LIBERIAMOCI DALL’EUROGENDFOR

LIBERIAMOCI DALL’EUROGENDFOR

prima che la Troika ce la mandi in Italia

Salvini e Di Maio dovrebbero approfittare del periodo di favore di cui godono ancora presso l’opinione pubblica per uscire dal Trattato di Velsen e togliere agli interessi bancari europei mandare le truppe di normalizzazione, ossia l’Eurogendfor, in Italia, in caso di caduta di questo governo.

L’autunno e l’inverno presentano insidie per il governo: il pil cala, lo spread sale, diversi miliardi fuggono all’estero, l’” Europa” esige una manovra da 5 miliardi, la flat tax e il reddito di cittadinanza sono in sospeso, la Germania cerca di scaricare sui paesi sottomessi i 55.000-75.000 miliardi di dollari di titoli tossici nella pancia di Deutsche Bank (per non parlare delle perdite sui derivati e dei passivi delle Landesbanken). Potrebbe implodere l’Eurosistema.

Le forze politiche della sinistra in Italia sono disorganizzate, ma l’apparato del “golpe”, o “regime change” (Berlino, BCE, Quirinale, mass media, magistratura interventista), già collaudato ripetutamente dal 2011 in poi, è ancora tutto pronto e ultimamente dà segni di attivazione coi barconi e con le toghe.

Mattarella (scelto da Renzi), Conte (amico di Mattarella e socio del figlio di Napolitano), la Casellati (fedele di Berlusconi), Fico (Boldrini bis), Tria (allineato) possono formare un fronte europeista istituzionale capace di mandare a casa Lega e Di Maio, di concerto con i potentati finanziari esterni, aiutati da qualche opportuno naufragio di migranti da gettare addosso alla Lega e da un deciso aumento dei tassi sul debito pubblico. I recenti invii di migranti su improbabili barconi hanno chiaramente lo scopo di mettere in difficoltà Salvini e magari occasionare un incidente mortale che consentirebbe di estrometterlo sostituendo la Lega col PD e l’appoggio esterno di Berlusconi.

Nella crisi finanziaria scatterebbe un intervento del Meccanismo Europeo di Stabilità, col fondo salva stati e probabile arrivo della troika, come in Grecia, a completare il saccheggio dell’Italia, aiutando la Germania a gestire i suoi guai finanziari suddetti.  Vi sarebbe opposizione politica e popolare, e allora interverrebbe la polizia militare di crisi, la European Gendarmery Force (Eurogendfor, EGF), istituita dal Trattato di Velsen nel 2010. Una polizia militare internazionale praticamente irresponsabile, avente la sua principale sede nella caserma Chinotto di Vicenza.

Raccomando quindi che il governo, e soprattutto il Ministro degli interni, per non vederci nuovamente occupati da militari stranieri, operino per tirar fuori l’Italia dal Trattato di Velsen e per convertire ad altro uso la caserma Chinotto. Raccomando che vengono date direttive ai questori, quali comandanti locali di tutte le forze dell’ordine (non però dell’Eurogendfor!), di prevenire e controbattere eventuali azioni di forze straniere (ricordate l’incursione della Gendarmerie francese in Italia? Saggiava il terreno). In questo dovrebbero essere affiancate dalle forze armate, previe opportune consegne da impartire ad esse.

13.07.18 Marco Della Luna

-Trattato di Velsen del 18 ottobre 2007

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1 risposta a LIBERIAMOCI DALL’EUROGENDFOR

  1. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    certamente penso che tutti i corpi armati « sovranazionali » gestiti dall`UE, nonostante le speciose ed altisonanti motivazioni e missioni, siano istituzioni sopette per i paesi subalterni e per le loro democrazie. Difatti o sono espressamente destinate al controllo politico ed economico dei sudditi, magari con la scusa di ricercare terroristi, criminali ed evasori, o sono costituite soltanto da strapagatissimi funzionari di assoluta fede UE/Tedesca, che hanno l`incarico di sorvegliare e dirigere i colleghi nazionali, che son poi quelli che operano praticamente e naturalmente a spese del locale contribuente. Vedasi i vari corpi UE di « assistenza » alle frontiere di certi stati. Ma a parte questi dettagli, resta il fatto incontestabile che queste oraganizzazioni sono armate e sono dirette con totale potere discrezionale, da autorità non elette e prive di resposnsabilità politica. Quindi sono certamente da evitare.

    Ciononostante temo che la preoccupazione dell`avvocato sia pleonastica, poichè prima di queste forze, i nostri padroni dispongono di ben più sicuri e potenti strumenti di pressione. Anzi io comincio ad avere il sospetto, badate solo il« sospetto empirico » e non certtezza, che i nostri nuovi capi stiano inverando una nuova forma di appecoronamento detto « strisciante ». Che poi questo comportamento sia estemporaneo o premeditato da prima delle elezioni io non lo so. Difatti sinteticamente esistono le seguenti realtà incontestabili :
    1) Il governo non dispone, né mai disporrà, dei mezzi legislativi, economici e della relativa autonomia di bilancio e fiscale per realizzare veramente anche una parte minimale del programma proposto agli elettori
    2) Per creare dette risorse occorre drasticamente modificare i vincoli dei trattati UE ed Euro, ed appoggiarsi a potenti alleati, accollandosi i relativi costi, cosa per altro differente ed assai poco connessa con il paventato « cambio della collocazione politica internazionale dell`Italia ». In soldoni per rifiutare i capestri UE non serve allearsi con Putin o con gli Ayatollah, ma bisogna ungere per forza lo Zio Sam e magari anche i Britanni ed i loro amici orientali.
    3) La mancata realizzazione del programma elettorale farebbe perdere in maniera repentina ai nostri capi il sostegno popolare di cui ad oggi godono, trasformando il favore in rabbia e delusione, con esiti esiziali.
    4) La perdita dell`appoggio popolare potrebbe causare non solo la fine dell`esecutivo, ma anche la repentina conclusione della carriera politica di molti. Come pure molti che oggi si sono sbilanciati in arroganti esternazioni verso i vecchi potentati, potrebbero essere esposti a dure vendette, come sta capitando allo sdoganatore Fini che credeva con l`ex nemico comunista Re Giorgio di far le scarpe al suo méntore Berlusconi ed anche trastullarsi a Montecarlo coi biscazzieri da paradisi fiscali.
    5) Personalmente per i grilliti (ma anche per parecchi leghisti) la fine della carriera politica, potrebbe significare pure il repentino ritorno alla vita di penuria e precariato da cui questa gente proviene, senza aver avuto il tempo di creare un patrimonio (magari nel solito paradiso solo per amici giusti) e quella rete di conoscenze e collusioni che é l`unica che persistendo assicura la permaneza tra i privilegiati.

    Io credo che queste dure evenienze abbiano turbato e ed ancora disturbino le notti di molti dei nostri nuovi capi. Come a suscitar fantasmi penso vi siano anche l`evidente certezza del fallimento delle promesse elettorali, il lento, ma progressivo ed inevitabile strangolamento da parte delle solite istituzioni sovranazionali, il sempre più scoperto boicottaggio dei vecchi potentati (che sono sempre molto attivi e danarosi), l`ostracismo dei media che contano e l`assalto della magistratura « progressista ».
    Ora escludo anche che i nostri nuovi governanti, animati da eroico amor di patria, chiamino il popolo bue alle armi ed alla rivolta aperta contro gli abusi dei padroni tedeschi ed UE, se non altro perchè dubito assai che il predetto popolo bue voglia esporsi in proprio per difendere Salvini e Di Maio.
    Come parimenti oramai trovo difficilissimo che l`attuale governo abbia la capacità e l`accortezza politica (salvo errore) di procurarsi adeguati alleati.

    Quindi il cammino obbligato potrebbe essere una resa dei conti o alla Tsipras (ovvero appecoronamento totale, ma con le stesse facce improvvisamente convertite alle esigenze tedesche pur di mantenere poltrona e prebende) o il colpo di stato alla Monti (con cambio di facce che già magari adesso si scaldano in panchina, necessariamente supportate da istituzioni sovranazionali emergenziali e punitive, tipo Trojika e commissari esattori/svenditori vari per capirci)

    Ma potrebbe esserci anche un`altra via, naturalmente concertata in segreto assoluto con i vecchi capi, pidini, berluscones ed ovviamente con i tedeschi e la UE. Credo sia questa una trattativa assai più facile e redditizia (per i nostri attuali capi) che il trovare un alleato potente e danaroso alla Cavour, per sbancare il banco.
    Ovvero anche beneficiando degli euro-cavalli di Troia di cui sono ben farciti, anche palesemente, il governo ed i piani alti delle istituzioni che contano, si potrebbe dilazionare sine die la realizzazzione delle promesse elettorali, senza però mai rinnegarle, anzi sempre ribadirle come imminenti, mentre esattamente al contrario per decisioni concrete si seguono di fatto le imposizioni di Berlino/Bruxelles. In cambio di questo teatro si prende tempo e gli attuali capi vengono di fatto cooptati nella classe dirigente europea globalista, salvando così, almeno quelli più graditi furbi ed obbedienti, le prebende ed i privilegi.
    Poi a tempo debito ci sarà il giusto « reset » ideologico ed idee e programmi diventeranno in un attimo « eurocompatibili », ma esattamente con le stesse facce di adesso.
    Un pochino come fece giusto il Fini, dove d`incanto con la benedizione degli ex democristi e socialisti diventati Forza Italia e dei comunisti diventati Ulivo/PD, i missini nostalgici ed ostracizzati erano sempre quelli, ma adesso si chiamavano Alleanza Nazionale ed erano diventati democratici convinti, perfino la nipote del Duce che si siede ancora adesso a Montecitorio sempre al posto del nonno. Formidabile vero ? Ora se questo giochetto é riuscito prima agli ex comunisti che ci volevano svendere a Mosca, poi agli ex fascisti che ci volevano dare l`olio di ricino e poi ancora ai cleptocrati ladroni ex socialisti ed ex democristi, non vedo perchè non possa riuscire ai grilliti e ad una parte di leghisti « furbi » che non vogliono tornare a far gli agitatori d`osteria nell`Alto Milanese o nelle Valli Bergamasche, per altro in diretta concorrenza con le « risorse » che già affollano quei luoghi.
    Il popolo bue ha mangiato così tanta cacca che sicuramente si ingollerà anche queata e pure si leccherà i baffi, chiamandola « cioccolato diversamente gustoso ».

    Segni evidenti della meraviglia incombente si vedono ogni giorno sui media che contano e dal comportamento di certi ministri chiave e (concordo oramai con l`avvocato) anche del capo del governo, i quali avendo capito dove si andrà a finire stanno prendendo le giuste cautele per assicurarsi un posto dalla parte giusta il giorno del giudizio.
    E lo si vede anche nelle recenti nomine, che assegnano il controllo dei servizi segreti al braccio destro di Renzi e la vigilanza Rai ad un uomo di Berlusconi. Giusto in sintonia con l`idea dell`avvocato secondo la quale il governo dovrebbe usare i media che controlla per spiegare al popolo bue le iniquità e l`oppressione dei tedeschi e di Bruxelles ! o come credere che il Moavero (UE di granito) vada a negoziare per noi alla Cavour, per smontare l`UE. Ma anche Eichman, persino al suo processo davanti a quelli che aveva mandato in vacanza, si diceva convinto cultore e protettore della razza ebraica! Quin non mi stupisco di nulla.

    Poveracci noi se non ci svegliamo prima !

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