USCITA DALL’EURO E SOVRANITA’ MONETARIA: UN’ESIGENZA TECNICA

Ringrazio i diversi amici che mi hanno invitato a candidarmi alle prossime elezioni politiche in diverse formazioni politiche. Non ho accolto l’invito di alcuno di loro, per diverse ragioni:

-per non scontentare gli altri amici;

-perché il fronte di chi porta avanti le mie idee si presenta molto frammentato e spesso confuso;

-perché mi è congeniale la posizione del teorico più di quella del pratico;

-perché credo che l’azione, prossimamente, ci sarà, ma non in parlamento.

Ma i tempi stanno maturando. Molti capiscono che la virtù risanatrice di Berlino e Francoforte a parole vorrebbe che l’Italia si liberasse dal sovraindebitamento, ma nei fatti  la priva della liquidità per lavorare, produrre, guadagnare e rimborsare il debito: è l’effetto automatico di avere un cambio fisso e un mercato aperto rispetto a paesi produttivamente più efficienti, come la Germania: fuga di capital e di aziende, crescente indebitamento, crescenti tassi, quindi ulteriore peggioramento della produttività e competitività rispetto alla Germania. E’ già avvenuto nel 1979 e nel 1992. Sono cose ovvie e arcinote.

Quindi l’Eurosistema e i suoi dogmi finanziari spingono l’Italia in una spirale recessiva, a lavorare per pagare interessi passivi senza poter ridurre il debito, a svendere le risorse pubbliche e private per tirare avanti tenendo buono lo spread nell’immediato, ma deindustrializzandosi strutturalmente a vantaggio di altri paesi. Siamo entrati nell’Eurosistema fingendo che fosse un luogo di solidarietà fraterne mentre è un luogo di egemonismo e interessi contrapposti.

Oramai è chiaro che, salvo un’improbabile rivolgimento del congegno monetario europeo, l’unica via per sottrarre l’Italia a un destino di recessione e di servaggio agli abili pirati della finanza che hanno portato il Paese in queste condizioni è il recupero almeno parziale della sovranità monetaria:

– il ritorno alla Lira,

-la ridenominazione in Lire del debito pubblico,

-la nazionalizzazione di Bankitalia, la sua garanzia di acquisto dei titoli invenduti,

-e una politica di taglio radicale delle tasse nonché di rilancio dell’economia attraverso piani di lungo periodo  di  investimenti infrastrutturali pubblici e misti e attraverso una banca pubblica di credito all’economia produttiva.

-Con separazione delle licenze bancarie per il credito e risparmio da quelle per l’azzardo finanziario.

-Con una disciplina delle monete integrative e complementari anche di enti locali.

-E una effettiva spending review, con drastici spending cuts sul parassitismo.

16.01.13 Marco Della Luna

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4 risposte a USCITA DALL’EURO E SOVRANITA’ MONETARIA: UN’ESIGENZA TECNICA

  1. nora cosa scrive:

    La bancitalia dovrebbe essere gestita in forma di cooperativa

  2. FRANCO scrive:

    Buongiorno Dr Della Luna, ho appena conosciuto il suo sito e ritenendolo molto interessante , le scrivo questa mia per un suo parere circa l’argomento così importante per l’Italia di oggi : l’EURO. . . .
    Di seguito alcuni concetti secondo me, sacrosanti :

    ” USCITA PILOTATA DELL’ITALIA
    DALL’EUROZONA.

    CIÒ CHE DEVE FARE LO STATO SOVRANO ABBANDONANDO L’EURO.”

    A.L’Italia rifonda la sua economia sul principio dell’esclusivo Interesse Pubblico, che significa Spesa a Deficit Positivo dello Stato per il sostegno di tutta l’economia.

    B. L’Italia annuncia che tasserà unicamente nelle nuove Lire.

    C L’Italia annuncia che tutti i pagamenti saranno in Lire.

    D.Il governo, in collaborazione con la Banca d’Italia, finanzia un programma transitorio di Piena Occupazione, o lavoro per tutti, a salario di dignità per qualsiasi disoccupato italiano.

    E.I depositi bancari e i prestiti in Euro rimangono in Euro.

    F.Le banche convertiranno i conti correnti/risparmi da Euro a Lire su richiesta dei titolari.

    G.Tutti i conti correnti bancari saranno assicurati dalla Banca d’Italia. Le banche saranno regolamentate nell’esclusivo Interesse Pubblico.

    H.La Banca d’Italia annuncia una politica di tassi 0 sull’esempio del Giappone. Svalutazione e inflazione saranno funzioni sovrane controllate da Roma in coordinamento con la Banca d’Italia.

    I.Il tasso di cambio della Lira sarà variabile e libero.

    K.Il governo rinegozia tutti i contratti da Euro a Lire in base all’Interesse Pubblico.

    L.Le dimensioni della spesa pubblica e dell’apparato governativo saranno consone ai fini dell’Interesse Pubblico, alle necessarie infrastrutture pubbliche e ai servizi pubblici.

    M.Il prelievo fiscale sarà regolato in modo da mantenere un Deficit Positivo sufficiente ad assicurare all’Italia la Piena Occupazione e un numero strettamente minimo necessario di persone impiegate nel programma governativo transitorio di lavoro garantito.

    N.Il debito di Stato residuo in Euro dell’Italia, interno o esterno, sarà onorato sulla base dell’Interesse Pubblico, e in tempi decisi dall’Italia.

    O.L’Italia incoraggerà le importazioni in quanto costituiscono ricchezza reale che entra, e considererà le esportazioni unicamente come mezzo per favorire le importazioni.

    P.Eventuali insolvenze private saranno trattate in accordo con le eque pratiche fallimentari, mentre i soggetti privati coinvolti avranno la certezza del lavoro e del reddito nel programma governativo transitorio
    di lavoro per tutti. Le banche saranno tenute a rifinanziare i mutui sulla casa da Euro a Lire, se necessario.

    Q.I Trattati europei, in particolare quelli che ci impongono le Austerità, saranno rinegoziati dall’Italia sulla base dell’Interesse Pubblico.

    Questo, come lei saprà , non è altro che una parte del programma della MMT ( Modern Money Theory) che ha me sembra veramente rivoluzionario nella sua “ovvieta’ “.
    Le sarei grato se mi potesse dare un suo parere.
    Grazie
    Franco Gennai

  3. riccardo scrive:

    Buongiorno Dr. Della Luna,
    posto che leggo con grandissimo interesse i suoi articoli, e soprattutto i suoi libri (Euroschiavi, Neuroschiavi e Cimiteuro – quest\’ultimo lo ritengo un autentico capolavoro – dovrebbe essere letto in tutte le Universita\’ economiche di questo paese) mi rimane sempre un dilemma intellettuale a cui non so dare una precisa risposta. Mi spiego.

    Accertato che, il monopolio privato della creazione di denaro, tramite Banche Centrali e Banche commerciali private, sia la causa dell\’attuale crisi planetaria (nonche\’ come lei spiega – della moneta \"diabolica\"), la soluzione a questo monopolio non e\’ facile a trovarsi. Ovvero.

    L\’idea della sovranita\’ monetaria popolare come puo\’ realisticamente concretizzarsi? Ponendo che si possa anche istituire una Banca Centrale di diritto pubblico, con componenti esecutivi eletti direttamente dal popolo, come si strutturera\’ il lavoro di questa Banca Centrale? Quali i rapporti con il Governo eletto democraticamente? Non e\’ possibile che le due entita\’ si \"accordino\" per stampare moneta illimitatamente, come del resto si e\’ sempre fatto quando la Banche Centrali erano in parte pubbliche? E se le Banche Centrali fossero pubbliche, e\’ impossibile che le quote di partecipazione non siano anche Governative, tramite azionariato del Tesoro e quindi ricadano nel vizio della stampa illimitata? In breve: e\’ possibile coniugare sovranita\’ monetaria e retta gestione della creazione di denaro?

  4. riccardo scrive:

    Buongiorno Dr. Della Luna,
    posto che leggo con grandissimo interesse i suoi articoli, e soprattutto i suoi libri (Euroschiavi, Neuroschiavi e Cimiteuro – quest’ultimo lo ritengo un autentico capolavoro – dovrebbe essere letto in tutte le Universita’ economiche di questo paese) mi rimane sempre un dilemma intellettuale a cui non so dare una precisa risposta. Mi spiego.

    Accertato che, il monopolio privato della creazione di denaro, tramite Banche Centrali e Banche commerciali private, sia la causa dell’attuale crisi planetaria (nonche’ come lei spiega – della moneta “diabolica”), la soluzione a questo monopolio non e’ facile a trovarsi. Ovvero.

    L’idea della sovranita’ monetaria popolare come puo’ realisticamente concretizzarsi? Ponendo che si possa anche istituire una Banca Centrale di diritto pubblico, con componenti esecutivi eletti direttamente dal popolo, come si strutturera’ il lavoro di questa Banca Centrale? Quali i rapporti con il Governo eletto democraticamente? Non e’ possibile che le due entita’ si “accordino” per stampare moneta illimitatamente, come del resto si e’ sempre fatto quando la Banche Centrali erano in parte pubbliche? E se le Banche Centrali fossero pubbliche, e’ impossibile che le quote di partecipazione non siano anche Governative, tramite azionariato del Tesoro e quindi ricadano nel vizio della stampa illimitata? In breve: e’ possibile coniugare sovranita’ monetaria e retta gestione della creazione di denaro?

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