IL SOVRANISMO DELLA SERVA ITALIA

IL SOVRANISMO DELLA SERVA ITALIA

Nell’800 l’Italia unitaria è nata serva al servizio di potenze dominanti, per loro volere e intervento. Con le guerre coloniali e con l’inopportuna partecipazione alla I GM ha cercato invano di affrancarsi e di parificarsi a Francia, Germania, Regno Unito. Poi ci ha provato Mussolini. Poi, nel secondo dopoguerra, in diversi modi, grandi personaggi hanno tentato di difendere gli interessi nazionali dal predominio e dall’ingerenza degli interessi stranieri: Mattei, Moro, Craxi, Berlusconi; i primi due stati neutralizzati da criminali, il terzo dalla giustizia, il quarto di nuovo dalla giustizia in collaborazione con lo spread (Draghi-Merkel). Gli spavaldi economisti che prospetta(va)no una facile e vantaggiosa uscita dell’Italia dall’Euro per sottrarsi al rigorismo recessivo, forse non tenevano presente la realtà storica.

E’stato provato che l’Italia è inserita, da poteri tecno-finanziari esterni ad essa e contrari ai suoi interessi, in un certo programma europeo o atlantico, che comprende il suo spolpamento e la cessione dei suoi assets a controllo straniero. L’euro e le sue regole sono uno strumento essenziale a questo fine (vedi i miei Euroschiavi, Tecnoschiavi, Cimiteuro, Traditori al Governo, Oligarchia per popoli superflui). L’Italia neanche se unita e neanche se guidata da autentici statisti -quali oggi non esistono né in Italia né altrove in Occidente- potrebbe battere il liberal-capitalismo finanziario imperante, e affrancarsi da tale programma: gli strumenti finanziari, monetari, mediatici e giudiziari in mano agli interessi dominanti sono troppo forti; prima bisognerebbe che il loro apparato di potenza fosse abbattuto da un rivolgimento perlomeno continentale. Soprattutto sotto leaders modesti come Salvini, Di Maio, Renzi, con certezza non si raggiunge la libertà. I tentativi di affrancamento, come quello, vago e timido, del governo gialloverde, non possono che fallire e ricadere in danno agli italiani.

Dai tempi dell’occupazione longobarda, e poi franca, normanna, francese, spagnola, austriaca, la gran parte dei politici italiani aspira a collaborare coi padroni stranieri aiutandoli a sfruttare l’Italia, perché aiutandoli si eleva verso di essi e sopra i comuni italiani. E’ un tratto culturale storicamente consolidato. In Italia, fare il Quisling non è un titolo di demerito, ma all’opposto di nobiltà; questo va ricordato a coloro che hanno dato del Quisling al Quirinale: non è un vilipendio, è un encomio.

Da tutto quanto sopra consegue che agli italiani conviene un governo non ribelle agli interessi stranieri, specificamente franco-tedeschi, piuttosto che uno ribellista ma impotente, che attira ritorsioni su di loro. Un governo sottomesso ma dialogante, che attenui la violenza del processo di spolpamento, espropriazione ed invasione afroislamica, e lo diluisca nel tempo, dando modo alla popolazione generale di vivere decentemente qualche anno in più, e alla parte più valida di essa di emigrare e trasferire aziende e patrimonio all’estero.

Agli intellettuali antisistema non conviene farsi partito politico, sia perché non vi è spazio per l’azione politica, sia perché verrebbero attaccatati dai magistrati politici e dall’apparato mediatico.

L’azione antisistema, di critica e controproposta al regime tecnofinanziario, sebbene impossibile sul piano governativo, potrebbe invece parallelamente continuare sul piano culturale e informativo: la critica intelligente e competente potrebbe costituire un’associazione internazionale di ricerca scientifica socio-economica, geostrategica e storica, meglio se con sede all’estero (fuori della portata della giustizia nostrana), indipendente da ogni ente pubblico e dal capitale privato, avente lo scopo di mettere in luce la verità, gli inganni e i meccanismi monetari-finanziari che essi nascondono.

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Ora qualche nota sulla crisi di governo in atto.

Salvini l’ha aperta in un momento scelto razionalmente, forse non il migliore, ma verosimilmente l’ultimo possibile (non voglio pensare l’abbia aperta confidando nelle assicurazioni di Zingaretti, che non si sarebbe alleato coi grillini ma avrebbe spinto per le elezioni: se Salvini si fosse fidato di tali dichiarazioni, ignorerebbe l’abc della politica, ossia che menzogna e dissimulazione sono parte essenziale del metodo politico). Poi l’ha gestita male, con tentennamenti, incertezze, contraddizioni, e scarse analisi economico-giuridiche. Al Senato non si è difeso efficacemente dalle stroncature di Conte: ha replicato usando argomenti deboli mentre ne aveva a disposizione di ben più forti; non ha ribattuto sul piano giuridico-costituzionale; è apparso in pallone, impacciato, patetico nei suoi appelli alla Madonna e nel suo offrirsi come bersaglio. La sua difesa è stata fatta molto meglio dalla sen. Bernini di Forza Italia, che ha smascherato l’ipocrisia e le contraddizioni di Conte. Salvini è un buon comunicatore, ha un buon fiuto, non è stupido, è ben sopra la media dei politici nostrani, ma adesso tutti hanno potuto vedere che non ha la saldezza né la preparazione culturale dello statista. E’ o è stato un leader carismatico, e i leaders carismatici perdono il carisma allorché appaiono perdenti. Però Salvini può ancora rinquartarsi e recuperare, specialmente se la Lega va all’opposizione e fa opposizione dura e aggressiva nelle piazze, o anche se ricuce con il partito della Casaleggio & Associati, perlomeno al fine di proteggersi dagli attacchi giudiziari stando al governo. Però in ogni caso dovrebbe colmare le sue lacune in diritto costituzionale ed economia internazionale.

Ad ogni modo, la carica sovranista e antisistema dei capi grillini e leghisti era da tempo andata scemando e riducendosi a poche banalità pressoché inoffensive e a denunce sterili.

Ben diversamente, Grillo era partito, prima che fosse fondato il M5S, da una vera critica antisistema, che metteva in luce il fattore centrale del potere e dell’iniquità, che spoglia della loro sovranità i popoli: la privatizzazione della sovranità monetaria, il monopolio privato della produzione e allocazione della moneta e del credito. Poi, divenendo capo di una formazione partitica assieme alla Casaleggio e Associati, aveva smesso di parlare di queste cose, troppo autenticamente disturbanti per il sistema, e ciò era giustificato, ad usum imbecillium, asserendo che si tratterebbe di cose che la gente non capisce. Era passato alla dottrina del vaffa, più alla portata della classe cui si rivolgeva, e ben tollerabile per il sistema.

Tuttavia, ancora nei due anni precedenti le elezioni politiche del 2018, alcuni esponenti grillini, segnatamente Villarosa (attuale sottosegretario alle finanze), Pesco e Sibilia, si erano interessati e avevano approfondito con impegno la materia monetaria e bancaria, richiedendo e ricevendo la collaborazione mia e di altri studiosi di questo campo, organizzando eventi pubblici e promettendo iniziative concrete una volta al governo. Ma, al contrario, una volta accomodatisi sulle poltrone governative, i predetti non solo non hanno preso alcuna concreta e visibile iniziativa, ma hanno addirittura rifiutato ulteriori contatti con noi. Evidentemente avevano ricevuto ordini di scuderia e calcolato la loro convenienza. Si sono allineati al sistema, con tutto il Movimento, il quale si è rivelato e confermato uno strumento per raccogliere il dissenso antisistema e poi neutralizzarlo, anzi portarlo al sistema convertendolo in consenso ad esso, a braccetto col partito dei finanzieri detto PD, e con la risibile mascheratura di contentini demagogici, rumorosi e dannosi come il c.d. reddito di cittadinanza, il salario minimo, una riforma giacobina e incompetente del processo penale. E dopo hanno votato Ursula von der Leyen, falco finanziario germano-rigorista, gettando completamente la maschera: servono interessi opposti a quelli dichiarati. Ancor prima, Movimento e Lega erano entrambi passati da posizioni critiche verso l’Euro, spavaldamente contemplanti la possibilità di uscirne senza danno (Borghi, Bagnai) in caso di rifiuto di opportune e strutturali riforme dell’apparato europeo, a posizioni di definitiva accettazione dell’Euro e di arrendevolezza a Bruxelles. Ma ciò non è bastato ad evitare l’isolamento e la marginalizzazione dell’Italia in sede europea, né a ottenere più margini di spesa pubblica.

Insomma, come governo antisistema il governo gialloverde era fallito prima di cadere, o più precisamente prima di nascere. Non abbiamo perso molto. Anzi, abbiamo guadagnato in chiarezza.

22.08.19 Marco Della Luna

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8 risposte a IL SOVRANISMO DELLA SERVA ITALIA

  1. ahfesa scrive:

    Quanto previsto si é puntulamente avverato. Dovremo sopportare l`insopportabile e per lungo tempo. Ma é bene cominciare questa dolorosissima travarsata nel deserto con le idee chiare, almeno per evitare di cadere nelle stesse illusioni che ci hanno portato a questo disastro e magari ingrassare ancor più quelli che oggi se la ridono e di gusto.

    1) Salvini. Vero da gallo é stato fatto cappone, ma a parte alcuni umani errori, la sua sorte era segnata già dal principio essendo solo contro tutti I poteri forti nostrani e stranieri. Ma unico tra I nostri capi ci ha provato. Quindi attenzione agli sciacalli ed ai furbastri che adesso lo coprono di merda. L`uomo ha il suo valore (modesto), ha tentato onorevolmente, ma é stato vinto da forze incontenibili. Vediamo di tenerci almeno per adesso un leader credibile dei sovranisti (e che merita anche rispetto perchè ha pagato ed ancor più pagherà tra breve in proprio). Non facciamoci turlupinare (danno e beffa) dal Fantasista di Arcore, il quale dal suo sarcofago gabella a sbafo “centrodestra europiesta, senza ingenuità sovraniste”. Naturalmente sottointendendo il ritorno al bel sistema antemonti dove lui rubava e la lega prendeva le paghette, mettendo firme senza contar nulla, salvo assumersi poi tutte le responsabilità. Popolo bue mettiamoci ben in testa che sinistra europeista o destra europeista sono la stessa cosa. Comanda Berlino e basta. Cambiano solo I collaborazionisti che ci mungono e si ingrassano personalmente. Per noi la miseria é sempre quella. E tra gli improvvisati del M5S ed I marpioni riciclati pidini, sinistri e berluscones, fascisti sdoganati, credo che ci sia poca scelta. Questo non vuol dire votate lega, ma solo solo non fatevi ingannare da una finta offerta politica differenziata che in realtà é la stessa cosa, almeno per noi sudditi.
    Difatti la cuccagna della Von der Leyen é la restaurazione del renzusconi sia come bipolarismo alternativo, sia come grossekoalition. Oggi politicamente si può scegliere solo tra l`Europa (e morire lentamente di fame o emigrare a lavoro servile, sostituiti dalle risorse), tra gli avversari dichiarati di questa tirannia (e prepararsi a soffrire ingiustizie e sconfitte, ma almeno con una speranza), oppure starsene a casa e darsi all`onanismo (che vuol dire di fatto votare per l`UE).

    2) Trump. Esclusa la svista per demenza improvvisa, o provocata dall`assunzione di sostanze, o da clamoroso svarione dello staff, resta il fatto che il personaggio abbia formato intenzionalmente l`epitaffio che ha distrutto politicamente il Salvini. Ed il danno non é la subitanea cuccagna degli euroipeisti, bensì temo l`alienazione della fondamentale parte della base elettorale e finanziaria della lega di Salvini: ovvero la relitta e supersitite classe imprenditoriale del nord , che non può emigrare come il grande capitale o convivere con i predatori fiscali e politici come I maggiorenti al sud, che ha visto nell`ex ruspante una tenue speranza di sfuggire all`eurocapestro che la sta lentamente, ma inesorabilemnte strangolando. Difatti chi ha bottega mica é così scemo da credere che con il solo favore del popolo bue (per altro mutevolissimo, come Salvini si accorgerà a momenti) si possa far strada nel governo. Ci vuole lo sponsor potente ed il tweet ha dimostrato che il solo pssibile (e già assai riluttante) l`ex ruspante l`ha perso.
    Come pure escludo che sia intercorsa una trattiva tipo Bismarck ad Ems tra Trump e Conte nel corso del G7, dove il Nostro si sia dichiarato tripogiochista, andando a dirigere un governo europeissimo (filo Tedesco) per far poi sottobanco gli interessi del sovranista Trump, di idee antitetiche. Difatti mi sembra molto più semplice arguire che il prof. Conte altro non é che un furbastro nostrano, il quale avendo prima di tutti compreso il programma di strangolamento della parte “sovranista” del suo governo, ha con capacità (qui sì) e fortuna trescato (e ovviamente promesso a spese del popolo bue a Merkel & Famiglia) per mantenere la sua poltrona e prebende. Quindi é vero che, sia pure solo nella persona del capo e di certo non nell`attività reale, il nostro governo é stato formato o confermato a Biarritz dai soliti e mica di sicuro dalle comparse che si agitavano nei palazzi romani e pure dicendo corbellerie. E men che meno dal popolo bue che ne esce cornuto, contento (eh sì I cretini da noi prosperano) e pure mazziato.
    Ciò detto però é evidente che Trump (e temo I reali interessi USA, soprattutto quelli di controllo sui sempre più prepotenti tedeschi) me esce malissimo, perdendo sostanza e faccia.
    Ed allora l`unico motivo che io vedo come causa del micidiale trafiletto, é che forse il Trump, meglio informato, abbia realizzato che nel conclamato pateracchio tra lega e russi ci sia quacosa di vero ed importante, diverso dalla trappola mediatica. Ed allora bbia voluto mandare un sicuro messaggio ai sovranisti anti UE: gente fate tutto quello che volete (a vostro rischio e pericolo) che magari forse vi aiuto, ma state alla larga dai russi. Primo perchè siete dei citrulli e vi fate beccare anche quando non concludete niente, secondo perché non va bebe e si fà la fine di Salvini che dal 40& (teorico) tornerà al 4% da dove é venuto.

    3) E che la regia di tutto questo non abiti a Roma lo si evince anche da altre anomalie. Difatti stasera il Notabile che avrebbe potuto annunciare subito l`incarico, stranamente aspetta domanttina. Come pure, salvo il capo, vi é nebbia assoluta sulla compagine che ci servirà a dovere. E cosa vitale, neppure é definita “la natura” dei ministri. Difatti stasera I grilliti annunciano che I ministri dovrebbero essere non politici ma “competenti”. Cioé esattamente il contrario di quanto fino ad oggi hanno sostenuto. E questo si sposa col silenzio del Notabile e la inusitata arrendevolezza dei pidini. I quali partiti da ferree posizioni hanno ad una ad una abdicato a tutte pur di concludere, segno che conoscendo la litigiosità dei soggetti e forti del fatto che anche votando I pidini più o meno terranno le loro poltrone, qualche manina europeista esogena ha detto la sua, magari proprio per bocca del furbastrissimo professore, che ogni tanto “sbloccava” la trattativa. E magari fra qualche giorno apprenderemo davvero che “per non cercare poltrone” I ministri (o quelli che contano) saranno davvero “delle eminenti personalità” di grande competenza e prestigio, ma a Berlino e Bruxelles naturalmente. E così il Notabile avrà fatto tredici varando (bravissimo!) un governo “istituzionale” non solo di sicura fede, ma anche di certo effetto durissimo, camuffato da traballante pateracchio politico. E state sicuri che I “competenti” ci saleranno e cucineranno alla graca, anche perchè avendo del loro se ne impipano di voti e parlamentari poltrone, potendo a stangata compiuta tornare ai loro lucrosissimi euroincarichi, quieti, silenti, ma micidiali.

    E come dissi un mese fa il “carnevale sovrasnista” é finito ed il popolo bue si prepari a piangere forte ed a pagare, perchè arriveranno miseria, fame e punizioni. Ma con una variante: adesso tali cose sono chiamate col loro nome ed ampiamente pubblicizzate, tanto la colpa é del Salvini e dei sovranisti. Da domani invece volete scommetere che tutto tornerà ad andare bene, ed I media si sbarcceranno a magnificare la “ripresa” dopo il crollo sovranista. E la merda si chiamerà cioccolato diversamente gustoso e noi di quello dovremo mangiarne tanto e pure ringraziare e dire che ne vogliamo ancora!

    PS Ho sentito le ultime nuove di Boris con la polenta in testa. Bella idea la sua. Ma temo che sarà dura arrivare ad esito perchè I tedeschi sfideranno tutti gli dei del Walhalla e dell`Olimpo uniti e mai molleranno l`osso, se non altro perchè il Regno Unito veramente libero diventerebbe il pericolossimo esempio e naturale alleato per tutti gli oppressi, noialtri in prima fila.
    E poi oltre che agli scherzoni gestiti da Bruxelles/Parigi (Berlino solo comanda ed ispira) stesse anche attento ai tweet di Trump. Difatti il Mr per adesso tiene il bordone, ma la repentina fine del Salvini insegna.

  2. ahfesa scrive:

    Poi mi chiudo la bocca attendendo l`inevitabile, ma questa non posso tacerla, perchè adesso manca solo l`uomo incinto e Conte che guarisce la scrofola con l`imposizione delle mani e poi abbiamo visto di tutto:

    L`Endrosement di Trump a Conte.

    A parte il nome sbagliato che denota una certa precipitazione, ma qualcuno ha spiegato al Trump, che sì é vero che Conte se riconta i contanti restando in sella é sempre fisicamente lo stesso, ma con nuovo governo persegue una politica opposta a quella precedente. E se prima il Conte era “amico” di Trump adesso si é palesemente unito a quelli che vorrebbero vederlo immerso a testa in giù nella cacca?

    O forse il Trump é così ingenuo da non capacitarsi del fatto che lo stesso personaggio possa semplicemente per gioco di palazzo presiedere lo stesso governo ma con maggioranza di programma antitetico? Come se Netanyahu nominato dalla knesset capo del governo, cambiasse l`esecutivo presente mettendone uno fornato da palestinesi, hezbollah, ayattolah, e capi di Gaza.

    Ed il povero Salvini che é andato a chiedere aiuto proprio a questo?

    No qualcosa non funziona più perchè il mondo comincia a girare al contrario. Magari sarà fine politica, ma io mi chiamo fuori.

    Però almeno una cosa mi fà sbellicare dalle risa: i media “non populisti che non dicono fake” che fino ad un secondo prima non perdevano occasione per dir peste e corna del Trump ed adesso lo celebrano di colpo come portento di acutezza!

    No se “Conte é messo bene” noi siamo in un oceano di cacca e pure stantia.

  3. ahfesa scrive:

    A beneficio della Signora Sibilla devo integrare il mio dire sui cambiamenti alle attitudini mentali “suggeriti” da Berlino/Bruxelles.
    Difatti nell`obsoleto passato quando il popolo bue votava, nel mondo occidentale, normalmente chi vinceva le elezioni andava al governo, o comunque aveva un peso rilevante nelle decisioni future. Per “vincere” si intende chi prende più voti. Poi con la scusa che il popolo bue é ignorante e vota in modo discorde, si é cominciato ad introdurre vari correttivi per far in modo che, chi pure non avendo la maggioranza aritmetica, potesse egualmente governare, conferendogli in vari e complicati modi più seggi di quanti proporzionalmente gliene spettassero. Naturalmente questo sistema se da un lato assicura un governo “certo” dall`altro priva di fatto di rappresentanza politica una parte cospicua dell`elettorato, incoraggiando l`astesione e lo scontento. Ma questi artifici di formazione del consenso cominciano a presentare anche un altro esiziale difetto: ovvero che nonostante la disinformazione e le pressioni il popolo bue (sempre più ignorante, ma anche sempre più concusso) votando sbagliato arrivi a conferire un numero quasi maggioritario di seggi a chi non dovrebbe, vedi I populisti, pedofili ed evasori fiscali.
    E qui entra la nuova attitudine mentale propugnata dai nuovi eurocapi: la “teoria della relatività delle risultanze elettorali”. Ovvero se il popolo bue vota “giusto” tutto va bene e la “democrazia” ha vinto e non se ne parla più. Anzi se qualche merdoso populista avanza strane rimostranze, magari su qualche giochetto che ha “aiutato il risultato” (come I morti votanti austriaci che hanno incoronato il manichino Van der Bellen) viene subito tacitato come eversore, magari pagato dai rubli del Putin. Ma se il popolo bue vota sbagliato, allora intervengono in modo silente, ma inesorabile, tutta una serie di “correttivi” mediatici, economici, normativi, giudiziari, polizieschi, che provochino alla fine il divertente risultato che chi é elettoralmente numericamente vincitore, diventi in pratica lo sconfitto, non di rado con beffa ed inquisizione, mentre I perdenti son quelli che poi si prendono cariche e premi come avessero avuto il pieno ed effettivo consenso elettorale. E tutto ampiamente motivato ed edulcorato da potente corifeo mediatico, opportunamente corroborato da “lodi” “responsi” di eminenti personaggi.
    Quindi nella nuova europa il popolo bue vota ma il suo responso é “relativo e soggetto a revisone da parte di chi “conosce davvero il nostro bene”.

    Questo scrivo per dichiarare a futura memoria che adesso siamo oggetto di un secondo colpo di stato di palazzo, così evidente che persino é stato subodorato (ma in sordina) anche da certa stampa “non populista”.
    Ovvero é evidente che già da mesi I grilliti per varie ragioni e con vari espedienti sono stati comprati da Bruxelles ed hanno cominciato a sabotare sistematicamente il governo di cui facevano parte al solo scopo di farlo capottare, e pure ad iniziativa del consocio, oramai ridotto di fatto all`impotenza pratica. Ovviamente con la garanzia di essere rimessi in sella con eguali prebende nel ristabilito ordine europeo. Per questo io dicevo ancor prima della crisi che il Salvini era un morto che camminava. Difatti la vecchia e soprattutto la nuova e più dura politica imperialista tedesca non può assolutamente permettere in Italia il perdurare di un governo che anche solo in parte contenga una componente anti UE. E non per questione di soldi, ma per il pericolossisimo esempio che darebbe agli altri sudditi pluriconcussi che non vedono l`ora di liberarsi dall`eurocapestro. Difatti ha ragione il sig. Sallusti: I leghisti (ed I sovranisti) in generale hanno vinto le elezioni in Italia, ma le hanno straperse in Europa. E siccome é l`UE (leggi I tedeschi) che comanda ecco che Salvini & Sodali devono far fagotto ed anche tacendo.
    Neppure sarebbe servito (e qui devo correggermi) il far saltare il banco subito dopo le europee, perchè tutto era già predisposto anche in quel caso. L`unica cosa che avrebbe potuto tenere in vita politicamente I verdecornuti leghisti sarebbe stata la duplice azione di mantenere formalmente in vita il governo, sia pure paralizzato, ma nel contempo muovere la piazza, mandando le truppe cornute (per distinguerle dalle demitiane truppe cammellate) per strada a reclamare (pacificamente), ma facendo molto rumore, e magari anche sedendosi sui binari del treno, la fine del terrorismo fiscale, la difesa dei confini minacciati, e la revisione dei trattati capestro. Ma solo per iniziare tali azioni ci sarebbe voluto, non solo persone di pasta molto differente dagli attuali capi leghisti, ma pure uno “sponsor” geopolitico. Vedi Mr Trump, che però ha dimostrato di aver ben altri grattacapi da risolvere, non ultimo la sua permanenza in carica.

    Per sua fortuna adesso il Salvini, compresa le tempesta di euromerda che inevitabilmente si abbatterà su di lui e sul suo partito, ha messo le mani avanti, chiarendo la sua espicita rinunzia a quasiasi azione dimostrativa. E ciò per la semplice ragione che oltre ai rubli ed ai poveri negri maltrattati, di cui inevitabilmente dovrà render conto, si sarebbe aggiunto anche l`alto tradimento, ovviamente esteso anche al partito.

    Ma nel mare di cioccolato diversamente gustoso in cui siamo sprofondati esiste una sia pur lontana ed incerta isola di salvezza.
    Difatti il precedente colpo di stato di palazzo che ha defenestrato il Fantasista di Arcore per regalarci il “Salvatore” Monti e quelli, ovviamente cooptati e non eletti, che son seguiti, aveva un grosso punto a favore, che ha tacitato il popolo bue evitando imbarazzanti contraccolpi: ovvero proprio il Cav. Berlusconi. Difatti oramai erano note la disonestà, I vizi e le scelte furbastre del personaggio, quindi in molti ingenuamente hanno plaudito alla sua ignominiosa defenestrazione, anzi inneggiando all`austera ed ineccepibile personalità del quotatissimo Professore. Ovvero il popolo bue furbastro, invidioso dei piaceri per pochi delle Olgettine, ha creduto di aver ristoro nel “rigore” e nei “compiti a casa” del nuovo staff di banchieri e tassatori montiani. E difatti in molti per la troppa contentezza si sono tirati dalla finestra ed uno si é persino dato fuoco come un bonzo.

    Adesso invece é tutto differente. Infatti per prima cosa I grilliti hanno gettato la maschera e molti suoi elettori, non solo I più ingenui ed idealisti, ma soprattutto I più disperati e concussi che son tanti, hanno capito di esser stati presi in giro, e pure con malafede e frode spudorata. Quindi certamente la “piattaforma Rousseau” darà come l`oracolo di Delfi un responso entusiasticamente positivo, ma poi, quando si dovrà ripassare dall`urna e prima sostenere il Movimento, temo che in molti se ne ricorderanno.
    E se ne ricorderanno non perchè il popolo bue abbia memoria dei turlupinamenti che ordinariamente subisce dai potenti, ma perchè nel frattempo il “nuovo” governo rossogiallo avrà imposto ai soliti tante e tali punizioni e miserie da far preferire la peste ad un voto a suo favore.
    Il verdecornuto Salvini, ex ruspante e pur retrocesso da gallo a cappone, nonché colpito con il suo partito dai “correttivi” sia dei giallorossi che della sig.ra Von der Leyen, vedrà certamente più che dimezzato il suo consenso nominale, magari retrocedendo vicino al 10%. Ma a poco a poco, sempre in forza delle punizioni, ingiustizie e spogliazioni che ci colpiranno, tornerà ad essere la sola credibile (proprio perchè ingiustamente punita) offerta politica ed inevitabilmente ricomincerà a contare, anche perchè conserva una significativa rappresentanza a livello locale.
    Esattamente come successe persino a Berlusconi, il quale benchè ingalerato in maniera soft, ha ricominciato quasi subito a recuperare consensi in causa dei “rimedi” imposti dai “salvatori. Certo per ritacitarlo Bruxelles/Berlino ha comprato l`Alfano ed ha avuto esito.
    Ma con I leghisti simili giochi adesso diventeranno molto più difficili ed incerti, perchè anche mettendo in campo personaggi del calibro del dr. Draghi, che prima o poi entrerà nel nostro futuro, la sfiducia e la rabbia verso la dittatura UE sarà tale che il popolo bue non crederà più a nessun eurosantone e comincerà a sabotare il sistema con l`apatia e gli espedienti di sovietica memoria.

    E siccome I potenti sono molto attenti ai desideri del popolo bue quando possono usarli per I loro interessi, nel momento in cui la disistima per l`imperialismo tedesco ed I suoi istituti diventerà montante, benché repressa, é inevitabile che qualcuno dotato delle giuste capacità e mezzi, cercherà di cavalcarla causando stavolta un vero ribaltone e magari regalandoci un regime meno brutale ed oppressivo del presente.

    PS. Leggendo le ultime nuove vedo che la stupidità sta scadendo nell`imbecillità.
    Difatti pidini e grilliti sono come I Promessi Sposi alla rovescia. Ovvero Bruxelles, Berlino, S.R. Chiesa, I poteri forti, la mafia, il Quirinale e magari anche lo Spirito Santo, invocano il matrimonio o l`incesto (tanto con la nuova morale é lo stesso) se si preferisce. Ma questi non riescono (per il momento) a farlo e pure all`idea di consumarlo si ammosciano.
    Alla fine son sempre convinto che ci arriveranno, ma il risultato sarà terrificante ed a breve aprirà la strada a qualcosa di ancor più terribile conoscendo la mentalità dei tedeschi. Come son sempre convinto che I leghisti sono politicamente morti. Salvo naturalmente il solito intervento esogeno che però é sempre più improbabile.

  4. Sibilla Tiburtina scrive:

    Caro Avvocato, signor Ahfesa e stimati lettori

    Meravigliosa la lettera del signor Ahfesa (commento a Rifondazione Prassista) che ha sintetizzato tutti i nostri guai con grande acume, al pari di quest’ultimo articolo dell’Avvocato sulla crisi di governo.

    Viviamo nel mondo del Grande Fratello del romanzo «1984» di Orwell, che ci ha imposto la sua neo-lingua, in base alla quale tutto è il contrario di ciò che sembra:
    – la guerra è pace
    – la libertà è schiavitù
    – l’ignoranza è forza

    Ma in alto i calici! Potremo felicemente scegliere fra il Ministero della Verità, quello dell’Amore, quello della Pace e quello dell’Abbondanza, che si prenderanno cura di tutti i nostri problemi, semplicemente cambiando il significato delle parole ma mantenendo la sostanza (tragica) delle cose.
    (“O’ pittammo”, dicono a Napoli…)

    Quindi il Ministero dell’Amore si occuperà dei naufraghi, dell’accoglienza e del respingimento, nonché di razzismo, omofobia, transfobia e xenofobia & C.
    Quello dell’Abbondanza si occuperà di tasse e di crescita economica, e dei risparmi degli italiani.
    Quello della Verità penserà invece al debito pubblico, allo spread, alla finanza, e in particolar modo alla giustizia.
    Quello della Pace tutelerà la libertà dei cittadini, le libere elezioni e la vita politica e democratica.

    Vasta scelta anche per i nomi dei Ministri! Gialli e rossi, pidioti e grilliti, nessuno escluso. C’è da sbizzarrirsi, assecondando il motto “al peggio non c’è mai fine” che è diventato il marchio di fabbrica degli ultimi anni del nostro sfortunato Paese.

    E’ ovvio che la stragrande maggioranza del cosiddetto popolo bue sia stufa di questa continua menzogna, ormai palese perché i politici non hanno più vergogna; i poteri europei e mondialisti sono venuti allo scoperto con continue minacce e ricatti, affinché sia chiaro a tutti chi sia il vero padrone.
    Il popolo bue considera lo Stato il suo primo nemico, visto che da sempre è nelle mani di politici che tutto fanno tranne gli interessi degli Italiani. Visto che l’unica regola aurea seguita da chi ci governa è fare l’esatto contrario di quel che detterebbe il più elementare buon senso.

    Sono d’accordo con il signor Ahfesa: la tireranno per le lunghe per evitare le elezioni, aspettando il nuovo Messia, il nuovo Austero e Benemerito Salvatore della Patria: Mario Draghi che non veste Chanel come la Lagarde ma al pari di lei e di Rigor Monti sarà un alfiere della riscossa economica dei popoli e della rinascita dell’Italia.

  5. ahfesa scrive:

    Legger prima il post precedente.

    Per completezza alla luce degli ultimi sviluppi devo citare anche due possibilità ulteriori, che non cambiano il risultato finale, ma possono nel breve modificare gli eventi.

    a) Il Notabile, come tutti i funzionari di Berlino/Bruxelles aventi poteri dispositivi reali, é scelto tra i primi della classe (veri) nel loro genere. Quindi essendo molto accorto credo abbia realizzato che il governo degli sconfitti/decotti rossogiallo é, oltre che una grossa porcheria ed una sfacciata provocazione nei riguardi del popolo bue, anche un azzardo proprio per gli interessi europei. Difatti già dal metodo della sua formazione, che rasenta l`opera buffa, si evincono grosse criticità, come una forte conflittualità, che supera la stupidità pura, causata da ingordigia e rancori personali dei protagonisti. Svantaggi questi che in sede operativa diventeranno esiziali, unitamente al dilettantismo di capi e capetti M5S che comunque vogliono poltrone di prima fila. E senza contare che il vero « dominus » é il rottamatore rottamato Renzi, il quale controlla la rappresentanza parlamentare PD e quindi ha l`ultima parola sul tartufesco esecutivo, da chiunque sia diretto. E quanto valga il Renzi lo sappiamo tutti, tanto che persino i suoi l`hanno cacciato. Quindi molto meglio un sano governo « di garanzia » fatto di musi duri e pesanti, i quali non solo come i sodali del rimpianto prof. Monti hanno del loro e non dipendono dalla poltrona pro tempore, sono protetti in altissimo loco e quindi se ne fregano di grilliti e similia, e naturalmente sono di assoluta obbedienza a Berlino. Naturalmente si partirà dicendo che i « tecnici di garanzia » dovranno solo far poche cose per arrivare ad elezioni, ma poi strada facendo, una volta ben in sella, si troverà il modo di durare ed andare avanti, magari con un ricambio di facciata come tra Monti e Letta, ecco il dr. Draghi oggi silente, ma credo molto attento, per giungere fino alla scadenza naturale e magari andare oltre. Esattamente come il Notabile fece col Conte (vero e papalino nero) Gentiloni, chiamato in causa dopo la debâcle di Renzi, gabellando che lo stesso dovesse durar poco « fino a primavera per il solito bilancio » ed invece sarebbe in auge ancora oggi se non ci fosse stato l`incidente grillita. E questo spiega anche la fretta del Notabile che, vuol da un lato far fare ai dilettanti/furbastri le figuracce che si meritano, dall`altro non dargli il tempo di far disgraziati « contratti » tipo quelli della precedente alleanza. Quindi no rossogiallo, sì « garanzia » e poi si vede con calma. Intanto i « garanti » lavorano (come vuole Berlino ovviamente) e gli altri starnazzano magari, ma non mettono impedimenti sostanziali anche perchè pur se cretini, son sempre lautamente prebendati.
    b) Ma vi é una seconda scuola di pensiero. Difatti se mi domando andreottianamente quale sia l`elemento perturbatore che ha causato l`attuale situazione, devo rispondermi che non sono i « sovranisti ». Difatti essi sono come gli scarafaggi, potenzialmente presenti in ogni casa o magazzeno e tenuti lontano semplicemente con un`adeguata igiene e pulizia, nonchè un buon insetticida. In ogni stato europeo difatti vi sono partiti sovranisti che hanno percentuali di rappresentanza dal 10 al 30%, ma non contano nulla, perchè sono esautorati ed esclusi da ogni carica con potere reale, mediante quei soliti artifici legali, costituzionali, fiscali, disinformativi, che i nostri capi a Berlino/Bruxelles son così bravi a gestire. Quindi un Salvini da solo anche al 35% non farebbe paura più di tanto. Invece gli scassa sistema sono i grilliti. Sia perchè hanno ai vertici dei dilettanti, sia in quanto hanno una struttura decisionale (sistema web/Casaleggio/Grillo) che molto poco piace a Berlino. E difatti é soltanto in forza dei grilliti che il Salvini con il modestissimo 17% ora 33% é arrivato sia pure temporaneamente e poco potendo per fortuna fare, nella stanza dei bottoni. Quindi per ristabilire il pieno controllo sulla colonia Italia non ci si deve preoccupare tanto del Salvini, che si strangola con poco sforzo, ma dei grilliti che creano grosso disordine e seminano idee idiote nel popolo bue, tipo la pericolossima democrazia diretta, che già tanti grattacapi dà ai musi pesanti a Berlino con i recalcitranti svizzerotti di merda mai abbastanza bastonati. Come pure l`idea che il nulla facente debba beneficiare di una incondizionata prebenda erogata in deficit, addirittura slegata dalla sua sicura sudditanza politica e deferente silenzio. E quindi potrebbe anche essere, che con le adeguate cautele (governo di « garanzia » con prefetti svelti ed amici, giudici « progressisti », giornalisti ben diretti, Lilli Gruber tonante in prima serata con ospiti sceltissimi (ovviamente senza contraddittorio), un monte di euroquattrini nei posti giusti) il Notabile ci mandi davvero alle elezioni. Ed in quel caso non é infondato il credere che alla peggio si andrebbe a formare un governo di centrodestra a guida berluscones di fatto dove il Salvini al massimo comanda come il Bossi nel precedente caso. Con in più la novità che il Berlusconi o i suoi eredi sono ben legati al carro di Berlino, sia per interesse che per dirimenti ricatti e punizioni trascorse. Invece i grilliti sempre che gli vada bene, tornerebbero sotto al 10% e quindi non potrebbero fare più paura. E questa sarebbe la quadratura del cerchio. Esorcizzato il Salvini ridotto a « sdoganato », scomparsi i grilliti e soddisfatto ineccepibilmente il popolo bue con le sue elezioni. E pure il dr. Draghi sarebbe in pista per succedere al Notabile. Tutti contenti quindi, meno il popolo bue condannato all`euromiseria naturalmente.

    Quanto sopra é possibile, ma io resto dell`idea che gli stupidi volonterosi arrivano immancabilmente a provocare la rovina loro e quella degli sfortunati che da loro dipendono. Quindi, salvo sempre l`elemento esogeno, resto sempre dell`idea che lo sciagurato governo rossogiallo nascerà e ci precipiterà in un oceano di euromerda prima di finire non meno miseramente di chi l`ha preceduto. E dopo sarà pure peggio, perchè i guasti ulteriori saremo sempre noi a doverli pagare.

  6. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    Per regola io ricodo il passato unicamente in funzione del futuro. Dunque l`unico commento che esprimo sulla ignominiosa fine del « governo sovranista » é rimandare (scusandomi se cito me stesso) al mio post del 23 maggio 2018, quando da profeta da bar, anticipavo quasi esattamente la fine del costituendo governo, per altro non ancora nato, non ancora cassato dal Notabile e neppure ancora « risorto » per ignoto esogeno intervento. Meglio – dicevo – un inciucione andreottiano tipo « arco costituzionale » (tutti meno i sovranisti) che ci desse miseria stabile, piuttosto che un`esperienza che non solo ci ha fatto danno, ma che pure dovremo profumatamente ripagare col sangue dei soliti.

    Non c`era speranza. Difatti le alternative erano l`appecoronamento, la rivolta aperta ai tiranni di Berlino (ma ci volevano la volontà, i mezzi e gli alleati geopolitici) oppure la fine ignominiosa alla Meo Patacca. Abbiamo la terza ipotesi. Difatti da un lato il ruspante Salvini ha perseverato nelle sue tesi « sovraniste » – per altro dirotte al solo mal riuscito respingimento delle risorse – credendo che l`approvazione degli elettori fosse una garanzia, dall`altro i grilliti visto lo spettro di tornare a far i sottoccupati di sussistenza, hanno cambiato bandiera affondando il già traballante esecutivo e svendendosi alla potente Von der Leyen. Salvini, che non essendo stupido si era reso conto del disastro imminente, é andato in giugno a chieder aiuto allo zio Sam, ma ha ricevuto solo formale gentilezza, tanti buoni consigli, ma denari ZERO. E quindi la sua sorte é stata segnata. Certo avrebbe potuto muoversi con più dignità, anche sapendo che il risultato non sarebbe cambiato.

    Ed adesso « archiviata l`esperienza » come dice il furbastro Conte, vediamo il nostro futuro.
    Io non ho dubbi (salvo interventi esogeni che non vedo) che il nuovo esecutivo rossogiallo nascerà. E pure nascerà con grandi pretese. Ed anche questo era già scritto, non tanto dai protagonisti diretti, che poi in sostanza non sono che dei burattini, quanto nei piani di Bruxelles/Berlino. Difatti la nuova politica UE é la copia esatta di quella sovietica della « sovranità limitata » con relativo Patto di Varsavia. Adesso non si salvaguarda più nemmeno la forma esteriore, ma si impongono direttamente agli stati sudditi governi Quisling, formati mediante il semplice aggruppamento aritmetico dei partiti « non sovranisti » e l`esclusione sistematica dalla stanza dei bottoni degli avversari, operata con qualunque mezzo, incluso il ricorso a servizi segreti, sovversione costituzionale, e diretto strangolamento economico.

    Per chi non lo sapesse stiamo subendo un secondo e credo definitivo colpo di stato di palazzo. Difatti nonostante sia costituzionalmente evidente che la volontà popolare sia diversissima, si stanno utilizzando soggetti decotti e chiaramente sfiduciati dai loro stessi elettori, per mettere in piedi un governo con idee e programmi antitetici.

    E non proccupa l`assoluta disomogeneità dei partecipanti, poichè essi poi al vero non contano nulla essendo Bruxelles e Berlino a dettare regole ed attività.
    Unico compito dei collaborazionisti al potere pro tempore é quello di edulcorare le punizioni e renderle accette o imporle ai sudditi con l`inquisizione, la disinformazione, la privazione dei diritti economici e civili, l`immigrazione incontrollata e naturalmente il terrorismo fiscale. Poi quando i Quisling di turno saranno decotti in forza dei necessari fallimenti e spogliazioni causate dalla loro politica, verranno semplicemente sostituiti da altri gabellati come il « nuovo ».

    Un piccolo esempio. L`attuale stato di crisi econimica é provocato non certo dalle scelte sia pure discutibili dei gialloverdi (anzi no dai verdecornuti leghisti perchè adesso i grilliti sono sdoganati), bensì dalla costante recessione ed impoverimento imposto dalle demenziali ricette di Bruxelles. Come pure la « ripresa » gabellata ante elezioni politiche del 2018 é scomparsa, semplicemente perchè al vero non c`era, ed era frutto di manipolazioni contabili e mediatiche.

    I leghisti adesso si preparino ad una sana inquisizione giudiziaria (rubli, paghette, gite in acquascooter della polizia, sequestro di migranti con magari obblighi di risarcimenti milionari personali, i milioni di Bossi da rendere subito e per contanti sempre con responsabilità personale ecc..) ad una pesante distruzione mediatica e temo si salveranno solo quelli che si affretteranno a chiudersi la bocca ed a dedicarsi ad una rispettosa e pigolante opposizione senza risultato. Il furbissimo Giorgetti che da tempo ha capito l`antifona appunto si sta già adeguando.
    Ma anche ai grilliti temo non andrà meglio. Difatti il loro elttorato, che pur formato da « semplici » non é completamente idiota, ritornerà ai pidini (che bello !!) oppure starà a casa. E quando si voterà, sia pure tra tre anni e mezzo i grilliti si ritroveranno con la stessa forza e peso politico della lega. E pure il Conte che non a caso ho chiamto « furbastro » avrà il suo. Difatti adesso é blandito dagli eurocapi perchè ha non poco collaborato a svendere il suo paese. Ma temo che per lui non ci saranno le eurocuccagne in cui spera. Difatti credo che la sig. Von der Leyen non sia stupida e destini le vere regalie a personaggi del calibro del prof. Monti ed altri equivalenti, distanti in capacità e durezza anni luce dal disponibile professore.
    Invece farà strada il nuovo centro europeista dei renziani e dei berluscones che in varia misura occuperà lo spazio dei grilliti e leghisti una volta liquidati politicamente. Naturalmente sempre che nel frattempo Berlino non si stufi e ci mandi un Reichprotektor che metta tutti d`accordo senza inutili riti elettorali e parlamentari.

    Ma a tutti questi (salvo che ai sovranisti esposti) resterà sempre qualche prebenda e regalia. Quelli che invece resteranno senza niente saremo noi popolo bue a cui porteranno via la casa ed i risparmi con sane patrimoniali, semplificazioni, accorpamenti fiscali e naturalmente con la lotta all`evasione, perchè giustamente noi sudditi della nuova europa siamo tutti come nell`URSS, presunti colpevoli ed evasori fiscali.

    Quanto agli intellettuali, mi scusi l`avvocato, ma credo che se non potranno far politica attiva, dovranno dedicarsi ad un compito differente rispetto alla « critica costruttiva ». Difatti i padri del nostro Risorgimento, come Mazzini, Garibaldi, Gioberti, Crispi, il Re Galantuomo, ecc.. sarebbero rimasti poca cosa – pur facendo critiche molto fondate agli assolutisti ed alla Santa Alleanza – senza Cavour e la sua gente. Ecco se io fossi un intellettuale userei il mio cervello per formare, trovare e far prosperare un personaggio di quel calibro, che é il solo che possa trarci dal mare di cioccolato diversamente gustoso in cui siamo sprofonati.
    In mancanza dobbiamo fare come i nostri nonni, che per 20 anni si sono tenuti Mussolini, hanno fatto dignitosamente la fame, sia pure in orbace e bevendo olio di ricino, ed hanno dovuto subire una guerra mondiale combattuta in casa ed una guerra civile, prima di trovare un padrone che ci lasciasse almeno vivere e prosperare con le sue briciole.

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