LE NOZZE DI GOLPE E RECESSIONE
LE NOZZE DI GOLPE E RECESSIONE
Serie tanto ripetute e brutte di perdite sui titoli sia azionari che obbligazionari (e in quasi tutti i comparti dei portafogli dei fondi di investimento) si erano avute solo nel 1929. Ma oggi, rispetto al 1929, ci sono aggravanti:
-un rallentamento in atto dell’economia su scala globale
-banche in crisi per migliaia di miliardi di perdite su derivati e crediti
-prossima riduzione o fine del quantitative easing sia in Europa che in America
-ripetuti rialzi dei tassi
-un tedesco o simile a capo della BCE al posto di Draghi.
Con quanto sopra si prepara la tempesta perfetta, che -a volerlo- si poteva facilmente prevenire sin dagli interventi statali nella crisi del 2008, ma che l’oligarchia bancaria globalista ha per contro voluto permettere (con la solita strategia del pump-and-dump, ma elevata al cubo), perché grazie ad essa potrà rastrellare tutti gli assets e tutti i residui di autonomia politica dalle nazioni che sta mettendo in ginocchio.
Pare che questo piano sia contrastato da una forza politica incarnata soprattutto negli alti gradi del Pentagono nell’amministrazione Trump, il quale, oltre ad aver imposto alla Fed moderazione nei rialzi dei tassi, nel 2018 ha emesso decreti presidenziali idonei a colpire con sequestri, arresti e corti marziali chi attacca i diritti umani e l’economia, anche dall’estero.
Se la tempesta perfetta non verrà sventata, l’Italia, col suo debito pubblico e la sua inefficienza comparata, e con un tedesco o finlandese a capo della BCE, verrà colpita più duramente di molti paesi che, dal 2008 ad oggi, hanno recuperato fortemente sia nel PIL che nel mercato immobiliare, acquisendo così la capacità di assorbire i colpi dei mercati. L’Italia cadrà in recessione lo spread diverrà insostenibile.
A quel punto, delle due, l’una:
-o uscirà dall’Euro e magari anche dall’UE, recuperando la sovranità monetaria e sperando che i suoi governanti siano tecnicamente capaci di gestire il cambiamento;
-oppure il trinomio BCE-UE-Quirinale farà un nuovo golpe mettendo su un governo alla Monti, si dice con Draghi premier, o con una trojka europeista, che imporrà una nuova stangata fiscale, ovviamente anche patrimoniale, e dovrà reprimere con la forza le inevitabili proteste.
Questo nuovo golpe avrebbe come protagonisti:
-Un presidente della Repubblica nominato da una maggioranza parlamentare frutto di una legge già dichiarata incostituzionale, e scelto da Renzi e soci, cioè dal partito dei banchieri, pensando a tornare al governo senza passare per nuove elezioni. Nel suo passato, di notevole vi è solo la sua importante partecipazione, come vicepremier, a un governo che, in violazione della Costituzione e senza nemmeno dichiarare la guerra, bombardò i civili serbi su richiesta e per conto di interessi stranieri, al fine – come ha ricordato Diego Fusaro – di fare del Kosovo una grande piattaforma NATO anti-russa.
-E un Draghi, che dapprima, il 02.06.92, partecipò quale direttore generale del Tesoro al famigerato Britannia party, nel quale fu pianificata la destabilizzazione e privatizzazione dell’Italia in favore di capitalisti stranieri (https://www.movisol.org/09news177.htm), e poi si impose sulle perplessità della Sorveglianza di Bankitalia al fine di permettere l’acquisto di Antonveneta da parte di MPS (w.ww.liberoquotidiano.it/news/economia/13278026/monte-paschi-siena-acquisto-antonveneta-documento-incastra-mario-draghi.html), che, fatto appositamente senza previa due diligence, mandò in rovina la banca senese, arricchendo enormemente soggetti la cui identità è ancora ben coperta.
Si avvicina, insomma, il termine ultimo per potersi trasferire con le proprie attività in terre più salubri.
05.01.19 Marco Della Luna
P.S. Come sventare ora la tempesta perfetta? L’ho indicato nei miei precedenti articoli Argomenti contro golpe e declino e Deficit di bilancio e deficit di efficienza, contenenti suggerimenti che il governo non ha ancora voluto o potuto mettere in atto. Il loro senso è ripreso dal seguente articolo, occasionato dal commissariamento di Carige.
Con questo infausto stratagemma il regime fascista, che controllava le banche nazionalizzate che erano proprietarie della Banca d’Italia, intendeva ottenere vari scopi: nascondere al pubblico il fatto che le banche creano denaro e quindi impedire che si potesse giudicare l’arbitrio dell’azione del governo fascista alla luce del fatto che avrebbe potuto creare comunque tutto il denaro che necessitava per perseguire i suoi scopi. Si voleva cioè impedire lo scrutinio democratico ed il sistema bancario faceva parte dell’armamentario degli arcana imperiifascista dove vige la regola: Circolare, circolare, non c’è niente da vedere ! Questo è il segreto del fascismo che i padri costituenti, sotto l’amorevole guida dell’ambasciata statunitense, si guardarono bene dal correggere nella Costituzione democratica !
Quello che avviene quindi, con la creazione di nuovi depositi bancari, è che la banca di fatto – SOSTANZIALMENTE e nella pratica – tiene segregati i nuovi depositi dai depositi preesistenti, ovvero non presta il risparmio o la raccolta – ma FORMALMENTE, contabilmente, fa apparire come se vigesse la non-segregazione dei depositi della clientela per esercitare un arbitrio su di essi. Ovvero, coinvolgendo il pubblico – volente o nolente – nei destini della banca. Lo Stato Fascista non voleva che il pubblico scoprisse il vero segreto bancario perché in questo modo manteneva il controllo su tutto il denaro creato, per l’appunto, IN NERO.
Il rimedio è talmente banale che sfugge agli scribi del Tempio: si tratta semplicemente di registrare in entrata di cassa tutto il denaro che la banca decide di creare – quando effettua degli impieghi – come afflusso di cassa. Il denario bancario infatti è da gran tempo denaro a corso legale ed addirittura super-legale per i pagamenti oltre i 3mila euro che, per legge, non possono essere effettuati col denaro contante materiale che sarebbe considerato “a corso legale”. Se il denaro che la banca crea vale per movimentare in uscita il conto di cassa quando viene impiegato, deve altresì valere per movimentarlo in entrata quando lo si crea.
I casi sono due: o il denaro bancario NON movimenta la cassa, e allora il deposito del cliente deve essere creato fuori dai libri contabili e gestito parimenti (come avviene in una blockchain di criptovaluta), oppure la movimentazione deve avvenire nei due sensi, afflusso e deflusso. Altrimenti si ha una contabilità asimmetrica che non torna, comunque la si rigiri.
Bisogna prendere atto che l’articolo del codice fascista è menzognero e che la contabilità bancaria va rettificata di conseguenza attraverso una revisione che, partendo dal Rendiconto finanziario, che terrà conto degli afflussi da creazione, vada a rettificare anche il Conto economico e lo Stato patrimoniale.
In attesa dell’aggiornamento del codice civile, tuttavia, nulla vieta di procedere con la revisione contabile, anzi: s’impone, anche perché questa via è fattibile in virtù del disposto dell’art.2423 del codice medesimo, sulla redazione del bilancio, terzo capoverso:
Questo è quanto abbiamo chiesto a CARIGE, dal 2014 e al Tribunale di Genova dal 2016. Lo abbiamo richiesto anche a quasi tutti gli organi della Commissione Europea e alla stessa Banca Centrale Europea sperando che, per evitare l’implosione di questo sistema, non occorraaugurarsi la completa dismissione dell’euro stesso.
http://www.rirea.it/rirea/node/214Proff. Charles W. Mulford, Eugene E. Comiskey,Cash Flow Reporting by Financial Companies: A Look at the Commercial Banks, Georgia Tech College of Management, luglio 2009
https://smartech.gatech.edu/handle/1853/29098Prof. Asgeir B. Torfason,Cash flow accounting in banks – a study of practice, Università di Goteborg, Aprile 2014
https://gupea.ub.gu.se/handle/2077/35272Prof. Antonino Galloni,Il futuro della banca – Lineamenti di teoria bancaria e finanziaria, ed. Eurilink, Agosto 2014
http://eurilink.it/prodotto/il-futuro-della-banca-lineamenti-di-teoria-bancaria-e-finanziaria-2/Thomas Mayer, Roman Huber,Vollgeld: Das Geldsystem der Zukunft. Unser Weg aus der Finanzkrise Taschenbuch, Tectum Sachbuch, Agosto 2014
https://www.amazon.de/Vollgeld-Geldsystem-Zukunft-Unser-Finanzkrise/dp/3828833500Prof. Richard A. Werner,A lost century in economics: Three theories of banking and the conclusive evidence, International Review of Financial Analysis
Volume 46, Luglio 2016, Pagine 361-379
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1057521915001477Prof. Dirk J. BEZEMER –
Towards an ‘accounting view’ on money, banking and the macroeconomy: history, empirics, theory, Cambridge Journal of Economics, Volume 40, Issue 5, pp. 1275-1295, Settembre 2016
https://academic.oup.com/cje/article-abstract/40/5/1275/1987682?redirectedFrom=fulltextAvv. Marco Della Luna,
MONETA SCRITTURALE: LE ORDINANZE DEL TRIBUNALE, 28 Febbraio 2017
http://marcodellaluna.info/sito/2017/02/28/moneta-scritturale-le-ordinanze-del-tribunale/Avv. Silvio Orlandi,
Un viaggio attraverso il non mutuo bancario. Analisi critica della questione monetaria, Sindimedia Edizioni, Maggio 2018
https://www.amazon.it/viaggio-attraverso-bancario-questione-monetaria/dp/883199400XProff. Biagio Bossone, Massimo Costa,
The “accounting view” of money: money as equity, The World Bank, Maggio 2018
http://blogs.worldbank.org/allaboutfinance/accounting-view-money-money-equity-part-i