MOVIMENTO INTERNAZIONALE ANTI ORWELLIANO
Movimento Internazionale Anti Orwelliano
– M.I.A.O.-
Contro lo Stato di Sorveglianza e Manipolazione
MANIFESTO COSTITUTIVO
L’Unione Europea, con la sua agenda 2030 direttamente ispirata da Bill Gates, ha posto al centro della propria politica l’istituzione della “identità digitale”, ossia della sorveglianza informatica dell’intera popolazione. Il Green Pass è solo il primo passo verso un ordinamento in cui l’oligarchia tecnocratica, collegando l’identità digitale al conto corrente, ai servizi, ai trasporti etc., e limitando l’accesso ad essi a chi non obbedisce, potrà tenere sotto costante e capillare ricatto ogni singolo individuo, riducendolo alla condizione di un animale in gabbia, che dovrà obbedire ad ogni direttiva del potere per poter vivere. I ministri Colao e Cingolani hanno parlato apertamente di un’azione sui corpi umani e sulle loro cellule attraverso la rete 5G. E’ la radicalizzazione della ‘solidarietà organica’ di cui parlava Emile Durkheim, l’obbedienza imposta dalla dipendenza dal sistema. Ma si va oltre l’obbedienza: come la rete 5G potrà uccidere (lo dice Colao) le cellule tumorali surriscaldandole, così potrà essere usata per sopprimere le persone indesiderate perché dissidenti o improduttive.
Non si tratta di un problema solamente europeo. Le classi dominanti storicamente usano, per mantenere il loro potere e i loro privilegi, gli strumenti che la tecnica rende via via disponibili. Oggi tali strumenti sono potentissimi e in grado di togliere alle classi dominate ogni spazio di libertà e di diritto, nonché di privacy, agendo anche dall’interno del corpo umano. Sono in grado di renderle completamente manipolabili dalla tecnocrazia, Le genti però accettano la loro introduzione e si rendono dipendenti da essi perché ne ricevono iniziali vantaggi e non ne considerano gli effetti di lungo periodo.
La libertà ha un costo, che è sempre conveniente pagare perché chi non ha libertà non è proprietario non solo dei suoi beni, ma nemmeno di se stesso.
In una società molto efficiente perché informatizzata e aziendalizzata, l’efficienza è al servizio non della popolazione generale, bensì di chi gestisce la rete informatica e gli altri strumenti di controllo, il quale usa queste risorse per controllare e gestire la popolazione a suo profitto e a detrimento di essa e delle sue libertà.
Per restare liberi bisogna perciò sostenere un prezzo in termini di minore efficienza contrastando e mettendo al bando tutte le reti e gli strumenti a ciò idonei, in tutto il Mondo.
A tale scopo viene fondato il Movimento Internazionale Anti Orwelliano, come movimento internazionale.
Il Movimento contrasta e intende proibire, per legge e per trattato internazionale, nel modo più radicale e con le pene massime:
– tutte le pratiche con cui si condiziona l’uomo individualmente e collettivamente, a livello fisico o psichico, mediante impianti genici, cibernetici, elettronici, radionici, chimici, biologici o di altro genere e mediante onde e campi elettromagnetici o acustici;
-quelle con cui sì forza la produzione di convincimento o consenso mediante il martellamento propagandistico;
-o approfittando del monopolio od oligopolio informativo e dell’intrattenimento.
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Il Movimento altresì contrasta e mira a proibire ed eliminare come sopra:
– tutte le pratiche e le situazioni di concentrazione e privativa di informazione, istruzione, ricerca, monopolio, monopsonio, cartello, perfetti o imperfetti che siano;
-la sottoposizione dei cittadini, delle aziende, degli enti pubblici alla dipendenza da reti accentrate distributrici di beni o servizi;
– l’imposizione diretta o indiretta del uso di moneta elettronica, contabile, girale e comunque non materiale; ed ogni restrizione all’uso di moneta materiale, considerato che la moneta bancaria, immateriale, può essere, con un semplice click, tolta al suo possessore o addirittura azzerata;
– tutte le raccolte di massa di dati sulle persone e sulle aziende, nonché il traffico e la cessione di tali dati;
– tutte le pratiche di intercettazione di massa delle comunicazioni, di riconoscimento facciale, biometriche, di identificazione o analisi biologica non volontaria e libera;
– ogni forma di credito sociale (anche il punteggio di cittadinanza di tipo cinese), di esclusione da diritti, servizi ed esercizi pubblici e privati, attraverso l’imposizione di badges o procedure automatizzate o comunque in contrasto con le libertà fondamentali.
02.02.2022
Marco Della Luna
VERSIONE IN POSITIVO:
MANIFESTO COSTITUTIVO
L’Unione Europea, con la sua agenda 2030 direttamente ispirata da Bill Gates e GAVI, ha posto al centro della propria politica l’istituzione della “identità digitale”, ossia della sorveglianza informatica dell’intera popolazione. Il Green Pass è solo il primo passo verso un ordinamento in cui l’oligarchia tecnocratica, collegando l’identità digitale al conto corrente, ai servizi, ai trasporti, agli ATM, ai distributori di benzina, etc., e limitando l’accesso ad essi a chi non obbedisce, potrà tenere sotto costante e capillare ricatto ogni singolo individuo, riducendolo alla condizione di un animale in gabbia, che dovrà obbedire ad ogni direttiva del potere per poter vivere. I ministri Colao e Cingolani hanno parlato apertamente di un’azione sui corpi umani e sulle loro cellule attraverso la rete 5G. E’ la radicalizzazione della ‘solidarietà organica’ di cui parlava Emile Durkheim, l’obbedienza imposta dalla dipendenza dal sistema. Ma si va oltre l’obbedienza: come la rete 5G potrà uccidere (lo dice Colao) le cellule tumorali surriscaldandole, così potrà essere usata per sopprimere le persone indesiderate perché dissidenti o improduttive.
Non si tratta di un problema solamente europeo. Le classi dominanti storicamente usano, per mantenere il loro potere e i loro privilegi, gli strumenti che la tecnica rende via via disponibili. Oggi tali strumenti sono potentissimi e in grado di togliere alle classi dominate ogni spazio di libertà e di diritto, nonché di privacy, agendo anche dall’interno del corpo umano. Sono in grado di renderle completamente manipolabili dalla tecnocrazia. Le genti però accettano la loro introduzione e si rendono dipendenti da essi perché ne ricevono iniziali vantaggi in termini di comodità e risparmio, mentre non ne considerano gli effetti di lungo periodo.
La libertà ha un costo, che è sempre conveniente pagare perché chi non ha libertà non è proprietario non solo dei suoi beni, ma nemmeno di se stesso.
In una società molto efficiente perché informatizzata e aziendalizzata, l’efficienza è al servizio non della popolazione generale, bensì di chi gestisce la rete informatica e gli altri strumenti di controllo, il quale usa queste risorse per controllare e gestire la popolazione a suo profitto e a detrimento di essa e delle sue libertà.
Per restare liberi bisogna perciò sostenere un prezzo in termini di minore efficienza e maggiori costi, contrastando e mettendo al bando tutte le reti e gli strumenti a ciò idonei, in tutto il Mondo.
A tale scopo viene fondato il Movimento Internazionale per la Libertà Digitale: MILDI.
Il Movimento difende e promuove:
-la libertà dalla sorveglianza, dal tracciamento, dalla schedatura,;
-la libertà dall’intercettazione di massa, dalla raccolta di massa di dati, dalla profilatura di massa, dal commercio di tali informazioni;
-la libertà dal monitoraggio biometrico e dal telericonoscimento;
-la libertà dall’inserimento nel corpo di microchip, nanobot, naomacchine;
-la libertà dai QR e dai badges per la circolazione, la vita sociale, l’accesso a servizi, l’acquisto di beni, i prelievi bancari;
-la libertà dalla dipendenza dai monopoli e dalle grandi reti di servizi, utenze, distribuzione, raccolta di dati, sia private che pubbliche;
-la libertà dalle costrizioni ad allinearsi ai governi e alla grande finanza;
-la libertà dall’imposizione della cittadinanza a punti e dal credito sociale (dittatura cinese);
-la libertà dai governi non eletti e non responsabili;
-la libertà dall’indottrinamento scolastico al pensiero unico;
-la libertà dall’essere spossessati della propria terra e della proprie radici;
-la libertà dai divieti di espressione delle proprie idee ed identità;
-la libertà dall’imposizione della moneta elettronica con abolizione di quella fisica;
-la libertà dalle manipolazioni del proprio DNA e della propria fisiologia;
-la libertà dalle sperimentazioni forzate od occulte in campo biologico e medico.
Il Movimento opera per il riconoscimento delle suddette libertà come diritti dell’Umanità e per la punizione della loro lesione come crimini contro l’Umanità secondo l’art. 7 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
13 Febbraio 2022
Marco Della Luna