POVERI Q-Q DI TRUMP!
POVERI Q-Q DI TRUMP !
Elegia per la morte di Q-Anon
I Q-Q sono travolti dai fatti: il loro super-eroe Trump, Big Don, lo sterminatore dei perversi pedo-satanisti, che era destinato a vincere da forze superiori, sovrumane, cosmiche, si è invece lasciato fregare come un pivello e ha perso nel peggiore dei modi, rovinando non solo se stesso ma anche le sue idee e trascinando con sé nel baratro i loro fautori; e in tal modo ha dato un grande assist alle forze opposte, ai davosiani, ai Soros-Rockefeller- Rothschild, cioè alle élites tecnofinanziarie disumane travestite da sinistra umanitaria e sponsors delle militanze gretine, BLM, Antifa e Lgbtq nonché della sostituzione etnica mediante migrazioni forzate; élites che hanno in pugno moneta, l’informazione, la ricerca scientifica, e che plasmano, usando la finestra di Overton combinata con il potere legislativo e regolatorio, l’uomo nuovo e il suo transumanare. Queste élites ora hanno il controllo totale delle istituzioni statunitensi (oltreché europee) e procederanno pressoché incontrastate nella loro riconfigurazione del mondo e dell’uomo.
Che la narrazione di Q-Anon era una profezia consolatoria senza basi di realtà, lo avevo scritto in un articolo del 30 Maggio scorso: https://marcodellaluna.info/sito/tag/q-anon/ Del resto, non poteva andare diversamente, poiché tanto i Q-Q quanto Trump hanno sfidato la ferrea legge fondamentale della realtà politica: la quota di potere messa in gioco nelle elezioni è marginale, gli esiti delle votazioni popolari sono predeterminati di regola, le procedure democratiche sono sostanzialmente una messa in scena, siccome le decisioni sul corso da dare alla storia sono prese, a porte chiuse, da un’oligarchia, un’oligarchia oggi sovranazionale, che le cala sui popoli e sui paesi. Essa le fa accettare dalla gente, spesso nascondendone gli effetti e gli scopi veri – pensate all’Euro e al MES. Produce industrialmente a monte il consenso verso di esse mediante il controllo dei mass media che creano la voluta percezione della realtà e dei valori; mentre, a valle, ne assicura l’applicazione mediante il controllo della ‘giustizia’, la cui funzione essenziale nel mondo reale è proteggere e legittimare il potere costituito, intervenendo per coprire i suoi abusi, nongià assicurare la legalità, analogamente a come i parlamenti non rappresentano gli elettori, perché i parlamentari fanno innanzitutto gli interessi loro propri, di chi li mette in lista, di chi gli finanzia la campagna elettorale. Contro questa realtà, si è infranto il movimento di Trump e il sogno dei Q-Q.
Nel caso delle elezioni presidenziali statunitensi, la ‘giustizia’ ha respinto i ricorsi elettorali non dopo aver esaminato il loro merito, ossia le prove dei brogli e delle illegalità, ma rifiutando di esaminarlo in base alla tesi che né il Texas, né gli altri stati ricorrenti, né gli elettori ricorrenti, né lo stesso candidato Donald Trump avessero la legittimazione formale, ossia un interesse legalmente tutelabile, a ricorrere. Cioè la ‘giustizia’ ha denegato il diritto al controllo di legittimità sostanziale, assicurando così l’esito prestabilito e la sua legittimità percepita.
I mass media erano all’unisono schierati contro Trump nel 2016 e tali sono rimasti: hanno montato una campagna di accuse di suoi supposti traffici con la Russia, che sono risultati inesistenti, mentre hanno nascosto quelli di Hunter Biden fino a dopo il voto, per favorire Biden.
Solo a un babbeo, in questo contesto, si può far credere che, alla fine, abbiano vinto la democrazia e la legalità.
Insabbiano e insabbieranno tutte le prove di brogli elettorali, anche quelle che stanno emergendo in Italia, coinvolgenti la società Leonardo, il gen. Graziano, Renzi, Conte – che ora potranno tirare un sospiro di sollievo: democrazia è fatta, giustizia seguirà, su entrambe le sponde dell’Atlantico, e quel compare di Obama che minaccia Conte di fare sfracelli per ottenere il controllo dei servizi segreti in modo che non lo denuncino né lo ricattino, lo otterrà, democraticamente. Intanto, Pence se ne va già a braccetto con i Democrats. In politica, la regola è salire sul carro dei vincitori non appena si capisce chi sta per vincere. Lo hanno fatto anche i tre giudici supremi nominati da Trump, a quanto pare.
Cinque anni fa Trump e le forze che lo sostenevano, forze legate all’economia reale e manifatturiera, tentarono, col populismo sovranista, di invertire una gestione globale, oligarchica, la quale stava realizzando la deindustrializzazione degli Stati Uniti d’America in favore della Cina, a spese soprattutto delle classi intermedie, che erano in via di eliminazione, nel quadro della sostituzione dei modelli democratici occidentali con quello autoritario e tecnocratico cinese – il Global Reset che la pandemia sta grandemente facilitando. Da tempo stiamo andando verso il controllo skinneriano della popolazione, attraverso il condizionamento operante: premi (bonus, promozioni, benefici vari) per ogni atto di obbedienza al regime, e punizioni (multe, privazioni di libertà e di servizi, privazioni di credito, cancellazione dei risparmi) per ogni disobbedienza, compresa la manifestazione di opinioni indesiderate sulle scelte del potere, dai vaccini alla politica economica. A questo controllo mediante condizionamento psicologico si aggiungono quelli informatici e biologici.
Ma intanto, impietosamente colpiti nelle loro credenze e orbati del loro eroe, i Q-Q sono ora vicini all’estinzione; tuttavia, come la fenice, che muore solo per rinascere dalle proprie ceneri, così anche l’uccello Q-Q rinasce ogni volta che muore: rinasce dal nostro bisogno di credere per confortarci. E, in altro sembiante, rinascerà anche l’Eterno Eroe. Già odo i rintocchi che egli ci manda dalla Torre del Destino.
07.01.21 Marco Della Luna