NO DI PETTO, SI’ DI PANCIA

IL “SI’” POPULISTA DELLA MELONI

Mentre all’inizio il favore per il taglio dei parlamentari era pressoché corale, poi, durante la campagna referendaria, le voci soprattutto dei tecnici del diritto, dei costituzionalisti, e anche di molti leaders politici si sono levate in un sonoro NO di petto, in base a considerazioni di funzionamento delle norme costituzionali e in particolare elettorali: la Costituzione è un organismo unitario, non si può modificare a singoli pezzi senza comprometterne il funzionamento, gli interventi norma-su-norma creano pasticci, problemi di coerenza, di rispetto dei principi fondamentali, etc. Inoltre, il tagliando il numero dei parlamentari si facilita il loro condizionamento improprio, mentre il risparmio di spesa è trascurabile. Queste considerazioni, soprattutto quelle sulla necessità che le riforme siano organiche e non alla spicciolata, sono evidenti a tutti i tecnici del diritto e a tutti i politici di professionema non a chi non è del mestiere, naturalmente e purtroppo.

Però la massa non si interessa ad esse: un sondaggio recentemente trapelato e poi lestamente ritirato preannuncia una marea di SI’. Come sempre, la massa non decide in modo razionale ma di pancia, in base al desiderio di colpire i politici – e non si accorge che, al contrario, il taglio dei parlamentari è stato studiato proprio per sfruttare l’impulsività popolare al fine aumentare la forza e la stabilità della democrazia e dell’attuale maggioranza, creando una situazione normativa tesa a impedire le elezioni anticipati e a far eleggere il nuovo Capo dello Stato da questo parlamento non rappresentativo del Paese. E così si prevede che il popolo, votando SI’ con l’intento di colpire la partitocrazia, al contrario la renderà sempiterna, come scrive il prof. Bonavoglia, nel suo articolo che segue: Votare SI’ li rende sempiterni.

Sono certo che l’intelligente Giorgia Meloni condivide, dentro di sé, queste considerazioni, e che, nel segreto dell’urna, voterà NO; però, volendo chiamare i voti della pancia, che sono più di quelli del cervello, le dice e ribadisce un tristo SI’.             17.09.2020 Marco Della Luna

Votare SI’ li rende sempiterni

(Prof. Massimiliano Bonavoglia, docente di filosofia del diritto)

Tempo fa una bella canzone intonava: “Prima di sparare pensa (…) Pensa che puoi decidere… tu”.

Sino a pochi mesi fa, chi avesse dichiarato di opporsi al taglio del numero dei parlamentari per il quale voteremo fra quattro giorni, si sarebbe attirato i peggiori improperi, perché sarebbe sembrato un difensore della casta. Fortunatamente con il passare del tempo alcuni elettori ancora indecisi hanno avuto modo di approfondire e rivedere il dilemma sì-no, in un’ottica più ampia e meno ideologizzata. Sfortunatamente i dibattiti politici quest’anno rispetto all’ultimo referendum costituzionale, sono stati ridotti ai minimi termini, anche per l’ingiustificato prolungamento dello stato di emergenza voluto dal governo. Chi ha voluto informarsi, lo ha dovuto fare quasi autonomamente. Andiamo ai contenuti.

Ridurre il numero dei nostri rappresentanti (si arriverebbe a 400 deputati e 200 senatori) produrrà un risparmio irrisorio, lo 0,007% ossia 57 milioni l’anno della spesa, quindi 95 centesimi all’anno per cittadino. Va ribadito: riduciamo i nostri rappresentanti politici, e quindi il nostro potere democratico del controllo della cosa pubblica, per meno di un caffè all’anno. Sia chiaro. Con la vittoria del sì, passeremmo dal ventitreesimo posto in Europa (su 27) agli ultimi posti per rapporto rappresentanti parlamentari/elettori. Per di più, non modificando la legge elettorale e i meccanismi costituzionali di rappresentanza, a parlare per noi andrebbero non i volti che conosciamo dall’inizio della campagna elettorale, ma i nominati dalle segreterie di partito, quindi ancora più Toninelli (l’ottusangolo dei cinque stelle) e i vari Bonafede (dj Fofò per gli amici), che per esempio oscura la carriera politica dei Di Matteo, fiore all’occhiello dell’antimafia, per non indispettire i capi delle cosche, in quali poi vengono scarcerati (anche quelli al 41-bis) per sedare le rivolte nelle carceri (da loro comandate). Complimenti al Guardasigilli. Perché dall’alto scelgono gente simile? Perché, come diceva Falcone, in uno Stato infiltrato dalla mafia governano i cretini, facilmente controllabili.

L’unica cosa che andrebbe davvero superata in Italia è il bicameralismo perfetto, ossia il rimpallo tra Camera e Senato di una legge invisa a qualcuno, che ne rende inattuabili i contenuti. Peccato che votando sì al referendum questo meccanismo non venga migliorato. Ci aveva provato Renzi con il precedente referendum, aggiungendovi una caterva di modifiche costituzionali che gli elettori bocciarono sonoramente. Ora non ci si prova nemmeno. Da parte dei poteri forti, comprare 200 senatori, attraverso magari le segreterie dei partiti che li nominano, è molto più facile che corromperne uno a uno 315, eletti da cittadini, nei confronti dei quali si sono spesi su certi temi mettendoci la faccia… si annullano le possibilità che almeno qualcuno di loro non l’abbia intercambiabile con il posteriore, e tenga fede alle promesse. Intere regioni come il Trentino rischiano di non avere senatori a rappresentarle, a causa del meccanismo che riconosce i seggi su base regionale, e grazie alla riduzione dei posti disponibili intere aree demograficamente meno popolate rischiano di rimanere senza voce, alla faccia della democrazia dal basso! Il ridimensionamento del potere rappresentativo delle massime istituzioni democratiche comporta la riduzione della loro funzione e prepara il terreno per un sistema meno equo e a maggior rischio oligarchico.

Torniamo all’uomo comune. Sono sempre gli indecisi l’ago della bilancia. Quindi, caro uomo comune, siamo tutti con te, quando ti indigni sentendo la ministra Azzolina dire che lo studente non è un imbuto da riempire di conoscenze (anche perché se fosse così, sarebbe un compito destinato al fallimento!) o che l’alunno che non sappia di avere l’influenza non deve andare a scuola (quindi deve marinarla, per poi scoprire di essere malato?) o, ancora, la ministra De Micheli stabilire che gli studenti debbano provarsi la febbre a casa e poi coprirsi bene perché i finestrini degli scuolabus rimarranno aperti anche in inverno (per aumentare la dispersione del covid-19 mediante l’areazione, che in inverno però è particolarmente rigida ed espone a rischi di raffreddamento, influenza, bronchite, polmonite e quindi casi sospetti… il classico nemico che tieni fuori dalla porta ed entra dalla finestra!). Caro uomo comune, siamo tutti indignati e rideremmo di gusto, se non fossimo nel contempo imbarazzati e inorriditi, dall’essere rappresentati da gente che abbraccia i libici su twitter dopo l’esplosione a Beirut e lo fa a nome del popolo italiano.

La tentazione di votare sì, però, è una fregatura, ritieni di tagliare poltrone, ma così facendo non taglierai le loro, anzi, li renderai sempiterni! Apri gli occhi, sono loro che te lo propongono, e perché lo fanno? Perché hanno già svenduto l’anima a gestori esteri. E si tratta della tua di anima, quella del tuo Paese, l’hanno fatto perché non avevano altro da dare, avendo già da tempo barattato la propria per molto meno all’inizio della loro carriera politica. Il movimento 5 stelle prese più del trenta per cento di voti nel 2018, non perché fosse particolarmente bravo a dire “Vaffa”, fu votato, perché tutti gli altri avevano dato il voltastomaco. Vinse per demeriti altrui, più che per meriti propri. Alla prova dei fatti, sta distruggendo l’Italia intera, facendola vergognare quasi ogni giorno e rimpiangere gli statisti della prima repubblica. Ora ti propone, caro uomo comune, di stringere a imbuto, forse qui sì che ci sta la metafora, le possibilità di far sentire la tua voce, e se abboccherai, darai loro l’illusione di meritarsi la perpetuazione dei famosi due mandati che ripartiranno di nuovo dal mandato zero come nel Monopoly, con Gigino che ci spiegherà che è per il bene del Paese. 

Prima di sparare la tua cartuccia in cabina elettorale, caro uomo comune, pensa, perché ti stanno facendo rinunciare alle tue chance, non alle loro. 

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2 risposte a NO DI PETTO, SI’ DI PANCIA

  1. Tremoggia scrive:

    A proposito di referendum sul numero di parlamentari.

    Fare una simile riforma senza modificare o implementare altri articoli della costituzione è un pannicello caldo che, sotto alcuni aspetti, rischia di essere alquanto deleteria ecco perché.
    Indipendentemente dal numero e dalla qualità dei parlamentari “rimasti”, che può essere eccellente o infima, nessuno lo può prevedere, emerge il fatto che i “voltagabbana” triplicheranno il loro potere di condizionamento all’interno dei giochi di palazzo; vedi i casi Fini, Casini e da ultimo il Renzi che prima si prende le poltrone e poi esce dal partito in cui è stato votato per fondarne un’altro e condizionare così il governo. Ma su al colle queste porcherie stanno tutte bene?
    È semplice aritmetica, se su 900 parlamentari 3 “voltagabbana” cambiano casacca il loro peso di condizionamento, pur essendo significativo a seconda dei posizionamenti, è relativamente contenibile; ma se su 600 parlamentari 4 o 5 “voltagabbana” cambiano posizione il loro “peso politico” assume un valore ovviamente più rilevante. In definitiva riducendo i parlamentari si aumenta il potere dei “voltagabbana”.

    La riduzione dei parlamentari non garantisce la qualità della produzione parlamentare inoltre qualcuno ne approfitterà per estromettere quei parlamentari dissidenti, sovranisti o populisti che dir si voglia per ottenere un parlamento più “omogeneo” al pensiero e alla politica UE; detto quanto sopra il referendum sarebbe accettabile a condizione che:

    – Venga sancito il “Vincolo di Mandato” e che un parlamentare scissionista o “voltagabbana” debba dimettersi e ripresentarsi alle successive elezioni politiche con l’eventuale nuovo o diverso schieramento.

    – Il vincolo di mandato trae origine dal contratto che si viene a concludere con il consenso del cittadino alle promesse enunciate dal parlamentare e/ o dallo schieramento politico di appartenenza. Il programma (contratto) deve essere dichiarato e pubblico. Il parlamentare e lo schieramento politico di appartenenza non possono proporre iniziative di legge (ad ogni livello) che non siano attinenti al programma enunciato senza averne preventivamente ottenuto pari consenso. Chiunque può chiedere la revoca dell’atto incriminato.

    – Ogni votazione parlamentare sia “PALESE SEMPRE”. Il cittadino deve poter verificare se alle promesse del singolo parlamentare corrisponda poi un comportamento conseguente e coerente al programma enunciato; se il parlamentare viola il mandato (contratto) il cittadino deve avere la possibilità di chiedere la “Revoca del Mandato” e il decadimento da tutte le cariche ricoperte con procedura immediata. Altrimenti siamo di fronte ad una truffa, ad un raggiro o alla solita presa per il culo… mettetela come volete. (ovvero ciò che oggi la nostra Costituzione non solo permette ma addirittura tutela!).

    – La carica di Senatore a vita, con esclusione degli ex Presidenti della Repubblica, deve configurarsi come una onorificenza per alti meriti riconosciuti e non da diritto al voto parlamentare essendo questo riservato ai parlamentari “eletti”.

    – Che le due camere si occupino di tematiche diverse senza conflitto di attribuzioni.

    – Che di conseguenza alla riduzione di parlamentari nei due rami parlamentari corrisponda anche la riduzione di:

    – uscieri
    – commessi
    – impiegati a vario titolo
    – consulenti
    – barbieri
    – portaborse
    – auto di servizio e relativo personale
    – ecc. ..
    – e se vogliamo risparmiare ancora di più, eliminiamo ogni benefit. Lo stipendio* di costoro basta e avanza.

    * Sarebbe cosa “normale”, che anche lo stipendio dei parlamentare venga stabilito-concordato con il datore di lavoro, ovvero il popolo sovrano, e non dai lavoratori stessi.
    Se dobbiamo essere tutti uguali allora così sia! E chiedere troppo ?

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati eterei lettori,

    le giuste argomentazioni del prof. Bonavoglia erano già state da me quasi esattamente rappresentate nel mio articolo del 17 agosto. Per non ripetermi dico solo che é evidente che il vero e corretto esercizio del potere legislativo risieda nel metodo di elettorato passivo e non nel numero dei parlamentari. Ovvero se nella realtà i nomi degli eletti sono già in partenza decisi dalle segreterie dei partiti (ovviamente quelli ammesi a livello nazionale) mediante liste bloccate e vari artifici scopertamente di tipo sovietico o legge Acerbo e chi risulta eletto é un soggetto che non ha nessuna attinenza con gli elettori del proprio collegio, e non di rado privo di qualifiche e meriti, salvo l`assoluta fedeltà al partito proponente, é sicuro che il « nominato » pur di continuare a godere dei faraonici ed immotivati privilegi ed immunità propri del suo stato, approverà o respingerà qualsiasi cosa gli sia comandato da chi l`ha fatto eleggere pur di restare in carica, anche platealmente impipandosene dei propri elettori e dicendo tutto ed il contrario di tutto e pure ben farcito di corbellerie patenti.
    Proprio al contrario la riduzione dei parlamentari rende questo meccanismo di controllo totalitario mafioso-lobbistico più facile per veri padroni (i tedeschi) avendo meno gente da scegliere e controllare. Quanto ai pretesi risparmi economici sono irrisori e se si guarda bene pure ampiamente assorbiti dai costi della stessa « riforma » e da quelli di tutti i pasticci aggiustativi che poi ne deriveranno.
    Quindi é evidente che al popolo bue conviene votare un bel NO secco e tenersi fintanto che é possibile la vigente costituzione, benché già stracciata da parecchi a partire dal Notabile Siciliano al Colle, il quale (solo a titolo di esempio) prima si é fatto eleggere, e poi ha mantenuto in vita fino alla naturale scadenza e contemporaneamente avallato ogni atto di un parlamento eletto da una legge dichiarata incostituzionale, mentre ora continua come se nulla fosse a mantenere con astrusi artifizi in vita un parlamento che evidentemente non risponde più alla volontà del corpo elettorale, con grave danno per l`Italia ed a solo vantaggio dei tedeschi.

    Ma salvo la coazione germanica/UE tutto il resto é pura teoria. Difatti temo che allo stato attuale delle cose se anche il 90% del popolo bue votasse il bel NO secco e magari pure eleggesse i salvino-meloniti come capi in tutte le regioni in competizione e pure riducesse ai minimi termini i pidino-grilliti & satelliti, temo che non cambierebbe nulla ed il Bisconte (finche i tedeschi gli reggono il bordone) farebbe come il duce labbrone e TIREREBBE DRITTO.

    Purtroppo il popolo bue ottuso da 30 anni di diseducazione, imbonito da promesse impossibili o inconsistenti fatte da furfanti dichiarati, sommerso dalla più marchiana disinformazione e stretto dal duro bisogno acuito dall`epidemia e dal terrorismo fiscale e burocratico, voterà SI in maggioranza sostituendo il coito con l`onanismo e pure magari confermerà di fatto i buffoneschi personaggi che nominalmente ci comandano e ci rovinano, dandosi cosi alla sodomia passiva, benchè magari indesiderata. Ma indulgendo nella fantapolitica, quello che T U T T I noi dovremmo fare é andare rigorosamente a votare ed annullare tutte le schede scrivendo semplicemente che non vogliamno essere governati dai tedeschi e dai loro impiegati. Cosa impossibile lo so, ma enunciarla (finchè possiamo) non costa niente. Per questo io personalmente, a differenza di quanto detto in precedenza, non so se nella cabina elettorale annullerò la scheda con una frase coloritissima che ho già in mente o voterò un NO che so già ininfluente.

    Ma a beneficio del popolo bue vorrei brevemente elencare quale sarà il destino spaventoso che già si delinea dai discorsi dei capi a Bruxelles, Berlino e dei loro impiegati Quisling senza onore a Roma.
    1) Il Recovery Fund (tutto compreso) come il MES che prontamente dopo le esezioni ci prenderemo (ed i grilliti pure batteranno le mani e porgeranno distinti ossequi) innanzitutto non ammontano a 230 miliardi, bensì sono solo 140 malcontati e pure spalmati in sei anni e salvo complicazioni.
    2) Il Recovery & Mes non sono altro che l`esatta riedizione della troika alla greca. Vi é solo un`inversione selle fasi. Difatti con il « salvataggio alla greca » prima si sottoscriveva il memorandum a diktat, poi arrivava la troika e le punizioni e poi (forse ed a pochi) arrivavano i soldi ed infine il saldo netto tra quanto elargito e quanto predato con le « riforme » era sempre a favore dei tedeschi e degli eurousurai. Adesso prima su precisa indicazione della commissione si fa un « piano ». poi questo piano é riveduto e corretto a discrezione da Bruxelles ( leggi dai tedeschi), poi arrivano gli ispettori (che sono gli stessi euroburocrati, ma non si chiamano più troika) poi arrivano in sei anni i soldi e la differenza é sempre la stessa. Quindi Mes/Recovery = commissariamento totale
    3) Naturalmente i fondi sarano, salvo le mangerie autorizzate per tenere in vita i Quisling pro tempore, impegati secondo i fini strategici decisi ed a vantaggio dei tedeschi e dei loro alleati, mica certo a nostro favore. Vedi la Grecia « salvata » e svenduto con lauto profitto degli eurousurai.
    4) Ci arriverà una bella « riforma fiscale » dove il risultato sarà la solita cuccagna per multinazionali ed eurocapi e dure punizioni per i soliti
    5) La società si evolverà secondo il modello Amazon adesso pure spudoratamente pubblicizzato e gabellato come cuccagna. Ovvero l`autocrate assoluto al disopra della legge e con beni e privilegi protetti in appositi luoghi per elite = il Bezos. La corte, formata dai super consulenti cooptati per far funzionare il meccanismo, nonché da favoriti ed amici pro tempore. Tutti questi godono in parte proporzionale alla loro importanza e favore degli stessi privilegi ed esenzioni dell`autocrate. I collaboratori necessari al lavoro esecutivo e sporco, ovvero i delatori, tassatori, punitori, il pennivendoli ed i disnformatori. Tutti soggetti a cui é riservato un trattamento moderatamente privilegiato finchè servono e non di rado sono repentinamente sostitutiti e magari pure soppressi a benefico del popolo bue.
    6) Ed appunto finalmente il popolo bue, ovvero « la sessantenne che si reinventa facendo i pacchi come un robot che altrimenti costerebbe troppo al padrone » o « quello che « non ha studiato » e che a 40 anni va a fare il facchino in competizione con le « risorse » ventenni, appunto per rimanere nell`esempio pubblicizzato da Amazon, ovvero tutti noi costretti a dei lavori esecutivi da fame, senza diritti sindacali, né economici, né politici e pronti ad essere messi alla fame perchè in competizione perpetua con gli altri disperati, pure apposta fatti venire da fuori appunto per alimentare il perenne eccesso di offerta.
    7) In compenso abbiamo la libertà di consumare quello che ci verrà comandato per sostentarci e continuare a lavorare, salvo poi essere caritatevolmente soppressi mercé le varie eutanasie, suicidi assistiti, case di riposo killer ed altre diavolerie, quando non potremo più servire. Ma potremo anche liberamente assumere droghe per sfasciarci il cervello, indulgere nelle più innaturali e complicate relazioni sessuali, imbottici la testa di concetti avvelenati mediante i « social » i « media certificati » ed altri divertenti mezzi di informazione e svago, naturalmente provveduti a pagamento dai soliti padroni.

    Ma tutto questo che io chiamo « oscuro medioevo » non é una condizione nuova o originale nella storia umana. Al caso é un felice connubio tra l`Ancien Régime » – dove a Dio che giustifica i Re assoluti e le classi sociali immutabili, si é sostituito il profitto, a denaro scarso in un mercato di monopolio camuffato da libera concorrenza – ed il totalitarismo nazi-comunista, dove al culto del superuomo e/o alla vittoria del proletariato mondiale, é stata sostituita l`ideologia dell`imminente apocalisse causata dal cambiamento cliamtico, dalla scarsità di risorse, dalla sovrapopolazione, e quindi dalla esigenza dell`economia green, del digitale, del controllo sociale, della globalizzazione, del governo sovranazionale (per i sudditi) ecc. ecc.

    Infine un`osservazione curiosa per sdrammatizzare. Un ospite fisso della sig. ra Gruber é il dotto scrittore pluripremiato, polemista, giornalista, ex magistrato, senatore pidino, Gianrico Carofiglio. Un prodotto tipico dell`elite che conta e si capisce perchè altrimenti non andrebbe abitualmente dalla Gruber/Bilderberg. Difatti il personaggio, con atteggiamento impettito e didascalico, non perde occasione per ammannire con cerimoniosa presenza elementari concetti educativi a beneficio del popolo bue, magari anche trasposti nelle sue personali convinzioni. Insomma per parlare come si dice tra i miei amministrati, ci insegna abitualmente come quelle tali maestre tutto fumo, bocciature e poca dottrina, a far la « O » col culo del bicchiere. La penultima fatica del facondo scrittore titola « Della Gentilezza e del Coraggio. Breviario di politica ed altre cose », opera naturalmente ampiamente pubblicizzata in orario di massimo ascolto dalla Gruber. Io non ho letto l`opera, ma mi attengo alla presenzazione fatta ne « Il punto di Paolo Pagliaro ». Qui si dice che il Maestro propone al catecumeno l`importante differenza tra « comunicatore » e « manipolatore » : Ovviamente la definizione dei due termini é pleonastica sottintendendo per tabulas l`equivalenza tra « europeista globalista » e « ignorante sovranista » o tra pidino e leghista se preferite. Ma il Pagliaro insiste e definisce il « comunicatore » colui il quale con proprietà di termini, educazione, umiltà, certezza di fonti, esterna i propri concetti e dimostra le proprie tesi, sempre in divenire e sempre interessanti. Al contrario il « manipolatore » é ineducato, rozzo, arrogante, sgrammaticato, inconcludente nell`esposizione, privo di fonti o con presupposti fasulli ed infine ripete all`infinito i soliti concetti. Al sentire tale meraviglia io uomo di strada ho immediatamente pensato a Giggino O`Ripetente ed al divertente circo di potentati grilliti e pidini. Eh ma se stiamo attenti a quello che ogni santo giorno ci propinano altro che « propietà di termini, educazione , umiltà ecc. ecc. » Vengono fuori invece la crassa ignoranza, la prepotenza per giustificare gli errori marchiani, le fonti fasulle o inventate, le frasi fatte e quanto alla varietà del discorso alla fine siamo alle solite : lotta all`evasione, Europa, sovranisti fascisti, recovery fund, riforme, accoglienza, semplificazioni, Salvini in galera. E pure semprecon le stesse esatte parole. Ma allora chi sono i « comunicatori » e chi i « manipolatori » caro senatore ?

    Quindi cara la mia gente stiamo attenti che votare bene é necessario (NO ed a casa PD/M5S & similia), ma oramai diventa indispensabile il ribellarsi se non vogliamo finire come i cinesi o felici sudditi del compianto socialismo reale. E pure potrebbe andarci peggio.

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