PREAVVISO DI USCITA DALL’EURO – EURO BREAK UP WARNING

 

PREAVVISO DI USCITA DALL’EURO – EURO BREAK UP WARNING

Il FMI ha ultimamente pubblicato numeri che danno la certezza matematica che l’Italia non può essere risanata e portata nei parametri dell’Eurosistema: è vero che dal 2008 al 2017 sarà leader nell’avanzo primario, ma questo conta ben poco rispetto al fatto che il suo pil, in quel periodo, calerà dell’1,7%, mentre quello USA aumenterà del 20,3, quello francese del 10, quello tedesco dell’8,8, quello cinese del 116. Il rapporto debito/pil italiano peggiora del 13,2%.

Ciò basta a porre l’Italia fuori del circolo dei paesi del Primo Mondo (già nella precedente fase di crescita era rimasta indietro di molti punti dall’Eurozona e dall’America) e ad escludere che possa rispettare il Fiscal Compact (riduzione del 20% all’anno della quota di debito pubblico eccedente il 60% del pil). Quindi, a breve termine, l’Italia sarà o fuori dall’Euro, oppure governata direttamente dai finanzieri del Meccanismo Europeo di Stabilità, cioè di Berlino, con costi, reazioni sociali, controreazioni repressive, potenzialmente estremi. Anche in Spagna e Grecia le ricette “europee” (cioè quelle dettate dalla Germania a tutela del suo c.d. “modello economico renano”), stanno portando l’economia al disastro. E continuano a venire imposte.

Le richieste di tasse e sacrifici da parte di un governo sono legittime se il governo dimostra che sono necessarie e idonee a un programma realistico e utile al paese. Quelle del governo Monti non sono necessarie, perché il governo dovrebbe prima tagliare spese pubbliche parassitarie e gonfiate, e non lo fa; non sono idonee, perché, conti alla mano, non risolvono la crisi ma paiono aggravarla con l’avvitamento fiscale; inoltre non rientrano in un programma di interesse nazionale, anzi non si capisce nemmeno che fine stia perseguendo il governo, date le grandezze sopra riportate.

I tagli previsti alla spesa pubblica indebita per beni e servizi sono di 4,2 miliardi su un totale di 147, quindi è chiaro che non si liberano risorse per investimenti produttivi né per alleggerimenti fiscali, ma rimane intatto il sistema di produzione di consenso e profitto partitico e mafioso mediante scialo e appalti gonfiati. Item per le opere pubbliche, sistematicamente gonfiate. E per la spesa per un personale elefantiaco e poco efficiente. Tagliare la spesa pubblica parassitaria significherebbe peraltro eliminare quel sistema e i suoi titolari, e ciò è impossibile per un governo che dipenda dai partiti.

Dato quanto sopra, ciò a cui sta lavorando il governo e chi lo appoggia, con tanti tagli e tante tasse, non è, non può essere, un piano di risanamento e rilancio del paese, che essi sanno benissimo essere irrealizzabile; dunque è un piano con un fine diverso.  

Probabilmente è un piano di liquidazione del paese (ossia di raccolta e distribuzione tra potentati esterni ed esterni dei valori in esso presenti: risparmio, proprietà private e pubbliche) e al contempo di sua collocazione, in posizione subalterna, entro una nuova architettura “europea” di poteri reali e formali, con un ampio haircut dei diritti e delle garanzie civili, politici, fiscali, sindacali; e con forte compressione fiscale e bancaria delle piccole imprese italiana, onde far posto nel mercato italiano ad imprese straniere.

Remunerando l’appoggio parlamentare dei partiti politici con la conservazione dei loro privilegi e feudi, si tiene insieme il paese per il tempo necessario a liquidare i suoi assets e a completare  il lavoro di ingegneria sociale. Poi, quando il paese salta, lo si fa cadere in una gabbia appositamente predisposta. Questo mi pare lo scenario più verosimile, anche se spero di sbagliarmi.

Come previsto da Paul Krugman già nel 1991, continua la meridionalizzazione (desertificazione industriale) della periferia europea, ossia continua il processo di concentrazione dei capitali e delle competenze nelle aree, perlopiù tedesche, dove il capitale e le competenze rendono di più, e dove realizzano surplus commerciali che consentono, da un lato, di aumentare il gap di efficienza sistemica, con un continuo calo del costo comparato del lavoro tra Germania e PIIGS (feedback positivo, anziché correttivo, del mercato); e dall’altro lato di fare shopping di assets nei paesi periferici – shopping  ulteriormente favorito, se questi paesi svalutano uscendo dall’euro. Monti e molti altri lavorano a questo processo di riforma del sistema-europa, processo infrastrutturale rispetto a quello sovrastrutturale della riforma giuridica che dissolve gli stati nazionali.

  Per tali ragioni, è strutturalmente prevedibile che l’eurosistema si rompa a breve, e a quel punto è interesse dei PIIGS sciogliersi anche dal Mercato Unico, al fine di poter adottare misure protettive contro il take-over dei capitali tedeschi e altre forme di imperialismo e colonizzazione depredante.

In tale scenario, è ovvio che i cittadini ritengano che le tasse siano non solo eccessive, ma anche contrarie agli interessi della nazione, perché esse vanno a sostenere un’operazione di quel tipo. Se uscire dall’Eurosistema è inevitabile, tanto vale uscire al più presto, prima che il processo di demolizione dell’economia nazionale produca ulteriori danni, e con ancora qualche soldo in tasca. Se ci lasciamo portar via le ultime risorse, dopo saremo in balia del capitale dominante sostanzialmente tedesco, mentre anticipando i tempi potremmo ripartire i danni con i paesi amici. Il popolo e le imprese hanno quindi interesse ad attivarsi per sventare il disegno di liquidazione del paese, rovesciando il tavolo. E a ricordare alla Germania che il Nazismo e la II GM sono conseguenza dell’austerità imposta ad essa stessa per il pagamento dei suoi debiti.  

In termini di senso comune, Monti può essere considerato un nemico dell’Italia perché fa interessi stranieri contro quelli italiani. Però a livello più profondo egli, come pure Napolitano, sta semplicemente assecondando un processo oggettivo, impersonale, probabilmente inevitabile.

Hollande potrebbe allearsi con Berlino concordando di appoggiare la politica economica che Berlino sta imponendo agli altri nel proprio interesse, in cambio di una partecipazione al “bottino” di surplus e di shopping estero che Berlino sta realizzando e realizzerà. Ossia può accordarsi per spartirsi l’Europa con la Germania, inserendo il nord-est della Francia nella grande area industriale centro-europea che assorbe i distretti industriali periferici.

In ogni caso, conviene prepararsi a un cambiamento valutario, quindi alla probabilità che i depositi bancari e gli altri crediti denominati in Euro siano convertiti in Lire o altra valuta, con una forte svalutazione rispetto all’Euro e con una perdita di potere d’acquisto. Contromisure preventive, oltre all’emigrazione, sono a)spostare i depositi in un idoneo paese estero (Svizzera, per esempio); b)convertire i depositi da Euro a valute forti, con scarso debito pubblico; c)investire in valori sganciati dalla valuta italiana.

07.05.12  Marco Della Luna

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26 risposte a PREAVVISO DI USCITA DALL’EURO – EURO BREAK UP WARNING

  1. stefano scrive:

    buonasera Marco condivido integralmente e non da adesso la sua analisi, vorrei sapere la sua opinione su quali potrebbero essere i riflessi sul mercato immobiliare dell’uscita dell’euro dell’Italia

  2. l\'antimeridiano scrive:

    la sostanza dell\’articolo mi pare estremamente veritiera e realistica, il punto è diffondere queste informazioni, arrivando alla massa \"critica\" le cose possono cambiare… l\’uscita dall\’euro inoltre x quanto possa capirne, andrebbe affiancata subito dall\’applicazione della MMT modern money theroy (www.democraziammt.info) che sarebbe ne più ne meno che l\’evoluzione secolo XXI di ciò che diceva Keynes e che è stato fatto nel \"new deal\" americano o più recentemente a seguito della crisi argentina del 2001… questo (uscita euro + mmt) è l\’unica via urgente, pratica e vitale per l\’italia e gli altri paesi europei… diffondere questo con ogni mezzo è il vero compito di ogni cittadino interessato al suo paese oggi.

  3. l'antimeridiano scrive:

    la sostanza dell’articolo mi pare estremamente veritiera e realistica, il punto è diffondere queste informazioni, arrivando alla massa “critica” le cose possono cambiare… l’uscita dall’euro inoltre x quanto possa capirne, andrebbe affiancata subito dall’applicazione della MMT modern money theroy (www.democraziammt.info) che sarebbe ne più ne meno che l’evoluzione secolo XXI di ciò che diceva Keynes e che è stato fatto nel “new deal” americano o più recentemente a seguito della crisi argentina del 2001… questo (uscita euro + mmt) è l’unica via urgente, pratica e vitale per l’italia e gli altri paesi europei… diffondere questo con ogni mezzo è il vero compito di ogni cittadino interessato al suo paese oggi.

  4. PIOLI CLAUDIO scrive:

    Non è la moneta ad essere ammalata, sono i paesi PIIGS, gestiti da una partitocrazia corrotta ed impreparata. E\’ come parlare di un corpo non più sano con una pelle (la moneta) che appare ancora buona. Ma una pelle non si rigenera se non trae forze vitali da un corpo sano. Un giorno, come i serpenti, i paesi PIIGS cambieranno pelle (moneta), ma, se non si risaneranno i corpi, i funerali saranno inevitabili.

  5. PIOLI CLAUDIO scrive:

    Non è la moneta ad essere ammalata, sono i paesi PIIGS, gestiti da una partitocrazia corrotta ed impreparata. E’ come parlare di un corpo non più sano con una pelle (la moneta) che appare ancora buona. Ma una pelle non si rigenera se non trae forze vitali da un corpo sano. Un giorno, come i serpenti, i paesi PIIGS cambieranno pelle (moneta), ma, se non si risaneranno i corpi, i funerali saranno inevitabili.

  6. Giustiziasiafatta scrive:

    Si, la tempestività come in ogni cosa della vita è il fattore determinante.Se si sarà privaizzato il privatizzabile,se la proprietà privata sarà passata in altre mani a quel punto a cosa servirà uscire dall\’euro? A quel punto ci vorrebbe una dittatura per riprendersi la nazione,e non è fattibile.Bisogna uscire adesso o senza più risorse saremo un paese solo da parassitare, come buona parte del mondo viene sfruttata da Francia,Inghilterra,America e Germania.

  7. Giustiziasiafatta scrive:

    Si, la tempestività come in ogni cosa della vita è il fattore determinante.Se si sarà privaizzato il privatizzabile,se la proprietà privata sarà passata in altre mani a quel punto a cosa servirà uscire dall’euro? A quel punto ci vorrebbe una dittatura per riprendersi la nazione,e non è fattibile.Bisogna uscire adesso o senza più risorse saremo un paese solo da parassitare, come buona parte del mondo viene sfruttata da Francia,Inghilterra,America e Germania.

  8. L\’analisi che lei fa è come sempre giusta… il signor Monti non sta lavorando per salvare il paese ma per consergnarlo agli amici degli amici del Bilderberg, della Trilaterl commission ede CFR… solo che la gente normale non riesce a concepire e focalizzare la cosa. La prima osservazione che mi fanno quando parlo di queste che sono le vere logge massoniche che governano il mondo (altro che P e P3) è … scusa ma che interesse può avere questa gente come Rockefeller che è già stramiliardaria a distruggere tutto? Bisonga comprare il libro il Club Bilderberg di Daniel Estulin, leggerlo con molta attenzione anche un paio di volte e dopo le ricette che ci sta propinando il sig. Monti, come d\’incanto diventano molto più chiare ed evidenti. Comunque il fine ultimo è il ritorno al medioevo; pochi grandi ricchi e il resto schiavi. ZERO CETO_MEDIO ? perchè ?? perchè se quello che è successo a meno di un miliardo di persone dal dopoguerra ad oggi volessimo farlo accadere a tutti (india, cina, africa, america latina etc… servirebbero 5/6 pianeti come la terra e noi per ora di pianeti terra ne abbiamo uno solo.

  9. L’analisi che lei fa è come sempre giusta… il signor Monti non sta lavorando per salvare il paese ma per consergnarlo agli amici degli amici del Bilderberg, della Trilaterl commission ede CFR… solo che la gente normale non riesce a concepire e focalizzare la cosa. La prima osservazione che mi fanno quando parlo di queste che sono le vere logge massoniche che governano il mondo (altro che P e P3) è … scusa ma che interesse può avere questa gente come Rockefeller che è già stramiliardaria a distruggere tutto? Bisonga comprare il libro il Club Bilderberg di Daniel Estulin, leggerlo con molta attenzione anche un paio di volte e dopo le ricette che ci sta propinando il sig. Monti, come d’incanto diventano molto più chiare ed evidenti. Comunque il fine ultimo è il ritorno al medioevo; pochi grandi ricchi e il resto schiavi. ZERO CETO_MEDIO ? perchè ?? perchè se quello che è successo a meno di un miliardo di persone dal dopoguerra ad oggi volessimo farlo accadere a tutti (india, cina, africa, america latina etc… servirebbero 5/6 pianeti come la terra e noi per ora di pianeti terra ne abbiamo uno solo.

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  11. Bob scrive:

    Pippo ha ragione. C’è un errore nel testo che però non cambia la pessima situazione. Il fiscal compact chiede una riduzione annua di 1/20 della quota di debito pubblico che eccede il 60% del rapporti DP/PIL.

  12. pippo scrive:

    “””escludere che possa rispettare il Fiscal Compact (riduzione del 20% all’anno della quota di debito pubblico eccedente il 60% del pil)”””

    riduzione del 20% anno?
    forse ho capito male, ma non era del 5% annuo per 20 anni circfa, vale a dire dal 120% appunto al 60% decifit/pil ?

  13. angelo scrive:

    invasione Kuwait del 1990, chiaramente.

  14. angelo scrive:

    Infatti non si puo’ ragionare su quei Pil ipotetici.Inoltre non solo scontro tra societa’ consumistica e limiti fisici del pianeta,ma molto di piu’.L’inflazione cronica e’ cominciata con le guerre mondiali, dopo cui eserciti e corsa agli armamenti son diventati strutturali.Bretton Woods prima e il 15 agosto 1971 dopo sono due tappe fondamentali di questo processo, in cui gli aggrediti finanziano gli aggressori,accettandone la moneta.D’altraparte le classi dominanati, cinesi e arabe,e asiatiche avevano convenienza a garantire le loro posizioni all’interno dei loro paesi e quindi a cogliere i vantaggi offerti dall’occidente.Ora comprano lingotti , ma non possono farlo troppo infretta,e cercano di lavorare a nuovi equilibri monetarii in una corsa contro il tempo.Lo Scia’ di Persia,che in tal senso poteva essere piu’ illuminato,e collaborava con europei a programmi energetici , fu cacciato 11 anni dopo il 1968, anno in cui comincio’ la caduta di De Gaulle,coi suoi programmi di collaborazione tra europa e mondo arabo e URSS, e con la sua opposizione non a una Europa unita, ma a un’ Europa che non fosse una Confederazione.Di fatto sia gli avvenimenti del 1968, compresa l’invasione della Cecoslovacchia,sia quelli del 1979, come anche quelli del 1956-57,furono univoci nell’ostacolare la crescita dell’Europa come soggetto terza potenza sullo scacchiere mediorientale e mondiale.Cosi’ pure gli avvenimenti del 1980, invasione del Kuwait,del 2001, Torri gemelle e conseguenze relative, e probabilmente quelli del 2012.Chiaro che una regione mediorientale in cui iraq e iran fossero stati le colonne di una collaborazione con europa continentale e russia avrebbe possibilmente accelerato la costruzione di nuovi equilibri monetarii, togliendo al dollaro il monopolio .

  15. Ustikitoma' scrive:

    PORKKODDDDDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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  17. Alessandro Tesio scrive:

    Uscita dall’euro.
    Quella moneta che il primo professore(Prodi) tanto osannato ci ha imposto .
    Mentre il secondo professore(quello attuale) ci vuole fare digerire.
    L’Italia è la 3° potenza europea se usciamo dall’Unione questa, probabilmente, cesserebbe di esistere.
    La Spagna con Zapatero è sprofondata nell’abisso. Il governo attuale fa quello che può ma non riesce.
    La Grecia è un’incognita.

    Uscire forse non sarebbe un male così grande per noi: abbiamo industria pesante, oro e un po’ di finanza. Certo è che si farebbero grossi sacrifici ma sarebbero produttivi. Attualmente ci sacrifichiamo per pagare tasse che non creano economia.
    Per questo dovremmo comunque eliminare la classe politca nullafacente e strapagata, le inutili sovvenzioni agli stranieri sbarcati l’altro giorno e che solamente una minima parte lavora.

    L’articolista però dovrebbe rivedere bene le statistiche sulla crescita degli altri paesi.

    La Cina non potrà mai avere una crescita del 116%. E’ da mesi che si parla d’implosione interna alla dittatura cinese.
    E il PIl è già stato rivisto di 2 punti (!) percentuali…

    D’altronde la più distruttiva dittatura del pianeta sembra grande ma se si divide il tutto per il milardo di persone, economicamente parlando, tutto diventa molto piccolo… (bye bye ai sogni neocomunisti di Diliberto)

    Chi vivrà vedrà.

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  19. Marco scrive:

    Risposta per quadrifoglio rosso.

    La cosa più sicura da fare è portare i soldi in Svizzera però in modo legale (quindi dichiarandoli nella denuncia dei redditi). Poi fatto questo passo si farà consigliare dalla banca a cui si affiderà come investirli per non incappare in un rischio di rottura dell’euro. Se non sa a chi affidarsi le consiglio di cercare su internet; un noto blogger propone anche questo tipo di consulenza.
    Saluti
    Marco

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  21. vito scrive:

    valori sganciati dalla valuta italiana:
    ORO 999 ed ARGENTO 999

    es.
    golddirect.it

  22. quadrifoglio rosso scrive:

    ok. come difendo i miei risparmi da un eventuale svalutazione?
    da ignorante chiedo come posso convertire i depositi in altra valuta? e in quale valuta?
    e quali sono i valori sganciati dalla valuta italiana?
    per favore rispondetemi.
    grazie.

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  24. Paolo B. scrive:

    Articolo condivisibile ma sulle le cifre dei vari PIL esteri a cura FMI, lei ci crede davvero? Considerando che solamente per l’aumento di quello cinese ci vorrebbe un altro pianeta Terra? E considerando ancora che l’intero pianeta oggi è già insufficiente a soddisfare i bisogni del ‘parassita’ umano secondo la filosofia della crescita infinita?
    Spero che tenga presente che questa crisi, prima che finanziaria, è il risultato dello scontro della nostra civiltà consumistica con i limiti fisici del pianeta. Che poi la grande finanza stia peggiorando il tutto non si discute…

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  26. luigiza scrive:

    Credo che lei abbia visto giusto.
    Siamo in mano a dei palesi farabutti ma mi rifiuto di credere che siano anche dei cretini.

    I cretini sono quelli che non vedono a cosa ci stanno portando.

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