JUNCKER, RENZI E IL REDDITO DI CITTADINANZA

Il governo Gentirenzi e il Partito Democratico progettano, per la imminente campagna elettorale, di attribuirsi il merito dell’introduzione del reddito di cittadinanza, soffiandolo al M5S.
Il programma è che il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker venga a Roma, probabilmente il 25 marzo, per i festeggiamenti del cinquantenario dell’Unione Europea, e quivi annunci che l’Europa prescrive che i governi elargiscano un reddito universale di base, di importo sufficiente per una vita dignitosa, a tutti i cittadini. La notizia di questo annuncio è stata lanciata da Reuters all’estero alcuni giorni fa, ma in Italia pare nessuno voglia diffonderla – tanto per dire quanto sono liberi i nostri giornalisti.

Renzi si vanterà di aver ottenuto tale successo in linea con il suo bonus di 80 euro mensili. Ne farà il suo cavallo di battaglia per le elezioni.

Due quesiti essenziali:

Primo: come finanziare questo reddito, dato che concedere 1000 € al mese a tutti i cittadini italiani costerebbe circa 600 miliardi l’anno, un terzo del Pil? anche se si limitasse l’importo del reddito e il numero dei beneficiati, il costo minimo sarebbe sui 150 miliardi. L’unico modo di trovare i fondi sarebbe tassare la creazione monetaria da parte delle banche, la quale va a casa ma non viene registrata come ricavo. Il tassarla non graverebbe sui bilanci delle banche, i quali anzi migliorerebbero, proprio perché si registrerebbero i ricavi, oggi non registrati, da creazione monetaria.

Secondo: che scopo ha questo reddito di cittadinanza? intendo: che scopo vero? Ovviamente non è quello di rilanciare l’economia, dato che, se l’ “Europa” volesse questo, avrebbe già da tempo cambiato il suo modello finanziario, il “Patto di stabilità e sviluppo”, che, da quando è in vigore, ha portato dal 35 al 75% i paesi fuori dai parametri e ha generalizzato la stagnazione – cioè ha prodotto instabilità e blocco dello sviluppo. Quindi è chiaro che l'”Europa” vuole questo: destabilizzazione e impoverimento. Altrimenti avrebbe cambiato modello da tempo.

Credo perciò che lo scopo vero del reddito universale sia quello di far perdere forza agli euro-scettici nelle prossime elezioni – soprattutto in Francia e in Italia – accontentando e tranquillizzando la gente nel breve termine, in modo che si lasci guidare e continui a credere del modello generale dell’Unione Europea. E, e nel medio termine, realizzare, proprio mediante gli squilibri finanziari che produrrà il costo di questo reddito universale, una destabilizzazione profonda, che crei le condizioni emergenziali per una profonda ristrutturazione autoritaria e tecnocratica degli assetti costituzionali.

31.01.17 Marco Della Luna

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3 risposte a JUNCKER, RENZI E IL REDDITO DI CITTADINANZA

  1. Sibilla Tiburtina scrive:

    Caro Avvocato, caro signor Ahfesa ed eterei lettori
    “Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano”, dicevano Gino & Michele. Il formicaio europeo è in fermento. Qualcosa si muove, ma la guerra sarà ancora molto lunga e sanguinosa.
    Mentre a Roma si parla di votazioni, di sistema elettorale e reddito di cittadinanza, delle faide interne del Pd e dei pasticci del M5S, la nostra economia viene espugnata e distrutta, cominciando dalle banche. (Dum Romae loquitur Sagunto expugnatur).

    Ogni giorno ci somministrano balle sempre più clamorose, ed in questi giorni si sono toccate vette molto alte.
    Cominciamo con Draghi che giorni fa ha presentato un conto di 357 miliardi di euro che l’Italia dovrebbe sborsare per ricomprarsi il debito pubblico sottoscritto dalla BCE, in caso di uscita dall’euro. Era un autogol, perché l’esosa minaccia implicava appunto la possibilità di uscire dall’incubo della moneta unica. Sacrilegio! Draghi ha subito fatto marcia indietro dicendo che l’euro è irrevocabile e che l’uscita dalla moneta unica non è contemplata dai trattati.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/06/euro-draghi-la-moneta-unica-e-irrevocabile-la-questione-delluscita-non-e-contemplata-dal-trattato/3371615/

    Continuiamo con il gioco delle tre carte dello spread che adesso riguarda anche la Francia perché hanno paura di una vittoria della Le Pen e Trump ha turbato i loro sogni. Per proseguire con i paventati crolli in borsa e sventure varie che gli euroburocrati e ‘i mercati’ minacciano ogniqualvolta sentono tremare le loro poltrone. Ma il re è sempre più nudo, anche per il ‘popolo bue’ più bue.

    Vi consiglio di ascoltare l’intervista di Giulio Tremonti (In mezz’ora, da Lucia Annunziata) nella quale spiega molto bene come le cose siano assai diverse da quanto viene detto dai media, sia a proposito di Trump che della Le Pen, della crisi e di tutto il resto.
    “Vogliono fare all’Italia oggi quel che i Piemontesi fecero al Regno delle Due Sicilie”, è il succo del discorso, ed è vero. Senza Garibaldi ma con Renzi o Gentiloni o chi per lui..
    E soprattutto “vogliono mettere le mani sui risparmi degli italiani grazie alla sciagurata legge sul bail-in”. Occhio.
    http://www.raiplay.it/video/2017/01/In-12-h-a97a3801-8eb9-4cef-a2f1-4cae8da1e2b3.html

    Con la scusa delle bufale e delle ‘fake news’ l’UE sta cercando di censurare tutte le notizie non gradite e le critiche all’euro e all’Unione. Cercano disperatamente di nascondere o minimizzare la dura realtà delle cose; non si arrenderanno tanto facilmente.
    E’ bene ricordare in proposito alcune frasi molto significative pronunciate da Juncker, che danno un’idea delle vere intenzioni e dei metodi dell’UE.
    “Noi prendiamo una decisione, la mettiamo sul tavolo e vediamo cosa succede. Se nessuno fa storie, perché la maggior parte della gente non capisce ciò che è stato deciso, continuiamo passo dopo passo fin quando non si può tornare indietro”.
    In occasione della crisi greca ha affermato: “Quando le cose diventano serie bisogna mentire”. Più chiaro di così…
    (http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/eu/10967168/Jean-Claude-Junckers-most-outrageous-political-quotations.html).
    Rendiamo giustamente onore anche al nostro Mario Monti, che ha detto che “la Grecia è la dimostrazione del grande successo dell’euro”.
    (http://www.ilgiornale.it/news/politica/quando-monti-diceva-grecia-dimostra-successo-delleuro-1146274.html)

    Le prospettive non sono rosee, possiamo solo stare a vedere che succederà.

  2. ahfesa scrive:

    p.f. leggere prima il post precedente

    Oramai da tempo fatti e numeri manifestano il netto fallimento delle politiche UE e la necessità di sempre maggiori sacrifici confiscatori ed a fondo perduto da parte delle classi medie/basse col miraggio di una sempre più lontana ed illusoria “ripresa”. Come pure é sempre più evidente lo strapotere punitivo dei tedeschi unici padroni dei vari costosissimi carrozzoni di Bruxelles e dintorni ed il tentativo degli stessi di controllare inesorabilmente ogni atto economico, politico e sociale della vita dei sudditi. In una parola l`obbiettivo é ricreare una nuova Unione Sovietica dove il mito del socialismo reale é sostituito com quello di un`unione europea a guida germanica e sudditanza feudale (almeno all`inizio) americana.

    I costi sono progressivi e pesantissimi e sempre più incidono sul tenore di vita tanto che persino il popolo bue comincia se non a ribellarsi ad avere seri dubbi. Ed allora prontamente ecco che a Bruxelles si attiva (sempre a spese dei sudditi) il c.d. “servizio antibufala sul web”. Ovvero per dirla semplice e chiara una forma di censura dove una nebulosa autorità fatta di illuminati ci spiega quello in cui credere o non credere ed occulta quanto inutile o dannoso per I sudditi ignoranti. E naturalmente distribuisce tasse ed illusioni ai creduloni e legnate ai recalcitranti. Prontamente I media si stanno adeguando tanto che cominciano a circolare divertenti “spiegazioni” e “difese” persino da fonti che sembravano “indipendenti” o almeno fino ad oggi rispettose dell`evidenza e della decenza.

    Difatti ieri 2 febbraio ho ascoltato per caso in auto un divertente commento del sig. Giannino su Radio 24, presentato con l`ausilio di un dotto esperto e dovizia di cifre e statistiche in appoggio. Per semplificare il sunto del discorso era il seguente:
    – vero che la Germania ha surplus in eccesso ma esso oramai deriva dall`export extra UE e dai prodotti degli investimenti e della forte domanda interna. Quindi se I tedeschi sono sempre più ricchi e potenti non é colpa né loro né dell`euro né dell`UE.
    – la globalizzazione e la stabilità dei prezzi portata dall`euro ha grandemente avvantaggiato le classi sociali medio/basse perchè le stesse hanno potuto beneficiare di beni e servizi importati a basso prezzo
    – l`impoverimento della classe medio/bassa (cosa che ahimé non si può nascondere) non deriva dall`euro o dalla UE, ma solo dalle politiche fiscali dello stato, dal rincaro delle tariffe di beni indispensabili e dall`aumento mindiscriminato delle tariffe amministrate
    – poichè il disagio ed I costi aumentano esponenzialmente (altra cosa che non si può nascondere) la soluzione non é l`uscita dall`euro e dalla UE, bensì il contrario ovvero l`accelerazione del processo di totale intergrazione e sostituzione definitive della sovranità nazionale con quella europea.
    – Infine l`Italia deve inevitabilmente assecondare questo processo poichè il suo peso politico internazionale é scemato causa dell`impoverimento generale subito
    – L`uscita dall`euro é impossibile perché ci si troverebbe con una moneta svalutata a fronde di un debiuto pubblico sempre in euro

    Morale dunque zitti e buoni, pagate e sperate in un euro migliore, una commissioe UE illuminata ed in governanti meno ladri. E naturalmente non piantata grane altrimenti son altre legnate. Vedi Renzi che ha fatto il galleto ed adesso (a noi, ma non a lui ed amici e banchieri di papà) arrivano le solite tasse e punizioni, che però troveranno ristoro nell`inevitabile solita “ripresa” e “crescita”.

    Ora io convengo con il sig. Giannino che quanto rappresentato sia vero e reale, naturalmente sul piano formale. Su quello sostanziale invece il validissimo giornalista (per altro duramente segato quando volle interloquire sul serio) ha guardacaso omesso alcune semplici osservazioni dirimenti.

    1) Verissimo che la Germania vive di suo, ma la di lei ricchezza si mantiene e cresce poichè attreavero le istituzioni europee elimina I propri concorrenti europei diretti, ne dirige I governi a suo vantaggio e si appropria a prezzo vile (con I francesi indispensabili alleati di second`ordine) delle loro migliori attività. Quindi la ricchezza dei teschi in via mediata é povertà per noi
    2) Verissimo che la globalizzazione e l`euro ci hanno portato beni d`importazione a basso costo a vantaggio dei meno abbienti, ma proprio cotale disponibilità ha provocato la deindustrializzazione del nostro paese. Quindi I meno abbienti hanno si I beni a basso costo, ma non hanno più il salario per acquistarli anche se costano poco.
    3) Verissimo che la fiscalità é esorbitante, le tariffe amministrate pure (l`acqua potabile é raddoppiata ecc..) e le “privatizzazioni” hanno creato dei monpoli privati che comportano costi sempre più esosi sui beni irrinunciabili, per altro ulteriormente gravati da tassazioni indirette vergognosi nell`ordine del 150% sul valore del consumo effettivo. Ma tutto ciò é dovuto alla necessità da parte dell`erario di far cassa sia per soddisfare le usurarie pretese straniere, sia per compensare la sempre minore capacità contributive della classe media che é il solo e fondamentale sostegno della fiscalità di qualunque stato e sia per contribuire le risorse necessarie alla permanenza nell`euo e nell`UE. Vedasi il pagare per “entrare”, per “restare” e per “salvare” l`euro. Insomma un`emergenza senza fine per un`emorragia esiziale.
    4) Verissimo che se ci fossero gli stati uniti di europa con totale condivisione leggi uniformi e governo democraticamente eletto e politicamente e giuridicamente responsabile, probabilmente tutti staremmo meglio, ma la cosa é impossibile. E ciò per due semplicissime ragioni pratiche: le varie nazionalità europpe sono troopo difformi per poter essere gestite da leggi e fiscalità uniformi, e (dirimente) I tedeschi e gli scandinavi, ovvero I “ricchi” mai sarebbero disposti a rinunciare a gran parte della loro ricchezza per compensare e sostenere gli altri stati poveri. Difatti chi ha I danari ed I mezzi vuol fare il padrone e non il socio alla pari che chi deve poi assistere a foindo perduto. Infine io dubito assai che I nordici e gli anglosassoni vadano a pagar di tasca propria per le nostre mafie e clientele, che per altro sono ineliminabili avendo radicatissimo fondamento sociale e politico nei propri territori
    5) Qui mi ripeto. Che l`Italia sia stata svenduta dai propri capi e sia una colonia priva di sostanziale sovranità e soggetta a periodiche spogliazioni che ci porteranno alla fame o alla conquista da parte degli immigrati islamici e slavi, lo sanno tutti. Ed allora temo sia mortale illusione sperare in padroni meno esosi, quanto invece il rifiutarli una volta per tutti e ribellarsi proprio come fecero gli USA che oggi sono I padroni del mondo . Ed anche perchè come i fatti stanno dimostrando I padroni sono meno potenti e sagaci di quanto a noi danno a vedere. Tanto che qualcuno si é chiamato fuori e lungi dal morire fulminato pare che dignitosamente prosperi.
    6) Il debito in euro dopo l`uscita dall`euro é un`altra tigre di carta. Difatti se l`Italia troverà la forza di tagliare il proprio capestro, in qualunque modo proceda, non sarà sola e le conseguenze pratiche e politiche della sua uscita provocheranno indubbiamente la necessità di un radicale cambiamento sistemico a Berlino ed a Bruxelles. Ed allora si apriranno spazi molto ampi per una opportuna negoziazione a livello generale, e ciò per la semplice ragione che non siamo noi I soli ad essere strangolati da questo meccanismo e quindi anche molti altri dovranno dir la loro.

    Per finire é evidente che l`Euro non é una convenzione finanziaria, esattamente come il Patto di Varsavia non era una semplice alleanza difensiva tra pari. Al contrario esso é uno strumento di oppressione politica e di controllo economico e sociale. E difatti ai bei tempi andati ai bastonatissimi ungheresi e cechi si contava la storiella che l`uscita dal Patto avrebbe comportato il rischio dell`invasione capitalista e della terza guerra mondiale. Cose tanto vere che quando il carrozzone é saltato l`unica conseguenza sanguinosa é stata in alcuni posti la caccia ai capi gallonati più rapaci e crudeli, che pure in molti hanno salvato anche la ghirba ed I beni.

  3. ahfesa scrive:

    Caro avvocato ed eteree miriadi di stimati ed invisibili lettori,

    Temo che il reddito di cittadinanza sia l`ultima bufala della sempre più traballante e sbugiardata UE. Difatti ci é già evidente la totale falsità pratica (per il cittadino contribuente senza potere ovviamente) delle famose eurolibertà. Ovvero la libertà di circolazione delle merci é una coistosa illusione perchè le dogane continuano ad esistere, i dazi sono sostituiti da una sempre più esorbitante IVA e lo scambio é gravato da costi sempre più elevati (ed una volta inesistenti) per demenziali certificazioni ed adempimenti burocratici. Peggio la libertà di circolazione delle persone che inceppa con sempre esistenti dogane a scopo solo esattivo i cittadini onesti, per altro ulteriormente gravati da obblighi di tracciabilità nelle proprie spese private e varie liste passeggeri che poi possono essere usate contro gli iscritti non certo per ragioni di sicurezza, ma per i soliti fini fiscali predatori. Ovviamente invece i furfanti ed i clandestini vanno dove vogliono e pure a spese e danno degli onesti. Ed ancora più illusoria é la libera circolazione dei capitali, dove curiosamente si é liberi di portare dove si vuole i propri soldi, ma senza cambiare giurisdizione, ovvero pagando le tasse nel paese d`origine ed in quello di destinazione (nessuna convenzione di doppia imposizione per il comune contribuente compensa totalmente le imposte pagate nel paese straniero con quelle dovute nel proprio). Non solo anche se all`estero i fondi spostati sono sempre tassati e tassabili dal paese d`origine ed all`occorenza con una semplice azione telematica possono essere confiscati o bloccati dovunque si trovino. E naturalmente questo vale non certo per capitali « neri » che invece con vari trucchi o evasione legalizzata a mezzo « ruling » circolano tranquillamente ed esenntasse, ma per soldi guadagnati onestamente e regolarmente tassati e dichiarati dei poveri contribuenti senza potere. Con in più il vantaggio degli eurocapi di poter in tempo reale monitorare e denegare senza obbligo di motivazione, qualsiasi atto dispositivo privato sui beni dei sudditi. Come dico spesso questo é il nirvana del gen Wolff, ex ss e sempre compianto capo della STASI.

    Ecco il reddito di cittadinanza é la quarta illusione. Difatti lungi dal favorire i veri indigenti per prima cosa premierà i lavativi ammanicati ed i clienti dei potenti, creando ulteriore illegalità, corruzione ed inefficienza. Secondo l`importo sarà una mancia da sottoccupati, non potendo in ogni caso permettersi nessuno stato, nemmeno i tedeschi, di elargire un vero contributo sostanziale. Terzo perchè anche se così si facesse, almeno da noi, non lavorerebbe o cercherebbe lavoro più nessuno, essendo già mantenuto dallo stato. Quarto perchè qualcuno dovrebbe pagare per questa meraviglia e non saranno di sicuro né le banche, né i banchieri, né le élites, né i lobbisti degli europalazzi ed i loro degni amici, bensì l`asino bastonato sarà sempre lo stesso, ovvero il reddito ed ancora di più il patrimonio dei soliti cittadini senza potere. Quindi il popolo bue riceverà forse 10 per pagare poi sotto varie forme 15 se va bene 20 se va male. Quinto perchè gran parte der « reddito » inevitabilmente andrebbe agli immigrati stanziati sia legalmente che abusivamente sul nostro teritorio,. E costoro aumentando esponenzialmente di numero sia per nuovi arrivi che per strabiliante sviluppo demografico, sottrarranno ancora di più risorse agli indigeni, e forti della ulteriore ricchezza acquisiranno ancora maggior potere sempre a loro esclusivo vantaggio e danno per gli autosctoni. Vedasi le varie mance del dr. Renzi ed il favoloso business esentasse dell`accoglienza. E le conseguenze lungi dal portare ricchezza e sollievo saranno nuova ed ulteriore povertà ed illegalità per gli onesti.
    Quanto alle motivazioni concordo sulla finalità imbonitrice elettorale, non senza però rilevare che pur essendo vero che il popolo é bue, ma in causa delle precedenti non desiderate e continue sodomizzazioni chiamate « riprese », credo che anche i meglio disposti, davanti alle promesse di redditi garantiti, non potranno non porsi il problema e non domandarsi da dove verranno le risorse per elargirli. E temo salvo modeste eccezioni che contar la solita storia che pagheranno i ricchi per i poveri, poco convincerà gli elettori e ciò per la semplice ragione che oramai i « ricchi » quelli veri sono i monopolisti, le multinazionali, i banchieri che hanno la macchinetta per far i soldi, gli alti dirigenti membri dell`élite apolide e naturalmente i politici che eseguono con ampia prebenda le decisoni opportune, tutta gente quindi che al massimo vuole prendere di più e non certo pagare di tasca propria per il popolo bue.

    Ma temo che la ragione profonda di questa nuova trovata sia ancora peggiore. Difatti nella compianta Unione Sovietica ricordo di aver conosciuto personalmente membri della c.d. « aristocrazia proletaria ». Ovvero comuni cittadini, non criminali, né immorali, che però avevano il sostentamento di sussitenza garantito da elargizioni di fatto a fondo perduto da parte dello stato in cambio di un lavoro illusorio da sicumera. Era null`altro che il « reddito di cittadinanza » sotto forma di una modestissima abitazione, ma gratuita, un avarissimo riscaldamento ed illuminazione che però permetteva di vivere, delle umilissime concessioni di generi di prima necessità e di vestiario che permettevano di coprirsi più o meno decorosamente. E per finire un infimo salario in « rubli » che veniva normalmente investito al mercato nero perchè legalmente non si trovavano i beni da acquistare. In più lo stato per mezzo delle sue miriadi di polizie segrete e non, e di burocrati, di fatto tollerava che appunto il « proletario » dietro una formale obbedienza alla imposizioni esteriori del regime, praticasse ogni forma di modesto commercio illecito per migliorare il proprio tenore di vita. Ed il combinato disposto di questo « reddito di cittadinanza » e di tolleranza sulla generale illegalità e corruzione da ladri di polli (salvo qualche esempio pesantissimo quando qualcuno non stava al gioco ed esagerava o si lamentava troppo) era il fondamento dell`Unione Sovietica. Difatti la gente non si ribellava anzi obbediva a tutte le più demenziali disposizioni del governo a patto che queste due « libertà » fossero garantite. Come il governo poteva facilmente mettere alla fame qualsiasi oppositore o indesidarato, senza ricorrere a provvedimenti giudiziari impopolari, semplicemente privandolo di fatto di queste ineliminabili fonti di sopravvivenza.
    Per questo che essendo i nostri capi oramai dichiaratamente emuli dei gerontocrati sovietici (vedi esternazioni del nostro senescente Napolitano e del sempre più potente e futuro cancelliere Schultz) temo vogliano arrivare allo stesso risultato controllando i sudditi col « reddito di cittadinanza » e l` »evasione fiscale di sopravvivenza ».

    Bruttissime cose questa cara la mia gente come facilmente potranno dire chi queste meschinità ha visto ed ha vissuto.
    Ma attenzione che anche queste sono illusioni perchè alla fine il mantenerle é sempre più astronomicamente costoso, bruciandosi molta ricchezza di quanto i servi intimiditi possano poi produrre, anche con metodi schiavistici e coattivi.

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