LA PROPRIETA’ DELLA MONETA AL MOMENTO DELL’EMISSIONE
Tratto dal libro
Euroschiavi e i segreti del signoraggio
di Marco Della Luna e Antonio Miclavez
La Banca Centrale emette denaro per un valore, supponiamo, di mille miliardi di Euro. Quel valore, quei mille miliardi, di chi sono?
A chi appartiene la moneta, il valore del denaro, nel momento in cui viene emessa dalla Banca Centrale?
Alla Banca Centrale stessa, che quindi ha diritto di farsela pagare dallo Stato? O allo Stato, al popolo, che quindi non dovrebbe pagare ne’ il denaro ne’ gli interessi alla Banca Centrale quando ha bisogno di denaro?
Si tratta di una questione fondamentale, perche’ dalla risposta che essa riceve, dipende essenzialmente l’indebitamento dello Stato.
Il fatto che l’esercizio del potere monetario attraverso la Banca Centrale e’ uno strumento di potere dei banchieri sullo Stato, trova conferma in come le istituzioni statali sono impegnate a equivocare e a mentire in tutte le sedi, anche parlamentari, per coprire il fatto che la Banca d’Italia cede a caro prezzo denaro che a essa niente costa e a cui non e’ essa a dare il valore, ossia il potere di acquisto.
Il potere di acquisto, come abbiamo visto, glielo conferisce il mercato, la gente, attraverso la domanda di denaro. La Banca Centrale non ha “prodotto” il valore del denaro, eppure si comporta come se fosse proprietaria del medesimo denaro, in quanto lo cede allo Stato (e alle banche commerciali) in cambio di titoli di Stato e controinteressate.