FERMATE MONORCHIO E ALETTA

Spero di aver frainteso gli articoli a pag. 6 di MF di oggi – articoli invero assai poco chiari. Se così non è, si tratta di questo: Monorchio e Salerno-Aletta propongono, e i partiti mostrano trasversale interesse, di ridurre il debito pubblico del 40% in 20 anni e di rifinanziare l’economia come segue:

1)”Prestito forzoso” garantito con ipoteca sul 50% del valore non già ipotecato degli immobili dei cittadini; destinato a dare liqudità ad un “fondo” in cui mettere tutti gli immobili vendibili dello stato (attesi 700 miliardi in 20 anni), da usare per ridurre il debito pubblico – cioè comperare titoli del tesoro;

2)Altro prestito forzoso per il 10% del valore degli immobili dei cittadini, che dovrebbero comperare obbligazioni collocate da bance locali per finanziare pmi;

3)Pagamento dei debiti della pa verso i suoi fornitori italiani da farsi, per una quota da stabilirsi, non in denaro ma in bond ventennali, con ammortamento al 5% annuo e tasso legato all’Euribor sul residuo capitale, non vendibili ma utilizzabili come garanzia per ottenere credito (attesi 200 miliardi in 20 anni – e, aggiungo io, una marea di  delocalizzazioni e di ricorsi per discriminazione contro i residenti in Italia).

Questo progetto sposa gli interessi della partitocrazia con quelli di Parigi e Berlino. Infatti i politici si ritroveranno con molto denaro fresco da “gestire”, molti finanziamenti da “concedere”, molti beni pubblici da “vendere”. E francesi e tedeschi si liberano dei pericolosi titoli del debito pubblico italiani che hanno nelle loro banche e nei loro fondi, a spese dei risparmiatori italiani.

I paesi euroforti hanno capito che la classe politica italiana è tale che non potrà mai gestire virtuosamente il paese, non potrà mai risanare il suo debito pubblico, che essa ha creato e continua ad espandere per sostenersi. Quindi, se vogliono tenersi l’Italia nell’Euro almeno finché non avrà pagato i suoi bond detenuti dai paesi euroforti, questi ultimi, non potendo eliminare la classe politica italiana, dovranno venire a un accordfo con essa. L’accordo perfetto sembra proprio quello che spero che Monorchio e Aletta non stiano proponendo: sfruttando l’emergenza, i politici italiani, la partitocrazia, si prendono il valore del “mattone” dei cittadini, i loro risparmi, e li usano in parte per liberare i “superiori” franco-tedeschi dai bonds italiani, e il resto per i loro soliti business.

27.09.11 Marco Della Luna

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21 risposte a FERMATE MONORCHIO E ALETTA

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  3. Libero scrive:

    Ciao Marco,
    ho scoperto da oggi il tuo interessante blog e vorrei fare una considerazione semplice, se non ci fosse quell’inutile sanguisuga del risparmio gestito l’intero debito pubblico italiano sarebbe “cosa nostra” in quanto sarebbe stato sottoscritto, come prima, dai più grandi risparmiatori del mondo(gli Italiani). Metà debito pubblico vale 800 miliardi di € cioè 13300 € a testa.

  4. Marat scrive:

    “Facciamo come l’ Ecuador, dichiariamo illegale e frutto di truffa il debito pubblico….”

    ESATTAMENTE
    il debito pubblico va ricusato ele banche allontanate persempre dalla cosa pubblica.
    Lo stato deve riprendersi la politica monetaria.

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  7. Maurizio scrive:

    … prendo atto, si potrebbe anche fare purche’ prima:

    – la politica si auto-riduca numericamente alle dimensioni iniziali previste dalla Costituzione. Manterrei loro anche i redditi attuali, ma fiscalizzati per far capire loro il significato della parola ‘tasse’;

    – che i politici, dopo un paio di rielezioni, prendano in considerazione l’idea di andare a lavorare per vivere, come tutti gli altri, applicando loro le stesse identiche regole riservate ai comuni cittadini in merito a vitalizi e pensioni;

    – spariscano le Province;

    – si privatizzino tutte le municipalizzate, la RAI e quant’altro, di fatto, viene direttamente o indirettamente gestito ad uso e consumo della politica introducendo sani regimi di concorrenza limitando lo Stato ad esercitare forti, anzi fortissime, azioni di controllo;

    – si aboliscano gli ordini liberalizzando le attivita’ professionali, tutte;

    – spariscano enti e authorities inutili (in primis quello riguardante la tutela della ‘privacy” che, a quanto sembra, in Italia non esiste);

    – le pubbliche amministrazioni vengano ridotte a dimensioni ragionevoli evitando le centinaia di persone a carico della cittadinanza tra giunte e municipi;

    E’ vero, noi paghiamo un tasso di interesse sul debito pubblico ben superiore a quello di altri ma questo tasso di interesse è dovuto anche alla scarsa credibilita’ del Paese agli occhi del mondo, non solo alla dimensione del debito, visto che altri (Giappone ad esempio), pur avendo debiti che superano ampiamente il 200% del PIL, nonostante i problemi che hanno avuto, pagano interessi ben inferiori al nostro.

    Quando saranno stati effettuati i risparmi ed i tagli di cui sopra anche io, nel mio piccolo, sarei ben felice di poter contribuire nelle misure e nei modi proposti ricordando pero’ che in questo Paese, il bene della casa è un traguardo che viene raggiunto dopo decenni di sforzi e rinunce familiari e va trattato con un rispetto ed una sacralita’ che, purtroppo, non da tutti è conosciuta.

    Penso che la proposta non verra’ mai presa in considerazione per un motivo molto semplice: qualunque partito e/o coalizione dovesse avanzare una tale soluzione sarebbe politicamente morto. I rappresentanti non verrebbero piu’ votati nemmeno dai parenti piu’ stretti, e questo i nostri politici lo sanno bene …

    Vogliate gradire i piu’ sinceri saluti

  8. LordBB scrive:

    …l’Italia il 3 paese piu’ vecchio al mondo…il debito lo pubblico lo pagano gli immigrati, perche’ i giovani vanno all’estero.
    E se i giovanni vanno all’estero chi paga le tasse? Chi paga il debito pubblico? Gli immigrati?

  9. Gianni scrive:

    Sig Aletta

    Lei ha ragione: “Non basta affermare che occorre cambiare pagina. Bisogna scriverne una nuova”.

    La pagina nuova è che milioni di persone come Ella e Monorchio che vivono di tasse, di burocrazia e politica si trovino un lavoro. Così facendo molto probabilmente il debito pubblico si ridurrebbe da solo

    Saluti

  10. Simone scrive:

    Per comprendere la truffa del debito pubblico non serve neppure un economista, basta un sociologo (Il prof. Sciarra che spiega Auriti), guardate soprattutto dal minuto 42:
    http://www.youtube.com/watch?v=rT6V1TrzOZ8&feature=player_embedded#!

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  12. Simone scrive:

    LordBB la società civile è qualcosa di più di un mercato…Gli “investitori esteri” che dici tu sono gli stessi che stanno “salvando” la Libia……….

  13. LordBB scrive:

    L’avv. aveva previsto il crollo del sistema bancario italiano…la secessione della Italia…la fine dell’euro…

    Io auspico che l’Italia sia “colonizzata” dagli investitori esteri, che il governo italiano riformi la costituzione e’ forse accadra’ perche’ saranno gli investitori ha dettare la riforma e che la banca d’Italia sia nazionalizzata.

    LordBB

  14. LordBB scrive:

    “Per voltare pagina è indispensabile che cambi la struttura socio-culturale della popolazione e il suo conseguente comportamento. Ma che cosa può produrre tali cambiamenti?”

    E’ questo il punto chiave! Ma purtroppo su questo punto ho una visione pessimistica sulla struttura socio-culturale delle popolazione italiana. Speri di sbagliarmi!
    LordBB

  15. Simone scrive:

    Facciamo come l’ Ecuador, dichiariamo illegale e frutto di truffa il debito pubblico (verità)…….. Se cè qualcuno in parlamento che ha il 20% di palle, cervello e competenza economica del presidente Correa…..ma non credo.

    Al punto in cui siamo non credo sia più una questione di correzioni tecniche, che comunque sono servite negli anni a spostare nel tempo l’inevitabile. I cambiamenti devono essere radicali, come tra l’altro sono radicali le ingiustizie che altrimenti subiremmo. Addirittura tra gli esperti che leggo da anni, e che avevano previsto il presente, cè chi comincia a parlare di venti di guerra. E allora, guerra per guerra, facciamola alla casta, traditori del Paese.

  16. Guido Salerno Aletta scrive:

    Vorrei contribuire al vostro dibattito, essendo l’autore della proposta.

    Sono partito da queste domande:
    “E’ giusto continuare a pagare 70 miliardi l’anno di interessi sul debito pubblico?
    “Perchè dopo 20 anni di manovre, di aumenti di tasse e fasulli tagli alle spese, siamo sempre al punto di partenza?”
    “Perchè abbiamo pagato per interessi, in 20 anni, un ammontare che supera l’intero stock del debito, dissanguando inutilmente chi lavora e paga le tasse?”
    “A chi conviene che questo fiume immenso di risorse, pagato ogni anno dagli italiani che versano onestamente le tasse vada per la metà all’estero?”
    “Perchè l’Italia paga un tasso di interesse sul debito pubblico che è il triplo di quello che si paga sul debito tedesco?”

    Se vi va, potremmo discutere delle mie proposte e delle vostre preoccupazioni. Per capire se ci sono stati fraintendimenti o reali diversità di opinioni. I primi si chiariscono, le seconde rimangono.

    Magari, potremmo vedere se riusciamo a darci qualche risposta condivisa alle domande che mi sono posto.

    Vi segnalo il mio pezzo su MF di oggi 29 settembre: “Non basta affermare che occorre cambiare pagina. Bisogna scriverne una nuova”.

    Un cordiale saluto a tutti.

    Guido Salerno Aletta

    • admin scrive:

      Egr. dr Salerno Aletta,
      ho apprezzato il Suo commento e la sua apertura, ed ho letto il Suo pezzo su MF di oggi. Ho risposto con un articolo pubblicato testé sul mio blog, in cui esprimo critiche e proposte, dirette al fine che Ella indica, e che ovviamente ritengo condivisibile, sia pure tecnicamente meno centrale di come appare dai Suoi scritti. Abbozzo alcune proposte, ma, per un adeguato sviluppo, La rinvio a un recente saggio che ho scritto assieme al prof. Nino Galloni, La Moneta Copernicana (Nexus). Ma la domanda capitale è “Perchè dopo 20 anni di manovre, di aumenti di tasse e fasulli tagli alle spese, siamo sempre al punto di partenza?” La risposta è meta-economica, è socio-culturale. La pessima e irrazionale gestione finanziaria di questo paese dipende da come la popolazione di questo paese si struttura politicamente, da come non corregge la propria governance nonostante questa faccia disastri. Per voltare pagina è indispensabile che cambi la struttura socio-culturale della popolazione e il suo conseguente comportamento. Ma che cosa può produrre tali cambiamenti?
      Cordialmente,
      Marco Della Luna

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  19. Pippo scrive:

    Si certo come no…Antonio ,questo popolo di coglioni cosa vuoi che faccia ? Una rivoluzione ? ma per favore! Continueranno a subire e basta come è sempre stato, e se lo meritano!

  20. antonio scrive:

    questi sono malati mentali, fascisti comunisti e demopcristiani di me… , ma se dovessero fare una cosa del genere mi ricorderò di tutti i parlamentari e di chi la proposta, monorchio e altri,
    mi ricorderò che hanno una famiglia, dei figli, e allora ……………… he he he,
    rideremo noi.

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