LA SPADA DI QOG: DITELO A SALVINI E MELONI
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LA SPADA DI QOG
Il Quality of government index (Indice di qualità delle istituzioni), ossia misura della efficienza ed onestà delle istituzioni, è molto studiato in economia e applicato ai fini decisionali.
Morire di aiuti. I fallimenti delle politiche per il Sud (Ibl 2019) di Antonio Accetturo e Guido De Blasio due economisti meridionali, dimostra che l’effetto degli aiuti per la coesione territoriale, ossia dei vantaggi fiscali e degli investimenti di sostegno per le aree sottosviluppate, dipende dalla quality of government (Qog) di queste aree. Gli aiuti al mezzogiorno d’Italia sono risultati controproducenti perché la Qog del Meridione è pessima, a livelli di terzo mondo. Il risultato è nessuna crescita per il Meridione, distorsione e peggioramento della sua economia, rafforzamento della sua classe dirigente corrotta è incapace (mafia), rafforzamento delle aspettative assistenzialistiche e parassitarie della popolazione e dell’imprenditoria meridionali, definanziamento e supertassazione dell’economia delle regioni settentrionali a cui vengono tolte le risorse per trasferirle al Meridione (vedi Il Sacco del Nord, di Luca Ricolfi) – peraltro buona parte di queste risorse non resta al sud, che quindi viene strumentalizzato come pretesto. Alla luce della loro analisi, i due autori raccomandano di interrompere gli aiuti al Meridione. Sono però consapevoli che oramai per prendere voti al sud necessari a governare in Italia, i partiti politici dovranno invece continuare con questi aiuti doppiamente dannosi. La prospettiva è quindi che la politica italiana continui come in passato peggiorando ulteriormente la situazione nazionale.
L’indice quality of government ha ovviamente un’applicazione più ampia, in ambito europeo.
In Italia due sole province, Trento e Bolzano, hanno una quality of government vicina alla media Europea, mentre il nord è pari alle peggiori regioni della Spagna e sia il centro che il sud sono a livello della peggiore Europa orientale e, rispettivamente, dell’Africa (vedi la mappa dell’Università di Goeteborg: https://qog.pol.gu.se/data/visualization-tools/eqi-map ) : ciò rende impossibile che i paesi nel nord Europa vogliano o accettino una unione politica o anche di debito pubblico con l’Italia. Quindi scordiamoci che questo sia il progetto, quali che siano i proclami,
È praticamente impossibile migliorare la quality of government di un paese o di una regione avente una classe e una prassi di governo storicamente consolidate: bisognerebbe eliminare in blocco l’attuale classe dirigente politica, amministrativa e burocratica, e sostituirla con una nuova classe, efficiente ed onesta. E queste sono due cose impossibili: la prima perché richiederebbe un’azione di purga staliniana; la seconda perché non è disponibile una tale classe dirigente competente e onesta. Inoltre, in Italia, i sistemi di produzione del consenso politico sono legati, dal basso in alto, alle consolidate prassi criminali della classe dirigente attuale, quindi li legittimano, anche col voto. Pertanto l’Italia continuerà ad essere governata in modo incompetente e disonesto. Ciò si riflette nella previsione che almeno per i prossimi 25 anni l’efficienza comparata del sistema Italia, ossia la produttività nazionale, continuerà a scendere nel confronto con i paesi OCSE.
I decisori europei, conseguentemente, non possono razionalmente pensare di risanare e rilanciare l’Italia. Non possono pensare di cambiare o migliorare la sua classe dirigente per rendere più efficienti gli investimenti.
L’unica strategia fattibile mira a sostituire la classe dirigente italiana con un management non italiano, rilevando le principali Industrie e infrastrutture nazionali italiane, e a questo possono arrivare, anzi sono già arrivati, ponendo e mantenendo l’Italia in una crisi permanente di liquidità, che costringe i privati, le imprese e anche la mano pubblica a vendere a prezzi vantaggiosi quelle industrie e infrastrutture a capitali stranieri finanziati e appoggiati dai governi stranieri e dal sistema bancario europeo.
A a questo punto molte cose si possono spiegare:
Si comprende perché mai l’Italia, nonostante le sue difficoltà, continua a dare all’Unione Europea molti più soldi di quelli che riceve indietro da essa.
Si comprende perché mai l’Unione Europea introduce continuamente norme di ogni tipo che danneggiano e fanno chiudere le piccole attività imprenditoriali costituenti il 90% delle imprese italiane facendo spazio per le grandi imprese che sono tipiche dei paesi egemoni dell’Unione Europea.
Si comprende perché il sistema bancario mette a disposizione degli italiani circa metà della liquidità pro capite che mette a disposizione dei cittadini dei paesi egemoni, sabotando la domanda interna, gli investimenti, l’occupazione, e incentivando le insolvenze. Si comprende altresì perché il Mes: togliere liquidità all’Italia trasferendola ai banchieri delle potenze egemoni.
Si comprende anche perché in Italia si fa concentrare una grande quantità di immigrazione di bassissima qualità lavorativa per abbattere i salari, mentre la scuola italiana continua ad essere buona in quanto alla fascia dell’obbligo, ma in quanto alle medie superiori e all’università è ultima: essa deve formare lavoratori di bassa qualificazione, camerieri, operai e impiegati esecutivi al servizio del management straniero che si impossessa del paese, grazie anche ai suoi complici nel parlamento e nelle altre istituzioni.
In base a ciò, le rispettive convenienze sono le seguenti:
-Per l’Italia nel suo insieme, uscire dall’euro e dall’Unione Europea dotandosi di una moneta propria a controllo statale; però manca una classe politica in grado di compiere e gestire una simile opzione, e manca l’indipendenza nazionale per farlo.
Per il Nord Italia e soprattutto per il Nord Est e la Lombardia, staccarsi dall’Italia. Ma non vi è una forza politica per farlo: anche la Lega ha abbandonato l’indipendenza della Padania.
Per il Sud Italia, andare per conto suo dotandosi di una sua moneta -ma le mafie al potere non lo faranno mai.
Per i singoli italiani, se hanno capacità o altre risorse, emigrare. E lo fanno.
04.01.20 Marco Della Luna
P.S. Qualcuno, visti anche i criteri opinabili e soggettivi con cui viene calcolato il Quog, e viste le sistemiche manipolazioni dottrinali condotte dagli interessi finanziari in materia di politiche economiche e comunicazione al popolo, ritiene che si tratti appunto di un falso indice creato per legittimare le solite policies predatorie. Credo non mancherà di esprimersi in proposito.