e democratico il dibattito politico pubblico è permesso, o perlomeno può aver luogo, solo dopo che tali riforme abbiano raggiunto gli obiettivi per i quali sono state introdotte, in modo che il dibattito pubblico e la politica popolare, la ‘democrazia’, non possa impedire il raggiungimento di tali effetti. Cioè i problemi vengono posti all’opinione pubblica dai mass media e divengono oggetto di dibattito ed eventualmente di lotta politica (popolare) solo quando oramai il gioco è fatto e la lotta politica è innocua, inutile. Le poche volte che la volontà popolare si è attivata per tempo dicendo no a qualche riforma calata dall’altro, come nei referendum per l’integrazione europea, i popoli sono stati fatti rivotare fino ad approvarla. Anche per la Brexit si spinge in tal senso, seppur in modo contrastato, perchè su di essa l’élite britannica è divisa.

La politica popolare, di regola, viene in tal modo attivata su problemi ormai superati. Viene attivata in modo fittizio per dare sfogo. Lotta per chiudere le porte della stalla dopo che i buoi sono stati rubati. Così il dibattito e la lotta politica sulla sovranità e sull’Euro sono stati avviati solo dopo che la sovranità era oramai stata perduta e che l’Euro aveva prodotto i suoi effetti (devastanti per alcuni paesi, e vantaggiosi per i paesi dominanti), sebbene già negli anni ’60, ’70, ’80 e ’90 negli ambienti tecnici si prevedessero benissimo, dato che economisti di vaglia avvertivano che il blocco dei cambi tra le monete europee avrebbe prodotto i risultati che poi ha prodotto. Fino al 2008 l’informazione popolare, la discussione politica, l’opinione pubblica italiana erano in massa per l’Euro e per l’integrazione europea, e l’informazione sui suoi previsti effetti veniva tenuta nascosta al pubblico. Le battaglie populiste-sovraniste contro l’Euro, minacciando di uscirne, si fanno solo adesso che uscirne è praticamente impossibile, come è impossibile per un pesce uscire dalla nassa – infatti chi prospettava di uscirne ha ritirato tale progetto. La popolazione generale, del resto, essendo incompetente e attenta solo all’immediato, non prevede gli effetti delle riforme tecniche, e si accorge di essi soltanto dopo che si sono prodotti, quando li sente sulla propria pelle. Ma anche allora fatica a capirne le cause. Le informazioni sono disponibili, a chi le cerca, ma pochi lo fanno, e soprattutto non avviene il coordinamento, la mobilitazione di massa, se i partiti politici non la organizzano e se, prima ancora, i mass media non mandano alla mente della gente la narrazione che il problema esiste, che è grave, che bisogna mobilitarsi. Ma lo fanno solo a giochi fatti. Lo si è visto ultimamente nella vicenda dell’opposizione ai vaccini obbligatori, in cui il problema era reale, decine di migliaia di persone manifestavano, ma i mass media e i partiti politici non rimandavano alla mente della gente questa realtà. Lo si vede ancora oggi, con le analisi di laboratorio che mostrano come nei preparati vaccinali in realtà non vi sono le sostanze immunizzanti ma vi sono molte sostanze tossiche e contaminanti. I vaccini in sé sono una cosa utile, se fatti bene e usati bene; i preparati industriali imposti ai bambini sembrano falsi vaccini, inefficaci e nocivi. Visto che tali preparati vengono iniettati molte volte in milioni di bambini, questo tema dovrebbe essere oggetto di pubblica informazione e di dibattito politico, ma politica e media lo tengono nel silenzio, perché questa operazione di bioingegneria sociale è ancora in corso e non  deve essere intralciata.

In conformità a quanto sopra spiegato, attualmente non sono oggetto di dibattito politico pubblico, né di copertura mediatica, ma piuttosto di silenziamento o discreditamento e negazionismo beffardo, le informazioni circa principali innovazioni a cui l’oligarchia sta lavorando oggi, e che avranno presto un drammatico impatto sulla vita della popolazione, ossia il controllo sociale e individuale mediante le reti elettroniche e mediante la biocrazia, cioè la gestione e modificazione della gente mediante somministrazione alla popolazione in massa di sostanze chimiche e biologiche negli alimenti, nei farmaci, nei vaccini, nell’ambiente, e anche attraverso la rete 5G (con le sue onde millimetriche che agiscono sulle cellule vivente, i suoi ripetitori ogni cento metri, i suoi ventimila satelliti in orbita): manipolazione biologica proprio come avviene nella zootecnia. Quando gli effetti si saranno consolidati e saranno divenuti irreversibili, si incomincerà a parlarne alla gente.

02.03.19 Marco Della Luna

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2 risposte a LOTTA POLITICA E INGEGNERIA SOCIALE

  1. Sibilla Tiburtina scrive:

    “As a central bank we can create money to buy assets”
    Come banca centrale, possiamo create moneta per comprare titoli”

    Caro Avvocato, è dimostrato che aveva ragione lei, può aggiungere il suo sito alla lista pubblicata da Scenari Economici.
    https://scenarieconomici.it/la-bce-si-arrende-ammette-la-creazione-di-moneta-dal-nulla/
    E adesso?
    P.S. il suo nuovo libro spiega tutto questo molto bene!

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    Come ho già scritto altrove io non credo alla teoria del complotto intenzionale, apolide, unico, scientifico e premeditato, bensì all`interazione in gran parte accidentale di varie oligarchie e centri di potere portatori di contrastanti interessi, la quale ha originato ed evolve il presente sistema geopolitico.

    Lo stesso penso dell`evoluzione dell`UE da luna-park costosissimo e gaudente per raccomandati, rapolli bene nullafacenti, filosofi radicali, utopici ma molto amanti del proprio benessere, e politici sconfitti, in un micidiale sistema di potere che avvantaggia in modo spudorato i tedeschi ed i loro satelliti del nordeuropa, tacita con concessioni coloniali i francesi e opprime in maniera sempre più inaccettabile le nazioni del sudeuropa mediterraneo. Il tutto con i paesi ex comunisti dell`esteuropeo nel mezzo, i quali dopo aver aderito di buon grado all`UE soprattuttto per timore dei loro ex « amici ed alleati » russi, adesso si stanno con differente zelo sfilando, avendo mangiato la foglia e non volendo sostituire ai predatori sovietici quelli germanici di cui per altro greci, cechi e polacchi conservano nefasta memoria.

    Difatti lo stesso trattato di Maastricht é stato sottoscritto da tutti i « fondatori » con dirimenti riserve mentali. Curiosamente i più recalcitranti erano proprio i tedeschi, molto restii ad abbandonare il loro amatissimo marco per una strana moneta dai contorni molto nebulosi e pericolosi. Soltanto la promessa dell`unità all`imminente deraglimento del carrozzone sovietico ha fatto loro cambiare idea.
    Gli svedesi hanno aderito, poi il loro popolo non proprio bue ha votato picche (e lì non valeva il rivotare), i norvegesi nonostante vari imbonimenti si sono chiamati decisamente fuori, mentre i finnici, come i baltici dopo, hanno aderito sempre per paura dei russi, storicamente preferendo far i sudditi dei gremanici che degli eredi di Giuseppe Baffone. Quelli dell`est europeo si sono dichiarati indigenti causa 50 anni di paradiso socialista, e quindi sono stati per il momento esclusi dalla cuccagna. I francesi, benchè sciovinisti per carattere nazionale, invece sono stati turlupinati e dopo aver votato no, con l`antitesi della « maggioranza bulgara » e qualche « aiutino » hanno dovuto dire sì. I Britannici non ne hanno neppur voluto sentir parlare tanto che adesso stanno facendo carte falsissime pur di togliersi anche dalla restante parte dell`eurocarrozzone. Invece sempre più curiosamente gli « euristi » più convinti erano proprio i mediterranei. Soprattutto il nostro capo di allora : l`Eroe di Hammamet. Eh sì perche il Bettino Cleptocrate, pensava di mungere allo stesso modo i ricchi tedeschi e scandinavi inaugurando una spece di Schengen delle tangenti. E naturalmente – come socio alla pari –spalmando i propri faraonici sprechi sull`eurobilancio, ovvero facendo pagare al contribuente tedesco le nostre spaventose tartuferie furbastre. Tipo la Sicilia il cui governo costava e costa tuttora molto di più dell`intera amministrazione federale americana. Per non parlare della mafia senza frontiere trasformando il pizzo in europizzo. Pia illusione perchè 2000 anni di storia avrebbero dovuto insegnargli che gli italiani ci hanno sempre perso moltissimo alleandosi coi tedeschi, tanto che già due volte negli ultimi 100 anni hanno dovuto perdere la faccia cambiando coalizione, per non perdere anche la vita oltre ai beni già distrutti e mettendoci poi due generazioni per riparare i guasti.
    E se non ci fossero state la crisi del 1991 e del 2007 le cose avrebbero persino potuto andare come voleva il Bettino, almeno per un bel po`di tempo.
    Ed invece ci é arrivata la fregatura, ma non per fatto premeditato, bensì contingente. Infatti l`onnisciente M. Obama, succeduto a Giorgino Bush – che non era un`aquila – in tempi difficilissimi, ha avuto una pensata fulminante. Ovvero essendo evidente che la crisi generale si sarebbe estesa dalla finanza all`economia reale, come avrebbe certamente varcato l`Atlantico., l`amministrazione americana avrebbe dovuto farsi carico anche dei problemi europei pena il rischio di sconvolgimenti sociali e geopolitici pericolosissimi, i quali avrebbero potuto mettere in seria discussione l`egemonia assoluta dello Zio Sam in quell`area. E l`Onnisciente divenne Carlomagno, resuscitandio il feudalesimo. Ovvero infeudando l`Europa ai tedeschi, ovviamente in cambio della salvaguardia degli interessi americani. Errore mortale, per altro già commesso in modo differente tra le due guerre, dove con l`illusione di fermare il comunismo furono proprio gli americani a finanziare il riarmo di Hitler.
    Per fortuna ci si é accorti in tempo e pare che a Washington si sia almeno in parte fatto marcia indietro. Ma oramai il danno é stato fatto perchè i tedeschi sono diventati proprio tramite l`UE i padroni quasi assoluti dell`Europa.

    Quindi l`evoluzioe del sistema di governo europeo é stata originata da fatti contingenti, come pure oggi si evolve in maniera non univoca. Infatti é in atto uno scontro tra i fautori di un governo sovranazionale ad egemonia tedesca ed i fautori di un ritorno ad un Europa di nazioni quasi sostanzialmente sovrane, a guida USA. Certo l`Europa ha sempre un padrone ma tra i tedeschi (o i cinesi) e gli americani io credo che pochi avrebbero dubbi nella scelta.
    Ed anche i britannici sono combattuti tra chi con la forza del denaro tedesco vorrebbe che il Regno restasse nell`orbita europea/germanica, e chi vorrebbe il recupero della dimensione planetaria della Gran Bretagna, con gli USA come storico alleato o se preferite socio di maggioranza.
    Certo ad oggi i tedeschi sono in vantaggio perchè hanno i denari, la macchina per fare i denari, il controllo delle istituzioni economiche e politiche. Invece gli americani sono divisi essendo il governo federale inceppato dagli eredi del precedente sistema globalista.

    Dunque io concordo sul fatto che la lotta politica tradizionale serva a poco. Esattamente come non servivano la propaganda politica e le dichiarazioni di principio a mitigare la brutalità e la miseria cronica del socialismo reale dove esso vigeva. Sempre ne sanno qualcosa i cechi e gli unghresi. Difatti la liberazione é arrivata soltanto quando il sistema sovietico e l`equilibrio geopolitico conseguente ha dichiarato fallimento. E notate la dissoluzione é avvenuta non manu militari o per rivolta dilagante, ma per consunzione economica : semplicemente il carrozzone oppressivo costava così tanto per fiunzionare e per finanziare gli sprechi e la corruzione conseguenti che sono mncati i mezzi per tenerlo in vita e lo stesso é da un giorno all`altro evaporato, non essendo supportato da alcun reale consenso sociale. La stessa cosa capiterà inevitabilmente all`UE. Altro problema é invece vedere con che cosa la stessa sarà rimpiazzata. Ma questa é un`altra storia.

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