CONTE E LA VIA ITALIANA ALL’EPIDEMIA

CONTE E LA VIA ITALIANA ALL’EPIDEMIA

(Un’epidemia senza pianificazione)

Già il 31 gennaio il governo Conte bis sapeva benissimo che stava arrivando un’epidemia, come prova il fatto che in quel giorno Conte firmò il decreto di stato di emergenza sanitaria, in cui si dice che occorrono misure eccezionali di prevenzione (1); poi però, per oltre un mese, non ha preso le misure per contenere il contagio. Perché? Fu un errore? Una coincidenza?

Anzi, assieme a Zingaretti e altri, diffondeva dichiarazioni rassicuranti e minimizzanti: tutto è sotto controllo:  un errore? Una coincidenza?

Ha bloccato i voli in arrivo direttamente dalla Cina, non però gli arrivi indiretti, via qualche scalo, quindi il blocco era inutile: un errore? Una coincidenza?

Il 30 gennaio Salvini aveva chiesto il blocco degli arrivi dalla Cina e la quarantena per i già arrivati, nonché altre misure urgenti. Reazione di Conte: : “Qualcuno dovrebbe pagare per le sciocchezze. “ Fu un errore? Una coincidenza?

Intanto Zingaretti, capo del principale partito di governo, incitava alla fiducia e ad abbracciare i cinesi, mentre la sinistra imprecava contro il razzismo dei fascio-leghisti. E Speranza, ministro della salute, appena qualche settimana fa dichiarava: “L’Italia è un grande Paese, con il più alto livello di salvaguardia e sorveglianza sul coronavirus”. Era un errore? Una coincidenza?

Questo per oltre un mese. Quando il governo Conte ha deciso di istituire le zone chiuse di Lombardia, mezzo Veneto e altre province, lo ha fatto sapere pubblicamente con un giorno e mezzo di anticipo, e così ha indotto migliaia di persone a fuggire dalle zone rosse verso il Sud, a propagare il contagio. Un altro errore, un’altra coincidenza?

Due giorni dopo, ha dichiarato zona rossa o zona protetta non più solo la Lombardia e le altre 11 province, ma tutta l’Italia. Perché ha aspettato due giorni? Per permettere che quelli che scappavano dalle zone rosse diffondessero il contagio nel resto d’Italia, oppure per un errore o per una coincidenza?

Tutto questo va a costare migliaia di morti.

Se quel salernitano che si è filmato e messo in rete mentre sputa sulla frutta in un supermercato, con la scritta: “Infettiamo!” dovrebbe essere in galera, dove dovrebbe essere questo governo? Chi ha fatto più danni, più morti?

I provvedimenti di restrizione della libertà di movimento, costituzionalmente sancita in modo rafforzato dall’art. 16, e del diritto di riunione, possono essere opportuni per contenere il contagio. Ma con che faccia, con che legittimazione li emette un governo Conte, dopo aver commesso tutti quegli errori e quelle coincidenze? Con che faccia minaccia ulteriori restrizioni e vanta decine di migliaia di controlli e migliaia di denunce contro supposti trasgressori del suo decreto sospensivo delle libertà costituzionali? E minaccia il carcere contro persone che non fanno nulla, rispetto al danno che ha causato il governo stesso? E continuamente chiede all’opposizione di non fare polemiche? Chi ha commesso il reato di epidemia (art. 438 CP), se qualcuno lo ha commesso? E se i morti di questo virus non sono solo tre, come dicono fonti ufficiali.

E come potranno i nostri bravi Giudici giudicare legittimamente i trasgressori al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contro la libertà di spostamento, se nessun procedimento e nessuna condanna saranno disposti per i colpevoli di tutti quegli errori e coincidenze?

Ora mi immagino i complottisti abbandonarsi alle loro esorbitanti speculazioni. Mi aspetto che bercino qualcosa come: “Ecco, non possono essere tutti errori e coincidenze, in politica niente avviene per caso, un governo con tutti i suoi consiglieri tecnici e il dialogo col Quirinale non può commettere errori e coincidenze così numerosi e grossolani. Evidentemente la diffusione dell’epidemia era voluta e pianificata, e pianificata allo scopo di creare una situazione di emergenza che consentisse una sospensione della Costituzione e la sua sostituzione con un regime di controllo zootecnico della popolazione, dii evitare elezioni che avrebbero messi in crisi il governo, creare le condizioni per poter rinchiudere, isolare e tracciare elettronicamente la gente, una grande prova del domani tecnologico. E in più un disastro economico per la gioia degli speculatori internazionali a danno dell’Italia.”

Ebbene, dichiaro che queste sono tutte fantasie morbose, e che si è trattato solo di errori scusabili e di coincidenze sfortunate, di governanti un po’ improvvisati, un po’ brocchi, che la Natura, senza loro colpa, non ha dotato delle facoltà necessarie a governare. Ma li abbiamo scelti noi, quindi queste cose, questo danno, rientrano nei costi della democrazia.

I complottisti mi permettano di insegnare loro una cosa. Bisogna guardarsi dall’ incorrere in un errore molto comune in coloro che non hanno esperienza di ricostruzione forense dei fatti: l’errore che ci porta, esaminando e collegando i fatti a posteriori, a interpretarli in un modo o nell’altro, ravvisando questa o quella intenzione nei loro autori, a seconda dei nostri pregiudizi o dei nostri scopi.

Però, nel caso in esame, con tutto il rispetto per il prof. Conte e per il suo governo, allo scopo di ridare autorevolezza alle istituzioni in questa fase molto critica e di decisioni impegnative, soprattutto quelle di sospendere i diritti costituzionali e il funzionamento costituzionale del Parlamento e le votazioni, sarebbe bene che andassero subito a casa (anzi, in quarantena sotto chiave) e venissero sostituiti con coloro che, sin dall’inizio, tempestivamente, hanno invocato quei provvedimenti che ora, tardivamente ,alla spicciolata, il governo prende, ma che, se assunti a quel tempo, avrebbero risparmiato molti morti e molta rovina economica, soprattutto nelle regioni portanti del Paese.

Dopo questa sostituzione, potremmo anche dirci, senza ridicolo, orgogliosi che il modello Italia di gestione dell’epidemia venga adottato in tutto il mondo.

20.03.2020 Marco Della Luna

1- Ecco nel testo ufficiale, estratto dalla Gazzetta Ufficiale, la prova che Conte e soci sapevano che si dovevano prendere i provvedimenti che hanno poi iniziato a prendere solo 33 giorni dopo:

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI   Nella riunione del 31 gennaio 2020

 … …

  Vista  la  dichiarazione  di  emergenza  internazionale  di  salute pubblica per  il  coronavirus  (PHEIC)  dell’Organizzazione  mondiale della sanità del 30 gennaio 2020;

  Viste  le  raccomandazioni  alla  comunità  internazionale   della ,Organizzazione  mondiale  della  sanità  circa  la   necessità   di applicare misure adeguate;

 Considerata l’attuale situazione di  diffusa  crisi  internazionale determinata dalla insorgenza di rischi  per  la  pubblica  e  privata incolumità connessi  ad  agenti  virali  trasmissibili,  che  stanno interessando anche l’Italia;

  Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con  riferimento alla necessità di realizzare una compiuta  azione  di  previsione  e prevenzione, impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente, per  fronteggiare  adeguatamente  possibili situazioni  di  pregiudizio  per  la   collettività   presente   sul

territorio nazionale;

  Considerata la necessità di supportare  l’attività  in  corso  da parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario  nazionale, anche attraverso il potenziamento  delle  strutture  sanitarie  e  di controllo alle frontiere aeree e terrestri;

  Vista la nota del 31 gennaio 2020, con cui il Ministro della salute ha rappresentato la necessità di procedere alla dichiarazione  dello stato di emergenza nazionale  di  cui  all’articolo  24  del  decreto

legislativo n. 1 del 2018;

… …

  Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente  a  porre in essere tutte le iniziative  di  carattere  straordinario  sia  sul territorio nazionale che internazionale, finalizzate  a  fronteggiare la grave situazione internazionale determinatasi;

 Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per  intensità  ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;

 Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie,  i  presupposti previsti dall’articolo 7, comma 1, lettera c),  e  dall’articolo  24, comma 1, del citato  decreto  legislativo  n.  1  del  2018,  per  la dichiarazione dello stato di emergenza;

  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;

                              Delibera:

  1) In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per gli effetti dell’articolo 7, comma 1, lettera c), e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è dichiarato, per 6 mesi  dalla  data  del  presente  provvedimento,  lo  stato  di emergenza   in   conseguenza   del   rischio    sanitario    connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

… …

    Roma, 31 gennaio 2020    Conte           

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5 risposte a CONTE E LA VIA ITALIANA ALL’EPIDEMIA

  1. Giancarlo Matta scrive:

    egregio Avvocato,
    ho notizia che un P. M. di una Procura del Piemonte stia valutando ciò che -anche- Lei ha esposto. Non ci sarà il “DOLO”, sta bene. Ma, come minimo, in questa grave vicenda pubblica potrebbe contestarsi la “COLPA” a carico del Governo attuale.

  2. ahfesa scrive:

    Poichè sento da fonti « autorevoli » voci terrificanti devo fare una precisazione.

    Premessa n. 1 : sia la merda che il cioccolato normalmente sono marroni, ma a parte questo, hanno caratteristiche fisiche ed organolettiche diversissime. Anche se qualcuno si sforza di gabellare la merda come « cioccolato diversamente gustoso » chi poi la mangia sta male ed alla fine continuando ci crepa.
    Premessa n. 2 : é vero che un cioccolato più un cioccolato fà due cioccolati, ma un cioccolato più una merda fà DUE MERDE. Come pure due merde, salvo miracoli tipo Canaan, non si mutano MAI in due cioccolati.

    Stabilite queste elementari certezze, i media « non populisti e che non dicono fake » detti anche « informazione di qualità » (come la sig.ra Gruber/Bilderberg), vista la sempre più tartufesca inefficienza del Bisconte & Biscontini, cominciano ad adombrare, a tempo debito, un cambio di governo. Ovvero un nuovo esecutivo capitanato dal Padreterno Draghi (adesso in fase di riscaldamento, che magari come Petain nel 1940 ha già in tasca la lista dei ministri, tutti autorevoli e di provata fede eurotedesca) e di « unità nazionale ». Cioé il trucco sopraffino é di ingabbolare anche i « populisti » illudendoli di contare qualcosa con la loro partecipazione, per poi distruggerli politicamente, poichè l`esecutivo “salvifico” in realtà continuerà ad obbedire solo a Bruxelles/Berlino, con gli esisti che già erano di nefasta memoria in tempi normali, figuriamoci in quelli attuali.
    Invece é il trucco verso il popolo bue é di gratificarlo con un « padreterno » dai poteri taumaturgici e di tacitarlo fino a quando non si sarà in grado di usare mezzi coercitivi più stringenti. Cosa per altro già fatta quando al Bunga Bunga Berlusconi, si sotituì il serissimo, moralissino e distinto prof. Monti. Difatti si sta diffondendo la storiella del « whatever it takes » con la pummarola n`coppa. Cioé Supermario avrebbe pronunciato questa frase, non solo per salvare l`euro, ma anche e soprattutto per evitare a noialtri il certo disastro. Mica vero, perchè il dr. Draghi, sperimentatissimo banchiere di Goldman e già governatore ossequientissimo nella sostanza a Berlino, ha semplicemente tenuto in piedi il carrozzone per salvare sì, ma solo gli interessi traballantissimi dei tedeschi & alleati. Per noi invece la “salvezza” é stata un lento e continuo stangolamento ed agonia partita da Monti fino a Gualtieri, tutti rigorosamente non scelti da noi, ma imposti da Berlino.

    Quindi popolo bue, verdecornuti e meloniti, attenzione a non infilarsi da soli l`ennesimo capestro, quando magari ci sarebbe la possibilità (sia pure reomota) di liberarsi. Il dr. Draghi é sicuramente bravissimo e competentissimo, sì ma a fare gli interessi dei tedeschi e dei loro alleati dove autorizzato, ma i nostri NO DI CERTO.

    Quello a cui la nuova trovata potrebbe andare benisismo é il furfante di Arcore, il quale meglio delle munnie dei film horror potrebbe ancora risorgere in formato « Caronte » traghettatore (di Draghi da destra), con quelle conseguenze che abbiamo ben imparato a conoscere a nostre spese.

  3. ahfesa scrive:

    Spigolaure

    I nostri capi discutono di banalità, quali jogging, weekend al mare, passeggiate nei parchi, assembramenti ed altre amenità. Dopo l`intervento restrittivo in Lombardia, chiaramente dettato dal panico visti i numeri terrificanti, arriva la solita confernenza notturna del Bisconte che approva e rilancia, con un`altra complicatissima ordinanza, dove però dalla minaccia (inattuabile) di carcere ed arresti si passa alle multe saltissime. I nostri capi paiono non capire che fatta salva l`endemica percentuale di cretini, tutti gli altri oramai hanno capito che uscir di casa a qualunque titolo é un rischio e credo si siano già conformati di conseguenza.
    Ma vi é un altro elemento ineluttabile. È ovvio che se tutti stessimo in casa prima o poi la pandemia cesserebbe. Questo é stato possibile nell`Hubei, tra l`altro mediante interventi gestiti manu militari, poichè essendo la provincia una parte (piccola) della Cina i suoi abitanti potevano stare confinati e tutto poteva essere chiuso, perchè quanto serviva a mantenere in vita i gli abitanti e le relative cure, era provveduto (gratis) dall`esterno. Quindi in due mesi circa il contagio si é estinto, naturalmente prendendo per vero quanto diffuso dai monocratici media locali. Da noi é tutto diverso, poichè non é possibile « fermare tutto » in quanto non disponiamo di qualcuno esterno che ci provveda (sempre gratis) quanto ci serve per vivere. Difatti se si guarda l`elenco che il Bisconte pubblica delle « attività indispensabili » di vede che eccetto alcuni pochi settori chiaramente voluttuari (cinema, teatri, sale gioco) tutti gli altri in un modo o nell`altro devono restare aperti. Tra l`altro per cupidigia di stato si tengono operativi i tabaccai, che – senza offesa – distribuendo sigarette senza limiti, non poco contribuiscono ad ammazzare gente. Se si deve per forza far funzionare l`agroalimentare e la relativa distribuzione, ciò implica anche il mantenimento di tutte le attività connesse e per transitiva le altre che sono indispensabili alle precedenti. Perchè sia aperto il supermercato deve essere aperta la banca, le aziende informatiche e telefoniche, i produttori di apparecchiature elettroniche e via dicendo. Naturalmente devono pure funzionare le catene di approvvigionamento e qui con la tanto decantata globalizzazione e delocalizzazione cominciano guai molto grossi, sia fisici (arrivo materiale delle merci) che sanitari (contatti personali ineliminabili). Quindi « chiudere tutto » noi non possiamo anche volendolo.
    Tutte le basi di calcolo per raffronti ed inferenze partono dai dati cinesi. Ma io (per carità solo per buonsenso e senza offesa) temo di aver qualche dubbio sulle cifre che quel governo ha pubblicato. Come temo che i nostri conteggi contengano degli errori, come anche cominciano ad evidenziare gli esperti. Difatti proprio per l`incerto modo di trasmissione e di immunizzazione, temo che vi siano molti malati sconosciuti senza loro colpa, vuoi perchè non hanno sintomi, vuoi perchè hanno gia fatto o stanno facendo la malattia considerandola un`influenza. E questo falsa sicuramente la base di calcolo. D`altra parte rintracciare quelle tutte persone diventa complicatissimo ed impossibile stante i mezzi disponibili che devono essere dedicati a curare i malati e a mantenere attivo per quanto possibile il sistema sanitario e produttivo del paese.
    Per tutte queste ragioni nessuno può dire esattamente quanto questa emergenza sanitaria durerà, ed anzi i pessimisti dicono che essa permarrà e farà danni fin tanto che non sarà trovato un efficace vaccino e lo stesso sarà distribuito a tutta la popolazione che per allora sarà quella mondiale.

    A fronte di di questa situazione già paurosa si aggiungono le terrificanti inquietudini sul nostro destino economico e sociale. Ora dal 2008 al 2013 noi abbiamo perso circa il 10% del PIL con diminuzione ripartita sui 6 anni. Adesso il professor di storia candidamente parla di un 10% secco per quest`anno.
    I nostri padroni europei, almeno a parole, sembra abbiano abolito il capestro, ovvero il « patto di stabilità ». Ma poichè l`UE é una burocrazia bizantina a direzione tedesca, ci corrono ancora parecchie riunioni e complicate procedure per arrivare ad una decisione operativa e nel frattempo la nostra barca cola a picco. Naturalmente questa decisione, accompagnata alla dissoluzione del trattato di Schengen (che quando faceva danni era intoccabile, mentre adesso che servirebbe sparisce), é stata voluta solo per dar mano libera ai padroni tedeschi ed ai loro soci olandesi e scandinavi per far quello che vogliono in casa loro senza render conto all`oramai poco utile eurocarrozzone. Per carità mica si chiuderà bottega, ma gli strapagatissimi euroburocrati dovranno accontetarsi (contagio permettendo) di divertirsi in logorroiche riunioni e risoluzioni la cui esecuzione pratica sarà ben altra faccenda.
    Quindi almeno in teoria ciascun governo può spendere a piacere per sostenere la propria economia. Ma prescindendo dagli inevitabili ma e se che potrebbero sopravvenire, é evidente che tedeschi, olandesi e scandinavi spenderanno una ricchezza e delle riserve acquisite in anni di cuccagne predatorie, e quindi andranno sì a debito, ma non moltissimo. Oltre a naturalmente il vantaggio che io fortemente sospetto, di aver taciuto o minimizzato il contagio, per aver il tempo di cautelarsi meglio. Invece noialtri ed i soliti « periferici » non avendo nulla disponibile, anzi essendo già pieni di debiti debordanti e cronici, dovremo farne ancora di più e pure per cifre esorbitanti. Difatti il conto del coronavirus é inscindibile per noi dalla cura dei guasti provocati da 20 anni di politiche demenziali che ci hanno imposto. Primo risultato é l`impiombare la BCE di carta igienica che la Deutsche Bank chiama « titoli tossici » e per transitiva le banche ordinarie di NPL che io chiamo « sogni bancari ». E qui se si vuol mantenere la moneta comune, evitando che vada in carta da cesso poichè la BCE di « solido » non possiede nullaltro che carta e pure virtuale, per prima cosa bisogna accettare un cospicuo tasso di inflazione, sia a causa della base monetaria aumentata a dismisura, sia a causa dell`inevitabile scarsità di beni dovuta ai tempi di ripresa della produzione e peggio al possibile collasso delle catene di rifornimento causate alla fermata dei produttori asiatici. Poi bisognerà anche accollarsi i costi della possibile riconversione del modello economico basato solo sull`esportazionee delocalizzazione, sia per le necessità inderogabili della domanda interna, sia perchè temo il resto del mondo avrà molti meno soldi per comprare all`estero. E noi saremo fregati due volte perchè il nostro export é di lusso e quindi con un ottimo mercato anche in tempi neri, ma le aziende sono state svendute a a stranieri che ci faranno lavorare come schiavi per papparsi i profitti e pagar tasse nei paradisi fiscali che anche loro prospereranno.
    Secondo é necessario che il rischio del debito sia ripartito indistintamente su tutti gli stati dell`euro, ovvero i c.d. eurobond che il Bisconte sta tentando di cacciare ai crucchi. Difatti il semplice « liberi tutti per adesso » fasullamente proclamato dalla sig. Von der Leyen non basta. Perchè se spendiamo (tanto) per tamponare e poi a fine emergenza ci ritroviamo con la troika alla greca, ritornando in auge i soliti capestri che ci troveranno strainsolventi, capite che forse é meglio perire tutti adesso di coronavirus e lasciare ai tedeschi un deserto. Ciò non per smodato nihilismo, ma per realtà : difatti quelli che non avrà ammazzato il contagio, saranno uccisi dalla nuova austerità germanica che ci farà tornare al medioevo.
    Ma forse questo é un falso problema. Difatti supponendo prevalga la scuola germanica conservatrice, ovvero il mantenimento del IV Reich dopo l`epidemia, ai padroni si pone inevitabilmente il problema che ha affossato il loro III Reich. Difatti non si tratterebbe di massacrare la piccola Grecia, ma di sottomettere e temo non solo con strumenti di coercizione economica e fiscale, ma anche militari tutta l`Europa meridionale. Ed io penso che se noi siamo pecoroni, molto meno lo saranno altri popoli, e quindi il mantenimento della dominazione tedesca, come il soddisfacimento delle pretese dei loro alleati necessari, cioé i francesi, potrebbe diventare troppo onerosa, difficile e finalmente improduttiva perchè come capitò già ad Hitler la ricchezza che si poteva predare negli stati occupati era molto inferiore ai costi della loro occupazione.
    Però é anche vero che difficilmente i tedeschi, i furbastri olandesi e gli scandinavi, si accolleranno in proprio i costi del sostegno ai paesi periferici. Ciò sia per ragioni quantitative, che qualitative, esistendo negli stessi, oltre a distonie pregresse, endemiche ed incontrollabili consorterie clientelari, che potrebbero facilmente trasformare la contribuzione in un pozzo senza fondo. E difatti se si emettessero gli « eurobond » essi temo sarebbero solo carta a fronte di altra carta. Ovvero la sola contribuzione reale sarebbe quella dei c.d. paesi ricchi a fronte di quella formalmente paritetica dei periferici, ma fatta necessariamente a debito quindi a fronte di nulla. Zero che se possibile diventerebbe ancor meno passata l`emergenza, poiché mai i periferici sarebbero in grado di rimborsare, salvo un sostanziale crollo del valore reale della moneta comune. Cosa assolutamente inaccettabile per tedeschi & soci.
    Dunque comincia a farsi strada, naturalmente in necessario segreto e dissimulazione, l`idea di « sganciarsi » dagli scomodi « alleati ». Naturalmente la cosa dovrà essere fatta per gradi e sempre tenendo formalmente in piedi l` »eurocarrozzone ». Adesso, per permettere ai paesi del nord di gestire in prorio la loro emergenza, chiudendo i loro confini, va bene la sospensione dei trattati e dei limiti di spesa, ma stando attentissimi che formalmente la responsabilità dei debiti resti in capo solo a ciacun stato. E quindi si consente alla BCE di riempirsi di carta in cambio di niente. Poi quando la situazione sanitaria sarà seriamente ristabilita, considerato l`indebitamento esorbitante dei periferici, tedeschi e soci potrebbero di colpo ristabilire le loro monete nazionali mollando l`euro che diventerebbe carta igienica ed obbligherebbe i periferici a ritornare anche loro alla loro valute precedenti. Tale evenienza era stata paventata durante la crisi del 2012. Ma allora i tedeschi preferirono salvare l`euro (possibilmente a spese dei periferici tramite il fiscal compact e la coartazione dei governi degli stati in difficcoltà) sia perchè le loro banche molto avevano lucrato sul debito dei periferici, sia perchè il ritorno alle monete nazionali di molto avrebbe rivalutato le loro rispetto a quelle degli stati in difficoltà, creando poi dei pericolosissimi concorrenti all`esportazione. Oggi però questi due rischi sono di molto attenuati : difatti il debito dei periferici é detenuto dalle banche degli stessi stati e dalla BCE, molto saggiamente poco da quelle dei nordici. Secondo la concorrenza all`esportazione presuppone un sistema produttivo ancora efficiente nei paesi in difficoltà, cosa che sarà molto poco verisimile dopo l`epidemia. Infine l`adozione di questo accorgimento darà ai paesi ricchi la possibilità di continuare a dominare i periferici non più tramite l`eurocarrozzone, bensì con il controllo dei cambi, sempre del credito, sia pure a valute differenziate, e di rifornimenti di materie prime. Esattamente come ante euro per capirci.

    Ora Bisconte e Biscontini dovrebbero – avando anche larghi mezzi di informazione e consulenza – pensare a queste cose, ma, salvo la forza della paura, ed il Dio dei ciucchi, non ci credo molto.

  4. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori (che tutti stiano in buona salute),

    Come già detto io continuo fino a prova contraria a non credere che la pandemia faccia parte di un piano preordinato da qualcuno. Penso invece che, ad evento dichiarato o inferito con certezza, vi siano molti che cerchino di approfittarne e/o di far ricadere su altri le conseguenze peggiori.

    E questo – a mio avviso – si attaglia benissimo al comportamento pregresso, attuale e temo purtroppo anche futuro del Bisconte. Difatti noi non dobbiamo dimenticare che Bisconte e Biscontini sono delle creature artificiali che ci sono state imposte dai tedeschi tramite l`UE, stavolta sì mediante un piano coordinato e premeditato. Difatti prima si sono comprati i grilliti col miraggio di mantenere la prebenda in cambio della loro stessa svendita a prezzo vile, e poi si é provocata la paralisi del governo giallo/verde per arrivare a quello attuale. Il Notabile, certamente edotto dall`inizio, é stato parte attivissima e dirimente in questo programma, stracciando la costituzione come fece già il suo predecessore. Quindi volenti o nolenti abbiamo un governo « telecomandato » senza leggittimazione sostanziale, che ovviamente lavora nell`interesse dell`UE e dei tedeschi e non per il nostro.

    Ora emerge che l`epidemia in Cina non data inizio gennaio, ma si era già manifestata almeno da fine ottobre inizio novembre. Quindi é lecito supporre che il contagio fosse già da noi diffuso a partire da fine novembre inizio dicembre. Vuoi per errore, vuoi per convenienza i casi venivano classificati come polmonite o seria influenza ed i decessi di conseguenza. E questo é detto oramai chiaramente da molti medici di base (compreso il mio) ed ammesso dagli esperti. Quindi diventa verisimile che i nostri padroni a Berlino ed a Bruxelles edotti dell`epidemia in arrivo e potendo facilmente inferirne le conseguenze, abbiano preso precise e segrete contromisure. Ovviamente stracciando all`istante anche loro i « prepetui » o « irreversibili » eurotrattati e pensando a come fare il proprio interesse. Da qui la soppressione delle notizie dei primi casi in Francia e Germania e sicuramente la preparazione silente di opportune contromisure sanitarie e di accaparramento di scorte. E questo spiega il numero dei casi e dei decessi almeno fino ad ora molto inferiore percentualmente ai nostri. Poi si é colorita la discrepanza con la storiella dei tamponi e dei « diversi » modi di computo per tacitare i sospetti del popolo bue. Primo vantaggio acquisito é che gli amici e gli amici degli amici hanno potuto liquidare le loro posizioni finanziarie a rischio senzs perdite e quindi acquisire preziose riserve, anche per speculare. Al Bisconte & Biscontini, come agli altri Quisling dei paesi periferici, é stato ordinato di tergiversare, appunto per evitare lo scoppio del panico e dar più tempo ai soliti per prendere tutte le precauzioni possibili. Naturalmente previa salvaguardia di amici e beni dei predetti governanti sudditi. Quindi io non ho prove, né posso giurarlo, ma é molto verisimile che il comportamento pasticciatissimo del Bisconte non sia che l`esecuzione degli ordini di Berlino/Bruxelles. Come purtroppo temo che tutti i provvedimenti futuri dei nostri capi saranno di fatto telecomandati dalla Cancelleria. Incidentlemente ribadisco che i nostri padroni solo approfittano e non credo abbiano scientemente provocato la castrofe se non altro per l`evidente sequela di danni che colpirà anche loro e per le conseguenze finali di questa tragedia ad oggi del tutto imprevedibili anche per loro.

    E purtroppo per noi i nostri capi sono in evidente malafede a cominciare dal Notabile. Difatti se davvero si volesse agire per salvaguardare l`Italia e gli Italiani, per prima cosa – data l`evidente carenza di leggittimazione dell`attuale governo e la palese inadeguaezza di molti membri della compagine a partire dal capo, si dovrebbe arrivare ad un governo di unità nazionale, guidato da un politico di provate capacità (che non sia né un professore, né un tassatore, né un banchiere, né un prestanome di Berlino) e composto da personalità che abbiano specifica e provata competenza nelle varie materie, senza alcuna preclusione verso il loro credo politico. Attenzione che é cosa diversissima (anche se artatamente la si vuole confondere) dal c.d. « governo tecnico » o « governo del presidente » poichè come detto la discriminante é la competenza, NON la « presunta competenza » accompagnata da « certa fedeltà politica ». Esattamente come l`avvocato disse del prof. Savona scartato perchè pur essendo la persona adatta (lasciandolo lavorare ovviamente) non andava bene perchè di idee sgradite a Berlino. Ci siamo presi in cambio il lubrico e spento Tria ed adesso abbiamo un professore di storia, tutti politicamente fedelissimi, ma i risultati si vedono sulla nostra pelle, anche senza bisogno del morbo.

    Ed il primo atto del nuovo esecutivo deve essere – esattamente come hanno già fatto tedeschi e francesi – di metter ad esito gli opportuni meccanismi per neutralizzare le conseguenze nefaste del terrorismo fiscale, fiscal compact ed ahimé del trattato di Maastricht. Per carità senza clamori o azioni unilaterali di forza, ma con ferma determinazione, semplicemente dicendo che in mancanza si farebbe immediato fallimento economico, magari anche prima della fine dell`emergenza sanitaria, provocando a domino e stavolta sÌ irreversibilmente il crollo repentino del traballante eurocarrozzone. E come ho già detto la cosa andrebbe fatta ora e non domani, poichè i nostri « amici ed alleati » non tarderanno a capire l`estrema gravità della nostra situazione (a cui si stanno aggiungendo i soliti iberici, greci, cipro, sloveni, croati, rumeni e bulgari), che non si può risolverla « alla greca » a causa delle dimensioni e che quindi dovendo solo dare (con strumenti come gli eurobond o riempiendo di carta la stessa BCE che a fronte non ha nulla salvo la prepotenza della Morte-che-veste-Vittuon) ci mollino chiudendo scambi e confini e mettendosi in proprio.

    Ma questa é fantapolitica poichè ad oggi ogni reale cambiamento é impedito dal Notabile e dalla configurazione del parlamento. Parlamento che sta cadendo nel ridicolo. Difatti dalle piccole aziende famigliari ai piccoli istituti scolastici, ai professionisti di paese (io), fino alle multinazionali, tutti in pochi giorni si sono attrezzati anche con mezzi di fortuna per gestire telematicamente la maggiorparte del proprio lavoro. Il parlamento no. Non si può, anzi i sigg. e strapagatissimi deputati e senatori più o meno velatamente sono scappati, magari anche su suggerimento di Bruxelles per tacitare l`opposizione. A questo si aggiungono i media (non populisti) che, ignorando il disastro totale incombente, non potendo dire che il Bisconte é un padreterno, fanno carte false per nascondere le magagne e tenerlo in auge. Magari anche tirando in ballo le défaillances altrui o i soliti Trump e Johnson, come la sempre più arrogante sig.ra Gruber/Bilderberg.

    Ma io conto sulla paura, che (purtroppo) con la cupidigia é una delle forze che muovono il mondo. Difatti insospettabili personaggi fino ad un mese fa di inconcussa fede euroglobalista, cominciano a manifestare dei dubbi. Oggi un candidato in pectore alla presisdenza degli industriali dice chiaramente che il prof. Gualtieri é un illuso ai limiti della follia, proponendo ristori fiscali, per altro accompagnati da ulteriori capestri inquisitivi, risibili e dilazioni impossibili da onorare alla scadenza. Ovvero dice chiaro che il sistema fiscale borbonico basato sul gioco delle tre carte non va più applicato, non tanto per mutata convinzione, ma semplicemente perchè é inattuabile. Difatti non serve essere quel potente signore per capire che fra tre mesi continuando di questo passo le tasse non le pagherà più nessuno, qualunque siano le leggi ed i capestri in atto, per la semplice ragione che nessuno avrà più un euro disponibile e sarà in fila per il pane che pure non ci sarà per tutti.

    Quindi é possibile che qualcuno (agiato e che ha molto da perdere) si unisca ad altri come lui ed insieme dicano basta. Sempre che il morbo nel frattempo non ci renda tutti inabili o defunti.

  5. Giancarlo Matta scrive:

    complimenti, Avvocato.
    rimane da domandarsi se giammai a qualche capace Magistrato verrà voglia di agire.

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