I VACCINI DELL’OLIGARCHIA
I VACCINI DELL’OLIGARCHIA
Trattai il tema della vaccinazione obbligatoria nel 2010, in Oligarchia per popoli superflui: l’ingegneria sociale della decrescita infelice (seconda edizione nel 2018), particolarmente al Cap. XI, ‘I piccioni di Piazza S. Marco’ (che, quando diventano troppi e inquinano i monumenti, il Comune li diminuisce con la chimica, agendo sulla fertilità o direttamente sulla vita). Premetto che l’argomento di fondo di quel mio saggio, in estrema sintesi, è che i popoli perdono diritti sociali e politici nonché quote di reddito in favore dei grandi capitali perché sono stati resi intercambiabili, superflui o perlomeno ridondanti dall’automazione, dalla finanziarizzazione, dalla concentrazione del potere. E che l’ecologia richiede la riduzione della popolazione. E che intanto alle masse si applica gradualmente una gestione zootecnica di controllo totale e restrizioni delle libertà, compresa quella sanitaria.
Ciò premesso, riporto alcuni brani del detto capitoli, evidenziando con sottolineatura i passaggi più pertinenti. Ripeto: è un libro del 2010, da me scritto nel 2009. Valutate quanto le previsioni si siano avverate. I numeri tra parentesi indicano le note nel libro.
«Logico quindi che, se vi è chi ha il potere di farlo, si metta seriamente a studiare come porre todo modo in sicurezza ecologica la terra, vincendo i due grandi e autodistruttivi espansionismi: quello demografico e quello industriale.
Se alcune persone abitassero su un’isola assieme a un gregge di pecore, allevate per la lana, la carne e il latte; e le pecore si moltiplicassero tanto non solo da superare il fabbisogno di lana, carne e latte, ma da inquinare l’acqua potabile e compromettere la vegetazione e le colture, che cosa farebbero quelle persone?
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Bisogna tagliare i consumi di energia e l’inquinamento. Ma far ciò significa abbattere la produzione economica e alimentare in particolare, quindi far morire di fame miliardi di persone. Cioè: non è possibile abbassare il livello dei consumi, tagliando il non indispensabile, per mantenere il livello di produzione alimentare e di servizi-base a un livello idoneo a sfamare 7 miliardi, poi 8, poi 9, poi 10… non è così che funziona la macroeconomia. Il PIL deve crescere costantemente, altrimenti l’economia mondiale non riesce a sostenere il pagamento dei crescenti interessi passivi.
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sul debito pubblico e privato, e scoppia la bolla del debito. Se si abbassano solo un poco i consumi, diciamo del 5%, si ha già un crollo economico: disoccupazione, fallimenti, tagli del gettito fiscale, bilanci pubblici che saltano. e chi accetterebbe di rinunciare all’automobile, nel mondo industrializzato? o a far figli, soprattutto dove ce ne sono troppi, ossia nel terzo mondo?… … ecco che l’unico modo praticabile è quello non democratico, bensì autocratico, ossia per imposizione dall’alto degli interventi e criminalizzazione di chi si oppone mediante la qualificazione giuridica di “terrorista” o “insorgente” – deviante e pericolo pubblico, insomma. Imposizione in parte diretta, come quella di un governo autocratico o di campagne militari o di restrizioni a internet; e in parte indiretta, come quella ottenuta attraverso il soffocamento dell’economia produttiva e dei consumi mediante la diffusione di derivati finanziari tossici (distruzione del risparmio), attraverso le strette creditizie che deprimono la produzione e l’occupazione, o di OGM aggressivi per l’ambiente (distruzione dell’autosufficienza alimentare). Per i poteri forti globali si tratta di creare una concatenazione di eventi sufficientemente drastica da salvare l’ecosistema dalla sovrappopolazione e dalla sovraindustrializzazione, evitando però al contempo di scatenare guerre da povertà e carestie, che compromettano l’ecosistema stesso. Questo è il difficile. Qui sta la sfida raccolta dall’ingegneria sociale del ventunesimo secolo. Il sentiero è stretto, molto stretto: bisogna deprimere l’economia, la produzione, i consumi, l’inquinamento, la natalità, senza però, con questo, suscitare tensioni che portino a estesi conflitti militari, essi pure distruttivi per l’ecosistema. La decrescita infelice, per l’appunto.
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Bertrand Russell già nel 1951 scriveva: «non pretendo che il controllo delle nascite sia l’unico modo di impedire alla popolazione di aumentare. ve ne sono altri che pare proprio che gli oppositori del controllo delle nascite preferirebbero. La guerra, come ho testé spiegato, è sempre stata deludente a questo scopo, ma forse la guerra batteriologica potrebbe risultare più efficace. Se una morte nera [la pestilenza che uccise 1/3 della popolazione europea tra il 1347 e il 1352, N.d.A.] potesse essere diffusa nel mondo ad ogni generazione, i superstiti potrebbero procreare liberamente senza riempire troppo il mondo. in questo metodo niente offenderebbe le coscienze dei devoti o le ambizioni dei nazionalisti. La faccenda potrebbe essere un relativamente sgradevole – e con ciò? Le persone di altissimo intendimento (really high minded people) sono indifferenti alla felicità, specialmente a quella altrui»…
[Circa i possibili metodi di spopolamento] Le variabili più rilevanti sono:
– se uno o più mezzi di questo tipo sia applicato a noi o ad altri;
– se i mezzi applicati comportino la morte;
– se i mezzi applicati siano indolori oppure comportino sofferenza;
– nel caso che la comportino, quanto questa sia intensa e lunga;
– se comportino la privazione di diritti, libertà, benessere, servizi;
– nel caso positivo, di quali e per quanto tempo;
– in generale, se il processo di aggiustamento quantitativo della popolazione e dell’industria sarà concentrato in un breve tempo o spalmato negli anni o decenni.
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Tra i predetti strumenti, ricordiamo:
-recessione economica come tale (facilmente attuabile dal cartello mondiale delle banche, cioè del credito, mediante strette creditizie mirate), che impoverisce i popoli ricchi, e affama quelli già poveri;
-conversione (già in atto) delle colture per uso alimentare a produzione di biocarburanti (i cereali disponibili sul mercato mondiale diminuiranno, anzi stanno già diminuendo, di quantità, e aumentano di prezzo, con conseguenti carestie e morie di poveri);
-accaparramento (già in atto -vedi La Stampa del 3 agosto 2009) dei terreni coltivabili nei paesi del terzo mondo da parte di società finanziarie, multinazionali alimentari, fondi di investimento; sottrazione delle terre agli agricoltori locali;
-influenzamento climatico per diminuire la produzione alimentare nelle aree a eccessiva dinamica demografica;
-diffusione di nanoparticelle tossiche, con effetto sterilizzante, oncogeno e teratogeno (questo fattore di sterminio è già molto attivo e diffuso; le particelle sono di dimensioni inferiori a pm10, quindi non sono contemplate dalla normativa sanitaria e le strutture sanitarie non sono attrezzate e incaricate per controllarle;
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– il 7 Luglio 2009 Obama ha nominato a capo della Food and Drug Administration (ente preposto al controllo su cibi e farmaci) Michael R. Taylor, ente delle politiche pubbliche di Monsanto, e già cooperante con la Fondazione Rockefeller e quella di Bill Gates
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– debilitazione fisica, immunitaria e generativa (vi sono già precedenti noti)131,132,133 di popolazioni mediante vaccini (134) contenenti sostanze tossiche (135,136) (i membri delle oligarchie e le altre persone da preservare sarebbero esentati); il ministro della salute di Obama, Kathleen Sebelius, nel Luglio 2009 firmò un decreto concedente ai produttori del vaccino contro l’influenza suina totale immunità giudiziaria per possibili danni cagionati dal vaccino, che è tossico perché contiene come adiuvante l’idrossido di alluminio; il governo di Sua Maestà invece garantiva ai produttori del vaccino di rifonderli da ogni possibile condanna a risarcimenti per danni a derivare ai vaccinati (la domanda di brevetto del vaccino, presentata dalla Baxter, afferma: “la tossicità [del vaccino] può dipendere dall’organismo ricevente e variare da nessuna tossicità ad alta tossicità); … …”
– vaccinazioni forzate di massa coi suddetti vaccini, col pretesto di false pandemie decretate dall’OMS o da governi, come potrebbe essere il caso della asserita pandemia di febbre suina (il governo britannico, il 12 Luglio 2009, ha annunciato un piano per vaccinare 20 milioni di suoi cittadini);
– in alternativa all’obbligatorietà delle vaccinazioni (o di altri trattamenti sanitari), discriminazioni amministrative (come la limitazione o la esclusione dell’assistenza sanitaria, o una tassa sanitaria aggiuntiva) a carico di coloro che si rifiutino di riceverle; loro criminalizzazione sociale come colpevoli della diffusione dell’infezione;
– costruzione di apparenza di pandemie cui attribuire la causa di morie collettive causate da altri fattori, volontari o in ogni caso politicamente non accettabili; (138) nonché al fine di frenare l’economia (il 08.09.09 il Fmi annuncia che la pandemia della febbre suina rallenterà la ripresa);
– debilitazione fisica, immunitaria e generativa di popolazioni mediante radioonde emesse da antenne militari, ponti radio, velivoli (139);
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La Francia ha adottato un piano riservato per la vaccinazione forzata, il cui testo è disponibile nel web (http://www.sante-jeunesse-sports.gouv fr/imG/pdf/circulaire_vaccination_090824.pdf). La versione francese del vaccino Baxter-Novartis conterrebbe (come molti vaccini) lo squalene, una sostanza chimica (c30h50) ritenuta corresponsabile della Sindrome del Golfo e proibita in diversi paesi, tra cui Regno Unito e USA, ma resa legittima da un apposito decreto del regime francese.
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chiaramente, persone colpite da tali e tanti disturbi divengono una fonte di profitto inesauribile per le case farmaceutiche, quindi di sostegno del PIL e di limitazione dell’inquinamento industriale, in quanto appunto il PIL sarà sostenuto costringendo la gente a rinunciare a consumi di altri beni inquinanti e ad alto contenuto di materie prime scarse, per spendere molto in cure farmaci costosi perché brevettati, ma la cui produzione consuma poche risorse scarse e inquina poco. La campagna di vaccinazione è anche uno strumento per regolare la fertilità e la popolazione. I vaccini sovente contengono altre sostanze, diverse dal principio attivo, aventi effetti tossici e cumulativi (composti di alluminio e mercurio).
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del resto, negli ultimi 8 anni abbiamo avuto 3 influenze falsamente denunciate [dall’OMS] come pericolosissime e usate per far business coi vaccini: Sars, aviare, antrace. L’industria farmaceutica ha esagerato nell’uso di questo spauracchio, l’ha reso inefficace per eccesso di ripetizione. Dovrebbe cambiare responsabili del marketing. Oppure fare in modo che una significativa percentuale di chi non si vaccina muoia davvero: così recupererebbe la fiducia della gente.”
Da qualche tempo stanno venendo alla luce documenti ufficiali da cui risulta che apparati governativi anche italiani hanno agito per occultare i dati sugli effetti avversi dei vaccini, al fine dichirato di “non uccidere i vaccini”, esplicitamente accettando che uccidessero un certo numero di persone sane, che li ricevevano. Il Ministro della Salute era intervenuto sui PM per prevenire un sequestro di alcune partite. Già si sapeva che i detti vaccini erano stati comperati in grandi quantità dalla UE (in conflitto di interessi e con contratti secretati) e imposti dai governi senza che prima fossero stati testati per l’efficacia e la sicurezza, e che i governi li avevano spacciati per efficaci e sicuri. Zero interesse per la salute pubblica. Il numero di eventi avversi mortali e invalidanti cresce incessantemente. Il numero delle morti improvvise si è impennato. Si apprende che Pfizer ricevette il siero mRNA nientemeno che dal Pentagono. Per questo vi è il segreto militare sul suo effettivo contenuto, ammesso da EMA. Una simile costellazione di fatti (e ne ho omessi alquanti) dovrebbe suscitare un profondo intervento. Invece lo Stato fa finta di niente. Il governo Meloni tace e non prende iniziative. L’UE addirittura si orienta a privilegiare i farmaci con mRNA. La beneamata Magistratura non pare interessarsi. I grandi media sono conniventi. Purtroppo, i fatti stanno confermando le tesi e le previsioni di Oligarchia per popoli superflui: la riduzione della popolazione a condizione zootecnica, ossia di bestie stabulate, procede indisturbata. Evidentemente questa strategia è stata decisa colà dove si puote, da chi ha potere sui governi, sulla stampa, sulla giustizia. E sulla scienza.
28.04.2023 Marco Della Luna