LETTERA APERTA A PETER GOMEZ SU BAGNAI E SCACCIAVILLANI

LETTERA APERTA A PETER GOMEZ SU BAGNAI E SCACCIAVILLANI

Valoroso Direttore,

 

ho letto sulla vostra edizione elettronica di ieri l’interessante intervista parallela ai due brillanti economisti, e Scacciavillani e Bagnai. Essenzialmente, il primo auspica che, seguendo le esortazioni dei Draghi, l’Italia ceda sovranità all’unione europea per farsi fare quelle necessarie riforme strutturali che la partitocrazia impedisce di fare e senza di cui l’Italia non può risollevarsi. Il secondo  dice che, al contrario, per risollevarsi, l’Italia dovrebbe uscire dall’euro e liberarsi dai condizionamenti europei, perché l’euro danneggia l’export e l’Unione Europea è pilotata dalla Germania, la quale ha interessi in competizione e contrasto con quelli italiani in campo economico. 

Purtroppo, hanno ragione e torto ambedue: è vero che l’Europa dell’euro sono usati dalla Germania a proprio vantaggio danno dall’Italia, ma è altrettanto vero che la partitocrazia italiana impedisce le riforme necessarie, fa riforme dannose, è incompetente e ladra, e si è impadronita delle istituzioni. 

Quindi in realtà dovremmo liberarci sia dell’euro e dell’Unione Europea da un lato, sia, dal lato interno, della casta; ma ciò è palesemente impossibile, perché richiederebbe uno scontro con gli interessi consolidati europei e al contempo una guerra civile contro la casta che controlla anche polizia e forze armate.

In realtà, le cose stanno ancora peggio, poiché la partitocrazia italiana si è alleata con gli interessi amanti italiani nella Unione Europea, come dimostra il fatto che Monti sia stato imposto da Berlino e ha fatto manovre contro l’Italia e in favore della Germania.

Pertanto, l’unica via d’uscita è quella tradizionale: valigia, passaporto, emigrazione. 

Cordiali saluti.

Marco Della Luna 18.08.14

 

 

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6 risposte a LETTERA APERTA A PETER GOMEZ SU BAGNAI E SCACCIAVILLANI

  1. enrico scrive:

    Senza nulla togliere a Scacciavillani le sue competenze in economia e i giusti riconoscimenti alla sua professione ,vorrei ricordare al signore in oggetto che un intellettuale comunque ha delle responsabilità quando afferma certe idee che se hanno pur un senso di logica economica contrastano con la Natura Umana e i Suoi diritti , perché Questi “Signori” dimenticano Sempre che le Loro “idee” si giocano Sempre sulla Pelle dei più deboli ,ma guarda un Po’..Ricordiamo quel Signore economista collaboratore delle partitocrazie di Destra e Sinistra che porto’il Lavoro precario in tutte le sue forme che oggi ben conosciamo.

  2. stopmonetaunica scrive:

    Il commento sopra non mi è stato ancora pubblicato nel sito di Bagnai, vedremo se avrà la voglia di pubblicarlo e di rispondere alle mie considerazioni

  3. stopmonetaunica scrive:

    Egr. Della Luna
    Mi trovo generalmente in accordo sulle tesi di Bagnai, ma ieri gli ho postato un commento sul suo ultimo articolo publicato http://goofynomics.blogspot.it/2014/08/10000000.html
    In questo articolo Bagnai auspicava che i soldi venissero impiegati per portare l’economista Feldstein in Italia, al che questo è stato il mio commento:
    Vorrei serenamente fare qualche considerazione su Feldstein, però senza spirito polemico verso di lei, Bagnai, che lo cita; sicuramente Feldstein avrà le sue ragioni sull’Euro, non le metto in dubbio, anzi! Ma per il resto mi lascia un po a desiderare, e per diversi motivi; il primo traspare proprio da uno dei video linkati poc’anzi, quello con Stiglitz, dove lo stesso Feldstein auspica delle scuole per i poveri che evitino di insegnare la letteratura inglese alle classi subalterne; una visione prettamente elitista delle “opportunità”; nel senso che se sei nato povero al massimo pui fare il pizzaiolo o il meccanico, non devi certo leggere libri per migliorare il tuo intelletto ed eventulamente salire la scala sociale;
    https://www.youtube.com/watch?v=P1W4AtNRbkk (min 38:00)
    altro motivo di preoccupazione è il fatto che Feldstein non si pone minimamente il problema dell’origine della sterminata ricchezza dei più ricchi della società; non gliene frega nulla; l’importante è per lui che si insegni ai poveri di fare il pizzaiolo o il meccanico e tutto si risolve; altro motivo di preoccupazione è la sua biografia su wikipedia, che cito in parte:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Martin_Feldstein

    He currently serves on the board of directors of the Council on Foreign Relations, the Trilateral Commission, the Group of 30 and the National Committee on United States-China Relations.[8] Feldstein was invited to participate in the Bilderberg Group annual conferences in 2008 and 2010 through 2013.[13][14] He is also a member of the JP Morgan Chase International Council, a member of the Academic Advisory Council of the American Enterprise Institute, and a member of the British Academy.

    Adesso, va bene, non è automaticamente un delitto appartenere al CFR, TRILATERALE, BILDERBERG, però, accipicchia, fa un bell’effetto vedere che il signore pare avere un curriculum quasi uguale al nostro MARIO MONTI! Oltre a ciò, se ho capito bene l’inglese (ma non ho studiato abbastanta letteratura inglese!!) sembra che Feldstein lodi proprio Monti in uno dei due video sopra citati (min 3:28).
    https://www.youtube.com/watch?v=Vsqd_gOHmy8
    A questo punto mi sorgono dei dubbi; sinceramente tutte queste appartenenze mi confondono un po le idee.
    Continuo citando questo altro pezzo di biografia:

    The Economist predicted that the two men had the greatest probability of selection out of the field of candidates.[5] Ultimately, the position went to Bernanke, possibly because Feldstein was a board member of AIG, which announced the same year that it would restate five years of past financial reports by $2.7 billion. Subsequently, AIG suffered a massive financial collapse that played a central role in the worldwide economic crisis of 2007–08 and the ensuing global recession. The firm was rescued only by multiple capital infusions by the U.S. Federal Reserve Bank, which extended a $182.5 billion line of credit. Although Feldstein was not explicitly linked to the accounting practices in question, he had served as a Director of AIG since 1988. In March 2007, the Lynde and Harry Bradley Foundation announced that one of four 2007 Bradley Prizes to honor outstanding achievement would be awarded to Feldstein.[6] On September 10, 2007, Feldstein announced that he would be stepping down as president of NBER effective June 2008.[7]
    As a member of the board of AIG Financial Products, Feldstein was one of those who had oversight of the division of the international insurer that contributed to the company’s crisis in September, 2008.

    Vorrei, dopo tutte queste considerazioni, sapere cosa ne pensa di Feldstein come uomo di potere in generale e non solo per il suo articolo del 1997, giustamente da lei citato, sui pericoli dell’Euro; a me sorge più di un dubbio; le ripeto, non voglio mettere in dubbio le tesi di Feldstein sull’euro, vorrei che lei valutasse l’uomo in generale, dato che lo cita parecchie volte; forse è meglio guardarlo nella sua interezza. Grazie per una sua eventuale risposta.

  4. Giovanni V. scrive:

    Carissimo Avvocato,

    Le invio un articolo interessante che spiega cosa manca oggi per fare una vera REVOLUTION (non solo in Italia)!!

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13803

    In una parolaa, secondo l’autore mancherebbe la presa di coscienza di “classe”.

    Che ne pensa? In effetti tutti siamo infuriati con le banche ma nessuno di noi fa nulla per smuovere lo status quo, perché le classi sociali sono sparite essendo tutti noi diventati dei semplici “consumatori di prodotti di massa” e ci accontentiamo di quello che passa il convento, dando per scontato che nulla può cambiare lo status quo.

    In più, aggiungerei io, ciò che impedisce una vera REVOLUTION è l’ignoranza e la divisione ideologica della gente, che finisce per dividersi su stupidaggini (destra, sinistra, comunismo, fascismo etc…) anziché unirsi verso un unico scopo, ossia l’abbattimento della trojka dei banchieri che sono dietro al signoraggio!

    Ad es molti grillini, specie quelli che bloggano tutti i giorni da grillo o che infestano con i loro messaggi i vari forum in rete, sono convinti che il Signoraggio sia una bufala proveniente da ambienti dell’estrema destra fascista, per cui se parli loro del signoraggio ti trattano quasi da reazionario o spammer, e nessuno di loro ovviamente è in grado di entrare nel merito della questione.

    E qui il gatekeepers GRILLO ha giocato un preciso ruolo in Italia, ossia incanalare la protesta verso un movimento di Guerrilla Marketing travestito da Politico creato proprio per evitare una vera Revolution (ma molti che lo hanno votato l’anno scorso non lo hanno ancora capito).

    In Italia poi la situazione è aggravata dal fatto che vi è un 40% di cittadini (presumo persone anziane o immigrati) che non sanno nemmeno cos’è Internet, non avendolo mai usato in vita sua, nonché un 70% circa che non va oltre LA GAZZETTA DELLO SPORT o CHI come letture quotidiane, con in più milioni di nullafacenti che girano intorno alla politica (dati del sole24ore se non ricordo male), 3 milioni di dipendenti pubblici, 17 milioni di pensionati e una marea di aziende più o meno decotte pubbliche e private, con i relativi indotti, che ruota attorno alla politica nazionale e locale, con sussidi e “favoritismi” vari (chiamiamoli così).

    Sì, è meglio emigrare all’estero: ma dove?

  5. Giovanni V. scrive:

    Eh già!

    Il problema è che i PARTITI sono finanziati non solo dallo STATO ma anche da Banche e corporazioni varie dietro le quinte, affinché nessuno osi toccare lo status quo.

    Se poi ti metti contro la Merkel fai la fine di B, ossia SPREAD alle stelle e conti KO.

    Magistrati e giornalisti come lo stesso GOMEZ o TRAVAGLIO (perché anche i giornalisti e i magistrati sono una Casta) vivono di privilegi e stipendi d’oro, grazie anche al sistema che a parole criticano.

    Quindi solo chi è OUT, ossia è informato sui fatti e non ha santi in paradiso, può avere interesse a fare una seria riforma monetaria e bancaria: ma quante persone in tale condizione ci sono nella nostra Italietta?

    Lei dice di emigrare….ma dove?

    In Uk e US dove il sistema è identico o persino peggio (vedi lobbies finanziarie per finanziare le campagne elettorali)?

    Sicuramente all’estero stanno meno peggio di noi, ma per emigrare occorre sapre bene l’inglese e non avere famiglia: una cosa non da tutti!!

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