ELEZIONI ANTICIPATE: UN’ABILE MOSSA

ELEZIONI ANTICIPATE: UN’ABILE MOSSA

Far votare il popolo prima che si inferocisca

Mentre incalzano i declassamenti del sistema-Italia da parte delle agenzie di rating (downrating del debito pubblico, di banche, di enti pubblici), mentre lo spread si impenna, mentre le soluzioni annunciate e festeggiate vivono al più due giorni, mentre il contagio greco e spagnolo si fa sempre più pressante, si moltiplicano i contatti a tema monetario tra Monti, Napolitano, Draghi e altre entità più nell’ombra, e vengono divulgati messaggi rassicuranti: niente nuove manovre, niente crisi monetaria, niente rottura dell’Euro, interventi senza tabù da parte della BCE. Ma promesse e rassicurazioni in materia monetaria, come l’esperienza non si stanca di dimostrare, sono solitamente strumentali e mendaci.

Mettiamo ora questo quadro in relazione col tema delle elezioni e della riforma elettorale. Napolitano esige la riforma del Porcellum, onde dare (parvenza di) rappresentatività popolare al parlamento, prima delle prossime elezioni politiche. Diverse fonti ventilano un progetto di voto anticipato ad Ottobre. Monti emette ormai effati implicitamente possibilisti in tal senso. Si parla di un patto tra i partiti che lo sostengono per cambiare la legge elettorale (cioè per inventare un nuovo sistema per eleggere sempre gli stessi), impegnarsi congiuntamente a continuare l’appoggio a Monti e alla sua linea di “risanamento” quale che sia il voto dei cittadini, e poi andare alle urne in sicurezza, avendo “rassicurato i mercati e Berlino”

Mi suona molto così: “Cari titolari dei partiti responsabili, se volete rimanere ancora qualche anno in poltrona a gestire la spesa pubblica come siete abituati a fare, dovete vincolare la futura azione del futuro parlamento ad obbedire e votare le veline della BCE, dell’Eurogruppo, della Commissione,  impegnandolo sin da ora a fare tutte le riforme e le cessioni di sovranità che saranno richiesti, anche contro la logica e l’interesse nazionale; solo a tale condizione, la BCE, in deroga autocratica al suo statutario divieto a intervenire in tal senso, continuerà a intervenire sottobanco, sul mercato secondario, per comprare, cioè rifinanziare, il debito pubblico italiano evitando il default del paese.”

Un rinnovo parlamentare di questo tipo, imposto dall’estero come già lo fu il rinnovo del governo l’anno scorso, servirà ad affrontare il caldissimo autunno-inverno che ci aspetta, quando scadranno gli ammortizzatori sociali in essere ora (e si impennerà quindi il numero degli ufficialmente disoccupati), quando arriverà la seconda stangata dell’Imu, quando si faranno i conti con la moria di imprese e posti di lavoro già percepibile a chi opera in contatto con le pmi e con i lavoratori autonomi, quando si farà una tassa patrimoniale sugli immobili per raschiare il fondo e affossare il paese. Quando, insomma, probabilmente scoppierà la crisi sociale.

Tale fedelissimo parlamento fantoccio, necessario complemento di un governo pure calato dall’alto, potrà legiferare per reprimere la protesta popolare, per introdurre nuove tasse e misure straordinarie, per ingabbiare la nazione nelle strutture giuridiche autocratiche decise altrove, assai più affidabilmente di quanto può fare l’attuale parlamento zombie. E, nel farlo, potrà dire: “non rappresentiamo il popolo che democraticamente ci ha eletti; l’opposizione è violenza, follia, rifiuto delle regole.”

Ma soprattutto è meglio far votare la gente in autunno, prima che il bubbone scoppi, prima che succeda qualcosa di grave e duro per la vita quotidiana, prima che il governo dia ulteriori e traumatici giri di vite, prima che si sentano pienamente gli affetti della sua politica economica e del dominio tedesco. Andare al voto nel Marzo 2013 vorrebbe dire andare dare lo strumento elettorale in mano a un popolo che sarà inferocito e sfiduciato, anche verso l’UE, verso Napolitano, oltre che verso Monti e i suoi sostenitori.

Questa ipotesi spiegherebbe l’attivismo e gli sforzi in corso da parte di premier, Quirinale, BCE e ABC per turare le falle e puntellare il sistema finché non dispongano di un nuovo parlamento  a loro misura, per le loro non divulgate strategie. Spiegherebbe anche perché Berlusconi ancora non dichiara la sua linea come candidato a premier: a seconda di come andranno le cose nei prossimi mesi, a seconda che quel piano riesca oppure fallisca, dovrà presentarsi come fedele servitore dell’Europa dei banchieri, oppure acerrimo leader della lotta contro di essi.

23.07.12 Marco Della Luna

 

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10 risposte a ELEZIONI ANTICIPATE: UN’ABILE MOSSA

  1. enrico scattolin scrive:

    Stiamo solo discutendo tra di noi

  2. TONI scrive:

    TUTTO VERO, ma discutiamo sempre di EFFETTI perdendo di vista le CAUSE.
    Quindi mi state dicendo che anche il mercato immobiliare è pilotato e fa parte della GRANDE USURA E GRANDE MAFIA DELL’ALTA FINANZA, e che è un altro STRUMENTO usato contro il benessere dei popoli .
    Esattamente come successe negli USA dal 2006 ad oggi, quando nel 2008 ufficialmente 20,000,000 di famiglie furono costrette ad abbandonare le loro case (qualcuno oggi stima a 40,000,000).

    “Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.” Thomas Jefferson (1776)

    236 ANNI SONO PASSATI DAL 1776, DIECI GENERAZIONI sprecate e Monti e fazioni vorrebbero sprecare anche l’undicesima.

    Ma che cavolo ha fatto la nostra CHIESA ?
    Ma che cavolo è successo alla nostra EDUCAZIONE ?
    Ma che cavolo han fatto la nostra POLITICA e POLITICI ?
    Ma che cavolo hanno fatto i nostri LEGISLATORI ?
    Ma dove cavolo sono finiti i nostri INGEGNERI e CONTABILI ?
    Ma dove cavolo sono andati i veri ECONOMI ?
    Ma che cavolo producono queste Borse e queste Agenzie di rating ?
    Ma a CHI cavolo li dobbiamo ripagare questi 2000 miliardi di euro di DEBITO ?
    Ma come cavolo facciamo a ripagarlo se in tutta Italia ci sono solo 160 miliardi in contanti ?
    Ma in quale buco nero è finita la nostra INTELLIGENZA DEDUTTIVA ?

    Ma state passando questi blog ai vostri amici, ai comuni, alle scuole, ai partiti, ai piccoli quotidiani, ecc. ?
    Oppure stiamo discutendo solo tra di noi ?

  3. Ottimo articolo, “collega”…

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  6. rinus scrive:

    Speriamo che non si avveri quanto supposto da Alfio .Mio figlio, sta sbrigando con BancaIntesa l’accordo di un mutuo di trecento mila euro,da rimborsare in trenta anni….Tutta la vita per pagare il mutuo.Dovrebbe pagare in queste condizioni anche la patrimoniale? In strada a combattere questi gallinacei….e zàc il collo.
    Io credo che questi massoni sanno che la corda si puà tirare sino ad un certo punto.il vecchio è tranquillo data l’età, ma gli altri…..

  7. Alfio200 scrive:

    Scusate…correggo…

    chi avesse acquistato un immobile qualche anno prima dell’euro (quindi “15” e non “10” anni fa)

  8. Alfio200 scrive:

    En passant…come avrà notato, si ritorna a (stra)parlare di patrimoniale. Anzi, si parla sia di proposte stile Monorchio-Aletta, sia di patrimonmiale secca. Per quest’ultima, si vocifiera addirittura di una patrimoniale per beni sopra i 250.000 euro compresa…la prima casa!! Ma..non si era detto che doveva pagare quel 10% della popolazione che controlla il 40% della ricchezza? Quindi, dai 10 milioni di euro (minimo) in su?

    Naturalmente, a “imporla” è la Merkel!? In realtà, lo scopo di patrimoniale e Monorchio-Aletta (magari, le faranno tutte e due, la stupirebbe?) è lasciare le cose esattamente come sono. Nessuna modifica strutturale, nessuna cessione di beni pubblici che resterebbero saldamente nelle mani (ladre e incapaci) della politica.

    Risultato finale: lo stesso della patrimoniale di Amato. Tempo qualche anno, e saremmo punto e a capo.

    In realtà, alla Merkel o al capitalismo anglo-americano o ai cinesi o a chiunque sia il “cattivo” che specula contro l’Italia, la patrimoniale è esattamente quello che “non” interessa. Intanto, non risolverebbe il problema della finanza pubblica e azzererebbe la crescita, poi agli “speculatori” interessa esattamente l’opposto: ovvero che vengano ceduti asset pubblici alle varie multinazionali.

    Il vero nemico, non è oltreconfine. Lo abbiamo in casa.

    Una perla (in sintesi) da un giornalista intervenuto a class cnbc che pure resta uno dei programmi più obiettivi e variegati nelle opinioni:

    Chi ha acquistato un immobile 10 anni fa a 100 ora si ritrova un immobile del valore di 220 (sic). Quindi, potrebbe subire una patrimoniale diciamo del 30% sul valore dell’immobile restando comunque in attivo (ri-sic).

    Ora…tanto per cominciare, chi avesse acquistato un immobile qualche anno prima dell’euro (quindi 15 e non 20 anni fa) si sarebbe ritrovato qualche anno fa, con il valore dell’ immobile, convertito in euro, diciamo sui 180 circa che oggi sarebbero sì e no 150, ma…di quotazione ufficiale, il che significa che l’immobile verrebbe venduto a circa 130.

    Agghiacciante come non si consideri minimamente che chi ha supponimo 300.000 euro in immobili (a proposito, il nostro giornalista non specifica se la prima casa sia compresa nel novero degli immobili “patrimoniabili”) non ha necessariamente altrettanti euro liquidi, per cui…

    chi ha un immobile (supponiamo ottimisticamente seconda casa) del valore di 300.000 euro e 50.000 euro in banca si troverebbe a pagare (30%) 90.000 euro per cui sarebbe costretto a svendere la casa oer evitare il pignoramento. Per non parlare di chi la casa l’ha acquistata con un mutuo!!

    Questo da la misura della mancanza assoluta di considerazione nei confronti del cittadino italiano.

    D’altronde, ai giornalisti interessa mantenere i loro privilegi, primo tra tutti quei 160 milioni euro che noi sborsiamo ogni anno per tenere in vita giornali che nessuno compra con stipendi milionari per i dirigenti. Mica possiamo madarli a servire i panini da Mc Donald come succede, negli Stati Uniti, ai direttori di giornali che non raggiungono un numero di vendite sufficienti.

    La patrimoniale serve anche a questo.

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