SOCIETA’ SOCIALE E SOCIETA’ AZIENDALE

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SOCIETA’ SOCIALE E SOCIETA’ AZIENDALE

Il messaggio generale della propaganda di sistema oramai è esplicito: la nostra esistenza è minacciata da pandemie, inquinamento, terrorismo, riscaldamento globale, e per sopravvivere la società deve razionalizzarsi, deve lasciarsi trasformare in un’azienda, in un’azienda sempre più tecnologica ed efficiente, anche al costo di ridurre alcuni diritti individuali e collettivi. Non si dice che l’azienda è lo strumento di profitto e potere di chi la comanda, non di chi vi lavora, e che il massimo di efficienza di un’azienda coincide col massimo di capacità di controllo e sfruttamento del padrone sui suoi dipendenti, e con l’impossibilità per questi di opporgli resistenza e di pensare con la propria testa.

Circola ultimamente un breve video di Colao che  esalta il 5G come appunto strumento di efficientamento della società perché darà la possibilità di tenere tutto e tutti sotto controllo in tempo reale, di somministrare i farmaci da remoto, e anche di aprire le porte solo a chi deve entrare, senza più bisogno di badge, sempre da remoto. Il governo da distanza della società aziendale. E’ questo che vogliamo?

Al di là del problema se i 60 volt/metro del 5G danneggino le cellule e interferiscano col snc, nella propaganda per una società che deve essere efficientata come se fosse un’azienda, vi è un inganno concettuale di fondo, perché l’azienda ha un padrone che la usa per il suo proprio interesse e non per quello dei dipendenti o della collettività, mentre la società sociale non dovrebbe avere un padrone e dovrebbe perseguire l’interesse comune dei suoi membri.

E invece la società aziendale efficientata dalle reti del 5G, dai tracciamenti personali e del telegoverno ha un padrone nelle persone di coloro che possiedono queste reti da cui tutto dipenderà, compresa l’apertura delle porte, cioè la possibilità per i singoli di entrare o di uscire da luoghi pubblici e privati comprese la propria casa e automobile, la loro possibilità di usare servizi pubblici e trasporti pubblici e privati e, di accedere al web, alle comunicazioni, alle informazioni, al loro denaro, perché anche il denaro non più contante sarà accessibile solo attraverso le banche e i conti elettronici. Per la popolazione, il perdere la possibilità pratica di opporsi, di resistere alla classe dominante significa perdere ogni capacità di negoziare, di avere e conservare diritti, di partecipare alle decisioni, di difendere la libertà, i risparmi, la salute. E’ questo il loro obiettivo.

 Appunto così facendo si ottiene l’ottimizzazione funzionale della società, ma non a beneficio della popolazione generale, bensì a beneficio degli interessi di coloro per cui lavorano i Colao e i Contao, cioè dei tecnocrati detentori di queste reti di controllo e gestione, e che sono in conflitto con quelli della popolazione generale.

Inoltre viene eliminata la possibilità della resistenza, dell’opposizione politica, del dissenso anche morale, perché per esercitare queste cose, essenziali affinché vi siano libertà e partecipazione, il singolo cittadino ha necessità di avere una sua privacy, autonomia e indipendenza di azione incomprimibili dall’ingerenza ed ai controlli di un apparato che lo spia in tutto e che, quando vuole, gli può togliere soldi, automobile, casa, comunicazioni.

Quello che gente come Colao e i suoi Ascari servitori nelle istituzioni stanno realizzando con 5 G, manipolazioni biologiche e altre cose simili, è appunto una società organizzata come una fabbrica al servizio dell’interesse di una classe padronale sovrasociale e con la facoltà per questa di controllare l’informazione, spiare, bloccare, colpire chi non si allinea ai suoi interessi; mentre i non-padroni non hanno alcuna capacità di opposizione. Sarà un’azienda di gestione della popolazione, e seguirà il modello dell’azienda zootecnica, dove l’allevatore ha il pieno controllo, anche biologico, degli esseri viventi.

Ricordiamo infine che Christine Lagarde, presidente della BCE, ha detto che i vecchi sono troppi e costituiscono una minaccia ovviamente per la società aziendalizzata, e che mentre in una società sociale per i vecchi vi è una cassa pensionistica e i lavoratori in esubero vengono messi in cassa integrazione, in una società gestita come azienda da interessi privati gli esuberi e i vecchi si metteranno in un altro tipo di cassa, la cassa cremazione senza autopsia.

POLITICI LADRI E RISPARMI CONTANTI

Sento diffondersi nella gente la paura, via via che si accorge che il Paese è in mano a una cricca dirigente che lo porta al disastro, ladra internamente, esternamente collusa a interessi stranieri, incompetente, ciarlatana e parolaia, che ha prodotto solo promesse vuote e migliaia di pagine confuse e contraddittorie e nessun piano reale di rilancio, a differenza degli altri paesi, e che ormai si appresta a mazzate tributarie in uno scenario di disastro occupazionale e imprenditoriale, appoggiata alle sue greppie elettorali di impiegati super garantiti e di assistiti parassitari.

Prima di allearsi con loro, li chiamavano ‘quelli di Banca Etruria’. Tali sono quei molti politici in affari con i banchieri per defraudare i cittadini, depositanti, risparmiatori, investitori, ma anche contribuenti, soprattutto contribuenti, su cui i politicanti scaricano i crack dei loro compari. Infatti non solo i partiti politici, controllando la concessione dei crediti le fondazioni bancarie e i loro uomini nei consigli di amministrazione,  hanno mandato a gambe all’aria molte banche grandi e piccole col concedere prestiti a loro compari imprenditori che poi non li avrebbero restituiti, non solo hanno fatto questo ma hanno anche permesso e continuano a permettere ai banchieri di raggirare i loro clienti con la vendita di strumenti finanziari truffaldini e di strozzarli con prestiti a tassi usurai, che sono praticamente la maggioranza.

Politicanti e banchieri sono le due categorie sociali a più alto tasso di criminalità e antisocialità, ed è quindi naturale che si alleino per combattere l’uso del contante e costringere la gente tenere i risparmi sul conto corrente, dove banchieri e politicanti li possono prendere più agevolmente attraverso le frodi e gli accertamenti fiscali abusivi e gli interventi di magistrati complici, con in più la possibilità materiale di prelevare quello che vogliono e quando vogliono dal tuo attivo di conto corrente, e di lasciarti completamente senza un soldo quando decidono di sospendere l’operatività del tuo conto corrente o di non rimborsare più il tuo denaro.

Ma vi è di peggio: oltre quelle due categorie antisociali, politicanti e banchieri, c’è oggi un terzo partner che ci spara addosso, ossia la potenza finanziaria tedesca dominatrice dell’Europa, che da anni oramai insiste che gli Italiani devono tirare fuori i loro risparmi privati per pagare il debito pubblico.

Stiamo andando verso non soltanto la proibizione o la restrizione radicale del contante ma anche verso una tassa patrimoniale che dovrà scattare se non già in autunno, o al più tardi quando si incomincerà a dover rimborsare i prestiti europei in una situazione che vedrà molte imprese già chiuse, molti licenziamenti, alto tasso di disoccupazione, crollo del gettito tributario, impennata degli oneri sociali e della sfiducia, con conseguente calo della domanda interna. Una situazione di mercato che comporterà un crollo dei valori immobiliari anche a causa della cresciuto tasso di rischio locatizio.

In tale scenario arriverà la stangata patrimoniale sui conti correnti e sul mattone, e chi non avrà soldi per pagare un IMU triplicata o cose simili si vedrà direttamente pignorare la casa dal governo. Le organizzazioni degli agenti immobiliari prevedono una incetta di mobili italiani svenduti per necessità a beneficio di capitalisti tedeschi. olandesi e simili: i mandanti e ispiratori della politica del governo Conte bis.

A breve la Corte Europea di Giustizia di Giustizia si pronuncerà sulla legittimità delle limitazioni dell’uso del contante, che, a termini di legge, è la moneta legale: quella sentenza, positiva o negativa che sia, segnerà una svolta epocale.

13.06.20 Marco Della Luna

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Avvocato, autore, scrittore
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