LA LEGGE DEL RASTRELLAMENTO
Dicesi società estrattiva quella la cui classe dominante, più che per produrre ricchezza (cosa gravosa per l’ecosistema), opera per estrarre la ricchezza già prodotta dalle classi produttive, prendendola dal risparmio privato, dagli assets pubblici, dalle imprese industriali. E’ la nostra società.
Qual è il profitto di lanciare una campagna di riforme che si sa che non saranno realizzabili, come per esempio l’elettrificazione delle automobili e probabilmente tutta la Green Transition, perché insostenibili per l’economia e basate su teorie false? Il profitto sta nel fatto che, su questa campagna e sugli investimenti che essa sulla carta comporterà, si possono emettere azioni, obbligazioni e prestiti, collocandoli e realizzando già con essi il profitto, prima che si debba rinunciare alla campagna stessa. Naturalmente questo profitto avviene a spesa degli incauti acquirenti dei titoli finanziari.
Oppure si può decidere di forzare la realizzazione delle riforme per abbattere l’economia, così da causare un suo crollo e da permettere a chi ha già realizzato i suddetti profitti di comperare tutto, le case per prime, a prezzo ridicolo per lui, ma tragico per il resto della società. Questa è la missione Ursula.
In termini generali: mediante riforme dall’alto è difficile aiutare l’economia nei suoi vari settori, ma per converso è facile danneggiarli, deprimerli, ora questo, ora quello. Da qui il business: far eseguire allo stato una riforma che sia fatta accettare come utile o necessaria e che invece danneggi certi settori dell’economia, così da abbattere il valore delle loro aziende e di consentire alla grande finanza di rastrellarle.
Oppure ancora: creare ampie fasce di povertà mediante trasformazioni economiche come l’euro e la deindustrializzazione, e usarle come giustificazione per prelevare 100 di tasse in più da chi ha, distribuirne 50 e trattenere il resto per l’intermediazione politica. L’arretratezza del Meridione è stata usata in questo modo per 70 anni, e siccome rende, essa viene mantenuta.
In alternativa, senza ricorrere a leggi e riforme, si può creare una bolla mediante aspettative di rialzo e profitti alimentate ad arte, collocare i titoli raccogliendo gli investimenti, e poi lasciare che la bolla scoppi, in danno di chi ha comperato i titoli emessi dalle società interessate e i crediti cartolarizzati dalle banche che le hanno finanziate, dopo essere state lautamente pagate per collocare i loro titoli sul mercato in modo fraudolento.
I bonds delle riforme-truffa come Green Transition non hanno bisogno nemmeno essere venduti: vengono monetizzati alla BCE e poi la gente li deve pagare indirettamente, con l’immettere dentro questa vuota moneta, creata con la frode, il capitale, cioè il valore, creato dal suo lavoro.
L’Europa è l’Eden dei grandi parassiti, dei senzamerito, dei nullafacenti, dei pavidi, degli incapaci, di corrotti che — per il Cantillon Effect — collegano le loro bocche alle sorgenti delle banche centrali e vengono cosi pagati, finanziati, aiutati. L’Unione Europea, amministrata dagli irresponsabili eurocrati, si sta velocemente evolvendo in un mandarinato collettivista autoreferenziale, nemico della libertà, gestito da mandarini al servizio del grande Imperatore bancario centrale.
Il Cantillon Effect è l’effetto paradossale della scoperta di nuove fonti di oro, da usare come moneta – per il passato, o, ai nostri giorni, delle nuove emissioni monetarie che non vanno ad alimentare l’economia produttiva. La maggiore disponibilità di moneta (aurea o fiat) causa dapprima un periodo di forte crescita economica, ma presto esso impoverisce il paese, perché induce inflazione e rende perciò conveniente importare prodotti dall’estero, il che fa chiudere molte aziende nazionali, e spinge la gente produttiva ad emigrare. Gradualmente, per conseguenza, tutta la moneta dovrà essere mandata all’estero in pagamento delle merci non più prodotte in patria, e questa resterà impoverita, deindustrializzata e totalmente dipendente dalle importazioni – così avvenne con la Spagna e il Portogallo per effetto dello sfruttamento delle miniere d’oro e argento in Sudamerica.
Alla fine, gli unici beneficiari dell’aumento di produzione monetaria sterile, cioè del signoraggio monetario, restano soltanto quelli che la producono, cioè oggi i banchieri centrali (in passato, la Corona che era proprietaria delle miniere d’oro e d’argento), oltre ovviamente a quelli che la ricevono in pagamento dei loro prodotti (oggi, gli imprenditori cinesi).
20.08.24 Marco Della Luna