MPS: IL SILENZIO VALE UN GOVERNO PD-M5S?

MPS: IL SILENZIO VALE UN GOVERNO PD-M5S?

Il 22 Marzo scorso sulla prima pagina de “La Verità” campeggiava il titolo “E i vertici Mps accantonano i soldi per le buonuscite” di Francesco Bonazzi, circa la delibera del CdA di MPS in cui si destinano 18 milioni per le buonuscite di dirigenti apicali anzichè fargli causa per danni chiedendo il sequestro di tutti i loro averi – nonostante le pessime prestazioni della dirigenza del Monte e alla faccia delle decine di migliaia di posti di lavoro che sta tagliando e dei soldi che trattiene ai dipendenti restanti per finanziare lo scivolo dei colleghi in esubero.

Bonazzi interpreta questa delibera nei seguenti termini, lineari e logici: il CdA di MPS, vista la débacle elettorale di quella sinistra che fa da braccio politico del discutibile ceto bancario italiano e franco-tedesco, prevedendo quindi l’avvento di un governo senza PD che indagherà nella mala gestione e silurerà i dirigenti colpevoli, ha preparato un cospicuo fondo di buonuscita per quei medesimi dirigenti – i quali sono in parte membri del CdA, quindi co-autori di quella delibera.

 

Fin qua Bonazzi. Ma qual è la possibile funzione pratica di una siffatta delibera? Del remunerare quei dipendenti immeritevoli?

Forse essa vuole assicurare a quei dirigenti la remunerazione per ciò che hanno fatto: le loro scelte, rovinose per il Monte, hanno però algebricamente avvantaggiato altri soggetti. Forse essa vuole coprirli di soldi nel timore che parlino al pubblico di questi soggetti. E delle sofferenze che causarono la crisi del Monte, ovviamente ignorate dalla Commissione d’Inchiesta (come ho spiegato in un precedente articolo: http://marcodellaluna.info/sito/2018/01/20/il-monte-degli-inganni/) – sofferenze anteriori e di altri clienti, rispetto a quelle emerse successivamente e messe sulla lista dei 100 grandi crediti deteriorati, fintamente secretata e prontamente trapelata ai mass media. Sofferenze assai molto più compromettenti per la partitocrazia.

La delibera in questione sarà sottoposta all’assemblea dei soci dopodomani, 12 Aprile, e qualcuno è arcisicuro che sarà approvata, perché – scrive Marco Sbarra (I Capitan Schettino del Monte si preparano ad abbandonare il Titanic che affonda? – “Il Cittadino” online del 23.03.18) “è impensabile che sia stata messa a punto senza l’approvazione preventiva del socio di maggioranza, cioè dell’esimio professor Padoan.” E aggiunge, causticamente: “Il premio in azioni non viene ancorato ai risultati raggiunti, ma viene garantito in caso di dimissioni o “defenestrazioni”.”

In un primo tempo, i beati destinatari dei 18 milioni erano o parevano essere l’AD di MPS Marco Morelli (principale autore della delibera stessa), l’AD di MPS Capital Service Giampiero Bergami, l’AD di Widiba S.p.A. Andrea Cardamone e altri dirigenti apicali.

Il Monte sta franando da sei anni, e la frana ha fatto sparire credo ormai 5 aumenti di capitale e gli oltre 3 miliardi messici dai governi a guida PD; il valore di borsa continua a calare. La perdita del 2017 è di 3,5 miliardi. E i governi a guida PD hanno buttato i soldi dei contribuenti in quella banca da decenni a guida PD, ma non hanno fatto quello che era ovvio e doveroso che facessero, ossia indagare e scacciare il pernicioso management che aveva portato la banca in rovina, dall’acquisizione dell’Antonveneta in poi. Perché?

Dopo una serie di articoli scandalizzati come quelli sopra citati, il CdA ha cercato di mettere una foglia di fico alla sullodata delibera: ha dichiarato che i beneficiari non sono solo quei cinque sunnominati vertici, ma ben 250 dirigenti.

Tuttavia a questo punto la cosa appare ancor più torbida, per due ragioni:

  • La prima: se si si spalma su 250 dirigenti i 18 milioni, si ha una media di €72.000 a testa, che sarebbe assurdamente poca, rispetto alle buonuscite multimilionarie elargite durante tutta la crisi del Monte ai responsabili della gestione;
  • La seconda: perché la buonuscita si dà quando il rapporto di lavoro finisce, non quando continua – quindi dire che i destinatari sono 250 dirigenti, è come dire che c’è in progetto che tutti questi si dimettano o vengano licenziati, il che è ancora più assurdo.

Quindi il chiarimento dato dal CdA non è credibile.

 

Presto vedremo se l’assemblea di MPS avrà il candore di approvare la delibera dei 18 milioni e soprattutto come voterà l’azionista leader, ossia Padoan.

Poi vedremo se Luigi Di Maio, col Movimento 5 Stelle, porterà avanti i negoziati con questo PD per la formazione di una maggioranza, o l’acquisizione del suo appoggio esterno – accordi che necessariamente implicherebbero un patto di salvacondotto e silenzio sul recente passato bancario.

Attento, Gigetto: non lasciarti traviare, perché sei sotto i nostri riflettori.

10.04.18 Marco Della Luna

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1 risposta a MPS: IL SILENZIO VALE UN GOVERNO PD-M5S?

  1. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati appecoronandi lettori,

    Sul Monte Paschi non servono molte parole : ci hanno (in epoche diverse e sotto colori diversi) magnato tutti alla grande. Quindi non sognandosi neppure lontanamente gli stessi cleptocrati – che sono poi sempre quelli che ci governano e ci governeranno per conto di Berlino – di autoingalerarsi ed ancor meno restituire, pagherà l`appunto appecoronando italico (e nordico perchè più fesso) contribuente. E sarà pure contento, perchè realizzato l`ennesimo salvataggio, avrà poi la mitica UNIONE BANCARIA e naturalmente pagherà ancora con altro pianto e stridor di denti.

    Invece permettetemi di continuare il discorso da bar sull`erigendo governo.
    Come da facile profeta avevo azzardato, la pugna sta diventando pugnetta.
    Difatti i due virili « vincitori », avendo esaurito le erezioni dimostrative (appunto per questo il governo é detto « erigendo »), temo stiano già pensando a più onanistici propositi, per non restare definitivamente insoddisfatti ed ammosciati.

    Ci sta pensando il verdecornuto Salvini. Difatti cominciando (forse) a capire l`ingenuità mediante la quale ha ceduto la dovuta presidenza del senato alla sig.ra Casellati (berluscones di acciaio) in cambio di berlusconiana aria fritta, adesso si avvede che la stessa Signora, qualora il Notabile le desse l`incarico « esplorativo », mai più lavorerà per un governo in cui i verdecornuti leghisti abbiano una fetta di potere reale. Se andrà bene (ma ho qualche dubbio) ci sarà l`inciucione dove i leghisti faranno la parte degli utili idioti come la fece Bossi (pagato con le « paghette » e le briciole) nei 20 anni in cui questi, neofascisti sdoganati & berluscones hanno depredato e svenduto l`Italia. E ciò andrebbe benissimo ai veri capi a Berlino, come senza tanti riguardi ci dice il prof. Monti (che non si vede ma da Bruxelles comanda di sicuro più dei due « vincitori »). Difatti « testuale » : « in un governo di « unità nazionale » si posssono tranquillamente prendere le misure più « necessarie » anche se impopolari (leggi abolire la democrazia reale, svendere la ricchezza residua del paese, e stangare senza pietà i soliti che magari possono sempre tirarsi dalla finestra se non fossero contenti) senza che ciò vada a danneggiare l`immagine politica di nessun partito » e soprattutto di nessun capo. Che bello ! Ma se putacaso fosse il Salvini a non essere contento lo si lascerebbe tranquillamente andare « all`opposizione » dove da buon populista (ed adesso anche traditore filorusso – ma come il Trump USA non era il male assoluto ?) non conterebbe più nulla. Al suo posto (però con analoghe funzioni e senza poteri reali) si metterebbe l`altro « vincitore ».
    E che questa sia l`aria che tira il Salvini lo ha capito quando già adesso senza che nessuno gli chieda nulla, si offre di farsi da parte a favore « di una terza persona » che manco a dirlo sarà un fedelissimo di Berlino. Alla faccia dei suoi sempre più verdecornuti elettori ovviamente.

    Quell`altro, il Di Maio, venendo da quello che Machiavelli chiama « popolo minuto », é più furbastro. (= quello che crede di fregare tutti e pure ci riesce, solo che alla fine, oltre agli altri, resta bidonato anche lui) Difatti l`ex parcheggiatore (abusivo ?) ha da tempo capito che le utopie che sono servite in passato per imbonire il popolo bue disperato sono spaventose sciocchezze. Quindi dopo aver espunto dai candidati eleggendi i soggetti sconvenienti rispetto al pensiero unico e fatto lui stesso adeguata professione di fede europeista (leggi filotedesca), neoliberista (ah la City !) e nordatlantica (quella di Obama/Soros ovviamente), adesso é dispostissimo a qualunque cosa pur di andare a Palazzo Chigi, ovviamente con i suoi degni compari da adeguatamente prebendare sempre alla faccia ed a spese del popolo bue. Gli unici suoi problemi sono che i crucchi con i suonatori di mandolino sono molto sospettosi ed esigenti, e che gli mancano i numeri e (per adesso) i soldi per comprarli. Quindi fà il fornaio sperando di cuocere in almeno un forno. Ma anche lui é un illuso perchè qualunque dei due forni scelga é sempre la stessa cosa, ovvero o ci sono dietro i tedeschi o il nulla. E con il nulla si finisce come Tsipras/Varufakis se va bene. Ed anche arrivando ad aver il campanellino dal Gentiloni, i tedeschi poi saranno quelli che davvero daranno ordini pena l`andar per rane come il compianto « rottamatore », il « semolino acido » Bersani, l`ammosciato e decotto Letta e forse anche il papalino-rosso Conte Gentiloni. Soggetti questi (forse salvo il Letta che si é davvero bruciato i peli del deretano) che per altro magari poi ci potremmo ritrovare nel « nuovo » esecutivo.

    Ma neppure il Fantasista di Arcore esulta. Difatti pur perdendo le elezioni é riuscito ad ingabbolare il ruspante Salvini e risuscitare quel mitico « centrodx » che avrebbe subito affossato se avesse avuto coi pidini i numeri. Ma per adesso vi é sempre il rischio che la fedelissima divorzista che ha messo in sella fallisca nonostante il suo comprovatissimo pelo sullo stomaco. Ovvero l`inciucione non riesca. Per « inciucione » intendo il « governo di responsabilità » con tutti dentro salvo uno dei due « vincitori », oppure versione ridotta, il c.d. « arco non populista » escludendo tutti e due i ruspanti e sopperendo alla mancanza numerica mediante « responsabili » alla Verdini/Scilipoti e la copertura del Notabile il quale gabella al popolo bue che é « una soluzione transitoria » « per una nuova legge elettorale » « per far la legge di bilancio » ecc.ecc.. Ovvero un costosissimo (per noi) ed ossequientissimo (per i tedeschi) carrozzone che invece di « qualche mese » durerà 5 anni e magari per sempre potendo abolire le elezioni « per semplificare » e « per risparmiare » o « perchè i mercati ce lo chiedono ».

    Quello che invece è assolutamente silente, ma al centro della scena é il capace Martina. Capace davvero, non scherzo. Questo oltre che aver capito da molto tempo che in politica sovente il bel tacer non fu mai scritto, aspetta fidente il suo turno. E mica da comparsa, ma da protagonista. Eh sì perche lui sa di aver perso le elezioni, ma mica gli spiace tantissimo perchè si é (almeno sembra) liberato del « rottamatore » ed ha vinto un cospicuo assegno in bianco sulla Banca del Quirinale che a tempo debito sarà presentato all`incasso. Eh sì perchè o il Di Maio per arrivare a Palazzo contenta i pidini (e mica poco) oppure é il Berlusconi a dover abbozzare. Magari appunto scaricando (sorpresa !) i sempre più ingombranti e pericolosi verdecornuti a vantaggio del sesso sicuro con gente nota come i neo-comunisti ravveduti e di certe prestazioni. E naturalmente con il benigno consenso della macchina che fà i soldi che sta a Francoforte.

    E se poi ci ritroviamo pidini e grilliti assieme da soli (hanno i numeri e magari ci danno anche il Grasso e la Boldrini e persino la Kyenge) il popolo bue dovrà piangere amaramente e vedremo una di quelle « riprese » così forti e durature che non ci sarà più vasellina nelle farmacie.

    Ma ancor peggio ci toccherà se il Notabile non quaglierà in tempi abbastanza stretti. Difatti « agli alleati » servono i nostri soldi, il nostro territorio ed i nostri mezzi prima che il Trump o il Putin ne facciano altre delle loro. Quindi la fretta improvvisa ed indiavolata dell`impassibile presidente temo sia dovuta magari ad « un bonario consiglio » proveniente dalla Cancelleria : sbrigati o arrivano i « mercati » che per noi é l`equivalente di quel certo « fraterno intervento » che i Cechi ancor oggi si ricordano benissimo. Niente carri armati, ma magari la Trojika o qualche altra diavoleria finanziaria, ed al posto di Jan Palach che si é dato fuoco come un bonzo avremo tanti che magari sceglieranno una più economica finestra di casa propria.

    Certo, ricordate sempre che questo é un discorso da bar, dove per un attimo l`impossibile diventa realtà, e persino un poveraccio con un umile lavoro per un glorioso istante – e pure davanti ad un pubblico attento ed empatico – può sentirsi come un reggitore di popoli o l`allenatore vincente di una grande squadra.

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