ANDROMEDA STRAIN
ANDROMEDA STRAIN
All’inizio della pandemia una rete Mediaset mandò significativamente in onda il vecchio film Contagion, che anticipava con sconcertante precisione il copione dell’attuale pandemia, ma immaginandola molto più letale e prospettando il vaccino come unica soluzione. Non poteva essere un caso come non può essere un caso che ieri sempre Mediaset abbia mandato in onda un film del 1971, Andromeda, tratto da un romanzo di Michael Crichton di due anni prima, Andromeda Strain, cioè Ceppo Andromeda.
Anche in esso i collegamenti e le allusioni al presente sono sconcertanti. Andromeda è una sorta di virus che arriva sulla terra portato da un satellite per ricerche militari dell’alta atmosfera, miranti a trovare nuove armi virali e batteriologiche. Il satellite cade accidentalmente su un villaggio isolato, gli abitanti lo aprono e muoiono tutti tranne due. Viene portato in un laboratorio sotterraneo segreto del Nevada avente 5 livelli crescenti di contenimento biologico e un ordigno nucleare di autodistruzione per il caso di fuga dell’agente patogeno. Nel laboratorio si accerta che si tratta di un virus che si trasmette nell’aria, causa coagulazioni dapprima nei polmoni poi nel resto del sistema circolatorio, portando rapidamente a morte.
Mentre lo studiano, il virus muta e diventa inoffensivo per l’uomo ma sbriciola la plastica, particolarmente quella delle guarnizioni del laboratorio sicché si innesca il dispositivo di autodistruzione. Nel frattempo però si è accertato che l’energia nucleare lo rafforza e gli fa produrre nuove varianti che distruggerebbero l’umanità. E’ quello che sta per avvenire. Ma, all’ultimo istante, uno dei protagonisti riesce a disattivare l’ordigno di autodistruzione e salva così il genere umano.
Il trasmettere questo film, vecchio di 50 anni, proprio ora, sul presunto finire della pandemia, manda alla mente alcuni forti messaggi:
– il virus ha origini intenzionali;
– ormai non è più pericoloso per l’uomo;
– ma se l’uomo, pensando di neutralizzarlo, continuerà con i vaccini, allora produrrà un’esplosione di varianti che annienterà il genere umano;
-questo processo di autodistruzione è già innescato e rimane poco tempo per fermarlo.
Sarà vero? Ai posteri l’ardua sentenza.
19.06.21 Marco Della Luna