URSULA VON BIG PHARMA
URSULA VON BIG PHARMA
Temo per la sua vita
Cile, Serbia, Israele hanno completato per primi la campagna di vaccinazioni ma i contagi si sono impennati anziché cessare. Pfizer per il suo vaccino dichiara l’efficacia del 90%, senza mettere a disposizione i suoi protocolli interni, mentre Lancet la stima tra il 19 e il 29%. Non chiedere all’oste se il suo vino è buono, avverte il proverbio.
Le istituzioni e i mass media alla gente, da un lato, dichiarano che il vaccino risolverà il problema perciò dobbiamo vaccinarci tutti, ma i fatti dimostrano che non è così; e dall’altro lato avvertono che, anche dopo vaccinati, siamo esposti al contagio e capaci di contagiare e perciò dobbiamo portare la mascherina, tenere le distanze, evitare gli assembramenti. Qualche immunologo ci avverte anche che tutti gli esperti sanno che non bisogna vaccinare durante le epidemie perché altrimenti si producono mutazioni o varianti, che peggiorano le cose. Con le vaccinazioni in corso pare che sia successo proprio questo. Al contempo Science ci spiega che il mantenimento del lockdown è sbagliato, siccome impedisce che il virus circoli e diventi endemico, quindi poco pericoloso. Altre fonti ci avvertono che il tampone PCR produce una grande quantità di falsi positivi e non è va usato a scopo diagnostico, come invece le istituzioni lo usano sistematicamente, per gonfiare i dati e l’allarme. Apprendiamo anche che l’EMA, autorità europea del farmaco, la quale ha ultimamente dichiarato l’innocuità del vaccino Astra-Zeneca, è finanziata prevalentemente da società private produttrici di farmaci, come la stessa OMS, e che potrebbe esserci un conflitto di interessi grande quanto una casa, ai danni della salute pubblica.
Ma allora, che scopo ha l’operazione complessiva di vaccinazione a tappeto, lockdown a oltranza e passaporto vaccinale, lanciata e appoggiata dall’Unione Europea, da tutti i governi, da tutte le forze politiche? Che scopo ha la disgustosa mossa fatta dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von Big Pharma, mossa consistente nel commissionare a Big Pharma vaccini per molte decine di miliardi segretando i contratti ed esonerando i produttori da ogni responsabilità per danni ai soggetti vaccinati, e al contempo lanciando i passaporti vaccinali per potersi spostare?
Quando la politica fa simili cose in favore dell’industria privata e le porta avanti nonostante l’evidenza dei fatti e l’incertezza degli effetti, la ragione può essere che l’industria privata sia riuscita a convincere i decisori politici che i suoi prodotti sono buoni e necessari, oppure che li ricatta, oppure ancora che li paga.
Io ovviamente non so quale sia la ragione nel caso in esame, però temo per la vita di Ursula, perché, se domani ci ritroveremo a constatare che i vaccini non funzionano o funzionano poco e per poco e continuano a stimolare la nascita di nuove varianti sempre più aggressive sicché bisogna comperare sempre più vaccini da Big Pharma, per centinaia di miliardi, allora qualche dubbio potrebbe venire agli Europei, dubbio che sia stata pagata una maxitangente, come parecchie volte già fatto da case farmaceutiche. E a quel punto, allo scopo di fugare questo brutto dubbio antieuropeo, e pure il sospetto che la vaccinazione in corso di epidemia, controindicata dai manuali, abbia proprio lo scopo di far moltiplicare le varianti, coloro che speculano sulla vaccinazione a tappeto probabilmente considererebbero l’opzione di far assassinare Ursula von Big Pharma, perché, nel sentire collettivo, chi viene assassinato aveva sempre ragione, ciò che ha fatto è sempre giusto, chi lo critica, chi critica l’operazione vaccino, chi sostiene che sia fallimentare, che sia stata un errore prevedibile, o frutto di corruzione, è parificato agli assassini della povera vittima.
Io diffido di Ursula von Big Pharma, vedo che continua a insistere sulla vaccinazione a tappeto e sui passaporti vaccinali nonostante i dati di fatto, come se il suo obiettivo fosse di eseguirla a prescindere da tutto, ma ho pensato di pubblicare questo articoletto preventivo per proteggere la sua vita, assieme alla criticabilità del suo operato, contro quella possibile opzione di morte, speculazione e mistificazione.
22.03.21 Marco Della Luna