MPS: SEGNALI DI PROSSIMA SOLUZIONE
SEGNALI DI PROSSIMA SOLUZIONE
Nella scorsa settimana, a quanto si dice, i vertici di MPS hanno diramato due direttive alle filiali operative:
1)ridurre il tasso di favore accordato, per attirarli, (ai nuovi clienti che depositano somme rilevanti) ai clienti che vincolano a tempo i loro depositi presso la banca;prima di promettere ai clienti condizioni premiali, verificare sempre se c siano ancora;
2)evitare per quanto possibile di classificare i crediti deteriorati come in sofferenza (incaglio o contenzioso) – classificazione che impegna liquidità distogliendola da impieghi remunerativi per la banca; cioè, andarci piano prima di ufficializzare contabilmente l’insolvenza dei clienti.
La prima mossa, se riscontrata, può meravigliare, perché oggi, secondo il buon senso, più che mai MPS avrebbe bisogno di offrire tassi elevati per recuperare almeno parte dei depositi recentemente fuggiti (ritirati da depositanti che temono il possibile default), dato che le indagini penali sui precedenti vertici di MPS procedono minacciosamente e che l’ultimo bilancio, presentato il 28 u.s., evidenzia perdite altissime soprattutto dovute a deterioramento dei crediti (in realtà, sono crediti già deteriorati o nati male, che prima non erano dichiarati tali a bilancio, e ora si fanno gradualmente affiorare, via via che la liquidità disponibile per i conseguenti accantonamenti lo consente).
La seconda stupisce altrettanto, perché oramai, dopo gli ultimi due bilanci e tutto quello che è trapelato dalle indagini penali, è notorio che MPS ha ancora un vasto contenzioso sommerso, inespresso, che aumenta anche a causa del deteriorarsi generale del credito data la stretta monetaria e data la depressione economica in corso; quindi continuare pratiche di “cosmesi” potrebbe essere pericoloso per l’attuale dirigenza, in quanto creerebbe un (ulteriore) elemento di non-discontinuità rispetto alla gestione Mussari e Vigni, anche se la “cosmesi”, cioè il giostrarsi contabilmente per non soccombere alla mole dei bad credits, è indispensabile, quindi non è punibile né rimproverabile (è una necessità creata dall’azione illecita della gestione precedente, non della attuale, che la ha ereditata).
D’altra parte, è anche vero che vertici di MPS sono composti da persone accorte e certamente ben informate, che agiscono in base a informazioni sicure. Se hanno diramato quelle direttive, possiamo ritenere che, finalmente, una soluzione per il Monte sia stata trovata. Ma quale?
La soluzione potrebbe arrivare a breve, appunto, con l’ingresso di nuovo capitale (BNP, Axa) e/o un con nuovo covert loan da parte di Bankitalia o BCE per rifinanziare la banca senese.
Le due mosse suddette possono suggerire ai malpensanti (per ora, sono solo ipotesi di indagine) che sia stato raggiunto un accordo politico tra PD e PDL, nel senso di una collaborazione di “alta” politica per sistemare le due posizioni critiche:
-quella penale di Berlusconi, con un aggiustamento dei processi e/o la continuazione del silenzio sulla sua ineleggibilità ai sensi dell’art. 10 della Legge 361 del 1957, come titolare di azienda concessionaria pubblica – se fosse dichiarato ineleggibile, probabilmente dovrebbe a breve scegliere tra il carcere e l’esilio;
-quella penale del Monte e di tutti gli esponenti politici di area sinistra che potrebbero essere attinti dalle indagini in corso, mediante una limitazione delle indagini penali e la condanna di solo alcuni dei colpevoli (capri espiatori);
-quella finanziaria del Monte, mediante un accordo per evitare ulteriori ispezioni sulla regolarità delle sue prassi contabili, in modo che possa continuare a operare giostrandosi con la residua mole di bad credits, “dosando e scaglionando la loro ‘emersione, fintanto che non sia divenuto finanziariamente possibile sistemare la cosa con una forte iniezione di liquidità in conto capitale (e fare così bisogna, per salvare questa banca che, pur nelle attuali condizioni, dà lavoro a 30.000 persone e conserva circa 6.000.000 di clienti) .
Quindi – sia ben chiaro , e qui richiamo il mio articolo del 29.06.11, Ora si salvi MPS– non si tratta di commettere o additare illeciti amministrativi o penali, ma di percorrere un sentiero angusto per salvare una banca strategica nazionale e i redditi di decine di migliaia di famiglie, nel mentre che si trova una soluzione di “sostanza”. Io spero che l’attuale management ci riesca, che la Rocca non finisca in mani straniere, e che i magistrati facciano il loro dovere sino in fondo, senza che il Monte sprofondi.
Intanto, le ultime, vigorose mosse dei magistrati inquirenti (sequestro a Nomura Bank, visita in Bankitalia, sequestro a carico di Vigni, Mussari e Baldassarri) sembrano indicare volontà di portare le indagini fino in fondo e rapidamente, e anche di bloccare i patrimoni di coloro che hanno causato ingiusti danni dal Monte, ai suoi azionisti, dipendenti, clienti. E questo è molto bene. E’ il tipo di segnale che va dato e tradotto in atti concreti.
[HO RIFORMULATO IN PARTE L’ARTICOLO PERCHE’ MI SONO RESO CONTO CHE ALCUNI LETTORI FRAINTENDEVANO IL SUO SIGNIFICATO, ATTRIBUENDOGLI UN SENSO – ORRORE – GIUSTIZIALISTA E MORALISTA, ANZICHE’ PRAGMATICO E DI TUTELA DEL LAVORO E DELL’ECONOMIA NAZIONALE]
16.04.13 Marco Della Luna