CREARE EURO PER PAGARE GRATIS
CREARE EURO PER PAGARE GRATIS
Poiché numerosissimi lettori stanno scaricando e condividendo il modulo per pagare gratis creando euro, pubblico una versione aggiornata del medesimo, ma ripetendo che non mi assumo alcuna responsabilità, che chi lo volesse usare lo farebbe a suo rischio e pericolo, e unisco l’avvertimento che non vi è garanzia di accettazione (anzi…) e che qualche banca ha addirittura denunciato il debitore che la aveva pagata usando tale modulo. Io non vi vedo alcun illecito penale, ma la “giustizia” di ogni paese serve di regola il potere costituito e i suoi interessi, a torto o a ragione, in cambio della partecipazione a qualche privilegio. Tenete presente che tutte le istituzioni, anche quelle giudiziarie, stanno legittimando la creazione di moneta contabile denominata “euro” da parte delle banche non centrali, in aperta violazione dell’art. 128 TFUE, che riserva la creazione dell’Euro al Sistema Europeo delle Banche Centrali – il che la dice lunga sull’inconsistenza della legalità vantata dal regime. Neanche i cittadini, le imprese, gli enti pubblici potrebbero, secondo questo articolo, creare moneta denominandola “euro”, ma lo possono fare per legittima difesa contro le banche (non centrali), che lo fanno sistematicamente, sotto gli occhi compiacenti delle istituzioni, e per giunta senza dichiarare i profitti da creazione monetaria,e così facendo evadono le tasse creando debito pubblico, recessione e povertà.
Di fatto, però, alcune banche hanno (implicitamente o esplicitamente) accettato il pagamento qui descritto, e anche qualche ente pubblico, anche per imposte. Perché lo fanno? Credo che sia una sorta di prova, per vedere se funziona questo mezzo di pagamento, che è l’unico con cui si possa evitare una crisi generale di insolvenza dei loro “debitori”, cioè la svalutazione in massa dei crediti nei loro bilanci. E credo che molte banche nonché l’Agenzia delle Entrate temano che, se si scontrano in tribunale con queste contestazioni di sistematica illegalità e violazioni fiscali, possa dilagare lo scandalo, e, con lo scandalo, la consapevolezza popolare.
Tuttavia la vera utilità del fatto che migliaia e migliaia di persona continuano a “pagare” con questo tipo di moneta, è un’utilità sociale, consistente nel rendere pubblica la realtà illegittima e insostenibile del sistema monetario basato sulla sovranità monetaria delle banche private di credito che creano pseudo-euro in violazione dei trattati. E nello spingere verso una riforma come quella delineata in fonde a questo articolo. Il tutto come meglio analizzato e argomentato nel mio ultimo saggio, Tecnoschiavi, pubblicato da Arianna Editrice, dal quale sono estratte le pagine che seguono.
16.02.19 Marco Della Luna
Spett.le Agenzia delle Entrate – Ufficio di….. / Banca….
In relazione al vostro preteso credito di € ………..di cui alla vostra richiesta di pagamento (o decreto ingiuntivo o precetto) del …. (data), io sottoscritto………CF…….residente in……………………., salvis juribus,
PREMESSO CHE:
1-Lo Stato, come pure BRI, BCE, EBA e KMPG, ammettono e accettano la prassi con cui le banche di credito creano moneta scritturale denominata e trattata come moneta legale (euro) nell’erogare prestiti e pagamenti (realizzando così un ricavo, seppur non contabilizzato e pertanto sottratto all’imposizione tributaria per circa 240 miliardi l’anno in Italia); recentemente abbiamo avuto anche l’ammissione da parte della Banca d’Italia, in persona di Carmelo Barbagallo, capo della Vigilanza; l’ammissione è avvenuta come risposta scritta a un’interrogazione dell’onorevole Alessio Mattia Villarosa, nella Commissione Finanze congiunta Camera-Senato del 17.01.17: vedi il video all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=WPmObU-V4lk; la prassi della creazione di “euro”, allo scoperto, mediante mera registrazione contabile fiat, è verità ufficiale.
2- Nel modo suddetto, le banche di credito (cioè non centrali) creano circa il 90% del money supply; questo vale anche nell’Eurozona, sebbene il TFUE (art. 128, c.1), riservi la creazione dell’euro al Sistema Europeo delle Banche Centrali; secondo i bollettini ufficiali della Banca d’Italia le banche di credito italiane creano mediamente 1.000 miliardi l’anno (Supplemento al Bollettino statistico pubblicato dalla Banca d’Italia, “Moneta e banche” https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/moneta-banche/2017-moneta/suppl_01_17.pdf in particolare Tavola 1.2.a; http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/11277&ramo=CAMERA&leg=17
3-La BCE definisce la moneta creata contabilmente dalle banche (overnight deposits) non centrali come parte dell’aggregato monetario M1, assieme alle banconote, cioè alla moneta legale: «M1 is the sum of currency in circulation and overnight deposits» https://www.ecb.europa.eu/stats/money_credit_banking/monetary_aggregates/html/index.en.html E ancora: «Currency in circulation and overnight deposits are the most liquid instruments and form the narrow definition of money, referred to as M1.» https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/other/mb199901_focus02.en.pdf?88a79e36c79bd7e919d8aa7f2204f7d53.
4- Così anche la Banca Mondiale: http://blogs.worldbank.org/allaboutfinance/node/916: “Issuing legal tender involves transactions whereby money is sold in exchange for other assets … … The proceeds from money sales represent a form of income, specifically a “revenue income.” Issuing legal tender thus generates income to the issuer. Under current accounting practices, this income is (incorrectly) unreported in the income statement of the central bank and instead (incorrectly) set aside under the central bank’s “liabilities.” (Emettere moneta legale implica transazioni in cui la moneta è venduta in cambio di altri cespiti… … I ricavi da vendita di moneta rappresentano una forma di ricavo, specificamente un “ricavo da rendita”. Nelle correnti pratiche contabili, questo ricavo è (scorrettamente) non riportato nella dichiarazione dei redditi della banca centrale e invece è (scorrettamente) messo da parte tra i “debiti” della banca centrale).
Passando alle banche di credito, il blog della Banca Mondiale continua (http://blogs.worldbank.org/allaboutfinance/node/917) riconoscendo che effettivamente le banche di credito creano la moneta che prestano, quindi non hanno bisogno di raccoglierla prima di prestarla. La moneta da loro creata costituisce, una volta ceduta ad altri soggetto, un potenziale debito, nel senso che il titolare di un attivo di conto corrente o di un assegno circolare potrebbe richiedere alla banca di pagarglielo in valuta legale, cioè banconote; ma ciò avviene in misura minima, anche a causa delle restrizioni di legge all’uso della valuta legale, sicché in pratica la valenza debitoria per le banche è trascurabile. Quindi nel bilancio la moneta creata dalle banche di credito dovrebbe essere contabilizzata come rendita, dedotta la quota di cui realisticamente potrebbe essere preteso il pagamento in banconote (http://blogs.worldbank.org/allaboutfinance/node/918).
Anche il sito della Bank of England, il 24.08.18, ha ammesso questa realtà, e che le banche di credito creano i depositi, ossia gli attivi di conto corrente, ossia la moneta, senza bisogno che questa sia in esse depositate da terzi: Banks, money and the zero lower bound – Staff Working Paper No. 752, di Michael Kumhof and Xuan Wang, 24/08/18 (https://www.bankofengland.co.uk/working-paper/2018/banks-money-and-the-zero-lower-bound).
5-Le istituzioni tributarie sono inadempimenti al dovere di accertamento e sottoposizione a tassazione dei redditi da creazione monetaria suddetti, e con tale inadempimento cagionate al Paese a ai singoli cittadini un gravissimo danno; e le banche sono inadempimenti al dovere di formulare bilanci corretti, di esporre i ricavi e redditi da creazione monetaria e di pagare le tasse su essi (le tasse sono dovute anche sui redditi illegittimi).
6-Questa facoltà delle banche non centrali di creare ed emettere euro scritturali (girali) in assenza di qualsiasi norma di legge che conferisca loro questa facoltà, e in contrasto con l’art. 128 TFUE, è riconosciuta in base al principio che ciò che non è proibito o riservato, è lecito (Tribunale di Bolzano, ord. 06/09/16 resa nell’ esecuzione forzata rg 216/14).
7- Dato che gli Stati, le Banche Centrali, e le altre istituzioni competenti permettono alle banche di credito di creare moneta denominata come euro in assenza di norme di legge che lo autorizzino e in deroga all’art. 128 TFUE, in forza del principio di eguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione, tutti, non solo le banche, possono creare danaro fiduciario denominato in euro (la semplice emissione contro denaro preesistente è invece normata e limitata ai possidenti i requisiti di legge);
Tutto ciò premesso,
con la presente, e con scritturazione contabile di cui allego copia, in applicazione del principio enunciato dal suddetto Tribunale, cioè al medesimo titolo e al medesimo modo in cui voi avete creato il denaro che mi avete prestato, CREO _________________ euro scritturali e ve li bonifico, invitandovi a contabilizzarli correttamente subito, a estinzione del vostro preteso credito, senza alcun riconoscimento del medesimo e con riserva di contestarlo nell’an e nel quantum, richiedendo ogni spettante rimborso e risarcimento.
Cordiali saluti
Luogo, Data, Firma
Scrittura contabile di creazione di euro scritturali
________________CF Residenza:_______________
Esercizio giornale anno…
Data registrazione ……..
Causale: pagamento residuo debito, interessi, spese
Creatore-emittente:………..
Data di ultima modifica: oggi
Valuta scritturale: Euro
CONTI | |||
Conto | Descrizione | Dare | Avere |
Cassa moneta scritturale | 100 | ||
Ricavi da creazione di moneta scritturale | 100 | ||
CONTI | |||
Saldo c.s. | 100 | ||
Commiss., interessi, spese bancarie a oggi, salva verifica | 0 | ||
Cassa moneta scritturale 0 |
PER RISOLVERE IL PROBLEMA FINANZIARIO NAZIONALE
La realtà sopra esposta fornisce all’Italia un’arma potentissima sconfiggere l’opposizione di Germania, Francia, Commissione Europea così da poter attuare la spesa per investimenti e taglio delle tasse indispensabile per rilanciare il Paese. L’Italia infatti può contestare all’UE e alla BCE e anche alla Corte dei Conti, sollevando uno scandalo generale:
-come falso, arbitrario e scientificamente confutato il paradigma economico-finanziario adottato da UE e BCE e basato sulla scarsità-costosità intrinseche della moneta, quindi sulla necessità di tassare o risparmiare per trovare i soldi con cui fare gli investimenti utili, per non dire dei vincoli di bilancio;
-come falsi i bilanci delle banche di credito (e della stessa BCE e BdI), richiedendo l’accertamento degli utili non dichiarati e il pagamento delle tasse su di essi e usando tali
utili per risanare a costo zero tutte le banche decotte, pagando tutti i loro creditori e facendo una splendida figura.
La suddetta realtà consente pertanto (di gettare sul tavolo delle trattative con l’Unione Europea la richiesta):
-di chiarire mediante apposito trattato e, in ogni caso, apposita legge nazionale, la distinzione normativa e contabile tra euro-moneta legale creato dal SEBC e moneta creata dalle banche non centrali sotto la denominazione “euro”;
-di eseguire, attraverso l’Agenzia delle Entrate, verifiche e rettifiche dei bilanci delle banche;
-di denunciare, con forte battage divulgativo, i reati di falso in bilancio, evasione fiscale, riciclaggio;
-di accusare come complici (almeno per via omissiva) di questa colossale evasione fiscale tutte le autorità monetarie soprattutto europee;
-di creare in proprio, attraverso una banca pubblica, l’euro scritturale che creano le altre banche (dato che lo Stato ha ceduto alla BCE la potestà di creare la moneta legale, non la moneta scritturale bancaria).