PROCESSO DRAGHI: SECONDA UDIENZA
PROCESSO DRAGHI, SECONDA UDIENZA
Coinvolgendo ipostasi divine, il caso Draghi è più avvincente del processo di Eichmann a Gerusalemme riportato sul New York Times da Hannah Arendt – La banalità del male – ricordate? La mia talpa nella Congregazione per le Cause dei Santi mi ha passato i verbali della seconda udienza della causa di beatificazione in vita di Mario Draghi, tenutasi stamani, 13.02.21, al levar del Sole. Oggi hanno parlato il Procuratore dell’Architetto Universale e il Promotore della Scepsi. Seguono le trascrizioni delle rispettive arringhe. Nei prossimi giorni devono ancora parlare il Difensore delle Pecorelle, il Requirente Apostolico e non ricordo chi altri – forse il Confortatore Mariano o l’Apostolico Inquisitore o il Prefetto degli Esorcismi.
Procuratore del Grande Architetto dell’Universo:
Eminentissimi Padri congregati, volgete il vostro giudizio alla luce della vostra fede, che disperderà le nebbie insufflate dall’insinuatore del dubbio, l’Avvocato del Diavolo, il quale prima di me ha parlato, ammonendovi impudentemente proprio contro quel Mentitore, che egli stesso rappresenta nel suo officio, come suo Avvocato. Nel valutare l’operato terreno e i peccati del Beatificando Marius de gente Dracona, lasciate che vi guidi invece la vostra fede in Dio Padre creatore, onnipotente e imperscrutabile nei suoi progetti, che egli al solo Grande Architetto ha rivelato. Mirate a come meravigliosamente egli permette la tentazione e il peccato dei più grandi, degli Eletti tra i suoi figli, affinché appaia la grandiosità del suo disegno e la sua illimitata potenza, allorché, dal male e dal degrado che essi compiono in terris, egli de caelis si compiaccia di trarre per l’uomo maggior perfezione di quanta prima ve ne era nel creato e di elevare questo ben al disopra dello stato primiero. E ciò fece sin dai tempi della Genesi, allorché, dal degrado e dalla morte prodotti dal peccato originale dei Progenitori, iniziò quel percorso di elevazione che, attraverso l’incarnazione del Verbo e l’ascensione del Risorto, ha innalzato l’uomo, già mortale, allo status di figliolanza divina e a una vita eterna, che persino gli angeli ora ci invidiano.
E infatti tutte quelle opere, che i’Avvocato del Diavolo imputa al nostro Beatificando come atti criminosi contro il gregge degli uomini, altro non furono che strumenti della grazia divina, adibiti celestialmente per suo tramite al fine di frustrare la sete di benessere e sicurezza terreni che infetta di orgoglio l’animo della stolta creatura con l’orgoglio titanico e il disinteresse per il suo Creatore, sinché essa avrebbe pensato di poter vivere senza Dio, o financo di erigere se stessa a Dio, sulla novella torre di Babele costituita dalla montagna delle sue ricchezze terrene. Fu necessario colpire il benessere, abbattere le sicurezze, umiliare l’attaccamento mondano, acciocché l’uomo, dalla miseria in cui è stato amorevolmente ricondotto, si ricordasse del suo Creatore e rivolgesse a lui lo sguardo, la speranza, l’orazione, e così recuperasse la possibilità di salvarsi. E a questa opera di amore la divina Misericordia ha guidato, sin dai primi anni ’80 del secolo scorso, il nostro Beatificando, ispirandolo a ricondurre gli Italiani alla povertà e al timore, senza cui, scemi come sono, perdendo la fede, cadranno facile preda del Tentatore e della dannazione. Mai stanca di provvedere, la divina Misericordia, vedendo che ancora le genti italiche in larga parte non si sono ravvedute né convertite e ancora non invocano la salvezza divina guardando al Cielo, nonostante il divino flagello della pestilenza in atto, ma ancora si rivolgono al mondo e ai suoi vani rimedi, oggi nuovamente manda loro Marius de gente Dracona affinché completi l’opera di purgazione e penitenza che è stata decisa a loro beneficio, finché non si ravvedano, non si convertano, non espiino. Ed egli, Marius, ha già unito nella concordia i partiti politici. Manifestamente, è inviato da Dio a compiere l’opera della Salvazione, e chi oserà negargli la beatificazione, a Dio dovrà risponderne per blasfemia e sacrilegio. Laus Domino.
Promotore della Scepsi:
Eminentissimi Padri congregati, i fatti ricordati dal Postulatore di Beatificazione e dal Procuratore del Grande Architetto hanno altra e più semplice spiegazione, che non consente affatto di sostenere, con allegazioni di pretesi miracoli, la postulata Beatificazione di Mario Draghi.
Egli ha fatto, sin da giovane, spietata carriera al servizio incondizionato dei poteri finanziari, costruendo architetture bancarie e monetarie internazionali che alla fine hanno trasferito surrettiziamente a loro il potere politico, lasciando le responsabilità per il suo uso a governi e parlamenti fantoccio. A questo, e non al bene delle genti, è servito il salvataggio dell’Euro, che gli viene ascritto a grande merito. Non ha affatto ottenuto che le genti italiche si distolgano dai beni terreni e si rivolgano supplicemente al loro sommo Creatore, bensì le ha sprofondate passo dopo passo nell’indigenza, nella quotidiana lotta per materiale sopravvivenza, che le abbrutisce, le aliena dalla speranza, le allontana dalla Salvezza. Il Beatificando ha cooperato col Tentatore per privarle di fede, di speranza e di carità. Dunque Super Mario sì, ma nel male, perché instrumentum Diaboli.
Ora gli si accredita il vantato miracolo di aver riunito nella concordia i partiti politici italici – tranne uno, quello dei reprobi postfascisti. Ma non è un miracolo: i capi dei partiti si uniscono per spartirsi la torta sulla teste della gente comune. Mandato a far ciò dai soliti poteri finanziari retrostanti, Draghi è sceso a Roma e ha detto loro, parlando per un quarto d’ora a ciascuna delegazione di partito, le parole che udrete dalla sua voce, catturata da questa registrazione ambientale eseguita da uno del Copasir per conto di un certo Renzetti, che me la ha passata per sue mire strategiche divergenti.
[Voce di Draghi riprodotta dallo smartphone del Promotore della Scepsi]:
“Dispongo di oltre duecento miliardi da spendere rapidamente e senza troppi controlli esterni; io mi tengo i ministeri coi soldi, quello della mgistratura e quello dell’immigrazione sostitutiva, voi mettete pure i vostri brocchi negli altri, che contano poco o niente; tanto, questo è un governo che non deve pensare, ma fingere ed eseguire. Voi legittimatemi e collaborate tutti, e tutti ne beneficerete assai, coi vostri compari. Invece tu, Giorgia, stattene all’opposizione, te la do in monopolio. Un’opposizione è necessaria per l’immagine di legittimità del potere, e tu ti prendi le poltrone delle commissioni di controllo, e ti prendi pure, via via, i grillini e i leghisti delusi – già te ne sei presi alquanti; al contempo farai un’opposizione oscillante, così non perderai i tuoi moderati. Potrete farmi cadere da settembre, nel semestre bianco, me ne frego, torno su con altri voti. In ogni caso, più avanti o proroghiamo Mattarella di un anno per darmi tempo di finire l’incarico che mi hanno dato i miei capi, dopodiché mi eleggete al Quirinale; oppure nominiamo la Cartabia o ancora Mattarella. Per blindare ciò che sto per fare, van tutti bene, si vedrà quale mettere. Poco dopo, finiti gli anni del Recovery, arriverà il contraccolpo greco e la troikata bancaria; e a quel punto tu, Matteo lombardo, rifarai un Papeete, il governo cadrà, vinceranno le elezioni i sovranisti, e tu, Giorgia, diverrai premier per strillare contro i poteri forti e l’Europa, e noi ti lasceremo strillare finché vuoi, perché, tanto, il tuo governo non avrà alcuna possibilità di azione, con me o Mattarella o la Cartabia al Quirinale e l’Italia riempita di immigrazione turbolenta (grazie alla nostra Luciana) e tutti gli assets strategici italiani in mano agli stranieri, assieme al debito pubblico di questi Italiani senza cervello. Il piano è deciso da tempo colào dove si puòte, e non è dato a voi né a me il discuterlo o negoziarlo. E’ tutto. Aspettate i miei ordini. Dismissed.”
Ecco ordunque, reverendissimi Padri, mi sia data licenza di rispettosamente porvi in guardia dal vedere ognora e ognove la mano di Dio, l’azione del soprannaturale, del provvidenziale, o del diabolico, laddove tutto trova chiarimento ed esplicazione in termini pratici, terreni e secolari, juxta propria principia, senza ricorso al soprannaturale; onde appare indubitabilmente la nuda e trista verità sugli atti di un peccatore impenitente, nemico delle genti, che Dio vi tratterrà dal fare Beato, salvoché abbia preordinato di sprofondarvi insieme con lui nelle inesorabili fiamme dell’inferno.