DECOSTRUZIONE PARLAMENTARE

DECOSTRUZIONE PARLAMENTARE

La decostruzione parlamentare è un processo in atto e inevitabile. Alquanti partiti lo cavalcano.

I parlamenti sono marginali in un mondo in cui il capitale finanziario apolide, concentrato in mani private, ha conquistato il potere di dettare i modelli di sviluppo e di regolare e riformare lo Stato e le istituzioni anziché essere regolato da essi. Principi costituzionali quali la sovranità popolare e il lavoro come fondamento della repubblica, contrastanti col capitalismo finanziario, sono materialmente inattuabili e narrativamente derisi come sovranismo e populismo; i partiti che si dice li incarnino in realtà restano dentro il modello del finanz-capitalismo, non lo criticano, anzi neanche ne parlano, lo accettano tacitamente come la realtà, l’unica realtà.

Essendo la politica arte del possibile, in effetti, per l’azione politica, non ha senso pratico parlare di qualcosa che nessuno ha la forza di contrastare. Ha senso invece mirare al fattibile entro i limiti posti dai rapporti di forza fattuali, quali che siano le norme costituzionali sulla carta, senza menzionare i limiti all’elettorato, perché un politico che menziona i limiti della realtà, limiti cui deve sottostare, perde eo ipso di carisma.

Ciò premesso, l’enfasi sul taglio dei parlamentari,se sia giusto o sbagliato, e sulla riforma elettorale, se farla maggioritaria o proporzionale, ha molto senso sul piano della logica costituzionale, ma poco peso sul piano pratico, per due ragioni:

-perché al parlamento italiano rimangono da prendere solo decisioni secondarie, perlopiù spartitorie, da quando quelle importanti (a cominciare dal modello generale di Stato, ossia quello liberista-capitalista) sono prese da organismi extranazionali, indipendenti dall’elettorato, i quali anche producono il grosso della legislazione;

-perché, nella cultura e prassi consolidate, i parlamentari, tanto, agiscono come rappresentanti non del popolo ma degli interessi loro propri e di chi li fa eleggere, ossia di segreterie di partito e sponsors economici.

Sul piano della logica costituzionale, invece, il taglio dei parlamentari sarebbe di per sé indifferente, se non fosse presentato come un taglio di spese per poltronisti, perché insegnare al popolo che i suoi rappresentanti sono parassiti poltronisti implica insegnargli che votare è tempo perso: questo insegnamento concorre al processo generale di decostruzione del parlamento ed è contrario alla costituzione vigente, basata com’è sul principio della democrazia rappresentativa, e sul principio che la politica regola l’economia e non viceversa. E’ un insegnamento commissionato dalla grande finanza ai suoi portatori d’acqua, agli operai analfabeti nella vigna del signor Banchiere, che è il vero parassita delle nazioni, che promuove l’insegnamento che i parassiti siano invece i parlamentari, celando così il parassitismo proprio.

Sempre sul piano della logica costituzionale, è evidente che la Costituzione italiana ammette soltanto una legge elettorale proporzionale, per la semplice ragione che il parlamento ha funzioni non soltanto di votare la fiducia al governo e le leggi ordinarie, ma anche di garanzia, ossia di eleggere gli organi di garanzia (capo dello Stato, membri della Consulta, del CSM, delle commissioni di controllo, etc.) e di votare le regole fondamentali, come le leggi e le riforme costituzionali, la stessa legge elettorale, le leggi sulla cittadinanza, i trattati in cui si dispone della sovranità nazionale. La stessa prescrizione costituzionale di maggioranze qualificate per l’elezione del capo dello Stato e per le riforme costituzionali perderebbe senso, se il 60% dei parlamentari andasse a chi rappresenta solo il 40% dei votanti. Avendo il parlamento queste funzioni di garanzia, è costituzionale solo una legge elettorale proporzionale.

Ma proprio questa distinzione tra funzioni ordinarie e funzioni di garanzia indica la soluzione al dilemma di come avere insieme governabilità e rappresentanza, ossia di come avere maggioranze parlamentari più chiare e stabili, e insieme un parlamento capace di svolgere le funzioni di garanzia:

basta assegnare a una camera, eletta con un sistema maggioritario, le funzioni ordinarie; e all’altra camera, eletta con sistema proporzionale, le funzioni di garanzia.

Avremo così una Camera della governabilità e un Senato delle garanzie.

La prima camera potrà essere sciolta anticipatamente dal capo del governo, salvo che sia votata una fiducia costruttiva; la seconda camera invece si scioglierà soltanto alla sua scadenza.

Ulteriormente, per aumentare la stabilità e la coesione dei governi, scoraggiando i ricatti, è bene che il capo del governo sia un cancelliere che nomina e revoca i ministri, i viceministri e i sottosegretari.

12.10.19 Marco Della Luna

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3 risposte a DECOSTRUZIONE PARLAMENTARE

  1. ahfesa scrive:

    Spigolature

    Nella gioia del ribaltone europiesta qualche previdente aveva facilmente anticipato che il popolo bue, lungi dall`avere alcun ristoro, si sarebbe beccato un ulteriore, doloroso e cospicuo carro di legnate, o se preferite un`abbondante dose di eurocioccolato diversamente gustoso. Ciò poichè il Bisconte altro non era che la riedizione del Monti travestito. Difatti la felice intuizione degli spin-doctors di Berlino/Bruxelles (che ha spiazzato anche me, ma devo ammettere a denti stretti che Berlino assume e paga profumatamente solo davvero i migliori) é stato l`affidare « la correzione » ad una manica di giullari della politica, invece di metter in campo i soliti severi musi pesanti. E la cosa, anche se non pare, é stata azzeccatissima, poichè i « giullari » per mantenere scranni e prebende che altrimenti mai avrebbero, sono felicemente disposti a sottostare a qualsiasi richiesta di Bruxelles e per proprietà transitiva di Berlino. Ovviamente sul palcoscenico emerge l`astutissimo Renzi, il quale essendo di gran lunga il più intelligente della combriccola, e sicuramente essendosi bene accordato con chi comanda davvero ancora ai tempi gialloverdi, spadroneggia, contando sul fatto che Berlino prima o poi lo rimetta in sella, stavolta sì con pieni poteri, mandando in comoda pensione l`attuale circo Barnum.
    Forse per fare apparenza, forse per vera imbecillità, non lo so, improvvisano dispute, litigi, riunioni notturne dove si vince o si muore, ma poi tutti sanno che arrivati al dunque le decisioni sono quelle già da tempo programmate ad Aquisgrana che poi risponde alla Cancelleria del IV Reich.

    Difatti, scomparsi i migranti dai media (essi arrivano come previsto e noi dobbiamo pagare e tacere e pure essere contenti, anzi le nostre donne ed i nostri anziani devono imparare a farsi pestare per tre soldi ed altro senza reagire) ecco iniziato l`assordante bombardamento sull`evasione fiscale UNICO SOLO E VERO motivo della nostra disgrazia. Ha ragione il grande Thomas Milian che in una certa famosa pellicola qualificò un politico non come uno che aveva il sedere al posto della faccia, bensì come se avesse la faccia al posto del sedere, paragonando dunque il dire dell`onorevole alle deiezioni di quella sua parte anatomica. Così (senza offesa) il Bisconte che non meno di tre mesi fa seriosamente sollecitava la « pace fiscale », adesso minaccia galere ed esorbitanti punizioni. E difatti, come ai bei tempi di Monti, i media che contano mostrano solerti finanzieri intenti ad ispezionare con atteggiamento severo ed inquisitorio i contribuenti (presunti colpevoli) i quali devono subitamente dimostrare a loro spese e senza ristoro di non essere in fallo.
    Naturalmente « senza aumentare le tasse » stranamente si colpiscono in modo rigorosamente indiretto, beni di prima necessità quali la plastica. E non é poca cosa poichè l`effetto immediato é l`aumento moltopiù che proporzionale di tutti i beni di consumo, scaricando i grandi distributori i costi sulla clientela. Poi si tentano strane manovre sulle contrattazioni commerciali infime che, a fronte di illusori vantaggi e temo altrettanto illusori benefici per l`erario, rappresentano delle vere punizioni per gli onesti ed inceppano ancor più i già pasticciatisismi adempimenti fiscali ed amministrativi generando ovviamente altri costi ed altri monopoli. (vedi carte di credito e bancomat che al vero fanno capo a pochissime multinazionali). Persino il Renzi aveva capito che il capestro sul contante per piccole cifre era solo costoso e dava pochissimi benefici, anzi invogliava ancora di più gli ignoti al fisco a nascondersi meglio. A degno corollario vi é la tassazione per proprietà transitiva cioé il web. Perchè qualcuno crede che i soliti colossi multinazionali (che poi legalmente beneficiano di ruling ovvero regimi agevolati segreti convenuti col fisco) si accollino dette gabelle ? Niente affato esse saranno scaricate sugli utenti che dovranno pagarsele, essendo il servizio, irrinunciabile, erogato nel solito regime di monopolio o cartello di fatto.
    Curiosa poi l`idea di accompagnare questi provvedimenti al desiderio di ampliare la digitalizzazione e l`informatizzazione.

    E si potrebbe continuare, ma io mi limito solo a ridicolizzare una continua affermazione oramai reiterata come i « dominus vobiscum » nella messa cantata in latino. Ovvero i 140 (malcontati) miliardi di evasione. Ora si dice che 19 vanno a quelli che vendono droga e che per forza non pagano tasse, ma i restanti 120 sarebbero dunque in capo a commercio, ristorazione e servizi (professionali, riparazioni ecc..) Naturalmente qui ci si ferma gridando allo scandalo. Ma nessuno innanzitutto dice che la « compliance fiscale » del nostro paese é molto disomogenea. Persino il prof Cacciari, che tutto é meno che populista, ha più volte affermato che che al nord il rispetto delle norme fiscali é certamente negli standard europei (benché l`imposizione nostra sia molto più elevata e punitiva) mentre sono « altre » le aree a rischio, come pure che certi soggetti « stranieri » beneficiano di una benigna tolleranza rispetto ai nazionali. Vedasi poi IMU TASI e TARI, dove da noi anche il pollaio é censito e tassato come seconda casa, mentre altrove quartieri interi con palazzi di 15 piani non esistono e nessun tassatore li vede. Ma ahimé le punizioni edittali non fanno differenza per nessuno. Secondariamente i « settori a rischio di evasione » sono oramai al 65% malcontato serviti da grandi catene multinazionali che appunto usano certi strani accorgimenti parafiscali che tutti stigmatizzano, ma nessuna autorità veramenete colpisce. Ma i media non populisti e che non dicono fake, sottendono invece che dette attività evasive siano in maggioranza rette da private persone come bottegai, idraulici, dentisti furbastri, professionisti infedeli, commercianti in cantina, vili badanti in nero, cuochi che con le mani unte intascano furtivi le banconote dei clienti, per altro contaminando i cibi, ecc.. E quindi giù punizioni e presunzioni capestro. Ora la cosa per evidenza é destituita da ogni fondamento per la semplice ragione che se codesti « evasori » si prendessero davvero non dico 120 ma solo 40 dei miliardi non tassati, noi vedremmo il fiorire di negozi, laboratori artigiani, piccole e medie imprese, studi professionali ecc. Invece ciascuno può vedere il contrario e cioé la moria continua di queste attività soffocate giornalmente da burocrazia, concussione e fisco rapace. Dura solo chi riesce a barcamenarsi con quello che persino la sig.ra Gruber, con il disprezzo che l`aristocratico riserva al pezzente, chiama « evasione di sopravvivenza ». Dunque dove mettrebbero questi « evasori » i proventi del delitto ? Forse nei giochi,, anche questi (quelli regolari che son sempre di meno) pluritassati ?.

    Quindi caro popolo bue come diceva Monti « la ricreazione é finita » (il Bisconte invece dice che é arrivato il « Nuovo Umanesimo ») e prepariamoci ad un Natale molto triste a cui seguirà un 2020 che persino gli ottimisti enti divulgativi europei giudicano molto a rischio recessione. E se noi facevamo la fame quando gli altri (senza i nostri capestri ovviamente) stavano bene, figuriamoci quello che ci aspetta se poi anche per gli « europadroni » la cose vanno male.
    Questi se il Dio dei ciucchi non li ferma ci rovinano sul serio.

  2. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati lettori,

    devo fare due premesse.
    Primo, noi da oramai 15 anni non abbiamo più un parlamento che veramente sia in condizione di esercitare il potere legislativo. Abbiamo invece due assemblee di nominati (dalle segreterie dei partiti omologati e dalle connesse lobby) i quali mercé prebende, regalie e la concessione di uno status privilegiato tendente a protrarsi con vari artifici ben oltre lo scadere della carica, sono disposti ad approvare qualsiasi provvedimento piaccia al governo, purchè espressione delle lobby nazionali e straniere vigenti, nonché i desiderata manifestati direttamente dalle consorterie suddette, tramite i loro informali, ma potentissimi rappresentanti. Ovviamente vale il discorso simmetrico: ovvero il pacifico respingimento di ogni proposta proveniente dai nemici pro tempore dei suddetti poteri esogeni.
    Giova infatti ricordare che il nostro parlamento ha votato espressamente che una prostituta minorenne marocchina era la figlia di un capo di stato straniero, con naturalmente sottobanco elargizione di congrua regalia a spese del contribuente al suddetto signore in cambio della sua divertita acquiescenza. Buon per noi che Mubarak é stato defenestrato altrimenti l`italico cornutissimo contribuente dovrebbe ancora foraggiarlo.
    Ancora un parlamento dichiarato eletto per legge incostituzionale ha visto non solo sanati i suoi atti prcedenti, ma é stato lasciato continuare fino alla naturale scadenza come nulla fosse, includendo l`elezione del capo dello stato.
    Adesso un parlamento chiaramente non più rappresentativo del proprio elettorato, permane in carica ed imperterrito continua ad avallare provvedimenti palesemente opposti a quelli desiderati dalla maggioranza del corpo elettorale.
    Infine dal 2012 é venuta meno anche la possibilità pratica di iniziativa legislativa da parte del singolo parlamentare. Difatti la costituzione prevede (giustamente) che ogni legge che importi un costo anche minimo, debba indicare le effettive coperture dello stesso. Ma vige anche il fiscal compact, ovvero il pratico capestro secondo il quale ogni spesa del nostro denaro, anche non in deficit, debba essere preventiviamente approvata da Bruxelles. Conseguenza nessun parlamentare può di sua iniziativa proporre leggi senza che di fatto le stesse semplici proposte non siano preventivamente avallate prima dall`esecutivo, che é quello che dispone i „desideri“ di coperture e poi da Bruxelles che li approva.
    Anche la ridicola „riduzione“ (solito lessico) die parlamentari si inquadra in questa strategia. Difatti poco importa il risparmio di costo (per altro temo inesistente poichè é sicuro che gli „ex“ rimasti disoccupati prontamente troveranno adeguata e facile prebenda presso la miriade di istituzioni nazionali ed europee. Invece il motivo vero é che meno sono i necessari yesmen, più facile é controllarli ed al caso ricattarli.
    Quindi nessuna deconstruzione, caro avvocato, semplicemente il potere legislativo non ce l`abbiamo più.

    Secondo. Fino ad un anno e mezzo fa ogni legge elettorale doveva essere maggioritaria. Difatti dovere dirimente era assicurare subito un governo al popolo bue. Parlare di proporzionale era da „prima repubblica“ e naturalmente da populisti.
    Esempio preclaro era M. Macron che dal nulla con il 30% scarso dei suffragi del 70% del corpo eletorale aveva la presidenza e la maggioranza assoluta nel legislativo (anche se il 50% degli elettori in quel caso schifato aveva disertato). Specularmente la puzzolente Marine anche lei con un po`meno del 30% aveva un solo deputato.
    Ma tutto andava benissimo potendo col giochetto del premio di maggioranza alternarsi al potere solo i partiti „europeisti“ „conservatori“o „socialisti“ anche con maggioranze lontane da quella aritmetica e con buona pace del popolo bue.
    Ma il diavolo ci ha messo la coda, poichè in alcuni paesi i merdosi sovranisti stavano pericolosamente avvicinandosi alla fatica soglia del „premio di maggioranza“ Vedi prima i grilliti, prontamente fagocitati in cambio di prebende, e poi i più ostici verdecornuti leghisti del ruspante Salvini. Quindi non solo urgevano quei correttivi prontamente poi realizzati per ridurre il gallo del Papeete in cappone, ma necessitava poi risolvere il problema alla radice. Anche perchè alla fine poco servivano le „rivelazioni“ di certe testate, alcune strane, altre di certa fede, che sbandieravano spaventosi „reati“ commessi dai merdosi populisti coinvolti in diabolici amplessi con infimi servitori del Putin, che tutti sanno essere peggio dell`anticristo.
    Quindi ecco riesumato il prporzionale. Eh sì perchè prima gli apseutici populisti arrivavano a poco più del 20%, quindi nonostante le frazionalità e la litigiosa ingordigia imposta dalla corsa alle poltrone per i „giusti“ europeisti, bastava il premio di maggioranza per tener in piedi il traballante carrozzone.
    Ma quando il Salvini dal 17 arriva a quasi il 40% non basta farlo capottare con il solito colpo di stato di palazzo, perchè date le prodezze degli europiesti successori il cappone Salvini inevitabilmente comuncia a farsi ricrescere gli attributi. Vedi quindi la lega oggi al 30-33%. Ecco dunque che reintroducendo il proporzionale i sovranisti per contare qualcosa devono arrivare per forza al 51% potendo tranquillamente tutti gli altri pro europa fare l`ammucchiata. E poco importa se cattolici praticanti devono convivere con i mangiapreti rossi, o quelli del libero amore omosessuale con prole artificiale, perchè tanto quelli che fanno e decidono davvero stanno a Berlino ed a Bruxelles. Basta solo dare la prebenda e spremere sempre di più il popolo bue.
    Quindi anche la „riforma lettorale“ appiccicata motu proprio alla „riduzione“ parlamentare lungi dall`essere riformatrice del sistema si inquadra nell`ottica del regime totalitario.

    Quindi sia il „nuovo parlamento“ che la „nuova legge elettorale“ sono bufale fatte per poterci meglio spremere e tacitare in futuro.

    Quanto alla riforma (vera e seria stavolta) reiterata dall`avvocato, con la camera per la gestione ordinaria eletta col maggioritario, quella di garanzia eletta col proporzionale e con il cancellierato, mi vede completamente d`accordo senza ulteriori commenti.
    Ma ahimé é come essere d`accordo sul fatto che tutti dovrebbero essere buoni e conseguentemente le galere i tribunali e le varie polizie non dovrebbero esistere. Nemmeno quella tributaria e nemmeno gli esattori delle tasse, bastando un pentolone messo sulla piazza di ogni pase dove tutti mettono il giusto che devono pagare senza né sforzo né costrizione.

    Cara la mia gente se andiamo avanti così non solo é sparito il parlamento, ma tra breve sparirà anche il governo sostituito da un commissario unico nominato dagli altri commissari di Bruxelles a loro volta cooptati dai capi di Berlino. E per finire spariremo anche noi soppressi perchè improduttvi e disturbatori dell`ordine sociale, restando solo élite, macchine pensanti e schiavi umani.
    Ma io sono ottimista perchè so che in questo meraviglioso, ecologico e salvifico progetto il diavolo di sicuro ci metterà la cosa, come da un po`di tempo sta cominciando a fare.
    Pregate il Dio dei ciucchi che gli inglesi riescano a chiamarsi fuori che potrebbe essere l`inizio di situazioni interessanti. Ma sarà dura: l`ubriacone e l`aristocratica di ghisa non molleranno senza vedere il sangue.

  3. Giovanni V. scrive:

    La retorica dell’ANTICASTA, che ha consentito al M5S di sfondare, è servita per rimuovere il controllo POLITICO sull’Economia!
    Capito a cosa è servita la LOTTA ANTICASTA del M5S? Eppure l’87% degli ITALIOTI si dice entusiasta del TAGLIO DEI PARLAMENTARI.
    Abbiamo inoltre una CLASSE DIRIGENTE di incompetenti che non conoscono come far funzionare lo Stato. E ciò lo dobbiamo anche alla EUROCRAZIA, che ci ha dato un RENZI, un FICO laureato in canzone napoletana in “Scienza delle Comunicazioni” (capirai che laurea….), o un DI MAIO che s’è solo affacciato a Giurisprudenza.
    Come dice FUSARO, il nuovo SFRUTTATORE non ha nemmeno “la coscienza infelice” che MARX vedeva nella borghesia imprenditoriale, poiché la sua emancipazione morale lo rende di fatto una OLIGARCHIA PARASSITARIA, che accusa gli altri, i “populisti” e i “sovranisti” di essere FASCISTI.
    Meditate gente, meditate…

    https://www.youtube.com/watch?v=fuC5fgOonA8

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