RENZI PARLA AGLI IDIOTI

RENZI PARLA AGLI IDIOTI

Renzi sta dicendo: “Il Pil aumenta quest’anno: per la prima volta dopo molti anni, l’Italia è ripartita grazie alle mie riforme. Questo mi legittima ad andare avanti riformando la costituzione per concentrare i poteri dello Stato,  anche quelli di garanzia,  nelle mani del Primo Ministro” (e per fare in modo che il parlamento sia composto interamente da nominati dei segretari di partito).

Però solo un pubblico di cretini può interpretare come ripartenza strutturale, come una manifestazione di ritrovata vitalità, anziché come un rimbalzo (il c.d. salto del gatto morto), un misero aumento dello 0,5% dopo molti anni di recessione – uno 0,5% che lascia l’Italia ultima in europa e nell’OCSE. Ultima, con una disoccupazione giovanile dirompente, un continuo scivolamento del Meridione verso condizioni africane, e una crescente fuga all’estero di capitali e cervelli.

Uno 0,5 % dovuto al fatto che adesso si conteggiano nel pil anche i redditi da prostituzione, narcotraffico e altri crimini. Senza questa aggiunta, avremmo un calo del pil, un – 0,3% circa! Quindi il declino non si è invertito, né arrestato.

Se inoltre si considera che in questo periodo abbiamo goduto di uno straordinario insieme di fattori esterni, indipendenti dalle riforme di Renzi, fattori estremamente favorevoli per la crescita economica (ossia il fortissimo risparmio sul petrolio, la svalutazione dell’euro, tassi e spread molto favorevoli, il quantitative easing, la compressione dei salari e dei diritti dei lavoratori, il deprezzamento delle materie prime), e che ne abbiamo tratto solo uno 0,5%, allora è evidente che quel mezzo punto percentuale, in questo contesto, è indice non di ripresa, ma di peggioramento strutturale e di conferma della non funzionalità del sistema-paese. Risponda Renzi: che cosa succederebbe al Pil italiano qualora quei fattori esterni, o anche solo uno di essi, vengano meno? O se non conteggiasse nel pil le marchette delle battone e i lucri degli spacciatori?

E’ evidente che, quando proclama che con le sue riforme ha fatto ripartire il Paese, Renzi calcola di rivolgersi a una base elettorale composta da idioti. Esattamente come quando promette un taglio sostanziale della pressione fiscale mentre è vincolato a clausole di salvaguardia per 60 miliardi pronte a scattare l’anno prossimo sull’Iva e su altre imposte.

01.09.15 Marco Della Luna

 

 

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2 risposte a RENZI PARLA AGLI IDIOTI

  1. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    Io non voglio fare il pessimista ad ogni costo e per questo mi auguro che questi modestissimi segnali di ripresa – che costituiscono certo un miglioramento rispetto alle cifre da incubo del recente passato – siano duraturi.
    Tuttavia devo esprimere molti dubbi per alcune ragioni complementari.

    Prima di tutto il Novello Magnifico vassallo di Berlino che ci governa, é l`archetipo del furbastro a spese dei senza potere e quindi non può non sapere di reggere un sistema per natura passivo, che opera direttamente contro i veri interessi dei sudditi ed in più per poter esistere é farcito di istituzioni e personaggi parassitari e clientelari sempre più arroganti, inefficienti, impuniti e costosi. Dunque il Nuovo Lorenzo non De`Medici, ma solo Matteo e di casato Renzi, é costantemente nella necessità di dover ripianare deficit ad ogni rendiconto, per poter lui stesso esistere contentando i suoi Signori. E quindi, non producendo vero surplus il sistema, anzi bruciandone, non può che metter le mani sullo stock di ricchezza esistente, ovviamente quello in mano alla classe media oramai senza potere ed indifesa al saccheggio. Come pure ai sempre più numerosi indigenti, a cui si aggiungono i cari migranti, tutt`altro che disposti a farsi spremere, deve far balenare una speranza di circense frumentazione per evitare la sua morte politica. Dunque é segno mortale per l`onesto che non può evadere o scappare altrove, sentir parlare di « riduzioni » « semplificazioni » « privatizzazioni » « funerali delle tasse.« agevolazioni » ed altri spaventosi eufemismi che non son altro che il solito gioco delle tre carte dove in cambio di un irrisorio ed illusorio vantaggio per pochi, tutti si devono accollare un`ulteriore più pesante e cumulativa punizione. Ed in tema non dimentichiamo che é sempre pendente la spaventosa riforma del catasto, che altro non é che una confisca surrettizia del patrimonio della classe media, passaggio indispensabile per instaurare definitivamente la Nuova Unione Sovietica.
    A codesto mortale prodromo si aggiungono alcune facili astrazioni. Difatti i « favolosi » numeri sono ottenuti con criteri di calcolo concettualmente e dolosamente artefatti. Solito esempio : il costo onnicomprensivo della casa é stimato per le famiglie nel 9,5% del reddito. Ovvero chi guadagna 1000 euro/mese ne spenderebbe 95 per la casa, sia come inquilino che come proprietario, includendo tasse, manutenzioni, mutui, ed ogni altro costo. È evidente che la cosa é destituita da ogni fondamento. Come pure i tassi dei mutui immobiliari privati sono computati al tasso nominale bancario, senza includere tutta la spaventosa serie di aggiunte , spese e balzelli che i vari istituti applicano rendendo così di fatto usurario il costo del credito per il privato non protetto. E bastano questi due semplici rilievi per modificare radicalmente i risultati esposti.
    Occorre poi distinguere la provenienza del surplus secondo il settore. E qui si scopre che i produttori di ricchezza sono i soliti : multinazionali, monopolisti, erogatori di beni e servizi irrinunciabili, finanza speculativa, lusso, moda di lusso, e beni/servizi di nicchia prodotti da aziende ad altissima specializzazione, con pochissima manodopera altamente qualificata ed altissima intensità di capitale. Ed inoltre scopriamo che la maggioranza di queste attività é a proprietà straniera e quindi sfrutta manodopera e servizi interni per esportare i profitti. Ma se andiamo sul commercio interno, la manifattura, l`industria, la catastrofe continua spietata, anche aggravata dalla sempre più distruttiva concorrenza delle microattivtà di alcune etnie organizzate importate, come cinesi, indiani, tamil, che di fatto orami controllano interi settori (indiani la fornitura alla grande distribuzione di elettronica consumer) e interi distretti (i cinesi a Prato). Come per evidente ordine superiore sfuggono o hanno conseguenze irrisorie a fronte di tutti i controlli fiscali, lavorativi ambientali e legali. E naturalmente anche queste attività ordinariamente esportano esentasse nel paese d`origine i profitti sfruttando in cambio la nostra previdenza e sanità.
    E questi semplici rilievi sono corroborati semplicemente guardando il progressivo ed inarrestabile degrado e impoverimento delle nostre città.
    Una necessaria precisazione va fatta sul nostro meridione. Vero che esteriormente sta trasformandosi in un paese del terzo mondo. Ma solo in apparenza, poichè gli autoctoni sanno difendersi infinitamente molto meglio di noi al nord dai governi predatori stranieri di qualnque tipo. Certo la « difesa » é l`illegalità generalizzata *di sopravvivenza « protetta dalle mafie clientelari, che ovviamente sono anch`esse predatorie. Ma i mafiosi, ciascuno al suo livello, sono persone indubbiamente (non scherzo) preparate, capaci ed intelligenti. E sono anche direttamente e fulmineamente responsabili del loro operato, tanto che in caso di errore non vanno in pensione ma direttamente al creatore con suntuoso funerale. Ed i mafiosi sanno benissimo, a differenza dei potentati di second`ordine che ci comandano, che il suddito deve essere messo in condizione di vivere decorosamente per poterlo poi sfruttare a dovere.
    Difatti ad esempio i migranti che da noi al nord sono un costo ed una fonte di problemi, laggiù sono inquadrati perfettamente nel sistema, mediante validi caporali e capibastone. Quindi lavorano pagando il loro pizzo e possono « fuggire » solo dopo che hanno pagato il loro « debito » di accoglienza. E naturalmente (salvo qualche eccezione puntualmente repressa come a Castelvolturno e Rosarno o sicuramente in futuro come a Palagonia & Dintorni) portano rispetto e se ne guardano bene dal far chiasso e proteste inutili. Tanto che intervistati dalla televisione di stato in alloggi peggiori di quelli del loro paese d`origine, dopo 12 ore di lavoro per 15 euro (lordi a dedurre il pizzo al caporale) non si sognano neppure di far nomi o denuncie. Qualcuno ci crepa ma poco importa.
    Persino la ex ministra Kyenge tanto arrogante con i leghisti verdecornuti e loro amici, quando si parla dei suoi cari fratelli ospitati in quello che, combianzione, é proprio il suo paese adottivo, sorprendentemente si chiude la bocca, altrimenti tanto velenosa, ed assume atteggiamento di ilare, deferente e mutissima ignoranza.
    E per concludere la disamina delle mie remore sui mirabolanti risultati delle « riforme » del Magnifico, devo appunto aggiungere l`inevitabile effetto dirompente delle nuova ondata migratoria. Io non voglio commentare nello specifico, ma una cosa é certa : di quelli che abbiamo in casa i validi andranno sicuramente nel nord Europa, il solo che può loro offrire un modesto sbocco. Gli altri, gli indigenti, i malati, i delinquenti ed i fancazzisti ce li dovremo tenere tutti vita natural durante. E quindi i soliti dovranno pagare per loro e non so quanto ciò sia compatibile con la « ripresa ». a meno di non fare come il furbo Sciaboletta Savoia che li arruolava negli Aacari e faceva fare ai suoi impettiti generali (lui non ne era capace e faceva il fotografo) una bella guerra coloniale di conquista dove o vincevano e si mantenevano col magrissimo bottino o crepavano tutti da eroi ad edificazione del popolo bue.
    I nostri capi a Roma, Berlino e Bruxelles si sono accorti di essersi infilati nella gabbia del gorlla, di avergli solloccherato i genitali e di essersi poi chiusi dentro per meglio godere, illudendosi che il bestione fosse solo onanista.
    Siamo già alla mobilitazione degli eserciti non bastando più le polizie ed i reticolati. Anche qui mi sfugge quanto questo possa essere in sintonia con la vantata « ripresa ».

  2. giusavvo scrive:

    Citazione:
    “E’ evidente che, quando proclama che con le sue riforme ha fatto ripartire il Paese, Renzi calcola di rivolgersi a una base elettorale composta da idioti”.

    …e forse sbaglia?

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