PROPOSTA – PREGO DIFFONDERE:

FARE CONVENZIONE COL GOVERNO LIBICO AFFINCHE’ COSTRUISCA UN CAMPO DI LAVORO FORZATO DOVE SARANNO CONFINATI TUTTI I POLITICI ITALIANI, LA C.D. CASTA, A COLTIVARE IL DESERTO. GLI INVALIDI E QUELLI CHE HANNO RAGGIUNTO L’ETA’ DEL PENSIONAMENTO (66 ANNI)- SARANNO ESONERATI DAL LAVORO. COME CONTRIBUTO AL MANTENIMENTO, LO STATO ITALIANO VERSERA’  EURO 20 A TESTA AL GIORNO, OSSIA 2,92 MILIARDI L’ANNO (LA CASTA E’ STIMATA, DA STELLA E RICCI, IN 400.000 PERSONE). LA COPERTURA DI QUESTA SPESA SARA’ DATA DALLE PENSIONI E DAI PATRIMONI DEGLI INTERESSATI.

“La vita è fatta di mali superflui e di un Bene inevitabile” (per credenti).

“La vita è fatta di beni superflui e di mali inevitabili” (per economisti).

“I mali della vita sono l’interesse che l’essere paga al non essere; solo che il non essere non si presenta mai a riscuotere il capitale” (per filosofi da strapazzo).

TORNA “LE CHIAVI DEL POTERE” Finalmente Koinè Nuove Edizioni ha riedito LE CHIAVI DEL POTERE – come e-book, acquistabile dal sito dell’Editore.

NUOVO LIBRO – FEBBRAIO 2010:

“OLIGARCHIA PER POPOLI SUPERFLUI: l’ingegneria sociale della decrescita infelice” (vedi in questo blog la pagina dell’Errata corrige)

Koiné Nuove Edizioni di Roma, Via della Grande Muraglia 95 – 00144 , presso cui potete prenotare la vostra copia.

La rivoluzione del XXI Secolo è che i popoli sono divenuti superflui e che la loro gestione assomiglia sempre più all’allevamento del bestiame – questo è il Leitmotiv del presente saggio. La tecnologia e la finanza contemporanee, la riorganizzazione del potere politico-finanziario e tecnologico in centri sovrannazionali come nato, Fmi, Bce, onu etc., hanno reso superflui i popoli in quanto masse di produttori, consumatori, risparmiatori, combattenti, elettori legati a un territorio nazionale – gli stessi popoli che, fino a pochi anni fa, erano indispensabili alle singole oligarchie dominanti sui vari territori nazionali per preservare ed espandere il loro potere e le loro rendite. Le conseguenze di tale superfluità sono vaste e radicali, anche in relazione al problema climatico ed ecologico. Esse aprono la via a riforme costituzionali e a operazioni di ingegneria (e chirurgia) sociale senza precedenti, di eccezionale interesse anche pratico per le loro ricadute sulla qualità della vita e sulle prospettive economiche, e che l’autore documenta ed esamina approfonditamente. particolarmente, la recessione economica globale e le pratiche finanziarie e bancarie che la producono sono rivisitate come un possibile strumento, assieme ad altri, per avviare a soluzione i problemi ecologici del pianeta dipendenti dall’esaurimento delle materie prime e dall’inquinamento industriale e civile. Ma anche come uno strumento per agevolare l’instaurazione di una struttura giuridica di governo globale e la sua accettazione, da parte delle nazioni, come unico mezzo per fronteggiare le grandi e incalzanti crisi globali, dal clima alle borse, dalla siccità alla fame. nel superamento dei confini e degli Stati nazionali si nascondono però gravi minacce per la popolazione generale, per i diritti fondamentali e le forme democratiche. in questa ottica e proporzione, appaiono risibili gli spauracchi agitati oggi in italia, dall’una e dall’altra parte, come minacce alla “democrazia”: comunismo, berlusconismo, magistratura politicizzata, magistratura controllata, questione della libertà di stampa, etc.

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Avvocato, autore, scrittore
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