LOTTA ALL’ODIO E SCHIAVITU’ PER DEBITI

LOTTA ALL’ODIO E SCHIAVITU’ PER DEBITI

Le persistenti campagne istituzionali e mediatiche contro l’espressione di idee e sentimenti di odio, razzismo, nazismo, fascismo, stanno producendo effetti contrari a quelli dichiarati, cioè stimolano e confermano nella gente proprio quelle idee e quei sentimenti. La gente sembra percepire che si tratta montature strumentali ed esagerazioni isteriche adoperate dalla casta e dai suoi ‘intellettuali’ per non parlare dei mali veri e presenti, di cui essa è responsabile: disoccupazione, impoverimento, continua perdita di efficienza, di prospettive, e i continui fallimenti di governanti incapaci e falsi.

La causa dei mali socio-economici italiani suddetti sta in alcuni precisi fattori di moneta e mercato, che di seguito indicherò.

A un primo livello, di cui un poco si parla, l’Italia è inserita in un sistema in cui essa:

-partendo da condizioni di svantaggio in quanto a debito pubblico e liquidità di sistema,

-deve competere con paesi più efficienti di essa

-con un cambio monetario bloccato rispetto ad essi (cioè senza poter lasciar svalutare la propria moneta per recuperare competitività)

-subendo un mercato commerciale libero (cioè senza potersi difendere con barriere doganali, senza poter limitare l’uscita di capitali, senza poter dare aiuti di stato alle proprie industrie, e senza potersi opporre al loro take over da parte straniera)

-sottostando al potere legislativo, fiscale e politico di un’Unione Europea diretta proprio dai paesi competitori controinteressati (che adattano le regole ai propri interessi)

-e senza nemmeno il meccanismo federale della condivisione del debito pubblico con redistribuzione dei surplus verso le aree in difficoltà (come avviene negli USA).

Ovvio che, in queste condizioni, l’Italia non ha speranze di risanarsi e risollevarsi: è matematicamente spacciata, chiunque sia al governo, e la gente starà sempre peggio, sarà sempre più povera, più tassata, più privata di servizi, più esclusa dalle decisioni, più gestita da investitori e decisori stranieri.

A un livello più profondo e globale, di cui non si parla nei mass media, la causa dei mali economici è sempre nel sistema monetario, ma in un senso ulteriore:

Per scambiare i beni e i servizi che producono, i soggetti economici (persone, aziende, enti pubblici) sono costretti a servirsi, prendendola a prestito contro interesse, di moneta, moneta che è prodotta (a costo zero) in regime di monopolio da un cartello bancario in mano a poche persone.

Dato che tutta la moneta è immessa nel mercato come prestito (debito) soggetto a interesse composto, costantemente deve essere presa a prestito ulteriore moneta. Questo rende i produttori di ricchezza reale, nell’insieme, quindi anche la società nel suo complesso e lo stato stesso, sempre più indebitati verso i produttori di moneta, sia in termini di capitale che in termini di interessi, finché il debito capitale espropria tutto il risparmio e gli interessi espropriano tutto il reddito, e si finisce a lavorare come schiavi per pagare gli interessi su un debito inestinguibile.

L’obiettivo del capitalismo o liberismo, cioè del modello dominante e adottato dalla UE, è la generale schiavitù per debito, e ci siamo vicini. Chi protesterà indicando i responsabili di ciò, sarà deferito per hate speech.

(Questo esito viene accelerato dai banchieri con le note manovre di pump and dump, cioè di allargamento-restringimento del credito, organizzati ad arte: le bolle di mercato.)

Ovviamente, la posizione di monopolio sopra descritta è tutt’uno con una posizione di potere politico soprastante a quello dei governi e dei parlamenti (e di potere culturale soprastante a quello dell’accademia), perché uno stato che, per funzionare (per finanziarsi), dipende da una moneta che non controlla e che gli deve essere prestata da speculatori internazionali privati, riceve la politica economica ed estera da questi medesimi speculatori come condizionalità. Non ha alcuna autonomia decisionale sostanziale. Questo tipo di stato non fa le privatizzazioni: è già esso stesso privatizzato. Esso essenzialmente non è al servizio dei cittadini e non li può rappresentare, bensì è al servizio dei suoi finanziatori, che lo usano come schermo e capro espiatorio per deresponsabilizzarsi dei mali che essi causano alle popolazioni nel perseguire i propri interessi e disegni globali.

Per queste ragioni, chiaramente, il modello socioeconomico in atto è imposto senza alternative. Il sovranismo, il populismo, il socialismo, la dottrina sociale della Chiesa, come ogni critica del suddescritto modello di potere monetario sulla politica, possono aver successo sul piano teorico, ma non hanno alcuna possibilità di affermarsi su quello politico e concreto, perché per farlo dovrebbero battere e abbattere, su scala perlomeno continentale, un sistema immensamente potente di interessi contrari. Consci di ciò, Salvini e di Maio, che erano partiti da posizioni incompatibili con alcuni aspetti, peraltro secondari, del sistema, avvicinandosi al potere si sono ravveduti e allineati ideologicamente ad esso, dichiarandosi per l’Euro, per l’Unione Europea e per la sua dottrina economica.

Un siffatto sistema di dominio potrà cadere solo per effetto di una rottura interna, oppure di una catastrofe globale climatica o geofisica o biologica o bellica. Ma la sua naturale evoluzione, che ho descritto in Tecnoschiavi, va verso la tecnocrazia assoluta, zootecnica.

17.11.2019 Marco Della Luna

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2 risposte a LOTTA ALL’ODIO E SCHIAVITU’ PER DEBITI

  1. ahfesa scrive:

    Amenità & Spigolature

    Le navigate istitutrici dei prestigiosisismi collegi per educande di elevato ceto ed ampi mezzi, pur mantenendo un serioso disappunto, sanno benissimo che una volta che le loro pupille hanno perso la verginità, ogni amplesso diventa possibile e giustificabile, a patto che le fanciulle sappiano trarne il giusto profitto materiale e sociale, ben differente da quello fisico e spirituale. E tale attitudine, benché formalmente e moralmente esecrata, é di fatto apprezzatissima e principale materia di insegnamento in quei luoghi esclusivi.

    Per divertente proprietà transitiva anche i grilliti si sono trovati nella condizione dell`educanda, ma di fresca fortuna, con cospicua dote di voti, seggi e poltrone, che ha di buon grado sacrificato la propria verginità al successo materiale e sociale. Cosi come dopo sofferto pudore si é consumato l`amplesso con i verdecornuti leghisti, dopo, ma con molte meno remore ci si é infilati nella pidina alcova. E pure con la sorpresa di trovar non uno ma due amanti da soddisfare contemporaneamente. (Zingaretti & Renzi ). Anzi due amanti ed un esigentissimo guardone che é l`UE, che ha pure fatto da pronubo e vuole una esosa senseria.

    Ma la cosa si sta rivelando incresciosa poichè nonostante i grilliti abbiano la dote maggiore e quindi teoricamente possano fare e disfare a piacimento, in realtà essi si ritrovano se possibile ancor più compromessi e coartati da pidini e renzisti i quali li stanno fagocitando ben più dei leghisti. Particolare ameno della vicenda é che i pidini si sono comprati il Bisconte, l`avvocato del popolo, che avrebbe dovuto prima difendere chi l`ha messo in sella e mica per moralità, ma solo per convenienza.
    E giorno dopo giorno la situazione diventa sempre più diffcile. Difatti pidini e renzisti, qualunque porcheria verso il popolo bue mettano insieme, bene o male hanno una certa base elettorale e un appoggio presso i poteri forti, nonchè a Berlino. Situazione questa che può sempre garantir loro, anche saltasse il banco e si andasse a votare, una agiata presenza nelle stanze del potere dove si vive sicuri nel privilegio e si incassano regalie e prebende esentasse.

    Invece ai grilliti si manifesta sempre più lo spettro della cacciata in massa come Adamo ed Eva dal paradiso terrestre. E ciò per molti sarebbe assai duro, poichè non solo vorrebbe dire ritornare alla vita semiprecaria dei sudditi, sia pure con qualche vantaggio, ma anche esporsi alla vendetta certa di tutti quelli potenti che dai parlamentari scanni e dalle prebendate poltrone hanno duramente offeso e danneggiato.

    Non solo, l`abisso in cui precipitare per loro si approfondisce sempre di più, essendo legati ad un governo che non dirigono (comandano a Bruxelles per Berlino tramite i prestanome pidini e questo lo sapevano da subito), ma del quale si devono come partito di maggioranza relativa accollare in proprio i disastrosi effetti sull`elettorato delle demenziali decisioni imposte.

    Anche uno scemo capisce perchè con la lega dal 34 a 17 si sono inverite le posizioni. Mica perchè l`ex ruspante Salvini é un portento di acutezza, ma semplicemente perchè i grilliti hanno per durare sposato le usurarie e recessive imposizioni di Bruxelles, mentre l`accorto verdecornuto ha soltanto detto al popolo bue quello che voleva sentirsi dire avendone oramai piene le tasche di Europa, di risorse e di francotedeschi che si mangiano tutto. Cioé che ogni popolo deve farsi le sue leggi, deve proteggere i propri confini, non può mantenere ogni tipo di sfaccendato, criminale, indigente a tempo indefinito, non può pagare il 70% di quanto incassa di imposte e pure prosperare per pagarne di più, non può sottostare a trattati chiaramente coloniali e via dicendo. Come dico alla noia se al posto del Salvini ci fosse stato il Mago Zurlì redivivo e pure in calzamaglia e bacchetta magica, avrebbe preso lo stesso consenso. E magari di più perchè Cino Tortorella era più simpatico del ruspante.

    Adesso i capetti grilliti e gli spin doctor casaleggisti devono risolvere un enigma degno di Ottaviano Augusto, cioé di quello che senza apparentemente cambiar nulla ha trasformato una repubblica populista in una monarchia assoluta.
    Ovvero da un lato oramai é evidente che per i grilliti l`alleanza con i pidini ed ancor peggio con i renzisti presi di straforo é esiziale. Dall`altro far saltare il banco ed andare a votare porterebbe, qualunque sia il risultato della lotta tra globalisti e sovranisti, alla irrilevanza politica se non alla scomparsa del movimento. E ciò anche in caso i risultati siano poi « corretti » dai tedeschi a mezzo alchimie di palazzo o forzture costituzionali. E l`irrilevanza vuol dire micragna e pericolo per gli attuali prebendati.

    Dunque necessità aguzza l`ingegno e come detto all`inizio una volta persa la verginità ogni amplesso diventa possibile. Quindi non mi stupisce che i grilliti cerchino prima che sia troppo tardi da un lato di sganciarsi dalla nefasta alleanza con i sinistri ed i falsi sinistri renzisti, dall`altro però riuscendo a risedurre i verdecornuti, mettendo in piedi non so che pasticcio per poter continuare a durare. Certo l`arbitro sarebbe il Notabile Siciliano che abita al Quirinale, naturalmente diretto da Berlino.

    Ora io sono un povero ignorante, ma é certo che alla Cancelleria anche l`ultima testaquadra di sturmtruppen ha capito che continuando di questo passo, di idozia in idiozia mediatica e politca, poi accompagnata ed amplificata dai provvedimenti impopolari e demenziali che si vogliono imporre, si andrà davvero a consegnare il paese ai verdecornuti, stavolta con percentuali maggioritarie. E ciò essendo geopoliticamente impossibile, porterrebbe alla necessità di drastici correttivi, stavolta però con conseguenze imprevedibili.

    Ed allora a parte la soluzione immediata ed improvvisa, tutta germanica, della sostituzione alla greca di fatto del governo con un gauleiter con pieni poteri in forza dei trattati (la modifica del MES é un gradino di quella scala) non resta che la strada, anche questa rischiosa, ma meno pericolosa alla lunga, di far ritornare in sella un governo « sovranista » con il Salvini in testa ed i grilliti di rincorsa, mantenedo l`attuale conformazione parlamentare con i verdecornuti al 17, e di strangolarlo lentamente e con metodo portando così alla fine politica sia dei leghisti che dei grilliti bollati come incapaci e di rimettere poi, dopo « giuste » votazioni, in sella facce nuove o seminuove con colori politici rinnovati, tipo « nuovo centro calendista » verdi euroecologisti alla Greta tanto di moda, « eurosardine » tutti « nuovi » ma di fede certa e sicura. L`unico serio rischio é che i nuovi gialloverdi trovino prima della sicura disfatta, uno sponsor potente extra UE e magari a costo di ricastrarsi freghino la Cancelleria. Un po`come re sciaboletta che almeno per mezz`estate riuscì ad ingannare i musi pesanti a Rastenburg., ma poi alla fine ci rimise il posto e la dinastia. E pure con reputazione molto dubbia.

    Fantapolitica, discorsi da bar (sono astemio totale) direte voi. È vero, ma speriamo che il dio dei ciucchi si muova perchè se questi durano davvero ancora due anni prima di rovinarsi loro rovineranno noi per almeno una generazione.

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    per prima cosa sgombriamo il campo dalle amenità poichè tutti sanno che la „deriva fascista“ ed attività connesse gabellate come di stampo nazista, sono per la quasi totalità il prodotto di amene interpretazioni dilettantescamente affabulate dai soliti media allineati al pensiero unico, al solo scopo di distrarre il popolo bue dai reali e sempre più stringenti problemi che l`affliggono e farlo „votare giusto“. Esattamente come ai bei tempi di Giuseppe Baffone (definito il padre di tutti i proletari del mondo) & suoi degni successori, quando per occultare che la gente faceva sempre più la fame a causa delle demenziali „riforme“ di regime, si scopriva di colpo il tentativo di infiltrazione capitalista e controrivoluzionaria, con relativa convocazione di comizi ed adunate, nonchè opportune „purghe“ a carico degli inevitabili „colpevoli“. Adesso „per fortuna“ ai gulag ed allo spiccio colpo alla nuca, si é sostituito il terrorismo fiscale, la distruzione mediatica, lo strangolamento economico affamatorio, l`usura spudorata con trattati imposti sempre più capestro (MES), e naturalmente l`inquisizione legalizzata contro „evasori“ „razzisti“ e „populisti“, mentre i „revisionisti“ colpevoli di tutti i mali sono oramai soltanto il verdecornuto Salvini ed i suoi accoliti, riguardati questi come pericolosi sovvertitori che anche solo parlando fanno alzare il terribile spread, come fossero loro a dirigerlo veramente. Non essendo più di moda le parate militari e le adunanze coreograficamente inquadrate, nonché l`appartenenza obbligatoria ad associazioni di regime, per corroborare il pensiero dei nostri Quisling si é passati alle „sardine“. Ovvero l`equivalente del „comizi spontanei“ tanto cari al compianto defunto regime quando davvero le cose andavano molto male.

    Ma ahimé gli spin doctor di Stalin, Hitler, Mao e persino dei compagni Breznev e Xi Jinping , comedel nostro megalomane duce, erano almeno seri professionsiti, i quali non di rado riuscivano ad ammantare con un velo di seriosa verosimilità le più sperticate ed improbabili menzogne. I nostri capi attuali, ennesima ribollitura di una classe dirigente decotta e screditata, invece non riescono neppure in questo. Difatti spacciano come inconcusse vertità, o supremi valori, bufale che a prima vista appaiono tali e che poi persino non tramonta il sole che vengono da loro stessi marchianamente contraddette. Siamo arrivati al livello in cui l`incapacità dei capi, sommata all`enormità dei problemi accumulati, all`intransigente esosità di Berlino/Bruxelles, sono tali che oramai si sconfina nella schizofrenia decisionale. Come ho detto altrove ciò é per noi sudditi senza potere pericolosissimo, poichè i nostri veri decisori temo non saranno molto contenti degli imbelli disonesti e pasticcioni che hanno messo in sella pensando di castrare il ruspante Salvini. Dunque é fortemente possibile che stiano preparando delle contromisure molto dolorose. (il solito MES+Lagarde+sostituzione esplicita dei nostri capi con un eurocommissario alla finlandese)

    Devo poi aggiungere a beneficio dei nostri capi giallorossi, che non é inesatto che stia montando una forma di odio sociale sempre più sordo e pericoloso. Ma non quello gabellato dei „fascisti“ contro le „risorse-che-ci-pagheranno-la-pensione“, gli ebrei, gli omossessuali, le donne che hanno scaricato il marito/fidanzato, bensì proprio quello contro i nostri euro-don Rodrigo, più o meno piccoli, incapaci, insignificanti, ma sempre più dannosi, costosi ed arroganti.

    E la via intrapresa dal Bisconte é purtroppo per noi quella tipica dei dittatori bananas….alla frutta. Ovvero il ricominciare con il bombardamento mediatico e con le inquisizioni giudiziarie ad orologeria per altro contro la difesa dei confini ed il contrasto dell`immigrazione indiscriminata, argomenti per i quali il Salvini gode oramai di seguito stramaggioritario presso il popolo bue, che trascende l`elettorato leghista.
    Ma probabilmente diffidando loro stessi degli esiti, i nostri capi adesso si sono inventati come detto „movimenti“ artificiali di piazza tipo „sardine“. (che a proposito dov`erano quando il ruspante sbracava al Papeete?) Cosa che oltre ad essere di dubbio esito e combinata in modo dilettantesco e scoperto é anche pericolosissima. Difatti qualcuno si é scordato che i nostri guai di circa 100 anni fa son cominciati proprio quando qualcuno furbastramente ha creduto di coartare movimenti ideologici (moderati e ragionevoli ma invisi ai poteri forti) che anche godevano di un cospicuo favore popolare, ricorrendo ad altri schieramenti di piazza artificiali precostituiti, finanziati ed appoggiati dagli stessi poteri forti nazionali e stranieri. Il risultato é stato il principio della guerra civile, poi continuata con tragico epilogo 25 anni dopo, con in mezzo la marcia su Roma, re sciaboletta, il duce labbrone megalomane alleato dell`imbianchino diventato padreterno, che ci ha rovinati.
    Difatti se i pidini mettono in piazza le „sardine“, mica escluso che i verdecornuti leghisti ed i parafascisti (quelli sÌ) della Meloni non mettano in campo la „acciughe“ e poi di pesce in pesce si arrivi agli squali ed ai barracuda, per finire poi tutti prima pescati, sbudellati e poi fritti in padella.

    Altro bruttissimo segno é il ricorso ad azioni giudiziarie chiaramente pilotate dall`esecutivo e ben corroborate dal pugno duro della Finanza, che però dipende dal MEF che é parte in causa e quindi non imparziale. Per carità il trio Marcegaglia, Mittal, Francolussemburghesi si pettina il pelo sullo stomaco con la spazzola di ferro, ma ahimé ce lo siamo scelto al posto dei Riva e ce l`abbiamo in casa. Ora l`inquisizione giudiziaria e l`intimidazione ispettiva funziona benissimo con il contribuente nostrano anche agiato, per non parlare del povero cristo senza potere. Ma con personaggi del calibro di Arcelor (per altro con dietro i francesi nostri secondi padroni) diventa nel tempo altrettanto suicida che rubare alla mafia. Senza poi contare il cattivissimo esempio che si dà agli investitori presenti e futuri. Ovvero io ho una contestazione col governo sull`interpretazione dei patti che ho stipulato, avvio una conseguente e leggittima azione legale e mi arriva la giustizia penale e l`inquisizione finanziaria con irruzioni e sequestri. Cosa da far scappare subito gli operatori seri e corretti.
    Non dubito che la mobilitazione delle procure e le immagini dei finanzieri in assetto di guerra nello stabilimento di Taranto abbiano un grosso impatto mediatico sul popolo bue, ma quanto ai risultati pratici ho grossi dubbi.

    Un governo „serio“, diciamo alla Andreotti, dall`inizio della vicenda sarebbe stato parco di dichiarazioni, esattamente come fà Arcelor, ed avrebbe mosso non i finanzieri in divisa, ma certe copertissime strutture inquisitive, magari anche assistite da copertura giudiziale riservata, al fine di trovare uno dei tantissimi punti dolenti e molto imbarazzanti di quei signori. Poi state sicuri che riservatissimamente, magari davanti ad un buon bicchiere, tutto si sarebbe aggiustato, salvando tutti la faccia. Ma ciò presuppone accomunare il Bisconte & Biscontini con il Divo Giulio & Conigli Mannarri, che ahimé non é cosa.

    Ripeto, anche nell`interesse stesso di Berlino/Bruxelles, questi cosi vanno mandati a casa (e magari dopo anche in una comoda galera) prima possibile, altrimenti in due anni ci riducono ad un paese del terzo mondo, sempre che prima non arrivi davvero la repubblica islamica o il gauleiter di Berlino, che poi per noi é lo stesso.

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