SALTA INTERFIDICOM
SALTA INTERFIDICOM
Dopo Eurofidi, con i suoi 260 dipendenti, salta anche Interfidicom, e ne salteranno altri. L’assemblea straordinaria di Interifidcom tenutasi il 14 luglio scorso ha deliberato lo scioglimento della società per impossibilità di perseguire l’oggetto sociale cagionata (a quanto afferma il management, con toni di accusa) dalle mancate risposte di Bankitalia alle domande di iscrizione del confidi ai sensi dell’art. 155 TUB.
Sotto gli occhi delle benemerite autorità monetarie, hanno operato con leva ufficiale 20, reale probabilmente molto superiore, e controgarantendosi presso Mediocredito Centrale, il quale dovrà sostenere buona parte della bolla che sta scoppiando.
Curioso è che questi consorzi di garanzia chiedono alle imprese che vogliono garantirsi attraverso di essi, di diventare socie versando una somma mediamente pari a un ventesimo dell’importo che il consorzio è richiesto di garantire. Il che significa, data la leva 20, che i consorzi non garantiscono ricorrendo a mezzi propri ma con lo stesso capitale che raccoglie come quote associative. Trasformano un versamento di 10.000 euro in una fidejussione di 200.000 semplicemente con la quota associativa!
Abbiamo così l’assurdo di questi consorzi, i quali concedono garanzie per 20 e più volte quel che hanno in tasca. E’ come se un impiegato o un operaio depositasse in banca 1.000 euro e la banca gli aprisse un fido di 20.000.
Ricordiamo che sono imprese che operano come prestatori di garanzia con licenza rilasciata dalla Banca d’Italia e sono soggetti alla sua vigilanza. Bisognerebbe perciò che ci chiedessimo con che criteri di buona e prudente economia abbiamo autorizzato questa operatività, e come abbiamo vigilato sull’esecuzione e i progressi della medesima operatività.
E bisognerebbe fare un’indagine preventiva per sapere quanto questa bolla scaricherà, in termini di perdite, sul Mediocredito Centrale, cioè sul contribuente. E anche chi ci ha guadagnato.
Renzi forse, incoraggiando le garanzie facili, voleva costruire una spinta di ripresa economica, ma l’effetto sarà opposto.
27-09-16 Marco Della Luna