VIRUS E IGIENE DEL MONDO
VIRUS E IGIENE DEL MONDO
Il Covid 19 sta dimostrando come il potere tecnologico oggi può facilmente surclassare la politica e l’economia inducendo cambiamenti globali con mezzi modestissimi e di costo insignificante, come con questo piccolo virus modificato in laboratorio.
Gli arsenali delle grandi potenze militari, soprattutto degli USA, dispongono di molti virus e batteri bellici realizzati nei loro laboratori, capaci di produrre vasti e rapidi stermini di massa. Ma è bastato un virus di bassissima letalità, anch’esso indubbiamente ottenuto in laboratorio assemblando pezzi di altri virus, per cambiare il mondo, i paradigmi, i valori, le istituzioni.
Il virus ha ‘occasionato’ uno stravolgimento della costituzione: il debole primo ministro Conte, mai eletto e in minoranza nel Paese, era addirittura responsabile di aver ritardato la firma dell’emergenza epidemica, causando così morti e danni; eppure ha potuto arrogarsi il potere di sospendere un diritto costituzionale, ossia la libertà di spostamento, non mediante una legge o un decreto legge -che sarebbe stato legittimo, in base all’art. 16 della Costituzione-, ma in forza di un suo decreto, che è un atto amministrativo, sottratto al voto parlamentare, e la gravità sta proprio qui (non nei divieti in sé, che sono opportuni): Conte si è preso il potere di sospendere la Costituzione per decreto aggirando il parlamento, e Mattarella niente obietta. Si progetta anche di sostituire il parlamento con una commissione permanente ristretta. Da ultimo, il governo annuncia che ci spia tracciandoci coi telefonini.
Questi provvedimenti eccezionali vengono presentati come temporanei – ma una classe partitocratica e burocratica che vive di abusi e illegalità, che è costituita in comitati di affari che sono vere e proprie organizzazioni a delinquere, difficilmente rinuncerà a simili vantaggi, in termini di controllo sulla vita e gli spostamenti della gente e di impedimento delle riunioni politiche e delle dimostrazioni pubbliche. Temo che avremo uno stato di sorveglianza in mano a una casta delinquente e asservita a interessi stranieri.
Il virus ha ‘occasionato’, inoltre, l’introduzione dall’alto di profondi cambiamenti nella vita della gente: distanziamento sociale, basta riunioni politiche, sindacali, conviviali; basta discoteca, basta stadio, basta partite, basta movida, basta bar e ristorante, basta messe, matrimoni e funerali, basta classi e gite scolastiche. Vita di casa e lavoro e tasse. Molte attività saranno trasformate in tele-attività. Poi magari arriverà un black out di internet a creare sconforto e disorganizzazione, o -peggio- un black out elettrico.
L’economia italiana patirà un crollo schiacciante, se si considera che la stagione estiva sarà sicuramente perduta, dato pure che nei paesi da cui vengono i turisti il virus sarà ancora molto attivo in estate, per non parlare dell’associazione dell’Italia all’idea di focolaio. La domanda interna crollerà. Milioni di posti di lavoro saranno perduti. Crollerà anche il gettito fiscale e la capacità di pagare i debiti. Ciò minerà il sistema bancario. Imporrà un salasso tributario, con effetti di avvitamento recessivo. L’unico modo di reagire efficacemente è quello subito adottato dalla Germania (e poi, pare dagli USA): creare molta liquidità, 550 miliardi, in barba alle regole europee, e meglio se di moneta statale senza aumento del debito pubblico (come con le monetine). Conte invece (lo mostrano chiarissime fotografie) stringe la mano nel saluto massonico, col ditino contro il palmo, alla Lagarde in occasione del di lei ferale annuncio che la BCE non frenerà lo spread, e subito lo spread schizza in alto. I decisori europeisti sono già evidentemente coordinati: mandare a fondo l’Italia, costringerla a svendere ciò che le rimane, e dare al contempo alla Germania i soldi con cui comperarlo sottocosto. E’ il famoso nazista Piano Funk del 1938, adattato all’Europa Unita (!), per sottrarre le risorse ai paesi sottomessi e concentrarle in Germania (e Francia). E se vi saranno proteste, si imporrà il coprifuoco ai questi sovranisti nazionalisti eurofobi.
Il virus infrange i paradigmi: Schengen e il globalismo, coi suoi flussi aperti di merci e persone; e il rigorismo di bilancio, che è divenuto manifestamente insostenibile e viene sostituito con massicci aiuti di stato a deficit. La tedesca Ursula von der Leyen ha detto che i vari paesi possono sostenere le rispettive economie, ma ciascuno nei limiti dell’agio consentito dai suoi conti; ciò significa che i paesi che hanno molto agio, come -guarda caso- quello della medesima von der Leyen, potranno aiutare i loro capitalisti ad arraffare gli assets dei paesi che hanno poco agio per difendere le proprie imprese: di nuovo si enuncia il Piano Funk.
Per contro, circolano voci di un’azione del Pentagono in senso opposto: la Merkel esautorata, l’antirusso governo polacco esautorato (ufficialmente: in quarantena), il premier canadese e sua moglie messi da parte (ufficialmente anch’essi in quarantena), il potenziamento del MES passa in cavalleria, le regole economico-finanziarie crucche travolte – il tutto nel quadro di un’esercitazione USA in Europa che ufficialmente è stata annullata, ma di fatto la presenza americana continua ed è molto attiva.
Se queste voci non sono fondate, allora, oltre naturalmente a un assalto fiscale al risparmio, agli immobili, ai conti correnti, da eseguirsi non appena possibile, è da valutare e contrastare la possibilità di due mosse nel vicino futuro:
1-Col pretesto che veicolerebbe i virus (e come se non lo veicolassero analogamente automobili, vestiti, giornali, penne, maniglie) è possibile che si proceda all’eliminazione del contante e sua sostituzione col denaro bancario, quello che esiste solo finché la banca lo mantiene in esistenza, in modo che il cartello dei banchieri possa semplicemente ricattare tutta la gente con la minaccia di farlo mancare, e possa neutralizzare chiunque si opponga ai suoi interessi semplicemente svuotandogli conti e carte.
2-E’ possibile che presto si annunci che è in distribuzione un vaccino contro il coronavirus; la gente, esasperata da un mese di blocco, correrà a farselo iniettare (oppure viene stabilito l’obbligo di vaccinarsi); solo che il vaccino non sarà stato ancora sperimentato (magari anche ci mettono dentro ciò che va bene) e, nel tempo, produrrà effetti collaterali quali una compromissione delle difese immunitarie; così, alla successiva pandemia, una buona fetta della popolazione se ne andrà.
Emergenze biofisiche, climatiche, etc., esigerebbero e giustificherebbero, per gestire razionalmente e coordinatamente le crisi, un governo tecnocratico e globale – ed è verso questo che si va: Attali, il guru economico del rothschildiano Macron, aveva predetto che una pandemia avrebbe spinto efficacemente in tal senso. Ma coloro che dispongono e disporranno di questo potere costituiscono una élite che ha interessi oggettivamente contrapposti a quelli della popolazione generale del mondo, perché ha innanzitutto interesse a risolvere alla svelta il problema ecologico della sovrappopolazione che ha ormai spinto l’ecosfera vicino alla catastrofe; mentre quelli che dovrebbero essere eliminati vorrebbero invece vivere, riprodursi e consumare sempre di più, anziché ricevere spopolamento e decrescita infelice per l’igiene del mondo.
Il conflitto globale tra governance e governati è dunque insuperabile e caratterizzerà i prossimi lustri; ma, come dimostra i grandi passi avanti realizzati già con questo piccolo virus, il rapporto di forze è sempre più tecnologicamente a favore della governance: benvenuti nel mondo di Oligarchia per popoli superflui e di Tecnoschiavi!
18.03.2020 Marco Della Luna