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UCRAINA: LA GUERRA EUROPEA DEGLI IDIOTI PERICOLOSI

Pubblicato il 01/09/2014 da admin

UCRAINA: LA GUERRA EUROPEA DEGLI IDIOTI PERICOLOSI

Le menti geostrategiche di USA e UE avevano già convincentemente manifestato il loro livello di intelligenza e lungimiranza nelle campagne di pacificazione, stabilizzazione e democratizzazione di Iraq, Afghanistan, Libia, Egitto. In Siria mesi fa stavano per aiutare gli insorti jihadisti bombardando l’esercito siriano, e ora, costretti dai fatti, aiutano l’esercito siriano bombardando i jihadisti.

Mentre le fabbriche licenziano e chiudono e l’economia comunitaria si contrae perfino in Germania, e mentre si avvicina un freddo inverno, le sullodate menti si lanciano in una campagna di sanzioni, dirette a parole contro la Russia, ma nei fatti contro le imprese, i lavoratori, i consumatori dell’Europa Occidentale. Penso alle ditte che, a seguito delle sanzioni, non possono più esportare verso il più grande paese del nostro continente. Quindi vanno a gambe all’aria. Con le sanzioni in vigore ad oggi e con le contromisure russe, l’Italia rischia 800.000 posti di lavoro e, solo di esportazioni agroalimentari, perde 200 milioni, cioè il 24%.  L’UE perderà circa 5 miliardi.

Qual è il fine degli illuminati strateghi? Indurre Mosca a decurtarci i prodotti energetici per costringerci ad affidarci ai fornitori USA, così da aumentare anche la nostra sudditanza politica verso Washington, e con un passaggio per forti rincari, che si tradurranno in maggiori costi per riscaldarsi, per viaggiare, per fabbricare?

Dopo che la loro geniale e felicissima guerra in Libia (voluta da Londra e Parigi, appoggiata da Washington, e a cui Berlusconi fu spinto a partecipare da Napolitano) ci ha privato di quella preziosa fonte alternativa, in cui avevamo investito molto, è logico che adesso puntino a privarci anche del fornitore russo, per metterci completamente in pugno a quello americano.

Intanto – ripeto – è assodato che queste stupide sanzioni ci stanno facendo perdere punti di pil e guadagnare punti di disoccupazione.

Ma per distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi, dalla depressione economica, da chi fa gli affari sulla pelle delle nazioni, da chi si mangia i diritti della gente – per distrarre gli europei dal problema dei conflitti oggettivi e interni di interessi all’UE, tra paesi dominanti (Germania in testa) e paesi subalterni,  si costruiscono conflitti esterni e nemici esterni, meglio se con connotazioni morali e ideologiche. E’ una costante storica.

Non meno balorda è la motivazione delle sanzioni medesime. Le menti strategiche dei nostri leaders, dopo aver inglobato nella NATO e armato contro la Russia diversi paesi dell’area ex-sovietica, anche nel Caucaso e nella zona altaica, fino all’Afghanistan, ora vorrebbero estendere la NATO all’Ucraina, portando i loro missili a poche centinaia di chilometri da Mosca. E’ pensabile che Mosca accetti ciò senza combattere? Che accetti un accerchiamento che le arriva sotto casa? Quanto vogliamo tirare questa corda? Non è meglio, non è più sicuro, magari, creare uno Stato-cuscinetto nel Donbass, libero da armi strategiche? Non è meglio lasciare alla Russia le sue tre provincie storiche ed etniche, piuttosto che rischiare una guerra nucleare, o anche solo un ulteriore tracollo economico?

Infatti, la Russia rivuole semplicemente indietro le sue tre provincie, che da secoli sono abitate in maggioranza da russi, e che Krushev, a tavolino, aveva passato amministrativamente all’Ucraina nel 1953, in un contesto che rendeva pressoché indifferente questo passaggio. E’ chiaro che i recenti rivolgimenti in Ucraina hanno cambiato le carte in tavola, che è emersa e si sta consolidando una forma di nazionalismo ucraino il quale, verso la minoranza russa, va dal non amichevole all’ostile, e che politicamente si estende dal liberismo capitalista al fascismo. Santa Julia Timoshenko, celebrata leader filoeuropea ed eroina della democrazia di Kiev, è stata intercettata mentre diceva di voler eliminare i separatisti russi con le armi nucleari. Dopo questo, e dopo le stragi che sono state consumate, come si può onestamente pensare a una pacifica convivenza della minoranza russa con la maggioranza ucraina entro il medesimo Stato e sotto il medesimo governo?

La divisione umana che si è aperta è incolmabile e insanabile; meglio prenderne atto, e tracciare un confine che metta fine alla guerra e alle carneficine, prima che prenda corpo il fenomeno che già è iniziato, ossia dei volontari stranieri, perlopiù di estrema destra, che vanno a combattere in Ucraina contro i comunisti russi, e che, a differenza dei soldati ucraini, non si fanno scrupolo di sparare anche sui civili, identificandoli come nemico etno-ideologico. Si aggiungono i mercenari e i contractors occidentali, i mercenari delle multinazionali USA che supportano Kiev, assieme a neonazisti svedesi. Combattenti francesi, americani, serbi, polacchi, israeliani, britannici, etc., già versano il loro sangue, perlopiù  per motivi ideali, soprattutto a difesa dei russi. Hanno formato una brigata sotto il nome “United Continent”.

Stanno così risvegliandosi gli odii atavici e tradizionali del Vecchio Continente, complicati, oltre che dalla stupidità dei vari fanatismi, dalla contrapposizione ideologica e dalla valenza di lotta paneuropea contro l’invadente presenza del capitalismo americano.

Una deriva, questa, di cui i cauti media non ci informano, ma che è ovviamente assai pericolosa, che tende a coinvolgere altri paesi e a far evolvere un conflitto etnico locale in qualcosa di incomparabilmente peggiore e che può portare all’uso di armi nucleari in Europa, quindi a conseguenze mortifere o persino peggio che mortifere anche per noi dell’Europa occidentale.

La guerra di Ucraina è già adesso una guerra europea. Assomiglia alla guerra civile spagnola. Ma a differenza di quella, tocca direttamente una superpotenza nucleare.

Perciò ripeto: basta sanzioni idiote contro la Russia, tracciare un confine per separare le opposte forze armate, porre fine alla guerra, lasciare alla Russia ciò che è della Russia, e prendersi pure il resto. Ma senza piazzarci armi strategiche.

01.09.14 Marco Della Luna

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2 risposte a GUARDATE QUESTO MIO ARTICOLO DEL 01.09.14:

  1. ahfesa scrive:

    Canto di Natale

    Le scienze che studiano le umane relazioni hanno dimostrato che le utilità ottenute mediante la coercizione continuativa delle classi subalterne mai generano progresso. Al massimo producono repentini e sanguinosi rivolgimenti e opere faraoniche, magari durature e notevoli, ma con modestissima utilità pratica per I sudditi. Ne sono esempio le piramidi. È anche possibile partendo da una situazione di duro sfruttamento conseguire l`umano progresso qualora le classi dirigenti gradatamente ma progressivamente limitino ed addolciscano la loro coercizione a vantaggio dei subalterni. Come durante la rivoluzione industriale del `700 in Gran Bretagna, dove sia il governo, che I ceti abbienti hanno compreso che il perseverare nello sfruttamento indiscriminato dei lavoratori portava nel tempo a crescenti disordini, inefficienze e quindi perdita di profitto e di capitale.
    È anche dimostrato che il perseverare, anzi il continuamente inasprire, le condizioni di vita dei sudditi porti all`impoverimento ad alla rovina genrale, inclusa quella dei capi. Ne sono esempio I paesi africani, I quali benchè dotati di ricchezze e potenzialità immense offrono ai loro sudditi solo crescente miseria in causa dei governi venduti e predatori che li reggono. Governi che scompaiono in breve, sovente con altri guasti peggiori. Neppure I nazisti e Stalin con la Gestapo e l`NKVD sono riusciti nel loro intento, arrivando solo a dilapidare immense ricchezze in cambio di molto più modeste utilità estorte ai loro schiavi.
    Ma la causa fondamentale dell`umano progresso é il grado fiducia nei rapporti interpersonali e tra I vari corpi sociali. È noto che il credito é il motore dell`economia. Ma senza un minimo reciproca fiducia e tutela della ragione, non c`é credito. Se lo stato per opprimere I sudditi li imbroglia scopertamente distrugge la fede pubblica. Se per continuare ad imporre norme, governi, istituzioni dannose e chiaramente contrarie agli interessi degli amministrati, legalizza la delazione, sconvolge l`ordinario corso della giustizia, distrugge I rapporti tra I cittadini che inevitabilmente tendono a mentire, a nascondersi ed a diffidare l`uno dell`altro. Tutto ciò porta solo miseria e rovina. E ci stiamo accorgendo quindi che il danno più grosso che I nostri oppressori ci stanno facendo non é soltanto il nostro continuo impoverimento, bensì la distruzione dei nostri valori e di quel minimo di fiducia che ciascuno deve avere verso gli altri con cui bene o male deve vivere.
    E questo credo sia il messaggio che voleva mandarci Dickens, mostrandoci che persino un mostro come Scrooge alla fine si é accorto che il perseverare nei suoi comportamenti avrebbe causato non solo sofferenza negli altri ma anche la sua stessa inevitabile rovina.

  2. ahfesa scrive:

    A quanto pare sembra che I nostri capi abbiano deciso di scatenare, o per imbecillità o per grande astuzia, la terza guerra mondiale, illudendosi di mantenere e se possibile estendere I propri privilegi. Sfortunatamente però le loro decisioni, se certamente puntellano il loro potere, provocano guasti sempre più grossi e come giustamente ha detto l`avvocato, risuscitano odi spaventosi che parevano sopiti. Ad un certo punto la situazione diventerà incontrollabile creando la rovina generale (magari col ritorno all`età della pietra) e quindi anche quella dei nostri supremi apolidi reggitori. Esatto il paragone con la guerra civile spagnola che giusto si é conclusa esattamente 5 mesi prima dello scoppio della II G.M. Difatti le democrazie occidentali, stordite dal pacifismo e dal disarmo a tutti I costi davanti ai sempre più aggressivi nazisti, hanno creduto di difendere la libertà sostenendo (per altro con molta avarizia) il governo repubblicano, benchè chiaramente dannoso, corrotto e telecomandato da Stalin, tiranno non meno brutale e pericoloso. Il risultato é stato prolungare il massacro di tre anni, per avere poi un altro governo, se non altro per necessità, filofascista ed appunto subito dopo la guerra mondiale. Per loro fortuna Franco si rivelò meno megalomane e molto più avveduto dei colleghi dittatori, rifiutando di partecipare alla presunta spartizione del bottimo quando pareva che I nazifascisti avessero la vittoria ad un passo. Fortunatamente perchè una Spagna nell`Asse avrebbe comportato come minimo la perdita di Gibilterra, forse non con conseguenze conclusive sul risultato finale della guerra, ma certamente ottenendo di prolungarla di parecchio con ben maggiori danni e massacri. Viste le correnti notizie provenienti dai Dem di Biden, da Berlino (che per non saper nulla si riarma in silenzio) e da Bruxelles (dove si vaneggia di price cap di sanzioni e di leggi sempre più costose ed inutili per noi) temo che si sia incamminati su una strada senza ritorno.

    Quanto alla sig. Meloni non posso che ribadire quello che scrissi in un post precedente (sfortunatamente persosi nel web). Si ricordi della sig.ra Truss che si é messa contro I banchieri per ridurre le tasse ed é andata per rane in due giorni.

    D`altra parte il bombardamento a tappeto dei media mainstream su ogni atto del governo (cadendo anche nel ridicolo, perchè le stesse cose fatte dall`onnisciente Draghi erano buone ed ora sono cattive) mi fà ridere.
    Difatti il nostro governo (chiunque ne sia il capo Draghi incluso):
    – non controlla la propria moneta e quindi non può fare politica monetaria, creditizia e né controllo del credito nazionale
    – non controlla il costo ed il rendimento del denaro
    – non controlla né il costo, né il servizio, né la qualità del proprio debito, sie presente e futuro che pregresso
    – non controlla neppure l`uso minimale dei mezzi di pagamento vedi I 60 euro di pos e uso contanti per cifre irrisorie rispetto alla vera evasione (legalizzata) delle multinazionali straniere
    – le grandi banche sono di proprietà straniera e svolgono politiche autonome
    – la grande industria non c`é più o quella poca che é rimasta paga le tasse negli europaradisi legalizzati (per pochi) e ci lascia le perdite. Ci restano i cadaveri produttori di costi che naturalmente sono solo nostri e non comunitari
    – non ha autonomia di bilancio, né autonomia fiscale
    – non ha autonomia legislativa né normativa
    – ogni nostra legge, regolamento, sentenza definitiva può essere cassata e/o resa inefficace da un semplice provvedimento amministrativo fatto da un funzionario di Bruxelles
    – é soggetta al ricatto di un`agenda di “riforme” capestro, mancando le quali viene privata di quelli che oramai sono I sussidi di sopravvivenza
    – non controlla più I confini nazionali
    – non controlla più gli approvigionamenti energetici strategici
    – non controlla più le reti informatiche di proprietà e gestione straniera
    – si può trovare di fatto in guerra (come oggi) senza averla dichiarata e senza neppure poter scegliere il proprio nemico
    – non ha un minimo di appoggio sulla stampa e sui media che contano

    ed in queste condizioni che c***o di manovra e/o provvedimenti volete che possa prendere sul serio?

    La favoletta é sempre la stessa ed il nostro Grande Presidente é in fidente attesa:
    Il governo sgradito benchè impotente fra non molto farà fagotto sopraffatto dal mediatico discredito e soffocato dai mille ostacoli burocratici creati da Bruxelles/Berlino/Washington e volete vedere che chi ha perso e riperso le elezioni si ritroverà in sella come se niente fosse.

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