LA BCE DIFENDE L’EURO, LE BANCHE, MA NON GLI EUROPEI

Paradossalmente, l’agonia dell’Euro, del debito pubblico, dello spread, con tutti i sacrifici, la recessione e le tasse che ad essa conseguono, è voluta e mantenuta dai poteri europei: infatti dipende dalla scelta di proibire alla BCE di comperare le emissioni di debito pubblico sul mercato primario, alle aste, cioè da fare da vera banca centrale di emissione, così da impedire alla radice la speculazione. I Brics, gli USA, il Giappone,  hanno banche centrali che fanno le banche centrali; perciò, sebbene gravati da debiti pubblici anche molto più alti dell’Italia, non hanno problemi con la speculazione, perché le loro banche centrali garantiscono l’acquisto.

La pseudo-banca centrale detta BCE è voluta in quanto fa gioco agli speculatori finanziari, per ragioni di profitto; agli USA, per ragioni geostrategiche; alla Germania, perché ne trae benefici finanziari, competitivi, egemonici; al capitalismo in generale, perché gli consente di minacciare le nazioni con lo spauracchio dei tassi e del default per costringerle ad abbattere lo stato sociale, i diritti dei lavoratori e  dei risparmiatori; a smantellare il ruolo economico del settore pubblico; e in generale a affidare definitivamente la politica ai banchieri. Questo dato di fatto sarebbe la prima cosa da dire nell’informazione economica, ma i mass media ne parlano con molta cautela.

La linea della BCE è quanto di meno trasparente e di meno democratico si possa concepire: interviene comperando sul mercato secondario, in deroga al proprio statuto, ogniqualvolta i tassi sui bond di un paese eurodebole salgono tanto che il paese colpito potrebbe uscire dall’Eurosistema, ma niente fa per rimediare alle cause strutturali delle impennate dei tassi, né dei crescenti squilibri delle bilance commerciali intracomunitarie, né del costante peggioramento del pil, dell’occupazione, dell’economia reale, di molti Stati membri.

Una difesa sostanziale, la BCE la fa solo in favore delle banche europee, finanziandole a bassi tassi (1%), molto largamente, e senza curarsi che almeno una quota degli oltre 1000 miliardi prestati loro vada a finanziare l’economia reale anziché attività speculative, magari rivolte contro Stati eurodeboli.

Pare proprio che l’obiettivo della BCE sia di trattenere le rane nella casseruola finché non siano cotte, dispensando loro una boccata di ossigeno e generose rassicurazioni quando si sentono scottare e pensano di saltar fuori, come è avvenuto ad esempio oggi, allorché nella mattinata lo spread btp/Bund è schizzato oltre 530 p.b., e Draghi ha reagito dichiarando che  uscire dall’Eurosistema è impensabile, che recentemente si sono fatti molti passi avanti, e che la BCE farà tutto ciò che occorre per impedirlo – al che lo spread è presto sceso a 470 p.b., e la borsa italiana ha recuperato il 5%, mentre l’Euro è risalito a 1,23 sul Dollaro.

Pare, insomma, che si voglia tenere i paesi eurodeboli in un meccanismo che aggrava i loro problemi e svuota le loro economie reali, ma al contempo li mantiene artificialmente in vita con una fleboclisi monetaria, aumentando la loro dipendenza da organismi autocratici giuridicamente irresponsabili e di tipo bancario, come la BCE  e il nascente MES, Meccanismo Europeo di Stabilità. Da simili fatti traspare un disegno superiore, oligarchico, dirigistico, che non viene dichiarato, ma viene portato avanti senza interesse per le condizioni di vita delle nazioni, bensì con interesse centrato sul piano finanziario: espressione del fatto che, per l’odierna strutturazione del potere reale, l’economia della produzione e dei consumi, quindi gli stessi popoli, che di quell’economia costituiscono gli attori, sono divenuti superflui – ed è questa la vera rivoluzione che introduce il nuovo millennio.  

26.07.12 Marco Della Luna

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8 risposte a LA BCE DIFENDE L’EURO, LE BANCHE, MA NON GLI EUROPEI

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  4. Alfio200 scrive:

    Ancora una volta, mi sembra di ravvisare una contraddizione nel suo pensiero. La invito pertanto a illuminarmi cortesemente in proposito rispondendo alle seguenti domande:

    1. Il sistema Italia, Le sta bene così com’è e auspica che si mantenga immutato?

    2. Lei pensa che il sistema Italia possa ristrutturarsi da solo?

    3. Crede che l’acquisto illimitato di debito pubblico italiano possa agevolare la trasfomazione dell’Italia in uno Stato moderno, efficiente, sano e meritocratico o pensa invece che la suddetta operazione manterrebbe lo status quo ovvero la pacchia per caste e parassiti?

    • admin scrive:

      AD ALFIO Alle Sue domande: 1)Ho già molte volte scritto che auspico la fine dell’Italia e la nascita di Stati omogenei; 2)No, però può ulteriormente degenerare fino a soccombere al take over straniero; 3)Seconda ipotesi.

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  6. Casa scrive:

    Se ho ben capito la BCE e\’ di proprietà delle banche centrali.
    Le banche centrali sono private e\’ di proprietà di banche commerciali ( in Italia banca Intesa 30%, Unicredito 22% ed altre MPS, BNL, …).
    Quando la BCE finanzia le banche europee in pratica crea moneta per se stessa.
    Non credo che abbia alcun interesse al benessere dei cittadini europei, devono solo sopravvivere per essere spremuti.
    Il fine della BCE e\’ quello di proteggere se stessa, le banche commerciali e chi le controlla.

  7. Casa scrive:

    Se ho ben capito la BCE e’ di proprietà delle banche centrali.
    Le banche centrali sono private e’ di proprietà di banche commerciali ( in Italia banca Intesa 30%, Unicredito 22% ed altre MPS, BNL, …).
    Quando la BCE finanzia le banche europee in pratica crea moneta per se stessa.
    Non credo che abbia alcun interesse al benessere dei cittadini europei, devono solo sopravvivere per essere spremuti.
    Il fine della BCE e’ quello di proteggere se stessa, le banche commerciali e chi le controlla.

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