REFERENDUM ANTI GOLPE

REFERENDUM ABROGATIVO ANTI-GOLPE

 

 

 

 


Gli ultimi 9 anni hanno mostrato che la Costituzione, i diritti
fondamentali, e quelli politici, l’indipendenza dell’Italia, sono costantemente
in pericolo. Occorre prevenire il ripetersi di colpi di Stato come quelli
attuati dal Quirinale nel 2011 su richiesta della BCE e della Merkel, e
successivamente dal premier Conte nel 2020 attraverso la dichiarazione
ingiustificata  e l’uso improprio dello
stato di emergenza.

Occorre prevenirli anche considerato che tali colpi di Stato danneggiano
gravemente l’assetto costituzionale materiale e formale, lo stato di diritto,
la certezza del diritto, i principi fondamentali della costituzione, i diritti
e le libertà fondamentali dell’uomo, l’indipendenza del Paese, l’economia
nazionale.

Per spianare la strada a questi colpi di Stato, intesi soprattutto in senso
‘europeista’, rendendoli legittimi e non penalmente punibili, nel 2006 il 3°
governo Berlusconi riformò l’art. 283 del Codice Penale, che li puniva anche se
compiuti in modo non violento, e stabiliva una pena di 12 anni di reclusione.
Quella riforma li rese non punibili se eseguiti senza violenza, e ridusse la
pena a 5 anni. Una vera porcata! Infatti dopo la riforma. l’assetto
costituzionale, nei suoi valori fondanti soprattutto in quanto a sovranità
popolare e a dignità del lavoro, è stato presto aggredito e stravolto.

Oggi perciò è necessario:

a)ripristinare il testo originale dell’art. 283 del Codice Penale, che
punisce con 12 anni di reclusione (e non con soli 5, come nel testo attuale)
ogni tentativo di eversione della Costituzione, anche attuato con mezzi
non  materialmente violenti, ossia con decreti, atti amministrativi del
governo, atti legislativi; in tal modo i potenziali autori di futuri colpi di
Stato del tipo di quelli recenti sarebbero perseguibili, e ci penserebbero bene
prima di riprovarci;

b)abrogare la possibilità per il governo di dichiarare lo stato di emergenza
nazionale, potendo il governo provvedere alle esigenze di urgenza sanitaria  mediante lo strumento predisposto dalla
Costituzione all’art. 77, ossia mediante il decreto legge, il quale, a differenza
del decreto del consiglio dei ministri, offre la garanzia del passaggio per il
parlamento: quell’art. 24 è solo un pretesto per consentire il golpe, la
sospensione della Costituzione e dei diritti fondamentali, anche politici, come
oggi ben vediamo, tanto più che l’Italia è l’unico paese europeo in stato di
emergenza, mentre non lo sono altri paesi che versano in condizioni
epidemiologiche ben più gravi.

Ecco i seguenti referendari:

QUESITI

Que­sito n. 1, in materia di attentato alla Costituzione– «Vo­lete voi che
sia abro­gato l’art. 3 della 24 febbraio 2006, n.85, che ha sostituito
il testo precedente dell’art. 283 del Codice Penale (Chiunque commette un
fatto diretto a mutare la Costituzione dello Stato o la forma del Governo, con
mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con
la reclusione non inferiore a dodici anni.)
con il seguente: “Chiunque,
con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione
dello Stato o la forma di Governo, è punito con la reclusione non inferiore a
cinque anni.”?

Que­sito n.2, in materia Deliberazione dello stato di emergenza di rilievo
nazionale: “Vo­lete voi che sia abro­gato l’art.24 del decreto legislativo n. 1
del 02.01.2018 “?

Il Comitato Referendario, organo costituzionale, verrà costituito non appena
possibile.

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1 risposta a REFERENDUM ANTI GOLPE

  1. ahfesa scrive:

    Caro avvocato e stimati, sempre più rari e concussi, lettori,

    tempo fa fu proposto un divertente articolo sulla sindrome autoconsolatoria cronica da dura disillusione. Un modo complicato per parafrasare Esopo con « La volpe e l`uva » Ovvero é comune ed umanissimo comportamento – anche necessario ed utile per poter sopravvivere ai tanti e cocenti fallimenti che ahimé popolano la vita di ciascuno – l`inventarsi dei meccanismi autoconsolatori, i quali ci aiutino a digerire le dure conseguenze negative di cotali sconfitte. Difatti mica tutti sono disposti (o degni) al supremo onore del nipponico bushido. Più umanamente se ti lascia la fidanzata che tu amavi alla follia, puoi autoconvincerti che in fondo non era poi bellissima, si faceva desiderare e pure era costosa in pretese e regali. Invece nel mondo ci sono più donne che uomini e quindi mica é difficile trovare di meglio. E per parità di genere se invece fosse il fidanzato a lasciarti, tutti sanno che di uomini, polli, ricchi e disponibili il mondo é pieno, soprattutto se si é persona di spirito, con qualche grazia da dispensare e magari con un po`di adattamento.

    Quindi niente vieta che anche noi euroscettici, refrattari al pensiero unico e disperati dal vedere le sudate conquiste economiche, politiche e sociali di generazioni di connazionali depredato e dilapidato senza rimedio, mercé la complicità dirimente di concittadini furfanti e venduti, si indulga a placebo autoconsolatori, per anestetizzare l`acutissima ed esiziale sofferenza di trovarci ridotti ad un protettorato teutonico-islamico.
    Dunque ho scritto la lettera a Trump, pur sapendo che andrà al macero prima di essere letta, mentre adesso mi si propone un impossibile referendum.
    Ma questa consultazione é non solo irrealizzabile, ma anche tautologica. Difatti per imbastire una campagna referendaria ci vuole uno sponsor ricco e potente, che non solo elargisca quattrini a palate per oliare la macchina per raccogliere le firme, ma anche sia capace, con denari, persuasione e coercizione dove serve, di ammorbidire i vari euro-watchdog ben posizionati nelle strutture di potere che devono prima consentire la raccolta e poi convalidare quesito e consultazione. Ne sanno qualcosa i verdecornuti leghisti, i quali hanno proposto giustissimi referendum, con anche relativa facilità di reperimento delle sottoscrizioni, data la buontà evidente della proposta, passando indenni da prefetti e notai asseveratori, ma che sono stati spernacchiati o dalla cassazione o nell`ultimo caso, passata stranamente (o magari per sfottere) anche questa, sono stati pesantemente cassati dai supremi costituzionalisti. Cosa scontata questa, poiche mica sorprendono le sentenze di quei signori : difatti che sono gli stessi che hanno detto che un certo parlamento era stato eletto in modo incostituzionale, ma tutti i suoi atti non solo passati e presenti, ma addirittura anche futuri erano perfettamente validi. Vedete voi, ma con questi anche uno scemo capisce che non c`é speranza se non si é ammanicati. Ma se si disponesse di un tale sponsor, che avesse quasi la macchina per far quattrivi e pure i potere di inibire gli euro-watchdog, allora non servirebbe neppure il referendum, potendo facilmente mercè l`aiuto di tale potentato, arrivare alla dissoluzione del Bisconte ed al ripristino della precedente sostanziale sovranità e legalità costituzionale, con le relative conseguenze ristoratrici. Quindi stavolta l`avvocato mi scusi ma tale referendum o non si può fare e se si potesse non servirebbe.

    Ma se proprio si volesse consultare il popolo bue a tutti i costi, sempre fermo restando la severa limitazione cui sopra, io andrei alla radice del problema, ovvero porrei ai senza potere votanti due semplici domande :
    a) volete voi continuare a far parte dell`UE ?
    b) volete voi continuare ad avere l`Euro come moneta nazionale ?
    E temo che senza essere la Divina Alessandra Ghislieri, il risultato di tale consultazione sia facilmente inferibile. Ovvero certamente più della metà di noi vorrebbe tirarsi fuori da cotali abomini e ciò per una semplice popolarissima ragione. Difatti permanendo i capestri c`é la certezza della miseria, avendo un governo che non fà i nostri interessi e comunque vadano le cose se abbiamo due soldi questi ci vengono espropriati « per pagare i debiti » e quindi se li magiano i soliti. E questo in perpetuo, andando sempre peggio, finchè l`euro-sovietico-carrozzone regge. Invece se ci tiriamo fuori, quasi certamente faremo un bel fallimento, ma magari pure mitigato proprio dai musi pesanti di Berlino/Bruxelles. Ciò perchè o ci mandano le sturmtruppen, cosa impopolare e costosissima, oppure ci si accorda su « una italexit ordinata ». Certo a noi resterà molto poco, ma quel poco sarebbe solo nostro, liberi da vincoli : cosa assai meglio dell`avere anche molti beni che però vengono sfruttati e goduti da altri lasciando a noi solo i costi e le briciole. E poi saremmo liberi di usare le nostre cose secondo i nostri interessi che rispetto ad oggi é una differenza dirimente.

    Ma queste semplici verità le sanno anche a Bruxelles ed a Berlino, per questo da noi di referendum e/o elezioni é proibito parlare, salvo che non siano ridotte mediante opportuni « correttivi » ad una sicumera senza valore (o si possano tranquillamente disattendere o invalidare come in Grecia). Ed é logico, perchè sarebbe come pretendere che il compagno Breznev, avesse fatto liberamente votare gli ungheresi se volevano o no il comunismo del simpatico Kadar, dopo « l`intervento fraterno » » (oggi si chiamano « salvataggi » ) del 1956.

    E che la strada sia quella indicata dal gerontocrate sovietico lo si evince dalle furbastre mosse del nostro Bisconte. Difatti si parla di un`opportuna legge elettorale proporzionale con sbarramento al 5% e liste bloccate. Vero « notbremse » poichè mai meloniti & verdecornuti arriveranno da soli aé 51%, lasciando gli altri liberi di servire Berlino sempre ed a piacere.
    Si parla anche di stabilire come destinare i chimerici 207 miliardi (che son poi molti di meno) non certo mediante pubbliche discussioni parlamentari, poichè (già lo paventa il Notabile al colle) ci potrebbe esser « l`assalto alla diligenza ». Quindi molto meglio far in segreto e poi far votare dagli yesmen una « proposta che non possono rifiutare » (altrimenti vanno a casa e ne arrivano degli altri che dicono di si). Certo perchè Berlino vuol essere certa di due cose : a) che i soldi tornino comunque indietro col sangue del popolo bue. B) che siano impegati secondo i loro interessi e mica di certo i nostri.

    E per euristicamente concludere stiamo attenti che i contagi son già oltre 400, oramai raddoppiando in 10 giorni. I provvedimente del Bisconte in materia sono ridicoli e contraddittori, come sono da tragedia incombente quelli economici, per altro addirittura diretti da quel portento di Landini, che ahimé é rimasto ai tempi della Fiat dell`Avvocato Giovanni. O forse sono ispirati al governo spagnolesco di manzoniana memoria, per altro anche allora retto da collaborazionisti prezzolati dai tedeschi trapiantati in Spagna. Ovvero per dar pane a tutti bastava solo abbassare il prezzo, senza considerare che poi il grano ci fosse davvero o no. E come per la peste, per farla sparire bastava falsificare i dati sul contagio o bruciare i mobili dei poveracci, mentre il Chiodo (medico dei ricchi) nascondeva i suoi malati per non mandarli al Lazzaretto. Esattamente come il blocco dei licenziamenti e le buffonesche misure di prevenzione a partire dai 3 milioni di banchi a rotelle da fare e piazzare in 20 gg. Non vorrei che a settembre ci ritrovassimo come a marzo. Ma allora qualche euro in tasca c`era ancora, adesso non più. Ed allora non ci voglio neppure pensare.

    Ma d`altra parte l`imbonimento senza vergogna é generale: a Beirut saltano in aria “da sole” 2500 ton. di concime, che stranamente é quello che tutti possiamo comprare in un negozio di giardinaggio. Ma Trump ha detto che é stato un attentato ed allora tutti sanno che é sicuramente vero il contrario.

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