PASTORIZIA POLITICA
L’ordinamento sociale nasce dal gregge. All’inizio abbiamo il pastore padrone di poche pecore, da cui prende il latte, la lana e gli agnelli per il suo consumo e per venderli. Poi il gregge aumenta e il pastore padrone si dota di cani. Poi acquisisce più greggi e assolda servi pastori, quali li gestiscono con l’aiuto dei cani, nonché mungitori e tosatori. Nell’ordinamento sociale, i servi pastori sono i politici, i cani sono i magistrati, i mungitori e i tosatori sono gli agenti del fisco.
Poi il padrone insegna alle pecore a parlare, leggere, scrivere, in modo che siano più produttive, e incarica personale intellettuale per farle crescere nella persuasione che tutto sia legittimo e per il loro bene e voluto da loro. A questo scopo, inoltre, concede alle pecore la facoltà di votare per eleggere i pastori. E via via che la scienza mette a disposizione sostanze per migliorare la quantità e la qualità della carne, della lana e del latte, gliele somministra attraverso i veterinari, di solito facendosi pagare. Il patto sociale è quello che lega padrone, pastori, cani, intellettuali, veterinari e ha come oggetto le pecore.
Quando vuole ristrutturare la sua azienda, il padrone induce una crisi in un gregge, oppure mette un gregge contro l’altro, oppure li unisce in un unico recinto. Le pecore non sanno che, il giorno che venga meno la richiesta della loro carne, della loro lana, del loro latte, sarebbero messe in liquidazione.
8.10.2022 Marco Della Luna
Pastori e cani, da pastore, sono meno affidabili di alcune soluzioni tecnocratiche e tecnologiche che dall’alto vengono calate in tutti gli ambiti della vita sociale.
Sistemi di controllo della vita, o meglio dell’esistenza, cui le ‘pecore’ sono costrette a sottostare, a conformarsi, ad utilizzare e a subire in quanto meccanismi obbligatori del vivere quotidiano, ragion per cui gli intermediari, ovvero pastori e cani, non serviranno più ed il padrone si libererà presto della loro presenza e relativi costi superflui. Il gregge potrà essere gestito attuando e imponendo quei sistemi e quelle regole concepiti allo scopo; sistemi e regole ai quali le pecore si adegueranno convinte di vivere l’esistenza migliore possibile poiché in assenza di alternative.
Fra questi sistemi si possono annoverare:
– L’obbligo di delegare al sistema bancario la gestione di tutti i nostri averi ed operare esclusivamente attraverso di questo per ogni necessità, con tutto quello che ciò comporta e i relativi rischi (Amato 1992).
– L’obbligo di sottostare a qualsiasi tassazione, gabella, esproprio ad ogni livello (comunitario, statale, regionale, provinciale, comunale) senza possibilità di opposizione né contropartita alcuna.
– L’obbligo di alimentarsi secondo i canoni e i prodotti di un’agricoltura e una industria globaliste in quanto saranno le sole produzioni che si renderanno disponibili.
– L’obbligo di ricevere una formazione scolastica e universitaria confezionata secondo i canoni del’padrone’, ovvero orfana di una visione altra.
– L’obbligo di implementare la propria conoscenza esclusivamente tramite l’informazione unica emanata dai media gestiti e finanziati dal padrone.
– L’obbligo di aderire alle vaccinazioni di massa rendendoci schiavi dell’apparato farmaco-sanitario e dipendenti a vita dalla farmacologia per continuare ad esistere, se si è fortunati.
– L’obbligo di accettare le trasformazioni di popoli ed etnie in un amalgama senza storia e senza identità, compresa la teoria Gender.
E via di questo passo. ..
A tal punto l’atrofizzazione encefalica, l’incapacità di pensare altrimenti e lo spirito di conservazione spingerà le masse amorfe ad auto convincersi di vivere nel migliore dei mondi possibili e di essere governate dal migliore dei padroni; quindi masse consenzienti e incapaci di dissentire. Dunque per mantenere il nuovo ordine costituito pastori e cani da pastore risulteranno inutili; sarà sufficiente minacciare di blocco o sequestro dei conti o depositi bancari, criminalizzare o emarginare chi si oppone allo status quo o chi non si adegua alle ‘regole’ calate dall’alto. Magari con l’impiego di una ‘polizia globale’, di una magistratura allineata e magari di carceri modello dove gli incorreggibili potranno essere impiegati a scopi sociali (Sperimentazioni varie?) e più nobili.
Magra consolazione è che anche i pastori e i cani da pastore subiranno la stessa sorte del gregge, anche se loro questo non lo hanno messo in conto. Capiranno quando sarà troppo tardi, come sempre, di aver segato il ramo su cui sedevano. E indietro non si torna, mai.
Tutto ciò, se non intervengono fattori eclatanti, appartiene già ad un futuro imminente.
Fuor di metafora dare nome e cognome ai pastori e ai cani da pastore non è difficile basta rovistare un po’ a sinistra ambito in cui eccelle quello che fino a pochi giorni fa era il Partito Democratico. Un PD che pensava di agganciarsi al carro di chi progetta un ‘Nuovo Ordine Mondiale’ (citazione pubblica dell’ex presidente Napolitano), magari di farne parte in qualche modo, o quanto meno di essere ‘considerato’ (leggi ..usato) dai faccendieri che governeranno il cambiamento. Una pia illusione!
Dopo aver recitato la parte dell’utile idiota il PD, o come allora si chiamerà dato il camaleontismo insito nel proprio DNA, verrà scaricato in quanto non più confacente al progetto ormai raggiunto o abortito che sia. A quel punto il PD rientrerà nei ranghi e tornerà a confondersi nel gregge. Così è successo con l’Unione Sovietica (ai tempi si chiamava PCI), così accade oggi con il mondo finanziario che lo sta man mano scaricando e così succederà domani con l’élite che aspira al governo del mondo nuovo. Poveracci questi camaleonti, nonostante tutte le loro metamorfosi e il loro rimescolarsi con chicchessia, purché garantisca la pagnotta, si ritrovano oggi a mendicare un’identità e una verginità compromesse dalle loro stesse scelte. Politicamente sono rimasti come “Don Falcuccio”, direbbero a Roma, che tradotto significa: “ col c… rotto e senza una lira!” .
Attualmente si dannano a cercare il bandolo della matassa per imbastire l’ennesima metamorfosi che si prospetta complessa; speriamo tengano conto delle lezioni che la storia gli ha impartito.
La saluto cordialmente.