VERSO IL BAIL-IN DELLO STATO ITALIANO

VERSO IL BAIL-IN DELLO STATO ITALIANO

DEBITO PUBBLICO, DISOCCUPAZIONE, SPREAD

 

Il debito pubblico sale senza sosta superando quota 2070 a dispetto di tutti i tagli. Disoccupazione, chiusure aziendali e pressione fiscale si impennano. Il pil affonda.  Ma il governo annuncia l’uscita dal tunnel e lo spread scende sotto quota 250.

Come è possibile una tale contraddizione?

La contraddizione è solo apparente, perché quei dati sono solo superficialmente divergenti. In realtà essi convergono sullo scopo a cui lavorano gli speculatori finanziari e i loro collaboratori della partitocrazia italiana:

infatti disastro occupazionale, depressione economica e debito pubblico insostenibile sono esattamente gli ingredienti di cui essi abbisognano per ottenere il risultato voluto, cioè per creare le condizioni socio-politiche di esasperazione e paura che imporranno e giustificheranno, al fine di disporre di moneta che potevamo stamparci in proprio a costo nullo,  la svendita delle residue risorse del paese, il bail-in dello Stato italiano mediante il saccheggio dei risparmi dei cittadini, e la cessione delle  residue autonomie della Repubblica ai capitali stranieri – quelli stessi che manipolano rating e spread per la loro convenienze, premiando i governi che fanno i loro interessi, e punendo quelli che fanno gli interessi nazionali. Li manovrano per spingerti nella loro trappola.

Il mercato finanziario non premia affatto chi amministra bene, bensì chi fa vincere i suoi biscazzieri.

12.08.13

Marco Della Luna

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Avvocato, autore, scrittore
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15 risposte a VERSO IL BAIL-IN DELLO STATO ITALIANO

  1. Cr2 prestito scrive:

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  4. get smart scrive:

    Questo articolo è stato scritto giovedì 9 maggio 2013 alle 16:39 nella categoria economia , europa , Italia .

  5. get smart scrive:

    Nel 1984 l’Italia spendeva – al netto degli interessi sul debito – il 42,1% del Pil, che nel 1994 era aumentato appena al 42,9%. Nello stesso periodo la media Ue (esclusa l’Italia) passò dal 45,5% al 46,6% e quella dell’eurozona passò dal 46,7% al 47,7%. Da dove derivava allora la maggiore crescita del debito italiano? Dalla spesa per interessi sul debito pubblico, che fu sempre molto più alta di quella degli altri Paesi. La spesa per interessi crebbe in Italia dall’8% del Pil nel 1984 all’11,4%, livello di gran lunga maggiore del resto d’Europa. Sempre nello stesso periodo la media Ue passò dal 4,1% al 4,4% e quella dell’eurozona dal 3,5% al 4,4%.

  6. ahfesa scrive:

    Perdoni avvocato, ma il suo dire necessita di un`integrazione. Ovvero non si forma un efficace movimento di reazione, anche a costo di perdere l`indipendenza economica e poi inevitabilmente anche politica, per il semplice fatto che non ci sono denari per tali iniziative.
    M. Colbert disait que l`argent fait toutes les guerres. E senza quattrini ha ragione lei: siamo un branco di oconi liberi di starnazzare a piacere, ma che nulla può in pratica, salvo pagare e tacere. Ma é anche vero che i potenti sono normalmente avidi e non di rado invidiosi dei loro pari, soprattutto se questi indulgono in eccessiva autostima verso gli altri abbienti. Questa verità potrebbe aprire in futuro interessanti situazioni che andrebbero ad inficiare l`attuale ordine che sembra così granitico ed immutabile.

    Ed il fatto che ci gabellino bugie sempre più tartufesche e scoperte, del tipo che la crisi sarebbe finita ed una nuova età dell`oro ci aspetta (ce lo diceva già il sig. Ciampi con l`euro) vuol dire che pure i capi assoluti hanno qualche problemino. Ad esempio quello fisico- economico che con i soldi di carta o virtuali, si possono si comprare tutti i beni che già esistono, ma ipso fatto non se ne possono creare di nuovi se non ci sono le materie prime, la tecnologia ed il lavoro per realizzarli. Ed a meno di non ripristinare le servitù personali tipo corvées o schiavitù, é sempre più difficile indurre al lavoro – pure precario – chi poi deve retrocedere allo stato (che sono i capi stessi) il 70% di quanto percepisce in cambio di servizi sempre più aleatori e fasulli.

  7. Enrico scrive:

    A Admin , e’ quindi dobbiamo rassegnarci ma questa e’ una parola che non mi piace.

  8. Enrico scrive:

    Se molti hanno capito e alcuni sono anche nel potere perché\’ non si crea un movimento di lotta in grado di contrastare questo processo ?Se tante Persone sono in grado di rappresentare bene questo processo di distruzione del nostro Paese perché\’ poi non sono altrettanto bravi a organizzare Azioni di Lotta ?

    • admin scrive:

      AD ENRICO: Non sorge un movimento come Lei dice perché quel processo è voluto e gestito da un gruppo coeso e consapevole di interesse, mentre l’interesse collettivo è diffuso tra milioni di soggetti inconsapevoli, inerti e sostanzialmente remissivi, concentrati su obiettivi privati di breve termine.

  9. Enrico scrive:

    Se molti hanno capito e alcuni sono anche nel potere perché’ non si crea un movimento di lotta in grado di contrastare questo processo ?Se tante Persone sono in grado di rappresentare bene questo processo di distruzione del nostro Paese perché’ poi non sono altrettanto bravi a organizzare Azioni di Lotta ?

  10. Corrado Mezzina scrive:

    Gli “investitori” internazionali stanno acquistando titoli del debito pubblico italiano tanto quanto basta per far galleggiare lo spread intorno a valori che giustificano le politiche demenziali governative. Ci stanno tenendoa Bagnomaria. Non durerà molto, a Dicembre 2014 scadrà la prima trance dell’ LRTO della BCE(255 miliardi) di cui hanno usufruito le banche italiane. Le banche italiane non hanno più uno straccio di liquidità, è tutto in titoli. O vendono per restituire il “prestito” ed allora avremo lo spread alle stelle o prenderanno il denaro dei cittadini. In ogni caso, almeno, dovranno gettare la maschera.

  11. ff scrive:

    I depositi bancari sono pari a 2035,621 miliardi di €. A me metà farebbero comodo.

  12. michele scrive:

    SE ANCHE PRELEVASSERO META\’ DAI C/C ITALIANI NON SUCCEDEREBBE NULLA !!

  13. michele scrive:

    SE ANCHE PRELEVASSERO META’ DAI C/C ITALIANI NON SUCCEDEREBBE NULLA !!

  14. ahfesa scrive:

    Stavolta le nostre opinioni collimano perfettamente.
    Mi spiace solo che quelli che si avvedono di tale spaventosa trappola – e credo numericamente siano tanti e non tutti senza potere – nulla facciano per almeno tentare di porvi rimedio.

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