STRAGISTI ISLAMICI, COLPEVOLI EUROPEI

Nessuna sicurezza ci potrà essere, finché resteranno al potere proprio i portatori di quegli interessi

-che hanno messo in moto le migrazioni di massa, col land grabbing e con le loro guerre per accaparrarsi il petrolio del Golfo e della Libia, e l’oppio dell’Afghanistan (accerchiando al contempo la Russia);

-che hanno voluto le porte aperte all’immigrazione incontrollata;

-che ci guadagnano sopra;

-che, attraverso istituzioni asservite, mass media controllati, e un clero affarista, continuano a negare la spiacevole realtà, ossia:

-il fallimento del multiculturalismo (e come può riuscire il multiculturalismo con genti che storicamente non conoscono tolleranza né democrazia né legalità?),

-il fallimento dell’integrazione (e come può riuscire l’integrazione rispetto a gruppi etno-culturali forti e coesi, che vogliono rimanere distinti?),

-la strettissima correlazione statistica tra il 95% del terrorismo nel mondo e una precisa fede religiosa (e si tratta di terrorismo non di singoli, ma di gruppi religiosi collegati internazionalmente).

Continuano a negare, cosicché non si riesca nemmeno a progettare misure efficaci per la sicurezza.

Non vogliono che lo si faccia, chiaramente. Vogliono che la situazione si deteriori per creare, con la paura, un consenso popolare a un surveillance state (europeissimo, naturalmente).

E sono proprio quei personaggi che ipocritamente dichiarano, da sempre, e di nuovo all’indomani della strage di Bruxelles, che combatteranno quel terrorismo fino a sconfiggerlo. Come se non fossero essi i suoi responsabili.

22.03.16                Marco Della Luna

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3 risposte a STRAGISTI ISLAMICI, COLPEVOLI EUROPEI

  1. marcobiason scrive:

    Gentile Avvocato e gentili lettori,
    Il demone Rashomon, nell’omonimo film di Kurosawa, fuggì dal tempio a lui dedicato spaventato dalla cattiveria degli uomini. Oggi, oltre che dalla cattiveria immutata nel tempo, fuggirebbe spaventato soprattutto dalla loro stupidità. Basta sentire le tiritere retoriche ed i commenti al travagliato momento che l’Europa sta attraversando da parte di politici ed intellettuali allineati all’unico pensiero e di varie star mediatiche; commenti totalmente inadeguati alla gravità del momento dopo i fatti di Bruxelles e Parigi. Le palesi ed abissali differenze tra due culture diventate nei secoli totalmente incompatibili sembrano non scalfire le certezze all’apparenza granitiche di chi, anche per delega, dovrebbe difenderci. Siamo nelle mani di nessuno e nessuno sembra voler tutelare quello che resta di un occidente Europeo che, nonostante secoli di guerre e disgrazie, qualcosa di buono era anche riuscito a costruire. Tutto è sotto gli occhi di tutti, ma l’Islam non si tocca. E l’islamizzazione dell’Europa è strisciante ma visibile. C’è veramente da chiedersi per quale strano motivo questa lontana religione abbia fatto così breccia nella mente e nei cuori di tanta “intellighenzia” occidentale, che oltretutto si professa laica. La risposta penso vada cercata parecchio indietro nel tempo.
    Nel terzo secolo dopo Cristo, Costantino detto il Grande, o chi per lui, intuì che una nuova religione, al posto di quella dei padri, avrebbe potuto aiutare a rendere coeso quello che restava di un impero ormai avviato alla dissoluzione. Ed in effetti per parecchi secoli il cristianesimo fu, oltre che ancella del potere, potere egli stesso: permeante ogni aspetto della vita e della morte, gregarizzante, assoluto. Ora da tempo ha smesso di esserlo. Urge quindi, per la dittatura prossima ventura, trovare una religione che sostituisca un cristianesimo logorato ed ormai palesemente in via di eliminazione, e che non faccia sconti a nessuno. L’Islam è, in questo senso, perfetto e funzionale allo scopo. I cosiddetti intellettuali poi quando intravvedono la possibilità di una dittatura non sanno resistere: è il fascino di poter far parte di una elitè. Purtroppo sulla pelle degli altri.

  2. ahfesa scrive:

    C`é poco da dire fino a quando comanderanno certe facce e/o i loro eredi per noi non c`é speranza e sarà sempre peggio. Difatti con la scusa dei “terroristi” lo stato di polizia fiscale diventerà anche di polizia politica e relativa proliferazione delle varie agenzie segrete. Esattamente come nella compianta Unione Sovietica, o meglio come nella DDR dove metà della popolazione era a libro paga della Stasi per far la spia a sé stessa ed all`altra metà. Con tanto di muri “per difendersi dall`invasione capitalista”.

  3. enrico scrive:

    Come vede Dott.Della Luna continuiamo ad essere delle marionette nelle mani di questi Criminali e loro scagnozzi .In Italia ben conosciamo i responsabili eppure Nulla facciamo per combatterli ,eppure non sarebbe difficile praticamente , quindi significa che il Problema siamo Noi ,non le pare?

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